INTRODUZIONE

 

   La chiesa dei SS. Filippo e Giacomo presente da tempo immemorabile, forse fu edificata sulle ceneri di qualche tempio pagano; del campanile fu fatto il contratto di costruzione nel 1503 ma non fu completato prima del 1537. Negli Atti visitali di quell’anno la commissione visitatrice, siccome la chiesa di Dermulo aveva da esigere parecchio denaro, intimò di riscuoterlo e di impiegarlo per fare una campana o il tetto del campanile.

La comunità di Dermulo, come altre di così piccole proporzioni, aveva la sua chiesetta ma non il sacerdote, poteva semmai contare su l’assistenza di un cappellano, inviato da Taio per particolari circostanze. Tutta la vita religiosa faceva capo alla chiesa pievana di Taio. A Taio, i nostri avi si dovevano recare per assistere alla messa domenicale, alle dottrine, per accostarsi alla confessione, per battezzare i neonati, ecc. Questa situazione perdurò molti anni e venne a cambiare, almeno parzialmente, nel Settecento con la fondazione di una primissaria festiva.