ALCUNI DOCUMENTI RIGUARDANTI LA COMUNITA'
 

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FONTE

1554

1 2 3 4

E’ convocata la regola sulla piazza vicino alla casa di Simone Corradini, per eleggere sindaci della comunità di Dermulo, Antonio Pangrazzi ed il notaio Baldassare Oliva di Nanno deputati fra l’altro di dirimere delle questioni riguardanti Romedio Barbacovi. Sono presenti Giovanni fu Leonardo Inama, Antonio Pangrazzi di Campodenno abitante a Dermulo, Antonio fu Marino Inama anche a nome di Pedrina vedova del fratello Gaspare, Ser Salvatore Inama fu Vittore, Rigolo Inama anche a nome di Vigilio Inama, Antonio Inama, Valentino Inama, Tommaso Pret, Rigolo Mendini anche a nome degli eredi del fu Simone Pret, Antonio Pangrazzi a nome degli eredi di Giacomo Corradini, Nicolò Corradini per se ed il fratello e a nome del nipote Vigilio Corradini, Rigolo Mendini a nome degli eredi del fu Antonio Frison di Coredo, Antonio Inama a nome di Giovanni Mendini, Francesco Massenza anche a nome dei fratelli Vigilio e Gaspare, Giovanni fu Leonardo Inama a nome di Cristoforo Filippo Inama di Fondo, Antonio Pangrazzi a nome di Bartolomeo Corradini, Romedio Mendini, Andrea Mendini, Giovanni fu Leonardo Inama a nome di Tommaso Massenza, Nicolò Corradin a nome di Corradino e Bertoldo Corradini di Fondo.

 

A.S.T. Notaio

G. Gottardi

Busta I.

 

1671

E’ convocata la regola per nominare i rappresentanti per discutere con la comunità di Coredo su problemi di confini ai Piani delle Voltoline e sono citati Simone Cordini e Vittore Massenza regolani, Gio. Antonius Panizza Thai convicini Hermulli, ed i seguenti vicini: Antonio Mendini, Silvestro Inama, Luca Massenza, Bartolomeo figlio di Gio.Batta Inama, Cristofora moglie del fu Antonio Mendini, Cipriano Inama, Marina moglie di Tommaso Massenza, Gregorio Endrizzi, Maddalena moglie di Tommaso fu Fabbiano Massenza, Concio Massenza e Giacomo Inama rendatore di Antonio Betta. Come testimone compare l’eremita Antonio Kuebler.

 

A.S.T. Notaio

Ant.Barbacovi

Busta I.

 

1671

Nella regola convocata per l’elezione di due sindaci che dovevano rappresentare la comunità davanti al principe vescovo Sigismondo Alfonso Thun, sono menzionati Vittore Inama e Concio Massenza regolani, ed i seguenti vicini: Silvestro Inama, Cipriano Inama, Simone Cordini, Vittore Massenza, Gregorio Endrizzi? Tommaso Massenza e Bartolomeo Inama.

 

A.S.T. Notaio

Udl.Barbacovi

Busta II.

1672

Contenzioso fra le comunità di Taio e Dermulo, in quanto i fratelli Giacomo e Antonio Mendini avevano tagliato delle piante di pino al Rizagno sul territorio di Taio, piante si disse assegnate dalla comunità di Dermulo come sorte.

 

A.S.T. Notaio

Ant.Barbacovi

Busta I.

 

1677

I regolani Vittore e Marino Inama assieme a Bartolomeo Inama, Gregorio Endrizzi, Luca Massenza, Tommaso Massenza e Simone Cordini si incontrano con i rappresentanti di Taio per decidere di far fondere una campana per la chiesa di Taio.

 

A.S.T. Notaio

Ant.Barbacovi

Busta I.

 

1679

La regola della comunità di Dermulo elegge Carlo Conci di Taio sindaco per conferire con il principe vescovo Francesco Alberti. Sono presenti Antonio Mendini e Marino Inama regolani e i seguenti vicini: i nobili Giacomo e Nicolò Mendini, Giacomo Inama a nome del padre, Bartolomeo Inama, Vittore Massenza, Concio MassenzaLuca Massenza, Lodovica Emera a nome del marito e  Marina Massenza pure a nome del marito.

 

A.S.T. Notaio

Udl.Barbacovi

Busta II.

1714

La comunità di Dermulo tramite i suoi regolani Domenico Massenza e Antonio Sicher quest’ultimo sostituto (o sostituito?) di Gregorio Endrizzi “cedono la ragione del ben comunale a Giorgio e Simone fu Vettore Tamè.

 

A.S.T. Notaio

G.F.Barbacovi

 

1725

I regolani Gio.Batta Inama e Domenico Massenza con la presenza del sindaco della chiesa Antonio Mendini nominano eremita di S. Giustina Francesco Bergamo di Taio.

A.S.T. Notaio

G. Bergamo

Busta I.

 

1726

L’eremo di S. Giustina è affidato a Giacomo Mozzer.

A.S.T. Notaio

G. Bergamo

Busta I.

 

1727

Lucia vedova di Enrico Endrizzi concede in locazione perpetuale alla comunità di Dermulo rappresentata dai suoi regolani Pietro Antonio Mendini e Giovanni Giacomo fu Giovanni Giacomo Inama un suo fondo a Cambiel. (In relazione con il lascito di Antonio Rizzardi).

 

A.S.T. Notaio

G. Bergamo

Busta I.

 

1732

I regolani Ottavio Inama e Giuseppe Massenza ricevono 100 Ragnesi  da un certo Panizza di Taio.

A.S.T. Notaio

G. Bergamo

Busta I.

 

1735

Gio.Batta Inama restituisce nelle mani del regolano Gaspare Inama 22 Ragnesi  che aveva ricevuto dalla comunità di Dermulo come censo.

A.S.T. Notaio

G. Bergamo

Busta II.

 

1743

Viene eletto eremita di S. Giustina, Gio.Batta Rossetti di Taio alla presenza del sindaco della chiesa Giovanni Giacomo fu Ottavio Inama e dei regolani di Dermulo: Giovanni Cristano Emer e Vittore Tamè.

 

A.S.T. Notaio

A.B.I.Barbacovi

 

1746

I regolani della comunità di Dermulo Vittore Tamè e Silvestro fu Giacomo Inama restituiscono alla chiesa nelle mani del suo sindaco Giuseppe Massenza la somma di 100 Ragnesi . (Questo denaro è in relazione con la costruzione di una campana).

 

A.S.T. Notaio

G. Bergamo

Busta III.

 

1748

Gaspare e Silvestro Inama regolani vendono a nome della comunità di Dermulo a Gio.Batta fu Antonio Inama “una pezza di orto e marogna ed arbori aderente alla porta?” in precedenza proprietà di Giacomo Antonio Mendini e quindi della figlia Orsola.

 

A.S.T. Notaio A. B. Bergamo Busta I.

 

1750

I regolani Pietro Antonio Mendini e Giovanni Giacomo Inama concedono un censo a Cristano Emer.

A.S.T. Notaio A. B. Bergamo Busta I.

 

1752

I regolani Cristano Emer e Antonio Inama danno in locazione perpetuale otto terreni nelle pertinenze di Tres a Gio.Batta figlio di Giuseppe Brida di Tres.

A.S.T. Notaio A. B. Bergamo Busta II.

 

1756

Gio.Batta Inama regolano vende a Gaspare Chilovi, a nome della comunità di Dermulo due boschetti a Lamport e alla Tezza di Cambiel per Ragnesi 13 e con l’obbligo di far celebrare tre S. Messe.

 

A.S.T. Notaio

G.P. de Mediis

Busta I.

 

1757

I regolani Gio.Batta Inama e Gasparo Inama danno in locazione per sette anni a Giacomo fu Antonio Pozza di Vion un terreno alle Marchette in quelle pertinenze.

A.S.T. Notaio A. B. Bergamo Busta III.

 

1760

Domenico Massenza come regolano della comunità di Dermulo riscuote senza renderne conto un capitale di 33 Ragnesi  da Giovanni Giacomo Rodaro (Inama). Quindi ora la comunità nella persona dell’altro regolano Cristano Emer esige la restituzione della somma da Luca padre di Domenico.

 

A.S.T. Notaio

G.P. de Mediis

Busta I.

 

1761

I regolani Giuseppe Tamè e Giacomo fu Ottavio Inama prendono un prestito da Giuseppe Zambiasi di Nanno perchè la comunità ha debiti per 50 Ragnesi.

A.S.T. Notaio

G.P. de Mediis

Busta I.

 

1763

Cristano Emer è debitore della comunità di Dermulo della somma di 38 Troni e 10 1/2 Carantani. Perciò le lascia “il formento e il brascato che produrrà il suo terreno a Campolongo, e se non fosse sufficiente anche il formento prodotto a Risola”.

 

A.S.T. Notaio

G.P. de Mediis

Busta I.

 

1767

I regolani Giovanni Inama e Silvestro Inama investono, a nome della comunità di Dermulo, Giacomo figlio di Antonio Micheli di Vion di un prato in quelle pertinenze.

 

A.S.T. Notaio B.A.Bergamo Busta I.

 

1768

Si indice la regola per nominare un sindaco nella persona di Giuseppe Geremia che dovrà recarsi presso l’ Eccelso Consiglio Aulico di Trento per esporre le ragioni della causa in atto fra la comunità e Romedio Mendini. Il regolano è Giovanni Giacomo Inama, il saltaro Giacomo fu Ottavio Inama. Fra i vicini troviamo: Francesco Mendini anche a nome degli Inama di Fondo, Antonio Inama affitalino Betta, Giovanni Inama a nome di Giacomo Antonio Inama.

 

A.S.T. Notaio

G.P. de Mediis

Busta II.

 

1772

Cristano Emer non potendo pagare un debito di 43 Troni e 10 Carantani che ha con la Comunità di Dermulo, cede a questa, rappresentata dal suo Regolano Bortolo Mendini, due Manzi.

 

A.S.T. Notaio

G.P. de Mediis

Busta III.

1773

Giovanni Giacomo fu Giovanni Giacomo Inama, si aggiudica la proprietà di un terreno pascolivo alle Voltoline, messo all’asta dalla comunità di Dermulo.

 

B.C.T.

Ms. n. 775

1773

La comunità di Dermulo rappresentata dai suoi regolani Bartolomeo e Francesco Mendini riceve da Floriano Bonifacio Betta un censo di 100 Ragnesi .

 

A.S.T. Notaio

A.B.I.Barbacovi

 

1774

La comunità di Dermulo è riunita in regola nella casa di Romedio Mendini in presenza dei testimoni Silvestro fu Antonio Endrizzi, dei regolani Francesco Mendini e Gaspare Inama. Sono presenti anche i seguenti vicini: Bonifacio Betta, Romedio Mendini anche a nome dei nipoti Michele e Giacomo Mendini, Giovanni Inama anche a nome del genitore Giacomo, Giovanni e Antonio fu Gio.Batta Inama, Giacomo fu Michele Inama, Giuseppe figlio di Giacomo fu Ottavio Inama a nome paterno, Cristano Emer, Bortolo Mendini, Silvestro Inama, Maria vedova di Antonio Mendini a nome delle sue figlie, Lucia vedova di Gio.Batta Inama per suo figlio Gio.Batta pupillo, Antonio Massenza, i signori Inama di Fondo tramite Francesco Mendini, sono assenti Domenico Massenza e Giuseppe Tamè. La comunità riceve un censo di Ragnesi 300 dai fratelli don Gasparo e Antonio Chilovi di Taio che viene assicurato sui due prati alla Pozzata di sopra e alla Pozzata di sotto.

 

A.S.T. Notaio B.A.Bergamo Busta III.

 

1778

Il comune di Dermulo concede a livello a dei privati sei terreni al Raut per il mantenimento del primissario.

 

A.S.T. Notaio B.A.Bergamo Busta IV.

 

1778

Il comune di Dermulo vende a Giovanni Mendini i due prati alla Pozzata.

A.S.T. Notaio B.A.Bergamo Busta IV.

 

1779

Pietro fu Pietro Frasnelli abitante a Taio chiede di fare l’eremita di S. Giustina, con la segurtà dello zio paterno Stefano Frasnelli di Dardine.

A.S.T. Notaio

G.P. de Mediis

Busta III.

 

1779

E’ indetta la regola dove viene nominato un sindaco nella persona di Bernardino Dusini di Cles. I regolani sono Giovanni fu Gio.Batta Inama e Giuseppe Tamè, il saltaro è Baldassare Inama, è presente anche Leonardo figlio di Cristano Emer ed i seguenti vicini: Francesco Mendini anche a nome degli Inama di Fondo, Giovanni Michele Inama, Giacomo fu Ottavio Inama anche a nome del nobile Giacomo Inama di Taio, Cristano Emer, Giovanni fu Messer Giovanni Francesco Inama (chi è?), Giovanni Emer figlio di Cristano a nome dei Betti di Malgolo, Antonio Massenza, Domenico Massenza tramite il regolano Giovanni Inama e Gio.Batta fu Gio.Batta Inama.

 

A.S.T. Notaio

G.P. de Mediis

Busta III.

 

1781

1 2 3 4

 

Il comune di Dermulo tramite i suoi regolani Bartolomeo Mendini e Giuseppe Tamè investe alcuni vicini di un terreno “presso la croce di Rivalem ed un altro a Cambiel ossia alle Spinate” (2 documenti)

 

A.S.T. Notaio B.A.Bergamo Busta V.

 

1781

Il conte Basilio Thun vanta un credito dalla comunità di Dermulo di 300 Ragnesi .

 

A.S.T. Notaio B.A.Bergamo Busta VI.

 

1784

Giovanni fu Bortolo Mendini aveva acquistato nel 1778 dal comune i due prati alla Pozzata. (Probabilmente con questo documento vengono restituiti).

A.S.T. Notaio

G.P. de Mediis

Busta IV.

 

1793

Sentenza in merito alla lite fra le comunità appartenenti alla Pieve di Taio ossia Tres da una parte e Taio e Dermulo dall’altra riguardante la tassa del taglione. A Tres non andava bene di pagare la metà delle spese necessarie per la riparazione di ponti e strade insistenti sul territorio di Taio e di Dermulo.

 

Archivio Sandri

Dermulo

1797

I regolani Silvestro e Gio.Batta Inama chiedono un censo di 80 Ragnesi  al parroco Monauni e lo assicurano su un terreno a Risola.

A.S.T. Notaio B.A.Bergamo Busta IX.

 

1798

La comunità di Dermulo libera Giovanni Emer da un censo.

 

A.S.T. Notaio

Val. Bergamo

1798

1 2 3 4

 

La comunità di Dermulo, dà in locazione perpetua a Innocente figlio di Domenico Massenza un terreno alle Late. (Allegato al documento anche la richiesta al vescovo per tale locazione e per l’affrancamento dei terreni livellati nel 1778 in occasione dell’istituzione della Primissaria).
 

A.P.T. Notaio

Val. Bergamo

1801

In un documento sono nominati i regolani di Dermulo, Romedio e Mattia Mendini, molti altri vicini fra i quali Giacomo Endriocher masadore Thun e Giacomo Endrizzi a nome Betta. Il motivo della regola è una controversia con i fratelli Giuseppe e Pietro figli del fu Francesco Mendini.

 

A.S.T. Notaio

Val. Bergamo

1804

Gli eredi di Giovanni Emer sono creditori da parte del Comune di Dermulo che aveva assicurato il prestito sul prato detto Pragrand.

 

A.S.T. Notaio

P.De Medis J.

Busta III.

1804

I regolani di Dermulo Giovanni Emer e Giacomo Endriocher vendono a Silvestro Inama  un “terreno pascolivo al Grezzo”.

A.S.T. Notaio

P.De Medis J.

Busta III.