LE PARTICELLE FONDIARIE DI DERMULO E I LORO PROPRIETARI
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DAL n.1 AL n.113
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Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
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+1553
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Inama Gaspare |
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SUPERFICIE 3336 mq Nel 1856, per la sua vicinanza alla Casa del Maso Martini, il terreno è detto "al Maso ". Oggi la p.f. 1 è suddivisa in molte altre particelle, mentre la p.f. 2 esiste tal quale. Sono state conglobate nella p.f. 1 anche le p.f. 165 e 166. Nel 1956 sulla p.f. 1/7 fu costruito la stazione di rifornimento carburanti AGIP. * Affittuario Il terreno presentava in passato una soluzione di continuità con le p.f. 782-783-784 oggi completamente stravolte dalla strada statale, la ferrovia, il magazzino del Consorzio Agrario e le nuove case di abitazione. |
+1614
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Inama Ercole |
Ercole morì nel 1614 e il terreno passa alla figlia Margherita. | |
1614 1634
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Inama Margherita Chilovi Giacomo |
Margherita che era sposata con Giacomo Chilovi eredita il terreno dal padre Ercole. |
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+1634
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Chilovi Gaspare |
Gaspare ereditala sostanza paterna ma potrà goderne per poco tempo, visto che morì poco dopo. | ||
1634 1646
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Chilovi Anna Maria |
Anna Maria era figlia di Gaspare Chilovi. | ||
ca. 1655 ca. 1680
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Guelmi Simone |
Intorno al 1655 Simone prendette in moglie Anna Maria Chilovi. | ||
1695 1701 |
Guelmi Francesco Antonio Mendini Giacomo II * |
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1716 |
Guelmi Matteo Mendini Giacomo II * |
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1749 |
Inama Felicita |
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1780 |
Guelmi Alberto e Nicolò |
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1805 |
Guelmi Alberto e Nicolò Mendini Matteo * |
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1813 1825 |
Martini Antonio |
Medico di Revò abitante a Taio. | ||
1859 1870 |
Martini don Carlo |
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1879 |
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1899 |
Inama Beniamino |
Beniamino figlio del fu Giovanni Inama possedeva la p.f. 1/6. |
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1871 1904 |
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1927 |
Inama Lino 1/6 |
Nel 1927 Lino, figlio di Beniamino, possedeva la p.f. 1/6. |
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1957 |
Cristoforetti Lino |
Lino era proprietario delle p.f. 1/1, 1/4, 1/3 e 1/13. |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
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ca.1530
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Cordini Delaito
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Dopo la morte di Delaito il terreno passò al figlio Pietro. |
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SUPERFICIE 2432 mq Oggi sulle due particelle sorge la casa di Adriano Inama e il Kiosko, e si presentano frazionate la p.f. 4 in 4/2, 4/3 e 4/4; la p.f. 3 in 3/2. Non v'è traccia delle p.f. 4/1 e 3/1. Il terreno, prima della costruzione della strada nel 1855, formava un'entità unica con la p.f. 789. |
ca.1550
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Cordini Pietro
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Dopo la morte di Pietro il terreno passò alla figlia Anna. | |
ca.1554
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Cordini Anna
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Pietro aveva beneficiato nel testamento anche il nipote Martino, per cui Anna diede al cugino la metà di questo terreno. | ||
1554
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Cordini Anna Cordini Martino |
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d.1564 d.1595
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Cordini Martino |
Dopo la morte, Martino che non aveva figliolanza, beneficiò Nicolò Cordini. | ||
ca.1600 1629
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Cordini Nicolò III |
Da Nicolò il terreno passò al figlio Baldassarre. | ||
d.1629 1636
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Cordini Baldassarre IV |
Da Baldassarre il terreno passò al figlio Nicolò. | ||
d.1636 1660
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Cordini Nicolò V
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Nicolò V era sparito e per i debiti che aveva, furono messi in vendita i suoi beni fra i quali questo terreno. | ||
d.1660 p.1684 |
Panizza Giovanni Antonio |
Padre di don Pietro. | ||
1684 1731 |
Panizza don Pietro |
Don Pietro donava il terreno al nipote Giacomo Antonio Inama nel 1731, in occasione del suo matrimonio. | ||
1731 1782 |
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1782 1825 |
Panizza Luigi |
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1859 1870 1891 |
Panizza Giovanna |
Giovanna figlia di Luigi Panizza di Taio sposava il cugino Filippo Panizza che diventava comproprietario del terreno. | ||
1892 1896 1904 |
Panizza Augusto |
Augusto fu l'erede degli zii Filippo e Giovanna. | ||
d.1904 |
Inama Celeste |
In un anno indeterminato Celeste Inama acquisterà il terreno dai Panizza e vi costruirà la sua nuova casa. | ||
1957 |
Cristoforetti Lino |
Lino possedeva solo la p.f. 4/2. |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
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1780 |
Questo luogo detto nel 1781 "sitarello alla croce di Rivalem" fu dato in locazione perpetuale per 19 anni a Giacomo fu Ottavio Inama. I confini erano: a est la strada, a sud il rivo a ovest e a nord lo stesso Giacomo. |
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SUPERFICIE 800 mq Oggi la p.f. 5 è stata suddivisa in 5/1 e 5/2, mentre la 6 è rimasta intera ma con un'altra estensione. La p.f. 6 non è più comunale ma privata. |
1825 |
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1859 |
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1870 1890 |
Solo la p.f. 5. | |||
1866 1904 |
Eccher Filippo |
Solo la p.f. 6. |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
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1532
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Inama Giovanni 1
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Giovanni figlio di Vigilio Inama I possedeva il terreno. |
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SUPERFICIE 1979 mq Chiamato anche Croce o Rivalent. Prima della costruzione dello stradone, avvenuta negli anni '50 dell'Ottocento, questo terreno formava un'entità unica con la parte nord della p.f. 829, per cui va considerata assieme a questa. Esistono evidenze dai vecchi documenti, che il terreno formato dalle future p.f. 8 e parte nord della p.f. 829, fosse per un certo periodo comunque diviso in due porzioni che convenzionalmente potremmo identificare con la p.f. 8 e con la parte nord della p.f. 829. Oggi la p.f. 7 è scomparsa e la 8 è stata divisa in 8/1 e 8/2. *Locatario. Probabilmente in seguito Giacomo si era affrancato acquistando il terreno. |
1550 1559 |
Inama Antonio III
1 |
I due fratelli, figli del fu Giovanni, possedevano la parte 1, quasi corrispondente alla p.f. 8. Nel 1559 Vigilio divenuto unico proprietario del terreno, lo vendette a Cristoforo Inama. | |
1559 |
Inama Cristoforo
1 2 4 |
Cristoforo confinava sia a est con la porzione nord della p.f. 829 e a sud con la p.f. 831. | ||
1568 1598 |
Inama Floriano I 1 2 4 Inama Pietro 1 2 4 |
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1598 1615 |
Inama Bartolomeo I 1 2 4
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1615 1652 |
Inama Floriano II 1 2 4
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1652 1691 |
Inama Bartolomeo II 1 2 4
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1691 1704 |
Inama Lorenzo Floriano II 1 2 4 Inama Alberto 1 2 4 |
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1749 ca.1762 |
Inama Bartolomeo III 1 2 4 Inama Floriano IV 1 2 4 |
Nel 1749 la proprietà di Bartolomeo risulta dal confine nord della p.f. 829. | ||
d.1723 1741 |
Inama Alberto 1 2 4 | |||
1741 1762 |
Inama Floriano 1 2 4 | |||
1762 1777 1780 1783 1788 |
Inama Floriano IV 1 2 4 |
Giacomo era figlio del fu Ottavio e nel 1762 aveva ricevuto il terreno in locazione perpetuale da Floriano fu Alberto Inama di Fondo assieme alle p.f. 831 e 829 nord. Giacomo prima di morire si era affrancato del livello verso gli Inama di Fondo. | ||
1792 1802 1804 |
Inama Giacomo IV 1 2 4 Inama Giovanni Battista 1 2 4 |
Erano figli di Giacomo e abitavano a Brescia, ai quali il terreno pervenne nella divisione dei beni paterni. Nello stesso anno i due fratelli locarono il terreno per due all'altro fratello Giuseppe. Nel 1802 sul terreno veniva assicurata la dote di Caterina Gabrielli moglie di Giacomo figlio di Giobatta Inama. Nel 1804 Giobatta Inama e il nipote Giuseppe per un debito assegnarono il terreno (assieme alla p.f. 831) a Romedio Corazzola di Tres, con il patto di poterlo redimere entro due anni. | ||
1804 1805 |
Corazzola Romedio 1 2 4 |
Probabilmente dopo il 1806 il Corazzola vendeva il terreno (assieme alla p.f. 831) a Tommaso Paoli. | ||
1805 1806 1813 1816 |
Paoli Tommaso 1 2 4 |
Tommaso era di Nanno. Il terreno nel 1805 era ipotecato per un prestito di 300 Fiorini in favore di don Eligio Widmann di Coredo. Nel 1813 la proprietà è desunta anche dai confini della p.f. 829. Il Paoli nel 1816 vendette il terreno porzioni 1 e 2 ad Antonio Endrizzi per la somma di 300 Fiorini (compreso il terreno al Fossà). | ||
1816 |
Endrizzi Antonio 1 2 |
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d.1816 |
Widmann Luca 1 2 |
Probabilmente il terreno pervenne a Luca in relazione all'ipoteca su di esso gravante da Tommaso Paoli. | ||
1827 |
Widmann Luigi 1 2 |
Luigi che abitava a Salorno vendette il terreno ereditato dopo la morte di suo fratello Luca, ad Antonio Martini. | ||
1827 1835 |
Martini Antonio 1 2
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Abitante a Taio. Dopo la morte di Antonio il terreno passò al figlio don Carlo. | ||
d.1835 1859 1870 |
Martini don Carlo 1 2 |
Nel 1855 il terreno alle Braidele fu fisicamente diviso in due porzioni dalla nuova strada erariale per le quali si conserva l'antica partitura in 1 e 2. Don Carlo morì intorno al 1870 e il terreno pervenne ai sotto citati eredi. | ||
p.1871 |
Martini Emilio
1
2
Zuech Ernesto 1 2 Zuech Achille 1 2 Zuech Carolina 1 2 |
Nel 1873 gli eredi di don Carlo Martini vendettero la porzione 1 a Giovanni Maria Tamè, mentre nel 1871 erano già state vendute le porzioni 2 e 3 a Giuseppe Endrizzi. | ||
1873 1877 1879 |
Giovanni Maria acquistava il terreno dai sopraccitati eredi di don Carlo Martini. | |||
1897 1904 |
Tamè Giovanni 1 |
Risulta solo la p.f. 8. |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
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1510 |
Famiglia Cordini
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Da confini della futura p.f. 49 e 50. |
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SUPERFICIE 6200 mq La p.f. 10 oggi è scomparsa, la 12 è stata divisa in 12/1 e 12/2, così come la 11, in 11/1 e 11/2. L'angolo vicino alla strada statale è occupato dalla svincolo della Via Strada Romana. |
ca.1525 |
Inama Marino III
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Marino era figlio del fu Gaspare. | |
p.1560 |
Inama Antonio "del Marin" 1 Inama Valentino 2 |
I due fratelli figli di Marino possedevano il terreno. Valentino la parte a monte, Antonio quella a valle. | ||
1560 |
Inama Antonio 1 Inama Ercole 1 |
Antonio e Ercole figli del fu Gaspare Inama acquisirono il terreno da Marino figlio di Antonio del Marin. | ||
1575 |
Henigler Francesco 1 Inama Valentino 2 |
Francesco Henigler era di Terzolas. Valentino acquisì il terreno da Antonio e Ercole Inama. La proprietà di Valentino traspare anche dai confini del terreno a nord nel 1575. | ||
ca.1600 |
Inama Marino III 1 2 |
In un anno imprecisato il terreno che fu dell'Henigler fu acquisito dai discendenti della linea di Marino per cui lo ritroviamo come entità unica in mano al figlio Cipriano. | ||
1675 |
Inama Cipriano II 1 2 |
Alla morte di Cipriano il terreno passò al figlio Marino. | ||
1675 p.1713 |
Inama Marino IV 2 |
Marino era figlio di Cipriano fu Marino Inama. | ||
1713 |
Inama Marino Eredi
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Da confini delle p.f. a sud. Praticamente l'erede di Marino fu la figlia Maria. | ||
1717 |
Panizza Pietro Lorenzo |
Gli eredi di Marino Inama, ovvero sua figlia Maria e suo marito Bartolomeo Bernardelli vendettero il terreno al Panizza. | ||
1743 |
Panizza Ferdinando
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1743 |
Panizza Pietro Antonio |
Pietro Antonio ereditò dallo zio Ferdinando il terreno e poi lo cedette a Giuseppe Maria Thun. | ||
1743 |
Thun Giuseppe Maria
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1780 |
Thun Giovanni Vigilio
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1825 |
Thun Arbogasto
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1859 1877 |
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1870 |
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1882 1904 |
Imperial Reggio Erario- Strada erariale |
Solo la p.f. 9. | ||
1877 1904 |
Tamè Costante |
Solo le p.f. 11 e 12 come da catasto "con cinque compossessori in morte di Giovanni Tamè (1877) e 1878 in morte di Caterina vedova di Giovanni Tamè". |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
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ca.1600 |
Inama Marino III |
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SUPERFICIE 3090 mq La p.f. 13 è stata divisa in 13/1 e 13/2, così come la 14, in 14/1 e 14/2. Molto probabilmente assieme alle p.f. 9-10-11-12 e forse alla 15 formava un'entità unica. Da alcuni riscontri confinari del 1743, risulta stranamente che queste due p.f. appartenevano a Giacomo Mendini. In un altro documento del 1713 la proprietà delle due particelle da parte di Marino Inama è inequivocabilmente provata dai confini del terreno p.f. 15-16-17. |
1675 |
Inama Cipriano II
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Cipriano era figlio di Marino. | |
1675 p.1713 |
Inama Marino IV |
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1713 |
Inama Marino Eredi
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1717 |
Panizza Pietro Lorenzo |
Gli eredi di Marino Inama, ovvero sua figlia Maria e suo marito Bartolomeo Bernardelli, vendevano il terreno al Panizza. | ||
1743 |
Panizza Ferdinando
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1743 |
Panizza Pietro Antonio |
Pietro Antonio eredita dallo zio Ferdinando il terreno e poi lo cede a Giuseppe Maria Thun. | ||
1743 |
Thun Giuseppe Maria
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1780 |
Thun Giovanni Vigilio |
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1825 |
Thun Arbogasto |
|||
1859 1870 |
||||
1877 1904 |
Tamè Costante |
con 5 compossessori in morte di Giovanni Tamè (1877) e 1878 in morte di Caterina vedova di Giovanni Tamè. |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
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ca.1600 |
Inama Marino III |
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SUPERFICIE 3000 mq Forse la p.f. 15 apparteneva al complesso di p.f. 9-10-11-12-13-14. Nel 1902 la p.f. 19 risulta far parte del terreno appartenuto a Luigi Mendini, assieme alle p.f. 20 e 21. * Affittuario |
ca.1670 |
Inama Antonio
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Antonio era figlio di Marino. | |
ca.1670 1702 |
Inama Marina |
Marina era figlia di Antonio e moglie di Tommaso Massenza. | ||
p.1713 |
Massenza Marina Massenza Domenica |
La p.f. 17 e (la 18?) nel 1713 era delle sorelle Massenza e derivava dalla nonna Marina figlia di Antonio Inama e moglie di Tommaso Massenza. Il terreno misurava all'epoca sei quarte, per cui è verosimile si trattasse di questa p.f. che oggi misura circa 1000 mq. | ||
1713 1743 |
Mendini Giacomo II |
Giacomo acquisì il terreno dalle sorelle Massenza, sue debitrici. Dai confini del terreno nel 1743 si evince che a nord era proprietario Giacomo. (le future p.f. 13-14?). | ||
p.1762 |
Mendini Giacomo III |
Il Mendini in un anno imprecisato cedette il terreno a Castel Bragher. | ||
1762 1780 |
Thun Giovanni Vigilio |
Nel 1762 la proprietà Thun risulta anche da confini delle future p.f. 24-25-26. | ||
1825 |
Thun Arbogasto |
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1858 1859 1883 |
Widmann Alfonso Inama Baldassarre * |
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1885 1877 1894 |
Widmann Alfonso Eredi Inama Agostino * |
Nel 1877 la proprietà Widmann è confermata anche dai confini di un terreno limitrofo. Agostino fu affittuario fino al 1899. | ||
1895 1903 1904 |
Widmann Alfonso Fondazione Stipendiaria Widmann Inama Ernesto * |
Fondazione stipendiaria fondata da don Romedio Widmann il 14 settembre 1841. |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
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ca.1600 |
Inama Marino III |
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SUPERFICIE 885 mq Nel 1902 è chiamato Rizan. La p.f. 20 è stata divisa in 20/1 e 20/2, così come la 21, in 21/1 e 21/2. Le P.f. 20 e 21 formavano un tutt'uno con le p.f. 15, 16, 17, 18, 27, 28 e 29 e alla metà del Seicento appartenevano ad Antonio Inama figlio di Marino e fratello di Cipriano, Valentino e Bartolomeo. Antonio Mendini aveva sposato Lucia Inama figlia di Antonio e sorella di Marina. Quest'ultima aveva sposato Tommaso Massenza. Le sue nipoti come visto sopra possedevano la p.f. 17 e probabilmente la 18. |
ca.1670 |
Inama Antonio |
Antonio era figlio di Marino. | |
d.1670 |
Inama Lucia |
Lucia figlia di Antonio Inama aveva preso marito in Antonio Mendini. | ||
1713 1716 |
Mendini Antonio |
Nel 1716 la proprietà di Antonio è stata rilevata da confini. | ||
1717
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Mendini Antonio |
Figlio di Antonio sopra riportato. | ||
1717 |
Mendini Giacomo III |
Giacomo acquisì il terreno dal cugino Antonio mediante permuta. | ||
1780 |
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1819 1825 1859 |
Nel 1819 il padre Giacomo assegnò al figlio Giacomo, chierico, il terreno come patrimonio. | |||
1859 |
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1870 |
La proprietà è confermata anche da confini nel 1877, dove in un documento si legge "eredi Mendini". | |||
1876 1892 |
Nel 1876 la proprietà di Luigi risulta anche da confini. | |||
1892 1898 |
Mendini Arnaldo |
Dopo la morte di Luigi diventarono proprietari i figli Arnaldo e Ludovico. | ||
1898 1902 |
Mendini Arnaldo | Ludovico nel 1898 trasferì la sua parte al fratello Arnaldo. | ||
1902 1903 |
Nel 1902 Celeste acquistò il terreno dal nipote Arnaldo figlio del fu Luigi Mendini. | |||
1903 1904 |
Inama Francesco | Nel 1903 Francesco figlio di Giacomo Inama acquistò il prato da Celeste Mendini. |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
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ca.1450
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Antonio fu Inama |
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SUPERFICIE 3150 mq La p.f. 22 è stata divisa in 22/1 e 22/2. A volte nominato come Braide. |
ca.1490 |
Inama Pietro |
Figlio di Antonio. | |
1531 1553 |
Inama Cristoforo |
Cristoforo abitava a Fondo. Luogo denominato Rizan Sota Via. Da confini della futura p.f. 24-25-26. |
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1568 1598 |
Inama Floriano I Inama Pietro |
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1598 1615 |
Inama Bartolomeo I |
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1615 1652 |
Inama Floriano II |
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1652 1691 |
Inama Bartolomeo II |
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1691 1704 |
Inama Lorenzo Floriano Inama Alberto |
I due fratelli possedettero il bosco in comunione ma alla morte di Lorenzo Floriano nel 1704, la parte passò ad Alberto che la tenne fino al 1741. | ||
1741 1780 |
Inama Bartolomeo III |
Floriano IV fratello di Bartolomeo fu comproprietario fino alla sua morte avvenuta nel 1763. | ||
1763 1828 |
Inama Giovanni Vigilio |
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1828 1848 |
Inama Vigilio Inama Floriano V |
Figli ed eredi di Giovanni Vigilio. Vigilio morì nel 1837 |
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1849 |
Martini Carlotta Sommeda Chiara |
Le vedove di Vigilio e di Floriano V Inama, nel 1849 vendettero il maso, di cui faceva parte il terreno, a Romedio Emer. | ||
1849 1854 |
Emer Romedio |
Romedio nel 1849 acquistò, dopo esserne stato per parecchio tempo il masadore, il Maso Inama di Fondo al quale apparteneva pure questo terreno. Romedio morì nel 1854 | ||
1859 1870 |
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1877 1904 |
Emer Germano Emer Geremia |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
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ca.1450
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Antonio fu Inama |
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SUPERFICIE 4535 mq La p.f. 26 è oggi stata conglobata nella p.f. 25, inoltre quest'ultima e la p.f. 24, hanno conformazione diversa rispetto a quanto si vede dalla mappa qui accanto. * Affittuario |
ca.1490 |
Inama Pietro |
Figlio di Antonio. | |
1531 1553 |
Inama Cristoforo
|
Cristoforo abitava a
Fondo. Luogo denominato Rizan Sota Via. |
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1568 1598 |
Inama Floriano I Inama Pietro |
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1598 1615 |
Inama Bartolomeo I |
|||
1615 1652 |
Inama Floriano II |
|||
1652 1691 |
Inama Bartolomeo II |
|||
1691 1704 |
Inama Lorenzo Floriano Inama Alberto |
I due fratelli possedettero il terreno in comunione ma alla morte di Lorenzo Floriano nel 1704, la sua parte passò ad Alberto che la tenne fino al 1741. | ||
1762 1780 |
Inama Floriano IV |
Nel 1762 Floriano Inama investì Giacomo Inama di questo terreno che confinava a sud con Bartolomeo, fratello di Floriano, a est i beni di Castel Bragher, a ovest il bosco dello stesso Floriano e a nord Giacomo Mendini. | ||
1792 |
Inama Giacomo * Inama Giovanni Battista * |
Giacomo e Giobatta, figli di Giacomo, nelle divisioni paterne avevano ricevuto il prato e bosco a Rizan. | ||
1800 1804 |
Inama Giovanni Battista |
Nel 1800 il prato risulta a nome di Giovanni Battista Inama abitante a Brescia, figlio del fu Giacomo. Non risultano notizie circa un eventuale affrancamento dal locatore. | ||
1825 1859 |
Barbacovi Pietro |
Pietro era figlio del fu Domenico detto Battan di Taio. | ||
1870 |
Barbacovi Pietro eredi
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Taio. | ||
p.1902 |
Eccher Felice |
La proprietà di Felice è stata presunta. Potrebbe essere stato ad acquistare il terreno dagli eredi Barbacovi. | ||
1902 |
Eccher Enrico |
Nel 1902 risultava a nome di Enrico la p.f. 25 come vigna, bosco e improduttivo. | ||
1902 1904 |
Eccher Francesco |
Si dice nel 1902 ci fu il decreto divisionale, credo fra i due
fratelli Enrico e Francesco.
Francesco risulta proprietario solo della p.f. 24. |
||
1902 1904 |
Eccher Enrico |
Si dice nel 1902 ci fu il decreto divisionale credo fra i due fratelli Enrico e Francesco. Enrico risulta proprietario solo della p.f. 25. | ||
1945 |
Eccher Enrico eredi |
Solo la p.f. 25. |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
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p.1552 |
Pret Simone
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SUPERFICIE 3089 mq Nel 1819 il terreno è nominato come al Rizan ossia Raudaral. Nel 1902 invece è detto Pradi. Le P.f. 27, 28 e 29 formavano un tutt'uno con le p.f. 15, 16, 17, 18, 20 e 21 e alla metà del Seicento appartenevano ad Antonio Inama figlio di Marino e fratello di Cipriano, Valentino e Bartolomeo. |
1552 |
Pret Giacomo Pret Pietro Pret Matteo |
Il terreno passò ai tre figli di Simone che nel 1553 lo vendettero ad Antonio Inama. | |
1553 |
Inama Antonio I |
Non è escluso che la proprietà di Antonio detto "del Marin" si fosse estesa anche alle future p.f. 15-16-17-20. | ||
ca.1600 |
Inama Marino III |
Marino era figlio di Valentino che a sua volta era fratello del sopraccitato Antonio. | ||
ca.1670 |
Inama Antonio |
Antonio era figlio di Marino. | ||
d.1670 |
Inama Lucia |
Lucia figlia di Antonio Inama aveva sposato Antonio Mendini. | ||
p.1716 |
Mendini Antonio |
|||
d.1716 |
Mendini Antonio Mendini Giacomo Antonio |
Figli di Antonio Mendini morto nel 1716. | ||
1719 |
Bergamo Antonio Mendini Antonio |
Antonio Bergamo aveva sposato una figlia di Giacomo Antonio Mendini e aveva ricevuto il bosco come dote. | ||
1719 |
Mendini Antonio |
Nello stesso anno 1719, Antonio Mendini comperò dal Bergamo la parte di bosco, divenendone unico proprietario. | ||
1738 |
Mendini Giacomo III | Giacomo acquisì il bosco quale erede del sopraccitato Antonio suo cugino. | ||
1780 |
|
|||
1825 |
|
Giuseppe era figlio di Giacomo Antonio di Taio. | ||
1819 1859 |
Nel 1819 il padre Giacomo assegnava al figlio Giacomo, chierico, il terreno come patrimonio. | |||
1870 1882 |
||||
1882 1892 |
Nel 1882 Luigi divenne unico proprietario. | |||
1892 1898 |
Mendini Arnaldo |
Dopo la morte di Luigi diventarono proprietari i figli Arnaldo e Ludovico. | ||
1898 1902 |
Mendini Arnaldo | Ludovico nel 1898 trasferì la sua parte al fratello Arnaldo. | ||
1902 1903 |
Nel 1902 Celeste acquista il terreno dal nipote Arnaldo figlio del fu Luigi Mendini. | |||
1903 1904 |
Inama Francesco | Nel 1903 Francesco figlio di Giacomo Inama acquistò il campo e il bosco da Celeste Mendini. |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
|
1552 |
Spaur di Castel Valer |
La proprietà risulta dal confine a ovest delle future p.f. 25 e 26. |
|
|
SUPERFICIE 1969 mq Il luogo dovrebbe essere denominato ai Pradi, ma come tutti i terreni lungo il corso del rivo, era detto pure Rizan. Nel 1777 è descritto come prato per cui evidentemente occupava anche una parte della sottostante p.f. 87. Il bosco che formava un'unica entità con le p.f. 31 e 32, nel 1679 fu diviso in tre porzioni fra i Fuganti a modo di "T". Cioè la parte a sud confinante con il Rizan fu divisa longitudinalmente, mentre la parte a nord era costituita da una striscia degradante in direzione del Noce. In pratica la situazione che si vede nella mappa a fianco, ma rovesciata. |
p.1676 |
Fuganti Bartolomeo |
||
1679 |
Fuganti Giovanni Romedio Fuganti Rocco |
Giovanni Romedio e Rocco erano figli del fu Bartolomeo. | ||
d.1679 |
Fuganti Giovanni Romedio Fuganti Rocco eredi |
Il bosco fu diviso longitudinalmente. A Giovanni Romedio toccò la parte a valle, ai figli del fu Rocco la parte a monte. | ||
p.1777 |
Inama Giacomo Antonio |
Giacomo Antonio lasciò il terreno per volere testamentario a sua nipote Marianna, moglie di Antonio fu Rocco Fuganti. | ||
1777 1780 1825 |
Fuganti Antonio |
Antonio era figlio del fu Rocco di Taio. | ||
1859 |
Fuganti Pietro |
|||
1870 |
Fuganti Pietro Fuganti Antonio |
Pietro e Antonio erano figli del fu Andrea Taio. | ||
1894 1904 |
Fuganti Pietro |
Pietro era figlio del fu Andrea di Taio. Nel 1894 si ebbero delle divisioni fra i fratelli. |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
|
1552 |
Spaur di Castel Valer |
La proprietà risulta dal confine a ovest delle future p.f. 25 e 26. |
|
|
SUPERFICIE 2557 mq La p.f. 32 è oggi scomparsa, è rimasta solo la p.f. 31 divisa in 31/1 e 31/2 ma in direzione opposta di come appare dalla mappa qua a fianco. Il bosco che formava un'unica entità con le p.f. 31 e 32, nel 1679 fu diviso in tre porzioni fra i Fuganti a modo di "T". Cioè la parte a sud confinante con il Rizan fu divisa longitudinalmente, mentre la parte a nord era costituita da una striscia degradante in direzione del Noce. In pratica la situazione che si vede nella mappa a fianco, ma rovesciata. |
p.1676 |
Fuganti Bartolomeo |
||
p.1679 |
Fuganti Rocco |
Rocco era figlio del fu Bartolomeo. | ||
d.1679 |
N. Barbara |
Barbara era vedova del fu Rocco. | ||
1780 |
Fuganti Pietro |
|||
1825 |
Fuganti Lazzaro |
Lazzaro era figlio del fu Pietro di Taio. | ||
1859 |
Fuganti Pietro |
|||
1870 |
Fuganti Lazzaro |
Lazzaro era figlio del fu Pietro Fuganti di Taio. | ||
1894 1904 |
Fuganti Pietro |
Pietro era figlio del fu Andrea di Taio. Nel 1894 si ebbero delle divisioni fra i fratelli. Le p.f. citate erano le 31/1 31/2 e 32. |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
|
|
ca.1500 |
Inama Marino I |
Padre di Valentino e figlio di Gaspare fu Inama. |
|
SUPERFICIE 364 mq E' probabile che il bosco formasse un'entità unica con le p.f. 35, 36 e la porzione 1 delle p.f. 37 e 38, in mano quindi a Marino Inama nato circa nel 1460. |
+1591 |
Inama Valentino I |
Padre di Marino. | |
ca.1600 |
Inama Marino III
|
|||
1662 1675 |
Inama Cipriano II |
|||
1675 p.1713 |
Inama Marino IV |
|||
1713 |
Inama Marino Eredi
|
|||
1717 |
Panizza Pietro Lorenzo |
Gli eredi di Marino Inama, ovvero sua figlia Maria e suo marito Bartolomeo Bernardelli vendettero il bosco al Panizza. | ||
1743 |
Panizza Ferdinando
|
|||
1743 |
Panizza Pietro Antonio |
Pietro Antonio ereditò dallo zio Ferdinando il bosco e poi lo cedette a Giuseppe Maria Thun. | ||
1743 |
Thun Giuseppe Maria
|
|||
1780 |
Thun Giovanni Vigilio
|
|||
1825 |
Thun Arbogasto
|
|||
1859 |
Fuganti Lazzaro
|
|||
1870 |
Fuganti Pietro Fuganti Silvestro |
|||
1894 1904 |
Fuganti Pietro |
Pietro era figlio del fu Andrea Fuganti di Taio. Nel 1894 si ebbero delle divisioni fra i fratelli. |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
|
ca.1500 |
Inama Marino I |
Padre del notaio Gaspare e figlio di Gaspare fu Inama. |
|
|
SUPERFICIE 1154 mq E' probabile che il bosco formasse un'entità unica con le p.f. 33 e 34 e la porzione 2 delle p.f. 37 e 38, in mano quindi a Marino Inama nato circa nel 1460. * Affittuario |
+1554 |
Inama Gaspare II |
||
+1614
|
Inama Ercole |
Ercole morì nel 1614 e il terreno passò alla figlia Margherita. | ||
1614 1634
|
Inama Margherita Chilovi Giacomo |
Margherita che era sposata con Giacomo Chilovi ereditò il terreno dal padre Ercole. | ||
+1634
|
Chilovi Gaspare |
Gaspare ereditò per poco la sostanza paterna. | ||
1634 1646
|
Chilovi Anna Maria |
Anna Maria era figlia di Gaspare Chilovi. | ||
ca.1655 p.1680
|
Guelmi Simone |
Intorno al 1655 Simone prese in moglie Anna Maria Chilovi. | ||
1695 1701 |
Guelmi Francesco Antonio Mendini Giacomo II * |
|||
1716 |
Guelmi Matteo Mendini Giacomo II * |
|||
1749 |
Inama Felicita |
|||
1780 1806 |
Guelmi Alberto e Nicolò |
Nel 1806 l'abate Giovanni Nicolò Guelmi, a nome anche dei suoi nipoti figli del fratello Alberto, vendette il bosco ad Antonio Martini di Revò abitante a Taio. | ||
1806 1813 1825 |
Martini Antonio |
Abitante a Taio. | ||
1859 1870 |
Martini don Carlo |
Abitante a Taio. | ||
p.1871 |
Martini Emilio Zuech Ernesto Zuech Achille Zuech Carolina |
Gli eredi di don Carlo venderono ai Fuganti questo bosco. Non ho il riscontro documentale, ma c'è comunque l'evidenza. La vendita, come le altre effettuate dagli eredi di don Carlo, dovrebbe essere avvenuta nel 1873. | ||
1894 1904 |
Fuganti Pietro |
Pietro era figlio del fu Andrea Fuganti di Taio. Nel 1894 si ebbero delle divisioni fra i fratelli. |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
|
p.1681
|
Inama Silvestro II 1 |
Si presume che prima del 1681 il bosco fosse posseduto da Silvestro Inama II. |
|
|
SUPERFICIE 2160 mq La porzione 2, assieme alle p.f. 33, 34, 35, e 36 formavano un'entità unica che nel 1500 apparteneva a Marino Inama. Entrambe le p.f. nel 1928 sono state divise in tre parti: 37/1, 37/2, 37/3, 38/1, 38/2, 38/3. (Vedi mappa alla p.f. 87) * Affittuario |
1681 1690
|
Inama Vittore III 1 |
Alla morte di Silvestro il bosco pervenne al figlio Vittore. | |
1695 1723 1731 |
Inama Giovanni Giacomo I 1 |
Giovanni Giacomo I era figlio del fu Vittore. | ||
1739 1751 1759 |
Nel 1759 Giovanni Giacomo Inama vendette la sua parte di bosco a Giacomo Antonio Inama di Taio. | |||
ca.1500 |
Inama Marino I 2
|
|||
+1554 |
Inama Gaspare II 2 |
|||
+1614
|
Inama Ercole 2 |
Ercole morì nel 1614 e il bosco passò alla figlia Maddalena. | ||
d.1614 1636 |
Inama Maddalena 2 Cordini Simone III 2
|
Il bosco passò poi ai Cordini in quanto Maddalena sposò Simone di Taio. Dopo la morte dei coniugi il bosco passò ai figli Simone IV e Ercole. | ||
d.1636 1664 |
Cordini Ercole 2 Cordini Simone IV 2
|
Alla morte dei due fratelli il bosco passò ai rispettivi figli Gaspare e Antonio. | ||
d.1664 1696 d.1698 |
Cordini Antonio 2
|
Da confini risulta proprietario Antonio Cordini, invece dal 1713, suo pronipote don Pietro Cordini. | ||
p.1713 |
Cordini don Pietro 2
|
Nel 1713 don Cordini vendette il bosco ai fratelli Giovanni Andrea e don Pietro Panizza. | ||
1713 |
Panizza don Pietro 2 Panizza Giovanni Andrea 2 |
Dopo la morte di Giovanni Andrea, don Pietro divenne l'unico proprietario della porzione 2 del bosco. | ||
1713 1731 |
Panizza don Pietro 2 |
Don Pietro nominò suoi eredi i figli di Silvestro Inama, cioè i suoi nipoti. | ||
1731 |
Giacomo Antonio ereditò il bosco dallo zio don Pietro Panizza per la morte prematura dei fratelli. | |||
p.1759 |
Inama Giovanni Giacomo II 1 |
Nel 1759 Giovanni Giacomo Inama vendette la sua parte di bosco a Giacomo Antonio Inama di Taio. | ||
1759 1780 1782 |
Nel 1759 Giovanni Giacomo Inama II vendette la porzione 1 di bosco a Giacomo Antonio Inama di Taio che così divenne proprietario di tutto il bosco. | |||
1782 1825 |
Panizza Luigi |
Luigi fu erede di Giacomo Antonio Inama. | ||
1859 1870 1891 |
Panizza Giovanna |
Giovanna figlia di Luigi Panizza di Taio sposò il cugino Filippo Panizza che diventò comproprietario del terreno. | ||
1892 1896 1904 |
Panizza Augusto Inama Ferdinando * |
Augusto, nipote di Filippo e Giovanna ereditò il bosco. | ||
ca.1911 1927 |
Inama Ferdinando |
Ferdinando acquistò il bosco. | ||
d.1927
|
Inama Giacomo Inama Felice Inama Lorenzo |
I tre figli di Ferdinando diventano proprietari del bosco che venne frazionato e assegnato nel seguente modo: a Giacomo (p.f.37/1 e 38/1), a Felice (p.f.37/2 e 38/2) e a Lorenzo (p.f.37/3 e 38/3) |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
|
p.1731 |
Inama Giovanni Giacomo I |
|
||
SUPERFICIE 490 mq |
1759 |
Inama Giovanni Giacomo II |
La proprietà risulta da confini del bosco p.f. 37-38, posto a sud. | |
1780 |
Giovanni Francesco ereditò il bosco alla morte del padre Giovanni Giacomo. | |||
1825 |
fu Giovanni Francesco. | |||
1859 |
||||
1870 |
||||
1880 1904 |
Inama Giacomo |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
|
p.1731 |
Inama Giovanni Giacomo I |
|
||
SUPERFICIE 254 mq |
1759 |
Inama Giovanni Giacomo II |
||
1780 |
||||
1825 |
fu Giovanni Francesco | |||
1859 |
di Antonio | |||
1864 1904 |
fu Antonio | |||
1907 |
Inama Ferdinando Inama Modesto Inama Romedio Inama Angelo Inama Candido |
fu Giuseppe
I cinque figli ne vennero in possesso per aggiudicazione ereditaria. |
||
d.1907 |
Inama Candido |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
|
p.1731 |
Inama Giovanni Giacomo I |
|
||
SUPERFICIE 326 mq |
1759 |
Inama Giovanni Giacomo II |
||
1780 |
||||
1825 |
fu Giovanni Francesco | |||
1859 1870 |
fu Baldassarre | |||
1897 1904 |
Inama Elia Inama Maria |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
|
p.1731
|
Inama Giovanni Giacomo I |
|
||
SUPERFICIE 505 mq |
1759 |
Inama Giovanni Giacomo II |
||
1780 |
Questo bosco corrisponde a quello che Giovanni Francesco si era riservato
(assieme al prato p.f. 84), dopo aver assegnato ai cinque figli altre parti di prato
corrispondenti alle p.f. 88, 89, 90, 91, 92, 93, 95, 96, 97 e 98. Dopo la sua morte pervenne probabilmente al figlio maggiore Giacomo Antonio. Dopodichè sembra essere finita in mano Mendini. |
|||
1859 1870 |
fu Vigilio. | |||
1879 1904 |
Mendini Giuseppe |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
|
1780 |
Cescati Antonio |
Taio |
|
|
SUPERFICIE 0 mq La p.f. è stata poi conglobata nella p.f. 45. |
1825 |
Inama Giacomo
Antonio |
Giacomo Antonio era figlio del fu Giovanni Francesco. Romedio era figlio del fu Giacomo di Taio. |
|
1859 |
fu Baldassarre | |||
1870 |
Filippo era figlio del fu Giacomo Antonio. Pietro era figlio del fu Baldassarre |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
|
1780 |
Fuganti Giacomo |
Giacomo era di Taio |
|
|
SUPERFICIE 3260 mq Nella p.f. 45 è stata conglobata la p.f. 44. Il terreno formava un'entità unica con la p.f. 83. |
1825 |
Fuganti Romedio |
fu Giacomo di Taio. | |
1859 |
Fuganti Giacomo |
fu Romedio di Taio. | ||
1870 |
fu Baldassarre. | |||
1888 1904 |
Inama Elia | Pietro Inama vendette questo terreno al figlio Elia per 250 Fiorini. Il terreno si dice in parte vignato e in parte prativo. |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
|
1701 |
Panizza Pietro Lorenzo |
Da confini della parte a valle delle p.f. 49-50. |
|
|
SUPERFICIE 1143 mq La p.f. è stata poi divisa in 3 parti: 47/1, 47/2, 47/3. |
ca.1763 |
Mendini Giacomo III |
||
1780 |
|
|||
1788 1812 |
Mendini Giacomo |
La proprietà di Giacomo risulta anche da confini della p.f. 49-50. | ||
1825 |
Taio | |||
1859 |
Taio | |||
1870 1882 |
Taio | |||
1882 1892 |
|
Nel 1882 Luigi divenne l'unico proprietario. | ||
1894 1898 |
Mendini Arnaldo Mendini Ludovico
|
Dopo la morte di Luigi diventarono proprietari i figli Arnaldo e Ludovico. | ||
1898 1902 |
Mendini Arnaldo | Ludovico nel 1898 trasferì la sua parte al fratello Arnaldo. | ||
1902 1904 |
Nel 1902 Celeste acquistò il terreno dal nipote Arnaldo figlio del fu Luigi Mendini. | |||
1986 |
Endrizzi Dante |
Proprietario delle p.f. 47/2 47/3. |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
|
1701 |
Panizza Pietro Lorenzo |
Da confini della parte a valle delle p.f. 49-50. |
|
|
SUPERFICIE 2500 mq La p.f. è stata poi divisa in 3 parti: 48/1, 48/2, 48/3. Nel 1902 è chiamato Sass. Nel 1902 a nord dai confini delle pf. 11-12-13 risultavano, oltre a Filippo Eccher, gli Eredi Mendini. |
ca.1763 |
Mendini Giacomo III |
||
1780 |
|
|||
1788 1812 |
Mendini Giacomo |
Giacomo era figlio di Romedio Maria. La proprietà risulta anche da confini della p.f. 49-50. | ||
1825 |
di Taio. | |||
1859 |
di Taio. | |||
1870 1882 |
||||
1882 1892 |
|
Nel 1882 Luigi divenne unico proprietario. | ||
1894 1898 |
Mendini Arnaldo Mendini Ludovico
|
Dopo la morte di Luigi diventarono proprietari i figli Arnaldo e Ludovico. | ||
1898 1902 |
Mendini Arnaldo | Ludovico nel 1898 trasferì la sua parte al fratello Arnaldo. | ||
1902 1904 |
Nel 1902 Celeste acquistò il terreno dal nipote Arnaldo figlio del fu Luigi Mendini. | |||
1986 |
Endrizzi Dante |
p.f. 48/2 e 48/3. |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
|
|
1275 |
Armilla Giordano |
Dall'inventario del 1275 Armilla e Giordano risultavano possessori del terreno. |
ANTICA PARTIZIONE
|
SUPERFICIE 6550 mq Nel 1510 dalla descrizione dei confini abbiamo la certezza che il terreno si trovasse immediatamente a sud del Rivalent. Nel 1541 abbiamo un'altro dato certo, ossia che il terreno era detto anche a Sass, come è pure oggi denominato. Le due p.f. sono state poi divise in 2 parti: 49/1 e 49/2, 50/1 e 50/2. La parte a valle di questo terreno (2), era proprietà della Mensa vescovile e nel 1780, detta anche Grez, apparteneva a Romedio Maria Mendini. Quella a monte (1) a Giovanni Vigilio Thun. La parte del Mendini passò al figlio Vigilio (anche nel 1803 si ha la conferma del passaggio) che nel 1812 la vendette a Giobatta Rosetti di Taio. Forse nella stessa occasione il Rosetti acquistò la parte dei Thun. * affittuario della parte Guelmi. |
1510 |
Famiglia Vicenzi 1 Mendini Giovanni 2
|
La parte a monte apparteneva alla famiglia Vicenzi. | |
p.1541 |
N.N. 1 Mendini Mendino 2
|
|||
1541
|
N.N. 1 Barbacovi Romedio 2 |
|||
1560 p.1573 |
Cordini Simone 1 Mendini Gregorio 2 |
Sembra che da confini della futura p.f. 11, Simone sia il confinante a nord. | ||
1573 1575 |
Inama Romedio 1 Endrizzi Enrico 1 2 Inama Antonio 2 Inama Ercole 2 |
Romedio di Coredo comperò da Enrico Endrizzi il terreno. L'Endrizzi possedeva già il terreno verso valle proprietà della mensa. | ||
1585
|
Inama Odorico 1 Endrizzi Leonardo 1 2 Inama Antonio 2 Inama Ercole 2 |
Nel 1585 troviamo possessore Leonardo figlio di Enrico. | ||
+1614
|
Cordini Inama Ercole 2 |
Ercole muore nel 1614 e il terreno passò alla figlia Margherita. | ||
1614 1634
|
Cordini Inama Margherita 2 Chilovi Giacomo 2 |
Margherita che era sposata con Giacomo Chilovi ereditò il terreno dal padre Ercole. | ||
+1634
|
Cordini Chilovi Gaspare 2 |
Gaspare ereditò e pote godere per poco tempo la sostanza paterna | ||
1634 1646
|
Cordini Chilovi Anna Maria 2 |
Anna Maria era figlia di Gaspare Chilovi | ||
ca.1650 p.1680 |
Panizza Pietro 1 Guelmi Simone 2
|
|||
ca.1680 1701 |
Panizza Pietro 1 Guelmi Francesco Antonio 2 Mendini Giacomo II * 2 |
|||
1701 |
Panizza Pietro Lorenzo 1 Mendini Giacomo II 2 |
Giacomo acquistò il terreno da Francesco Antonio Guelmi. Dai confini risulta che la parte a monte apparteneva al Panizza. | ||
1743 |
Thun di Castel Bragher 1 Mendini Giacomo III 2 |
|||
1780 |
Thun Giovanni Vigilio 1 Mendini Romedio Maria 2 |
|||
1788 |
Thun Giovanni Vigilio 1 Mendini Giuseppe 2 |
Romedio Maria Mendini aveva diviso la sua sostanza nel 1787. | ||
1803 |
Thun di Castel Bragher 1 Mendini Vigilio 2 |
Giuseppe Mendini aveva ceduto il terreno al fratello Vigilio. | ||
1812 |
Thun di Castel Bragher 1 Rosetti Giovanni Maria 2 |
Vigilio Mendini vendette il terreno al Rosetti. | ||
1825 |
Rosetti Giobatta 1 2 |
Presumo che Giobatta fosse figlio di Giovanni Maria di Taio, e probabilmente si deve a lui la compera della parte di terreno a monte dai Thun e quindi dell'unificazione del terreno. | ||
1859 |
Endrizzi Bartolomeo eredi 1 2 |
Taio. Nel 1859 il terreno in mano agli eredi di Bortolo Endrizzi risultava già frazionato. | ||
1866 |
Rosetti Giobatta |
Il terreno appartenente al Rosetti, che evidentemente fu l'erede di Bartolomeo Endrizzi, fu aggiudicato all'asta dai fratelli Andrea e Filippo Eccher, per 819 Fiorini. | ||
1866 1872 |
||||
1872 1904 |
Filippo divenne proprietario della p.f. 50/2. Andrea divenne proprietario della p.f. 50/1 e nel catasto si dice anche della numero 49, che stranamente non risulta ancora frazionata. |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
|
p.1584
|
Inama Giovanni |
Il notaio Giovanni era figlio di ser Antonio fu Salvatore Inama. |
|
|
SUPERFICIE 0 mq La p.f. oggi non esiste più in quanto conglobata nella p.f. 55, ma in precedenza formava un'entità unica con le p.f. 52, 56 e 57 della superficie pari a 6 stari e 1/6 di staro, vale a dire ca. 2800 mq. Fino ai primi anni del Seicento, tutte le future particelle sopra citate assieme alle p.f. 53 e 54 e forse alle p.f. 68 e 69 formavano un'unica proprietà appartenente a ser Giovanni fu Antonio Inama. Dopo il 1618 il terreno risulta gravato dalla corresponsione di una frachela di olio di oliva alla chiesa di San Giacomo di Dermulo. Nel 1757 nell'arativo vignato crescevano anche "tre perari, una nogara, due pomari, morari, olmi e altre piante..". Nel 1761 Francesco Rizzardi concesse il terreno in locazione a Giacomo Inama per il canone annuo di 4 orne di vino brascato, ridotto poi a 2,5 perchè ritenuto eccessivo. Nel 1767 Giacomo corrispondendo la somma di 80 Ragnesi, si affrancò dal canone divenendo proprietario a tutti gli effetti. |
d.1584 1608 |
Inama Francesco |
Francesco era figlio di ser Giovanni Inama. Nel 1608 risulta possessore dai confini del terreno a valle. | |
ca.1630 |
Inama Margherita |
Margherita era figlia di Francesco e moglie di Giorgio Rizzardi di Coredo. | ||
ca.1660 ca.1710 |
Rizzardi Silvestro |
Silvestro era figlio di Giorgio e di Margherita Inama. | ||
1707 d.1710 p.1727 |
Rizzardi Antonio |
Antonio era figlio di Silvestro Rizzardi. | ||
d.1727 1747 1757 |
Rizzardi Francesco |
Francesco figlio del fu Antonio di Coredo nel 1761 concesse il terreno in locazione perpetuale a Giacomo Inama. | ||
1757 1769 1780 1788 |
Giacomo era figlio del fu Ottavio. Nel 1783 Giacomo assicurò sul terreno la dote di Domenica Bertolas moglie del figlio Giovanni Battista. | |||
1788 1792 |
Inama Giacomo IV Inama Giuseppe Inama Giovanni Battista |
Dopo la morte di Giacomo il terreno rimase indiviso fra i tre figli Giacomo, Giuseppe e Giovanni Battista. | ||
1792
|
Inama Giuseppe
|
Nelle divisioni fra i fratelli il terreno toccò a Giuseppe. Sul terreno persisteva un aggravio di mezza frachela di olio. | ||
1825 1835 |
Nel 1835 dalle divisioni fra i figli di Giacomo, il terreno passò a Giacomo. | |||
1835 1859 p.1876 |
Giacomo era figlio del fu Giacomo. Nel 1876, da confini della p.f. 57, risulta che i fratelli Mendini avevano già acquisito il terreno da Giacomo fu Giacomo Inama o dai suoi eredi. | |||
1870 1882 |
||||
1882 1894 |
Nel 1882 Luigi uscì dalla comproprietà. | |||
1894 1904 |
Celeste diventò unico proprietario del terreno dopo la morte del fratello Filippo. |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
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p.1584
|
Inama Giovanni |
Il notaio Giovanni era figlio di ser Antonio fu Salvatore Inama. |
|
|
SUPERFICIE 0 mq La p.f. oggi non esiste più in quanto conglobata nella p.f. 55, ma in precedenza formava un'entità unica con le p.f. 51, 56 e 57 della superficie pari a 6 stari e 1/6 di staro, vale a dire ca. 2800 mq. Fino ai primi anni del Seicento, tutte le future particelle sopra citate assieme alle p.f. 53 e 54 e forse alle p.f. 68 e 69 formavano un'unica proprietà appartenente a ser Giovanni fu Antonio Inama. Dopo il 1618 il terreno risulta gravato dalla corresponsione di una frachela di olio di oliva alla chiesa di San Giacomo di Dermulo. Nel 1757 nell'arativo vignato crescevano anche "tre perari, una nogara, due pomari, morari, olmi e altre piante..". Nel 1761 Francesco Rizzardi concesse il terreno in locazione a Giacomo Inama per il canone annuo di 4 orne di vino brascato, ridotto poi a 2,5 perchè ritenuto eccessivo. Nel 1767 Giacomo corrispondendo la somma di 80 Ragnesi, si affrancò dal canone divenendo proprietario a tutti gli effetti. |
d.1584 1608 |
Inama Francesco |
Francesco era figlio di ser Giovanni Inama. Nel 1608 risulta possessore dai confini del terreno a valle. | |
ca.1630 |
Inama Margherita |
Margherita era figlia di Francesco e moglie di Giorgio Rizzardi di Coredo. | ||
ca.1660 ca.1710 |
Rizzardi Silvestro |
Silvestro era figlio di Giorgio e di Margherita Inama. | ||
1707 ca.1710 p.1727 |
Rizzardi Antonio |
Antonio era figlio di Silvestro Rizzardi. | ||
d.1727 1747 1757 |
Rizzardi Francesco |
Francesco figlio del fu Antonio di Coredo nel 1761 concesse il terreno in locazione perpetuale a Giacomo Inama. | ||
1757 1769 1780 1788 |
Giacomo era figlio del fu Ottavio. Nel 1783 Giacomo assicurò sul terreno la dote di Domenica Bertolas moglie del figlio Giovanni Battista. | |||
1788 1792 |
Inama Giacomo IV Inama Giuseppe Inama Giovanni Battista |
Dopo la morte di Giacomo il terreno rimase indiviso fra i tre figli Giacomo, Giuseppe e Giovanni Battista. | ||
1792
|
Inama Giuseppe
|
Nelle divisioni fra i fratelli il terreno toccò a Giuseppe. Sul terreno persisteva un aggravio di mezza frachela di olio. | ||
1825 1835 |
||||
1835 |
Inama Giovanni |
Nel 1844 il terreno era gravato da ipoteca e appartenne a Giovanni fu Giacomo Inama. | ||
1859 1876 |
Giuseppe era figlio del fu Baldassarre. In realtà il terreno apparteneva alla moglie di Giuseppe, Brigida, che era la figlia maggiore di Giovanni fu Giacomo Inama. Per cui è da presumere che il terreno facesse parte della sua dote. Nel 1876 Brigida permutò questo terreno con altri due arativi a Cavauden, un prato a Risola e un arativo a Cambiel dei fratelli Mendini fu Giuseppe. | |||
1870 1882 |
||||
1882 1894 |
Nel 1882 Luigi uscì dalla comproprietà. | |||
1894 1904 |
Celeste divenne unico proprietario del terreno dopo la morte del fratello Filippo. |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
|
1553
|
Inama Gaspare II |
|
||
SUPERFICIE 0 mq Le p.f. oggi non esistono più in quanto conglobate nella p.f. 55. Il terreno ascritto ai proprietari qui di fianco, in passato aveva sicuramente un'estensione ben maggiore di quella evidenziata dalla p.f. 54, occupando longitudinalmente circa la metà della p.f. 55. Possiamo affermare con sicurezza che formasse un'unica proprietà assieme alle future p.f. 51, 52, 55, 56 e 57 da attribuire a ser Giovanni fu Antonio Inama. Inoltre è plausibile che il terreno fosse appartenuto ad Antonio, padre di Giovanni e forse al nonno Salvatore. * Affittuario |
1608 1614
|
Inama Ercole |
Ercole morì nel 1614 e il terreno passa alla figlia Margherita. | |
1614 1634
|
Inama Margherita Chilovi Giacomo |
Margherita che era sposata con Giacomo Chilovi ereditò il terreno dal padre Ercole. | ||
1634
|
Chilovi Gaspare |
Gaspare ereditò la sostanza paterna ma ne potè godere per poco tempo in quanto fu colto dalla morte. | ||
1634 1646
|
Chilovi Anna Maria |
Anna Maria era figlia di Gaspare Chilovi. | ||
ca.1650 1680 |
Guelmi Simone |
Nel 1680 e nel 1695 risultano confinanti a est del sottostante bosco alla Bertolda gli eredi Guelmi di Scanna | ||
1695 1701 |
Guelmi Francesco Antonio Mendini Giacomo II * |
|||
1701 1717
|
Mendini Giacomo II
|
Giacomo acquistaò il terreno da Francesco Antonio Guelmi di Scanna. | ||
1717 1721 1735 |
Mendini Giacomo III Mendini Giacomo Antonio |
I due fratelli nel 1721 risultano proprietari del terreno in un atto dove sono citati confinanti. | ||
1735 1763 |
Mendini Giacomo III
|
Giacomo divenne unico proprietario del terreno dopo la morte del fratello Giacomo Antonio. | ||
d.1763 p.1767
|
Mendini Giacomo Antonio |
Dopo la morte di Giacomo Mendini III il terreno pervenne al figlio Giacomo Antonio che abitava a Sanzeno. La figlia Veronica sposò Matteo Zini di Cavareno. Il terreno faceva parte della dote di Veronica. | ||
1767 |
Zini Matteo |
Lo Zini che possedeva il terreno "uxorio nomine", lo vendete in seguito a Domenico Massenza. | ||
1768 p.1772 |
Massenza Domenico |
Domenico non riuscendo a pagare un debito di 183 Ragnesi con la chiesa di Santa Maria di Taio, le cedeva questo terreno e un altro alla Pozzata. Il prestito era stato acceso nel 1768. | ||
1772 |
Chiesa di Santa Maria
|
|||
1775 1780 1788 |
Chiesa di Santa Maria Valemi Nicolò * |
Nel 1788 il Valemi vendette il terreno a Romedio Maria Mendini per il prezzo di 85 Ragnesi. Alla vendita era presente il vicario don Leopoldo Eller. | ||
1788 |
Chiesa di Santa Maria |
|||
1825 1835 1859 |
Chiesa di Santa Maria |
Per analogia della p.f. 55. | ||
1870 1882 |
||||
1882 1894 |
Nel 1882 Luigi uscì dalla comproprietà. | |||
1894 1904 |
Celeste diventò unico proprietario del terreno dopo la morte del fratello Filippo. |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
|
+1553
|
Inama Gaspare II 2
|
Situazione ai primi del Seicento
|
||
SUPERFICIE 9500 mq Questa p.f. ha conglobato le p.f. 51, 52, 53, 54, 56 e 57. In seguito è stata frazionata nelle p.f. 55/1, 55/2, 55/3, 55/4, 55/5. Il terreno, in origine quindi, si estendeva a nord del Rivalent fino alla strada consortale esistente fra le attuali case di Giacomo Eccher e Dante Endrizzi, a valle della Strada Romana. Sull'intero terreno insisteva un aggravio di mezza frachela di olio da fornire alla chiesa di San Giacomo di Dermulo. La p.f. 55 come evidenziata nella mappa qui a fianco rappresenta la situazione a metà dell'Ottocento, ossia quando la proprietà era riconducibile a don Giacomo Mendini. Le p.f. 53 e 54 appartenevano pure a don Giacomo, ma portavano altri numeri in quanto la coltura era a pascolo, e quindi diversa dall'arativo vignato della p.f. 55. Nel '500 la metà a valle (2) della futura p.f. 55, la p.f. 53 e la p.f. 54 appartenevano a Gaspare Inama e poi ai Guelmi, mentre la parte a monte (1) della p.f. 55 era del notaio Giovanni Inama e poi del Barbi. Dobbiamo presupporre che la linea di demarcazione fra le due proprietà fosse il prolungamento verso sud del confine fra le p.f. 59 e 67, che avrebbe diviso quasi a metà la predetta p.f. 55. Nel 1608 la parte del Barbi confinava con il rido, Bartolomeo Inama (p.f. 71-72), Francesco Inama (p.f. 56) e Vittore e Ercole Inama a nord. * Affittuario |
d.1553
|
Inama Ercole 2 Inama Antonio 2
|
||
p.1584
|
Inama Giovanni 1 |
Notaio di Dermulo. Figlio di Ser Antonio fu Salvatore Inama. | ||
1606 1608
|
Barbi Gabriele 1 Massenza Domenico * 1 Inama Ercole 2
|
Domenico figlio di Francesco ricevette il terreno in locazione dal Barbi per 5 anni. | ||
ca.1634 |
Inama Margherita 1 Inama Margherita 2 Chilovi Giacomo 2
|
Margherita 1, figlia di Francesco e moglie di Giorgio Rizzardi di Coredo fu forse l'acquirente del Barbi. Margherita 2 era invece figlia di Ercole Inama e moglie di Giacomo Chilovi. | ||
1634
|
Inama Margherita 1 Chilovi Gaspare 2 |
Figlio di Giacomo e Margherita. | ||
1634 1646
|
Inama Margherita 1 Chilovi Anna Maria 2 |
|||
ca.1650 1680 |
Guelmi Simone 2 |
|||
ca.1660 ca.1710 |
Rizzardi Silvestro 1
|
Silvestro era figlio di Giorgio e di Margherita Inama. |
||
1695 1701 |
Guelmi Francesco Antonio 2 Mendini Giacomo II # 2 |
|||
1707 ca.1710 p.1727 |
Rizzardi Antonio 1 |
Antonio era figlio di Silvestro Rizzardi. | ||
1701 1717
|
Mendini Giacomo II 2
|
Giacomo acquistò il terreno da Francesco Antonio Guelmi di Scanna. | ||
d.1710 1767 |
Rizzardi Silvestro 1 |
Silvestro dovrebbe essere stato figlio di Antonio Rizzardi. | ||
1717 1721 1735 |
Mendini Giacomo III 2 Mendini Giacomo Antonio 2 |
I due fratelli nel 1721 risultano proprietari del terreno in un atto dove sono citati confinanti. | ||
1735 1763 |
Mendini Giacomo III 2
|
Giacomo divenne unico proprietario del terreno dopo la morte del fratello Giacomo Antonio. | ||
d.1763 p.1767
|
Mendini Giacomo Antonio 2 |
Dopo la morte di Giacomo Mendini III il terreno pervenne al figlio Giacomo Antonio che abitava a Sanzeno. La figlia Veronica sposò Matteo Zini di Cavareno. Il terreno faceva parte della dote di Veronica. | ||
1767
|
Rizzardi Pietro 1 |
Pietro era figlio di Silvestro Rizzardi di Coredo e nel 1767 vendette con il consenso paterno il terreno a Romedio Maria Mendini per il prezzo di 65 Ragnesi. | ||
1767 |
Zini Matteo 2 |
Lo Zini che possedeva il terreno "uxorio nomine", lo vendette in seguito a Domenico Massenza. | ||
1768 p.1772 |
Massenza Domenico 2 |
Domenico non riuscendo a pagare un debito di 183 Ragnesi con la chiesa di Santa Maria di Taio, le cedette questo terreno e un'altro alla Pozzata. Il prestito era stato acceso nel 1768. | ||
1772 |
Chiesa di Santa Maria 2
|
Taio. | ||
1775 1780 1788 |
Chiesa di Santa Maria 2 Valemi Nicolò # |
Nel 1788 il Valemi vendette il terreno a Romedio Maria Mendini per il prezzo di 85 Ragnesi. Alla vendita era presente il vicario don Leopoldo Eller in quanto il terreno apparteneva alla chiesa di Taio. Nel 1788 da confini terreno a monte son detti beni di Santa Maria. | ||
1767 1780 |
Nel 1769 la proprietà Mendini risulta anche da confini della p.f. 56 a monte. Come pure nel 1772 dalla p.f. 54 a valle. | |||
1788 |
Chiesa di Santa Maria 2 |
|||
1825 1835 1859 |
Chiesa di Santa Maria 2 |
Nel 1835 la proprietà risulta da confini della p.f. a monte. | ||
1870 1882 |
Mendini Celeste 1 2 Mendini Luigi 1 2 Mendini Filippo 1 2 |
|||
1882 1894 |
Mendini Celeste 1 2 Mendini Filippo 1 2 |
Nel 1882 Luigi uscì dalla comproprietà. | ||
1894 1904 |
Mendini Celeste 1 2 |
Celeste diventò unico proprietario del terreno dopo la morte del fratello Filippo. | ||
1986 |
Endrizzi Dante |
P.f. 55/1 |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
|
p.1584
|
Inama Giovanni |
Il notaio Giovanni era figlio di ser Antonio fu Salvatore Inama. |
|
|
SUPERFICIE 0 mq La p.f. oggi non esiste più in quanto conglobata nella p.f. 55, ma in precedenza formava un'entità unica con le p.f. 51, 52 e 57 della superficie pari a 6 stari e 1/6 di staro, vale a dire ca. 2800 mq. Fino ai primi anni del Seicento, tutte le future particelle sopra citate assieme alle p.f. 53 e 54 e forse alle p.f. 68 e 69 formavano un'unica proprietà appartenente a ser Giovanni fu Antonio Inama. Dopo il 1618 il terreno risulta gravato dalla corresponsione di una frachela di olio di oliva alla chiesa di San Giacomo di Dermulo. Nel 1757 nell'arativo vignato crescevano anche "tre perari, una nogara, due pomari, morari, olmi e altre piante..". Nel 1761, Francesco Rizzardi concesse il terreno in locazione a Giacomo Inama per il canone annuo di 4 orne di vino brascato, ridotto poi a 2,5 perchè ritenuto eccessivo. Nel 1767 Giacomo corrispondendo la somma di 80 Ragnesi, si affrancò dal canone divenendo proprietario a tutti gli effetti. |
d.1584 1608 |
Inama Francesco |
Francesco era figlio di ser Giovanni Inama. Nel 1608 risulta possessore dai confini del terreno a valle. | |
ca.1630 |
Inama Margherita |
Figlia di Francesco e moglie di Giorgio Rizzardi di Coredo. | ||
ca.1660 ca.1710 |
Rizzardi Silvestro |
Figlio di Giorgio e di Margherita Inama. | ||
1707 ca.1710 p.1727 |
Rizzardi Antonio |
Antonio era figlio di Silvestro Rizzardi. | ||
d.1727 1747 1757 |
Rizzardi Francesco |
Figlio del fu Antonio di Coredo nel 1761 concedesse il terreno in locazione perpetuale a Giacomo Inama. | ||
1757 1769 1780 1788 |
Giacomo era figlio del fu Ottavio. Nel 1783 Giacomo assicurò sul terreno, la dote di Domenica Bertolas moglie del figlio Giovanni Battista. | |||
1788 1792 |
Inama Giacomo IV Inama Giuseppe Inama Giovanni Battista |
Dopo la morte di Giacomo il terreno rimase indiviso fra i tre figli Giacomo, Giuseppe e Giovanni Battista. | ||
1792
|
Inama Giuseppe
|
Nelle divisioni fra i fratelli il terreno toccò a Giuseppe. Sul terreno persisteva un aggravio di mezza frachela di olio. | ||
1825 1835 |
Nel 1835 dalle divisioni fra i figli di Giacomo, il terreno passò a Giacomo. | |||
1835 1844 1859 1867 |
Giacomo era figlio del fu Giacomo. Nel 1844 la proprietà di Giacomo risulta anche dai confini del terreno a monte (p.f. 57) appartenente al fratello Giovanni. | |||
1867
|
Mendini don Giacomo
|
Don Giacomo si aggiudicò il terreno all'asta per 120 Fiorini in danno di Giacomo e Maria Inama. | ||
1870 1882 |
||||
1882 1894 |
Nel 1882 Luigi uscì dalla comproprietà. | |||
1894 1904 |
Celeste diventò unico proprietario del terreno dopo la morte del fratello Filippo. |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
|
p.1584
|
Inama Giovanni |
Il notaio Giovanni era figlio di ser Antonio fu Salvatore Inama. |
|
|
SUPERFICIE 0 mq La p.f. oggi non esiste più in quanto conglobata nella p.f. 55, ma in precedenza formava un'entità unica con le p.f. 51, 52 e 56 della superficie pari a 6 stari e 1/6 di staro, vale a dire ca. 2800 mq. Fino ai primi anni del Seicento, tutte le future particelle sopra citate assieme alle p.f. 53 e 54 e forse alle p.f. 68 e 69 formavano un'unica proprietà appartenente a ser Giovanni fu Antonio Inama. Dopo il 1618 il terreno risulta gravato dalla corresponsione di una frachela di olio di oliva alla chiesa di San Giacomo di Dermulo. Nel 1757 nell'arativo vignato crescevano anche "tre perari, una nogara, due pomari, morari, olmi e altre piante..". Nel 1761, Francesco Rizzardi concesse il terreno in locazione a Giacomo Inama per il canone annuo di 4 orne di vino brascato, ridotto poi a 2,5 perchè ritenuto eccessivo. Nel 1767 Giacomo corrispondendo la somma di 80 Ragnesi, si affrancò dal canone divenendo proprietario a tutti gli effetti. |
d.1584 1608 |
Inama Francesco |
Francesco era figlio di ser Giovanni Inama. Nel 1608 risulta possessore dai confini del terreno a valle. | |
ca.1630 |
Inama Margherita |
Figlia di Francesco e moglie di Giorgio Rizzardi di Coredo. | ||
ca.1660 ca.1727 |
Rizzardi Silvestro |
Figlio di Giorgio e di Margherita Inama. | ||
1707 ca.1710 p.1727 |
Rizzardi Antonio |
Antonio era figlio di Silvestro Rizzardi. | ||
d.1727 1747 1757 |
Rizzardi Francesco |
Figlio del fu Antonio di Coredo nel 1761 concedeva il terreno in locazione perpetuale a Giacomo Inama. | ||
1757 1769 1780 1788 |
Giacomo era figlio del fu Ottavio. Nel 1783 Giacomo assicurava sul terreno, la dote di Domenica Bertolas, moglie del figlio Giovanni Battista. | |||
1788 1792 |
Inama Giacomo IV Inama Giuseppe Inama Giovanni Battista |
Dopo la morte di Giacomo il terreno rimase indiviso fra i tre figli Giacomo, Giuseppe e Giovanni Battista. | ||
1792
|
Inama Giuseppe
|
Nelle divisioni fra i fratelli il terreno toccò a Giuseppe. Sul terreno persisteva un aggravio di mezza frachela di olio. | ||
1825 1835 |
Nel 1835 dalle divisioni fra i figli di Giacomo, il terreno passò a Giovanni. | |||
1835 1844 |
Inama Giovanni
|
Nel 1844 il terreno, gravato da ipoteca, appartenne a Giovanni fu Giacomo Inama. | ||
1859 1876 |
Giuseppe era figlio del fu Baldassarre. In realtà il terreno apparteneva alla moglie di Giuseppe, Brigida, che era la figlia maggiore di Giovanni fu Giacomo Inama. Per cui è da presumere che il terreno facesse parte della sua dote. Nel 1876 Brigida permutava questo terreno con altri due arativi a Ciavauden, un prato a Risola e un arativo a Cambiel dei fratelli Mendini fu Giuseppe. | |||
1870 1882 |
di Taio. | |||
1882 1894 |
Nel 1882 Luigi uscì dalla comproprietà. | |||
1894 1904 |
Celeste diventò unico proprietario del terreno dopo la morte del fratello Filippo. |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
|
p.1680 |
Inama Silvestro II
|
|
||
SUPERFICIE 775 mq Sulla p.f. sono state costruite le case di Giacomo Eccher e delle sorelle Inama. Il terreno era denominato Sotto le Ciase anche se non era localizzato propriamente sotto le case. |
1695 |
Inama Giacomo II |
||
1733 1737 |
Inama Silvestro III |
|||
1768 1772 |
Inama Giacomo Antonio |
|||
1780 |
||||
1825 |
Baldassarre era figlio del fu Giovanni Francesco. Nel 1844 da confini del terreno posto a sud, si dice appartenere a Giacomo fu Francesco Inama, come pure nel 1835. |
|||
1859 1870 |
Pietro era figlio del fu Baldassarre. | |||
1880 1904 |
Inama Giacomo |
Nel 1876 da confini della p.f. 57, risulta proprietario Filippo Inama. |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
|
p.1680 |
Inama Silvestro II
|
|
||
SUPERFICIE 1200 mq Oggi la p.f. è divisa in 59/1, 59/2 e 59/3. |
1695 |
Inama Giacomo II |
||
1733 1737 |
Inama Silvestro III |
|||
1768 1772 |
Inama Giacomo Antonio |
|||
1780 |
||||
1825 |
Antonio era figlio del fu Giovanni Francesco. | |||
1859 1864 1870 1904 |
Giuseppe era figlio di Antonio. Nel 1904 il terreno è detto "sotto la casa". | |||
1907 |
Inama Ferdinando Inama Modesto Inama Romedio Inama Angelo Inama Candido |
Dopo la morte di Giuseppe i suoi cinque figli ne vennero in possesso per aggiudicazione ereditaria.
|
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
|
p.1680 |
Inama Silvestro II
|
|
||
SUPERFICIE 0 mq Questa p.f. era un orto, ma oggi non esiste più.
|
1695 |
Inama Giacomo II |
||
1733 1737 |
Inama Silvestro III |
|||
1768 1772 |
Inama Giacomo Antonio |
|||
1780 |
||||
1825 |
Giacomo Antonio era figlio del fu Giovanni Francesco. | |||
1859 1870 |
fu Giacomo | |||
1899 1904 |
Inama Geremia |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
|
p.1680 |
Inama Silvestro II
|
|
||
SUPERFICIE 135 mq Orto Oggi divisa in 61/1 e 61/2. |
1695 |
Inama Giacomo II |
||
1733 1737 |
Inama Silvestro III |
|||
1768 1772 |
Inama Giacomo Antonio |
|||
1780 |
||||
1825 |
Giacomo Antonio era figlio del fu Giovanni Francesco. | |||
1859 1870 |
fu Giacomo | |||
1880 1904 |
Inama Giacomo |
|||
1985 |
Gabos Fausto |
Proprietario di entrambe le p.f. | ||
1993 |
Inama Lia |
Proprietaria di entrambe le p.f. |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
|
p.1680 |
Inama Silvestro II
|
|
||
SUPERFICIE 63 mq Orto e piazzale. |
1695 |
Inama Giacomo II |
||
1733 1737 |
Inama Silvestro III |
|||
1768 1772 |
Inama Giacomo Antonio |
|||
1780 |
||||
1825 |
fu Giovanni Francesco | |||
1859 1870 |
fu Baldassarre | |||
1870 1904 |
Endrizzi Giuseppe |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
|
p.1680 |
Inama Silvestro II
|
|
||
SUPERFICIE 94 mq Orto |
1695 |
Inama Giacomo II |
||
1733 1737 |
Inama Silvestro III |
|||
1768 1772 |
Inama Giacomo Antonio |
|||
1780 |
||||
1825 |
fu Giovanni Francesco | |||
1859 1870 |
fu Baldassarre | |||
1899 1904 |
Inama Geremia |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
|
p.1680 |
Inama Silvestro II
|
|
||
SUPERFICIE 1000 mq Le due p.f. presero una strada diversa dopo la morte di Giovanni Francesco. |
1695 |
Inama Giacomo II |
||
1720 1733 1737 |
Inama Silvestro III |
Nel 1720 la proprietà di Silvestro risulta da confine della futura p.f. 114. Nel 1768 e 1772 la proprietà di Silvestro risulta dal confine del terreno posto a sud della p.f. 67. Ritengo che le p.f. 64 e 67 appartenessero allo stesso proprietario. |
||
1768 1772 |
Inama Giacomo Antonio |
|||
1780 |
||||
1825 |
fu Giovanni Francesco | |||
1859 1870 |
fu Baldassarre | |||
1899 1904 |
Inama Geremia |
Geremia era proprietario solo della p.f. 64. | ||
1894 |
Inama Domenico |
Domenico era proprietario solo della p.f. 65 da confini della p.f. 66. | ||
1897 1904 |
Inama Giuseppe Inama Ludovico |
Giuseppe e Ludovico erano figli del fu Domenico di Taio, solo la p.f. 65. |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
|
|
p.1680 |
Inama Silvestro II
|
|
|
SUPERFICIE 633 mq Le due p.f. presero una strada diversa dopo la morte di Giovanni Francesco. |
1695 |
Inama Giacomo II |
||
1720 1733 1737 |
Inama Silvestro III |
Nel 1720 la proprietà di Silvestro risulta dal confine della futura p.f. 114. | ||
1768 1772 |
Inama Giacomo Antonio |
Nel 1768 e 1772 la proprietà di Giacomo Antonio risulta anche dal confine del terreno posto a sud. | ||
1780 |
|
|||
1825 | Inama Antonio | La proprietà di Antonio fu Giovanni Francesco non è certa. | ||
1859 |
Luigi era figlio del fu Giovanni di Dermulo abitante a Taio e possedeva la p.f. 66. Pietro era figlio del fu Baldassarre e possedeva la p.f. 67. | |||
1897 1904 |
Inama Elia Inama Maria |
I due risultavano possedere solo la p.f. 67. | ||
1894 1904 |
Endrizzi Luigi Endrizzi Giuseppe Endrizzi Germano Endrizzi Fortunato |
Nel 1894 gli Endrizzi possedevano solo la p.f. 66. Aggiudicazione in seguito alla morte di Inama Romana 25/06/1889. Il bosco si dice confinare: 1 Pietro Inama, 2 fratelli Mendini, 3 Giacomo Emer, 4 Domenico Inama. |
||
1905 |
Endrizzi Fortunato
|
solo la p.f. 66. | ||
1986 |
Endrizzi Dante |
solo la p.f. 66. |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
|
p.1584
|
Inama Giovanni |
Il notaio Giovanni era figlio di Ser Antonio fu Salvatore Inama. |
|
|
SUPERFICIE 1485 mq Chiamato anche Sass. Le p.f. 69 e 70 probabilmente nel 1701 erano di Antonio Mendini. Infatti la sequenza dei confinanti a ovest Vittore Inama, Silvestro Inama e Inama di Fondo, porta a questa conclusione.
* Affittuario |
ca.1600 |
Inama Antonio |
Il notaio Antonio figlio di ser Giovanni di Dermulo, abitava a Coredo. | |
p.1608
|
Barbi Gabriele |
Il Barbi fu assessore delle Valli. | ||
1608 |
Massenza Domenico
|
Domenico era figlio di Francesco. | ||
+1614
|
Inama Ercole |
Ercole morì nel 1614 e il terreno passò alla figlia Margherita. | ||
1614 1634
|
Inama Margherita Chilovi Giacomo |
Margherita moglie di Giacomo Chilovi, ereditò il terreno dal padre Ercole. | ||
+1634
|
Chilovi Gaspare |
Gaspare ereditò la sostanza paterna, ma potè goderne per poco vista la sua morte prematura. | ||
1634 1646
|
Chilovi Anna Maria |
Anna Maria era figlia di Gaspare Chilovi. | ||
ca.1655 1680 |
Guelmi Simone |
di Scanna. | ||
1695 1701 |
Guelmi Francesco Antonio Mendini Giacomo II * |
|||
1701
|
Mendini Giacomo II
|
Giacomo acquisì la futura p.f. 68 da Francesco Antonio Guelmi di Scanna. | ||
1717 1721 1735 |
Mendini Giacomo III Mendini Giacomo Antonio |
I due fratelli nel 1721 risultano proprietari del terreno in un atto dove sono citati confinanti. | ||
1735 1763 |
Mendini Giacomo III
|
Giacomo divenne unico proprietario del terreno dopo la morte del fratello Giacomo Antonio. | ||
d.1763 p.1767
|
Mendini Giacomo Antonio |
Dopo la morte di Giacomo Mendini III il terreno pervenne al figlio Giacomo Antonio che abitava a Sanzeno. La figlia Veronica ricevette il terreno in dote a seguito del matrimonio con Matteo Zini di Cavareno. | ||
1767 |
Zini Matteo |
Lo Zini possedendo il terreno "uxorio nomine" lo vendette a Domenico Massenza. | ||
1768 p.1772 |
Massenza Domenico |
Domenico non riuscendo a pagare un debito di 183 Ragnesi con la chiesa di Santa Maria di Taio, le cedette il terreno assieme ad un'altro alla Pozzata. Il prestito era stato acceso nel 1768. | ||
1772 |
Chiesa di Santa Maria
|
Taio. | ||
1780 |
Valemi Nicolò
|
|||
1825 1859 |
di Taio. | |||
1870 1882 |
di Taio. | |||
1882 1894 |
Nel 1882 Luigi uscì dalla comproprietà. | |||
1894 1904 |
Celeste diventò unico proprietario del bosco dopo la morte del fratello Filippo. | |||
1986 |
Endrizzi Dante |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
|
ca.1450
|
Antonio fu Inama |
|
||
SUPERFICIE 1900 mq
La p.f. 71 si presenta divisa in 71/1 e
71/2. Chiamato anche solamente Sass, si trovava a nord del bosco detto Bertolda. |
ca.1490 |
Inama Pietro |
Pietro era figlio di Antonio. | |
1531 1553 |
Inama Cristoforo |
Cristoforo abitava a Fondo. |
||
1568 1598 |
Inama Floriano I Inama Pietro |
|||
1598 1615 |
Inama Bartolomeo I |
|||
1615 1652 |
Inama Floriano II |
|||
1652 1691 |
Inama Bartolomeo II |
|||
1691 1704 |
Inama Lorenzo Floriano Inama Alberto |
I due fratelli possedettero il bosco in comunione ma alla morte di Lorenzo Floriano nel 1704, la parte passò ad Alberto che la tenne fino al 1741. | ||
1741 1780 |
Inama Bartolomeo III |
Floriano IV fratello di Bartolomeo fu comproprietario fino alla sua morte avvenuta nel 1763. | ||
1763 1828 |
Inama Giovanni Vigilio |
|||
1828 1848 |
Inama Vigilio Inama Floriano V |
Floriano e Vigilio erano figli ed eredi di Giovanni Vigilio. Vigilio morì nel 1837. | ||
1849 |
Martini Carlotta Sommeda Chiara |
Le vedove di Vigilio e di Floriano V Inama, nel 1849 vendettero il maso, di cui faceva parte il terreno, a Romedio Emer. | ||
1849 1854 |
Emer Romedio I |
Romedio nel 1849 acquistò, dopo esserne stato per parecchio tempo il masadore, il Maso Inama di Fondo al quale apparteneva pure questo bosco. | ||
1854 1859 |
Emer Giovanni Emer Pietro Emer Romedio II |
Alla morte di Romedio il bosco fu ereditato dai suoi figli. | ||
1870 1877 1889 |
Nel 1877 la proprietà di Romedio risulta dal confine nord della p.f. 73. Nel 1889 Eugenio Inama, procuratore di Romedio Emer II, vendette il bosco a Germano e Alessandro Emer. |
|||
1889 |
Emer Germano Emer Alessandro |
|||
1877? 1904 |
Emer Germano Emer Geremia |
Nel 1904 solo la p.f. 71. | ||
1878? 1904 |
Emer Alessandro Emer Celeste Emer Giuseppe Emer Arcangelo |
Nel 1904 solo la p.f. 72. |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
|
|
ca.1570 |
Cordini Bertoldo |
Il bosco, visto il nome, era forse appartenuto a Bertoldo Cordini. |
|
SUPERFICIE 1180 mq Il bosco alla Bertolda era formato dalle p.f. 73, 74, 75, 76 e dalla p.f. 77 nella sua porzione a nord del Rivalent. Nel 1680 fu diviso in due porzioni fra Giacomo e Vittore figli di Silvestro Inama, per cui la parte nord, formata dalle p.f. 73, 74, 75, 76 pervenne a Vittore, mentre quella a sud a Giacomo. Nel 1721 il bosco è nominato come "al Rivalem ossia Bertolda" e più tardi anche come Sotto Sass. La p.f. 73/2 assieme alla 76/2 formavano la parte acquistata dai Mendini ai Barbacovi. Oggi la p.f. 74 è stata conglobata, per formare un'unica p.f. con la 73. |
p.1680 |
Inama Silvestro II |
||
1680 |
Inama Vittore III |
Dopo la morte di Vittore queste p.f. saranno assegnate al figlio don Vittore Inama. | ||
1695 1705 |
Inama Vittore VI |
Don Vittore morì nel 1705 e il bosco passò al fratello Giovanni Giacomo Inama che quindi riunì il bosco appartenuto al padre Vittore. | ||
1705 1721 |
Inama Giovanni Giacomo I |
Nel 1721 Giovanni Giacomo vendette il bosco ai fratelli Barbacovi di Taio. | ||
1721 |
Barbacovi Pietro Antonio Barbacovi Simone |
|||
1780 |
Barbacovi Antonio |
Antonio era figlio di Simone o forse di Pietro Antonio. | ||
1825 |
Barbacovi don Pietro |
|||
1859 p.1877 |
Barbacovi Domenico |
|||
1877 |
Barbacovi Giuseppe Barbacovi Ferdinando |
Giuseppe e Ferdinando erano figli del fu Pietro e possedevano le p.f. 73/1, 73/2 e 74. | ||
1877 |
Nel 1877 i fratelli Mendini acquistarono dai fratelli Giuseppe e Ferdinando fu Pietro Barbacovi una striscia di bosco e grezzivo confinante con la "vaneggia arativa del loro vignale" ossia la p.f. 73/2. | |||
1882 1894 |
Nel 1882 Luigi uscì dalla comproprietà della p.f. 73/2. | |||
1894 1904 |
Celeste diventò unico proprietario della p.f. 76/2 dopo la morte del fratello Filippo. | |||
1892 1904 |
Barbacovi Giacinto |
Giacinto era figlio del fu Giuseppe Barbacovi e possedeva le p.f. 74 e 73/1. |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
|
|
ca.1570 |
Cordini Bertoldo |
Il bosco, visto il nome, era forse appartenuto a Bertoldo Cordini. |
|
SUPERFICIE 1020 mq
Il bosco alla
Bertolda era formato dalle p.f. 73, 74, 75, 76 e dalla p.f. 77 nella sua
porzione a nord del
Rivalent. Nel 1680 fu diviso in due porzioni fra Giacomo e
Vittore figli di Silvestro Inama, per cui la parte nord, formata dalle p.f. 73,
74, 75, 76 pervenne a Vittore, mentre quella a sud a Giacomo. |
p.1680 |
Inama Silvestro II
|
||
1680 |
Inama Vittore III |
Dopo la morte di Vittore queste p.f. saranno assegnate al figlio Giovanni Giacomo. | ||
1695 1705 1721 |
Inama Giovanni Giacomo I |
Nel 1705
Giovanni Giacomo,
dopo la morte del fratello don Vittore, ereditò la parte nord del bosco
costituita dalle future p.f. 73 e 74 riunificando il bosco come era posseduto
dal padre Vittore. Nel 1721 Giovanni Giacomo Inama vendette il bosco ai fratelli Pietro Antonio e Simone Barbacovi. |
||
1721 |
Barbacovi Pietro Antonio Barbacovi Simone
|
|||
1780 |
Barbacovi don Pietro Antonio Barbacovi Vittore |
Don Pietro Antonio e Vittore erano figli di Simone
o forse di Pietro Antonio. |
||
1825 |
Barbacovi don Pietro
|
|||
p.1859 |
Barbacovi Domenico |
Domenico era probabilmente figlio di Antonio Barbacovi di Taio. | ||
1859 1877 1833 |
Barbacovi Clemente Barbacovi Vigilio |
Clemente e Vigilio sono figli del fu Domenico Barbacovi e nel 1877 venderono la p.f. 76/2 ai fratelli Celeste, Luigi e Filippo Mendini. | ||
1877 |
Nel 1877 i fratelli Mendini acquistarono dai fratelli Giuseppe e Ferdinando fu Pietro Barbacovi una striscia di bosco e grezzivo confinante con la "vaneggia arativa del loro vignale" ossia la p.f. 76/2. | |||
1882 1894 |
Nel 1882 Luigi uscì dalla comproprietà della p.f. 76/2. | |||
1894 1904 |
Celeste diventò unico proprietario della p.f. 76/2 dopo la morte del fratello Filippo. | |||
1883 1904 |
Nel 1883 Andrea acquistavò per 20 Fiorini da Clemente fu Domenico Barbacovi queste p.f. 75 76/1 risultanti dal catasto del 1904. |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
|
|
ca.1570
|
Cordini Bertoldo |
Il bosco, visto il nome, era forse appartenuto a Bertoldo Cordini. |
|
SUPERFICIE 3400 mq La parte nord di questa particella di bosco era detta la Bertolda e grosso modo corrispondeva all'odierna p.f. 77/1, 78 e 79. Questa si estendeva a nord del Rivalent formando un corpo unico con le future p.f. 73, 74, 75 e 76. Fu unificata nella futura p.f. 77 allorchè i Panizza, possessori del bosco a sud del Rivalent detto Grez, divennero eredi di Giacomo Antonio Inama, proprietario della porzione a nord del Rivalent. Oggi è divisa in 77/1 e 77/2. |
p.1680 |
Inama Silvestro II
|
||
1680 1699 |
Inama Giacomo II |
Dopo la morte di Giacomo il bosco il bosco transitò al figlio Silvestro. | ||
1701 |
Panizza Pietro Lorenzo |
La parte a sud del Rivalent, come da confini della parte a valle delle p.f. 49-50. | ||
1721 |
Inama Silvestro III |
Solo la parte a nord del Rivalent. La proprietà risulta anche dai confini delle future p.f. 75 e 76. | ||
1780 |
Panizza Pietro Antonio |
|||
1782 1812 |
Panizza Luigi Panizza Giuseppe |
Figli del fu Domenico Panizza. Da confini delle p.f. 49-50. Luigi fu erede di Giacomo Antonio Inama. | ||
1825 |
Panizza Luigi
|
|||
1859 1870 1891 |
Panizza Giovanna |
Nel 1877 da confini della p.f. 76/2. Giovanna figlia di Luigi Panizza di Taio sposaò il cugino Filippo Panizza che diventò comproprietario del terreno. |
||
1892 |
Panizza Augusto |
Augusto, erede di Giovanna e Filippo Panizza, vendeva a Celeste e Filippo Mendini il bosco e grezzo per il prezzo di 240 Fiorini. | ||
1892 1894 |
||||
1894 1904 |
Celeste diventò unico proprietario del terreno dopo la morte del fratello Filippo. |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
|
|
ca.1570 |
Cordini Bertoldo |
Solo le p.f. 78 e 79. Il bosco, visto il nome, era forse appartenuto a Bertoldo Cordini. |
|
SUPERFICIE 1020 mq Il bosco alla Bertolda era formato sicuramente dalle p.f. 73,74, 75, 76 e dalla p.f. 77 nella sua porzione a nord del Rivalent e forse anche dalle p.f. 78 e 79. Nel 1680 fu diviso in due porzioni fra Giacomo e Vittore figli di Silvestro Inama, per cui la parte nord, formata dalle p.f. 73,74,75,76 pervenne a Vittore, mentre quella a sud a Giacomo. |
p.1680 |
Inama Silvestro II |
Solo le p.f. 78 e 79. | |
1680 1699 |
Inama Giacomo II |
|||
1721 |
Inama Silvestro III |
Solo la parte a nord del Rivalent. La proprietà risulta anche dai confini delle future p.f. 75 e 76. | ||
1780 1782 |
Panizza Pietro Antonio |
|||
1782 1825 |
Panizza Luigi |
Luigi fu erede di Giacomo Antonio Inama. | ||
1859 1870 |
Panizza Giovanna |
|||
1870 1882 |
Il luogo è detto Sasso. | |||
1882 1894 |
Nel 1882 Luigi uscì dalla comproprietà. | |||
1894 1904 |
Celeste diventò unico proprietario del terreno dopo la morte del fratello Filippo. |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
|
|
1780
|
Comune di Dermulo |
|
|
SUPERFICIE 2925 mq La stranezza del riferimento ad una località molto distante ci stimola ad indagarne l’origine toponomastica. Un’ipotesi è che si trattasse di un terreno che alla stregua delle Marzole al Plantadiz, fosse appartenuto alla stessa persona, anzi a due, di sesso femminile, dette Marzole o Mazzole. Se ciò fosse vero rivoluzionerebbe in parte l’ipotesi toponomastica fatta sulla zona delle Marzole. La tradizione però afferma che il possesso della Crona spettasse a tutti i proprietari del terreno alle Marzole, per cui la specificazione “delle Marzole” si riferirebbe al terreno nei pressi del Plantadiz e non all’effettiva proprietà della Crona. A sostegno della tradizione abbiamo una testimonianza documentale del 1856 dove in una compravendita relativa a due terreni nel luogo alle Marzole, si esplicita che l’acquirente acquisiva contemporaneamente la proprietà della Crona e veniva aggregato agli altri possessori del terreno alle Marzole. Questo parallelismo fra i proprietari delle Marzole e della Crona, ad un certo punto - probabilmente anche per lo scarso valore e interesse riservato a quel luogo impervio che si faceva fatica a raggiungere - si perse ed essendo stata una convenzione non scritta, fu abbandonata. |
1825 |
Emer Cristoforo Inama Giacomo eredi Inama Giovanni Battista Inama Antonio fu Silvestro Fuganti Maria |
Cristoforo Emer e Maria Fuganti erano di Taio. Questi erano i possessori accertati dei terreni alle Marzole nel 1825 che di conseguenza avrebbero potuto essere proprietari anche della Crona. Tuttavia la proprietà è accertata documentalmente solo dal 1856. | |
p.1856 |
Emer Pietro |
Pietro figlio del fu Cristoforo Emer di Taio vendeva i due terreni alla Marzole già posseduti dal padre a Gioseffa Eccher e contemporaneamente, lei diveniva usufruttuaria anche della Crona. | ||
1856 |
Eccher Gioseffa |
|||
1859 |
||||
1904 |
Inama Amadio Inama Battista Inama Arcangelo Eccher Augusta Inama Geremia fu Giuseppe |
In base all'usocapione. |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
|
1780 |
Fuganti Giacomo |
di Taio |
|
|
SUPERFICIE 1110 mq Il terreno formava un'entità unica con le p.f. 45 e 46. |
1825 |
Fuganti Romedio |
fu Giacomo di Taio. | |
1859 |
Fuganti Giacomo |
|||
1870 |
fu Baldassarre | |||
1888 1904 |
Inama Elia | Pietro Inama vendette questo terreno al figlio Elia per 250 Fiorini. Il terreno si dice in parte vignato e in parte prativo. |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
|
|
p.1681 1714 |
Slucca Simone |
La proprietà Slucca era più estesa e oltre a questa p.f. abbracciava anche una parte della futura p.f. 87. |
|
SUPERFICIE 2656 mq
|
p.1747
|
Inama Giacomo Antonio |
||
1747 1759 |
Inama Giovanni Giacomo II |
Giovanni Giacomo figlio del fu Giovanni Giacomo, acquisì la parte sud di questa p.f. da Giacomo Antonio Inama di Taio in concomitanza della vendita di una parte di prato p.f. 87 sopra l’alleggio (il lez) che porta l’acqua in Pra da Pont per 15 Ragnesi. Probabilmente il resto della futura p.f. apparteneva già a Giovanni Giacomo. La proprietà risulta anche nel 1759 da confini del bosco posto a sud p.f. 37-38. | ||
1780 1819 |
Questo prato corrisponde a quello che Giov. Francesco si era riservato per se
(assieme al bosco p.f. 43), dopo aver assegnato ai cinque figli altre parti di prato
corrispondenti alle p.f. 88, 89, 90, 91, 92, 93, 95, 96, 97 e 98. Dopo la sua morte pervenne al figlio maggiore Giacomo Antonio. |
|||
1819 1825 |
fu Giovanni Francesco. | |||
1859 1870 |
fu Giacomo. | |||
1880 1904 |
Inama Giacomo |
figlio del fu Filippo. |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
|
1747
|
Inama Giovanni Giacomo II |
|
||
SUPERFICIE 1170 mq
|
1780 |
|||
1825 |
fu Giovanni Francesco | |||
1859 1870 |
fu Giacomo | |||
1880 1904 |
Inama Giacomo |
figlio del fu Filippo. |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
|
1747 1780 1782 |
|
|||
SUPERFICIE 312 mq * Affittuario |
1782 1825 |
Panizza Luigi |
Luigi fu erede di Giacomo Antonio Inama. | |
1859 1870 1891 |
Panizza Giovanna |
Giovanna figlia di Luigi Panizza di Taio sposò il cugino Filippo Panizza che così diventò comproprietario del terreno. | ||
1892 1896 1904 |
Panizza Augusto Inama Ferdinando * |
Augusto, nipote di Filippo e Giovanna fu il loro erede. | ||
ca.1911 1927 |
Inama Ferdinando |
Ferdinando acquistò il bosco assieme alla p.f. 87. | ||
d.1927
|
Inama Giacomo |
Circa nel 1927 il bosco pervenne al figlio Giacomo. |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
|
1526 |
Spaur Ulrico 2-3-4
Spaur Sigismondo 2-3-4 Cordini Delaito 1 |
Nel 1526 Sigismondo vendette al fratello Ulrico la sua parte di prati indivisa. Evidentemente i prati in precedenza erano di loro padre Daniele Spaur. |
VECCHIA PARTIZIONE DELLE P.F. 87-94
|
|
SUPERFICIE 17.800 mq Oggi questa grande p.f. è divisa in 87/1, 87/2, 87/3, 87/4 e 87/5.
Fin dal Trecento una buona parte di questa futura
particella apparteneva ai dinasti di Castel Valer. * Affittuario
|
1534 |
Spaur Ulrico
2-3-4 Cordini Delaito 1 |
In questo anno Cordino fu Gaspare Cordini di Taio e i suoi figli, vendettero un prato al barone Spaur. Tale prato, lo potremmo forse riconoscere nella porzione più a sud del numero 2. La vendita seguiva un'altra effettuata nel 1529, di un prato posto più a nord. | |
1552 |
Spaur di Castel Valer
2-3-4 |
Molto probabilmente a questa data gli Spaur possedevano gran parte del prato, individuabile nei numeri 2-3-4. | ||
p.1681 |
Inama Silvestro II 1 - 3 Panizza Giovanni Antonio 2
Slucca Simone
4 |
Silvestro possedeva la parte nord verso il Rivalem, e una gran parte a nord del Rizan. In mezzo, stava la proprietà di Giovanni Antonio Panizza e a nord-est la proprietà Slucca. | ||
1681 |
Inama Giacomo II 1.A-3.A Inama Vittore III 1.B-3.B Panizza Giovanni Antonio 2
Slucca Simone
4 |
Alla morte di Silvestro Inama i suoi possessi furono divisi fra i due figli Giacomo e Vittore. | ||
1695 |
Inama Giacomo II 1.A-3.A Inama G. Giacomo I 1.B.1-3.B.1 Inama Vittore IV 1.B.2-3.B.2 Inama Ottavio 1.B.3-3.B.3 Panizza don Pietro 2
Slucca Simone
4 |
Alla morte di Vittore Inama i suoi possessi furono divisi fra i tre figli Gio. Giacomo, Ottavio e Vittore. La parte di Giovanni Antonio Panizza appartenne ai suoi eredi, in particolare al figlio sacerdote don Pietro. | ||
1700
|
Inama Silvestro III 1.A-3.A Inama G. Giacomo I 1.B.1-3.B.1-4.A Inama Vittore IV 1.B.2-3.B.2 Inama Ottavio 1.B.3-3.B.3 Panizza don Pietro 2 Slucca Simone 4.B |
Alla morte di Giacomo Inama avvenuta nel 1699, i suoi possessi passarono al
figlio Silvestro. Giovanni Giacomo acquisì una parte di prato dai Slucca. |
||
1714
|
Inama Silvestro III 1.A-3.A Inama G. Giacomo I 1.B.1-3.B.1-3.B.2 Inama Ottavio 1.B.2-1.B.3-3.B.3 Panizza don Pietro 2-4.A Slucca Simone 4.B |
Nel 1705 i due prati che possedeva il defunto don Vittore Inama furono assegnati uno per ciascuno ai fratelli Ottavio e Giovanni Giacomo. Quest'ultimo vendette a Pietro Panizza la parte acquisita dagli Slucca. | ||
1722
|
Inama Silvestro III 1.A-3.A-3.B Inama G. Giacomo I 1.B.1-4.B Inama Ottavio 1.B.2-1.B.3 Panizza don Pietro 2-4.A |
Giovanni Giacomo Inama vendette a Silvestro Inama la sua parte 3.B.1 comprensiva della parte 3.B.2 ereditata dal fratello Vittore. Ottavio vendette a Silvestro la sua porzione 3.B.3, per cui Silvestro riunificò il prato come lo aveva posseduto il nonno Silvestro II. (3) Inoltre aveva acquisito dagli Slucca la rimanente parte dei loro prati. | ||
1725
|
Inama Silvestro III 1.A-3.A-3.B Inama G. Giacomo I 1.B.1-4.B Panizza don Pietro 2-4.A-1.B.1-1.B.2-1.B.3 |
Nel 1725 i prati di Ottavio Inama vennero acquisiti da don Pietro Panizza. Infatti don Pietro nel 1726 risultava confinare a sud con il prato del fratello di Ottavio, Giovanni Giacomo Inama. Grosso modo quindi la parte di Ottavio (poi di don Pietro) era la p.f. 87/4, (forse solo la parte a valle), mentre quella di Giovanni Giacomo era la 87/3. | ||
1745 |
Inama Giacomo Antonio 1.A-3-2-4.A-1.B Inama Giovanni Giacomo II 1.B.1-4.B
|
Giacomo Antonio ereditò il prato dal padre Silvestro e inoltre ereditò la parte dello zio don Pietro Panizza. Giovanni Giacomo II nel 1731 ereditò il prato dal padre Giovanni Giacomo. | ||
1747 |
Inama Giacomo Antonio 1.A-1.B.1-3-2-4.A-1.B Inama Giovanni Giacomo II 4.B
|
Giovanni Giacomo II vendette a Giacomo Antonio Inama la porzione 1.B1. La rimanente proprietà di Giovanni Giacomo II (4.B) potremmo riconoscerla nella p.f. 84. | ||
1772 1780 |
Fuganti Antonio * |
Nel 1772 Giacomo Antonio Inama concesse il prato in locazione perpetuale a Antonio Fuganti figlio del fu Rocco di Taio. Non sono riuscito a scoprire in quale occasione Romedio Mendini fosse diventato proprietario. | ||
1782
|
Panizza Luigi |
Luigi ereditò il prato da Giacomo Antonio Inama. | ||
1782 1816 1823 1825 |
Panizza Luigi Mendini Romedio |
Romedio figlio di Romedio Maria Mendini nel 1816 vendette il prato a Luigi Panizza. | ||
1859 1870 1891 |
Panizza Giovanna |
Giovanna figlia di Luigi Panizza di Taio sposò il cugino Filippo Panizza che con l'occasione diventò comproprietario del terreno. | ||
1892 1896 1904 |
Panizza Augusto Inama Ferdinando * |
Augusto, nipote di Filippo e Giovanna, fu il loro erede. | ||
ca.1911 1927 |
Inama Ferdinando |
Ferdinando acquistò tutto il prato dai Panizza. | ||
d.1927
|
Inama Giacomo Inama Felice Inama Lorenzo |
Il terreno fu suddiviso fra i figli Giacomo, (p.f. 87/1 e 87/3), Felice (p.f. 87/2 e 87/4) e Lorenzo (p.f. 87/5) |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
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p.1681 |
Inama Silvestro II
|
Alla morte di Silvestro il prato passò al figlio Vittore. |
|
|
SUPERFICIE 580 mq Assieme alle p.f. 89, 90, 91, 92, 93, 95, 96, 97 e 98 formava il prato di 9 stari che Giacomo Antonio Inama di Taio aveva lasciato come legato a Giovanni Francesco nel 1776. In precedenza fu del loro antenato comune Silvestro II. Fino al 1855 assieme alle p.f. 89, 90 e 91, formava un unico prato proprietà di Baldassarre Inama e poi da questo assegnato ai tre figli Baldassarre, Pietro e Giuseppe. |
1681 |
Inama Vittore III
|
Alla morte di Vittore III il prato passò al figlio don Vittore IV che lo possederà fino alla sua morte sopravvenuta nel 1705. | |
1695 1705 |
Inama Vittore IV
|
Il prato di Vittore perverrà al fratello Giovanni Giacomo. | ||
1705 1722 |
Inama Giovanni Giacomo I
|
Giovanni Giacomo vendette il prato a Silvestro. | ||
1722 1745 |
Inama Silvestro III
|
Alla morte di Silvestro il prato passò al figlio Giovanni Giacomo. | ||
1745 1776 |
Inama Giacomo Antonio |
Nel 1776 Giovanni Francesco ricevette il prato da Giacomo Antonio. | ||
1776 1780 1808 |
Nel 1808 Giovanni Francesco assegnò il prato al figlio Baldassarre. | |||
1808 1825 1855 |
||||
1855 1857 1859 1870 1894 1904 |
fu Baldassarre | |||
1983 |
Pante Aldo |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
|
p.1681 |
Inama Silvestro II
|
Alla morte di Silvestro il prato passò al figlio Vittore. |
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|
SUPERFICIE 610 mq Assieme alle p.f. 88, 90, 91, 92, 93, 95, 96, 97 e 98 formava il prato di 9 stari che Giacomo Antonio Inama di Taio aveva lasciato come legato a Giovanni Francesco nel 1776. Fino al 1855 assieme alle p.f. 88, 90 e 91, formava un unico prato proprietà di Baldassarre Inama e poi da questo assegnato ai tre figli Baldassarre, Pietro e Giuseppe. |
1681 |
Inama Vittore III
|
Alla morte di Vittore Inama il prato passò al figlio Ottavio. | |
1695 1722 |
Inama Ottavio
|
Ottavio vendette il prato a Silvestro. | ||
1722 1745 |
Inama Silvestro III
|
Alla morte di Silvestro il prato passò al figlio Giacomo Antonio. | ||
1745 1776 |
Inama Giacomo Antonio |
Nel 1776 Giovanni Francesco ricevette il prato da Giacomo Antonio. | ||
1776 1780 1808 |
Nel 1808 Giovanni Francesco assegnò il prato al figlio Baldassarre. | |||
1808 1823 1825 1855 |
Nel 1823 da confini della p.f. 90. | |||
1855 1859 1870 |
fu Baldassarre. | |||
1900 1904 |
Inama Geremia |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
|
p.1681 |
Inama Silvestro II
|
Alla morte di Silvestro il prato passò al figlio Vittore. |
|
|
SUPERFICIE 753 mq Assieme alle p.f. 88, 89, 92, 93, 95, 96, 97 e 98 formava il prato di 9 stari che Giacomo Antonio Inama di Taio aveva lasciato come legato a Giovanni Francesco nel 1776. Fino al 1855 assieme alle p.f. 88, 89, formava un unico prato proprietà di Baldassarre Inama e poi da questo assegnato ai tre figli Baldassarre, Pietro e Giuseppe. E' probabile che la p.f. 91 e la parte nord della p.f. 90 fossero appartenute a Giacomo Inama figlio di Silvestro II già dalle divisioni del 1681 Così come le p.f. 92-93. |
1681 |
Inama Vittore III
|
Alla morte di Vittore Inama il prato passòal figlio Giovanni Giacomo. | |
1695 1722 |
Inama Giovanni Giacomo I
|
Giovanni Giacomo vendette il prato a Silvestro. | ||
1722 1745 |
Inama Silvestro III
|
Alla morte di Silvestro il prato passò al figlio Giacomo Antonio. | ||
1745 1776 |
Inama Giacomo Antonio |
Nel 1776 Giovanni Francesco ricevette il prato da Giacomo Antonio. | ||
1776 1780 1808 |
Nel 1808 Giovanni Francesco assegnò il prato al figlio Antonio. | |||
1808 1823 |
Inama Antonio |
Nel 1823 Antonio vendette il terreno al fratello Baldassarre. | ||
1823 1825 1855 |
fu Giovanni Francesco | |||
1855 1859 1870 |
fu Baldassarre | |||
1897 1904 |
Inama Elia Inama Maria |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
|
p.1681 |
Inama Silvestro II
|
Alla morte di Silvestro il prato passò al figlio Giacomo. |
|
|
SUPERFICIE 511 mq Assieme alle p.f. 88, 89, 90, 91, 95, 96, 97 e 98 formava il prato di 9 stari che Giacomo Antonio Inama di Taio aveva lasciato come legato a Giovanni Francesco nel 1776. |
1681 1699 |
Inama Giacomo II
|
Alla morte di Giacomo il prato passò al figlio Silvestro III. | |
1699 1745 |
Inama Silvestro III
|
Alla morte di Silvestro il prato passò al figlio Giacomo Antonio. | ||
1745 1776 |
Inama Giacomo Antonio |
Nel 1776 Giovanni Francesco ricevette il prato da Giacomo Antonio. | ||
1776 1780 1808 |
Nel 1808 Giovanni Francesco assegnò il prato al figlio Giacomo Antonio. | |||
1808 1825 |
fu Giovanni Francesco. | |||
1859 1870 |
fu Giacomo Antonio. | |||
1880 1904 |
Inama Giacomo |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
|
1726 |
Inama Giovanni Giacomo I |
Giovanni Giacomo era figlio del fu Vittore. La proprietà risulta dalla vendita effettuata del prato a monte di questo bosco a Elisabetta Gentili di Sanzeno. |
|
|
SUPERFICIE 326 mq Forse faceva parte del prato pervenuto in mano a Romedio Maria Mendini.
* Affittuario |
1745 1780 1782 |
|||
1782 1825 |
Panizza Luigi |
Luigi fu erede di Giacomo Antonio Inama. | ||
1859 1870 1891 |
Panizza Giovanna |
Giovanna figlia di Luigi Panizza di Taio sposò il cugino Filippo Panizza che con l'occasione diventò comproprietario del terreno. | ||
1892 1896 1904 |
Panizza Augusto Inama Ferdinando * |
Augusto, nipote di Filippo e Giovanna fu il loro erede. | ||
ca.1911 1927 |
Inama Ferdinando |
|||
d.1927
|
Inama Giacomo |
Figlio di Ferdinando. |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
|
p.1636
|
Cordini Baldassarre |
|
||
SUPERFICIE 0 mq Ai Pradi. Oggi le due p.f. non esistono perchè conglobate dalla p.f. 100/2. Molte evidenze permettono di affermare che queste p.f., assieme alle 97, 98, 99, 100, 101, 102, 103, 104, 105, 106 e 107, alla fine del Cinquecento avevano un unico proprietario nella persona di Baldassarre Cordini. Il prato misurava una superficie di circa un ettaro. Assieme alle p.f. 88, 89, 90, 91, 92, 93, 97 e 98 formava il prato di 9 stari che Giacomo Antonio Inama di Taio aveva lasciato come legato a Giovanni Francesco Inama nel 1776. |
d.1636 |
Cordini Nicolò |
Nicolò possedeva anche le p.f. 97 e 98. Molto probabilmente il terreno era già in possesso del padre di Nicolò, Baldassarre, morto nel 1636, il quale aveva sposato Antonia Panizza figlia di Stefano e sorella di Giobatta e Pietro. | |
p.1661 |
Sartori Marina
|
Vedova di Nicolò Cordini. | ||
1661 |
Stringari Andrea
|
Erede di Marina Sartori? Andrea fu Tommaso Stringari di Nanno vendette il prato anche a nome di sua moglie Margherita Bonomi a Silvestro Inama per 127 Ragnesi. | ||
1661
|
Inama Silvestro II |
|||
1681 |
Inama Giacomo II |
Giacomo era figlio del fu Silvestro e fratello di Vittore. | ||
p.1745 |
||||
1745 1757 1776 |
Inama Giacomo Antonio |
La proprietà del 1757 risulta in occasione dello sgravio dal diritto di pascolo. | ||
1776 1780 1808 |
Nel 1808 Giovanni Francesco assegnò il prato al figlio Pietro. | |||
1808 1825 |
fu Giovanni Francesco. | |||
1859 1870 |
Brion Pietro
|
fu Vittore di Taio. |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
|
p.1636
|
Cordini Baldassarre |
|
||
SUPERFICIE 1622 mq Oggi è denominata solamente Pradi. La p.f. 98 si presenta attualmente molto più estesa verso nord. Molte evidenze permettono di affermare che queste p.f., assieme alle 95, 96, 99, 100, 101, 102, 103, 104, 105, 106 e 107, alla fine del Cinquecento avevano un unico proprietario nella persona di Baldassarre Cordini. Il prato misurava una superficie di circa un ettaro. Assieme alle p.f. 88, 89, 90, 91, 92, 93, 95, 96 e 97 formava il prato di 9 stari che Giacomo Antonio Inama di Taio aveva lasciato come legato a Giovanni Francesco nel 1776. |
d.1636 |
Cordini Nicolò |
Nicolò possedeva anche la p.f. 95 e 96. Molto probabilmente il terreno era già in possesso del padre di Nicolò, Baldassarre, morto nel 1636, il quale aveva sposato Antonia Panizza figlia di Stefano e sorella di Giobatta e Pietro. | |
p.1661 |
Sartori Marina
|
Vedova di Nicolò Cordini. | ||
1661 |
Stringari Andrea
|
Erede di Marina Sartori? Andrea fu Tommaso Stringari di Nanno vendette il prato anche a nome di sua moglie Margherita Bonomi a Silvestro Inama per 127 Ragnesi. | ||
1661 |
Inama Silvestro II |
Nel 1661 la futura p.f. 100 e 96 dai confini risultava appartenere a Simone Cordini, fratello del fu Nicolò. | ||
1681 |
Inama Vittore III |
La proprietà di Vittore risulta anche dai confini del prato a sud posseduto da Giacomo fratello di Vittore. | ||
1695 |
Inama Vittore IV Inama Giovanni Giacomo I |
I due fratelli divennero proprietari del prato appartenuto al padre Vittore. Precisamente a Vittore IV toccò la parte a nord, a Giovanni Giacomo quella a sud. Vittore IV morirà nel 1705 e la sua parte passerà al fratello Giovanni Giacomo. Questa parte che fu di Vittore IV, sembra aver occupato una porzione della futura p.f. 100, e specificatamente la parte compresa fra la futura p.f. 98 e la futura p.f. 99. | ||
p.1745 |
Il prato pervenne per compravendita non documentata a Silvestro Inama III. | |||
1745 1757 1776 |
Inama Giacomo Antonio
|
La proprietà del 1757 risulta in occasione dello sgravio dal diritto di pascolo. | ||
1776 1780 1808 |
Nel 1808 Giovanni Francesco assegnò il prato al figlio Giovanni abitante a Taio. | |||
1808 1825 |
abita a Taio. | |||
1859 1870 p.1901 |
fu Giovanni di Taio. | |||
1901 |
Inama Raffaele Inama Fortunato Inama Nicolò |
I tre figli del fu Nicolò Inama venderono il prato ai figli del fu Pietro Emer, per il prezzo di 270 Corone. | ||
1901 1904 |
Emer Alessandro Emer Celeste Emer Giuseppe Emer Arcangelo |
figli del fu Pietro Emer. |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
|
p.1636
|
Cordini Baldassarre |
|
||
SUPERFICIE 5635
mq Le p.f. 99 e 100 si presentano oggi
divise in 99/1, 99/2, 100/1 e 100/2. La p.f. 101 è stata assorbita dalle p.f.
100/1 e 100/2. La vecchia p.f. 103 è stata assorbita in parte dalla p.f. 100/1,
parte dalla 99/1 e dalla 99/2. Le p.f. 95 e 96 sono state assorbite dalla p.f.
100/2.
Da confini del 1677 risulta pure che una parte apparteneva a Stefano Panizza di
Taio.
|
d.1636 |
Cordini Nicolò
|
||
1661 1681
|
Cordini Simone |
Nel 1681 da confini dell'Ischia proprietà di Giacomo fu Silvestro Inama. | ||
1701 |
Barbacovi Udalrico
|
Il notaio Barbacovi vendette il terreno a Giacomo Mendini. | ||
1701 1745 |
Mendini Giacomo III |
La proprietà risulta anche dal testamento di Giacomo. | ||
1767 1780 |
||||
1803 |
Mendini Romedio |
Da confini del prato della chiesa (p.f. 104). | ||
1825 |
|
di Giacomo abitante a Taio. | ||
1859 |
|
di Taio. | ||
1870 |
fu Giuseppe di Taio. | |||
1877 |
I fratelli Giovanni e Pietro Emer avevano acquisito il prato dai Mendini. Giovanni morì nel 1877 e Pietro nel 1878 per cui il terreno passò in comproprietà dei rispettivi figli. | |||
1877 1901 |
Emer Germano Emer Geremia |
I due fratelli divennero comproprietari del prato assieme ai cugini figli del fu Pietro. | ||
1878 1901 |
Emer Alessandro Emer Celeste Emer Giuseppe Emer Arcangelo |
I quattro fratelli divennero comproprietari del prato assieme ai cugini figli del fu Giovanni. | ||
1901 1904 |
Emer Germano Emer Geremia
|
I due fratelli nel 1904 erano proprietari solo
della p.f. 99. |
||
1901 1904 |
Emer Alessandro Emer Celeste Emer Giuseppe Emer Arcangelo |
I quattro fratelli nel 1904 erano proprietari solo della p.f. 100. |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
|
p.1636
|
Cordini Baldassarre |
|
||
SUPERFICIE 588 mq La superficie si riferisce solo alla p.f. 102 in quanto la 103 è stata assorbita dalla p.f. 100/1. Molte evidenze permettono di affermare che queste p.f., assieme alle 95, 96, 97, 98, 99, 100, 101, 104, 105, 106 e 107, alla fine del Cinquecento avevano un unico proprietario nella persona di Baldassarre Cordini. Il prato misurava una superficie di circa un ettaro. |
d.1636
|
Cordini Nicolò |
||
1661 1681
|
Cordini Simone |
|||
1699 |
Barbacovi Udalrico
|
Il notaio Barbacovi vendette il terreno a Giacomo Mendini. | ||
1699 1745 1757 |
Mendini Giacomo III |
Nel 1745 da confini del prato a nord. La proprietà risulta anche dal testamento di Giacomo. | ||
1767 1780 |
Nel 1787 Romedio Maria aveva diviso la sostanza fra i figli e il figlio Giuseppe possedeva una parte di questo terreno e anche le p.f. 99, 100 e 101 che nel 1790 cedette ai suoi fratelli per problemi economici. | |||
1803 |
Mendini Romedio |
Da confini del prato della chiesa (p.f. 104). | ||
1825 |
|
di Giacomo abitante a Taio. | ||
1859 |
|
di Taio. | ||
1870 |
|
fu Giuseppe di Taio. | ||
1877 |
I fratelli Giovanni e Pietro Emer avevano acquisito il prato dai Mendini. Giovanni morì nel 1877 e Pietro nel 1878 per cui il terreno passò in comproprietà dei rispettivi figli. | |||
1877 1901 |
Emer Germano Emer Geremia |
I due fratelli divennero comproprietari del prato assieme ai cugini figli del fu Pietro. | ||
1878 1901 |
Emer Alessandro Emer Celeste Emer Giuseppe Emer Arcangelo |
I quattro fratelli divennero comproprietari del prato assieme ai cugini figli del fu Giovanni. | ||
1901 1904 |
Emer Germano Emer Geremia |
I due fratelli nel 1904 erano proprietari della p.f. 102. |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
|
p.1636
|
Cordini Baldassarre |
|
||
SUPERFICIE 2680 mq
Molte evidenze permettono di affermare che queste p.f., assieme alle 95, 96, 97, 98, 99, 100, 101, 102, 103, alla fine del Cinquecento avevano un unico proprietario nella persona di Baldassarre Cordini. Il prato misurava una superficie di circa un ettaro.
* Affittuario
|
d.1636 |
Cordini Nicolò
|
||
p.1661 |
Sartori Marina
|
Vedova di Nicolò Cordini. | ||
1661 |
Stringari Andrea
|
Erede di Marina Sartori? Andrea fu Tommaso Stringari di Nanno vendette il prato anche a nome di sua moglie Margherita Bonomi a Silvestro Inama per 127 Ragnesi. | ||
1661 |
Inama Silvestro II
|
|||
1681 |
Inama Giacomo II
|
|||
p.1745 |
|
|||
1745 1750 |
Nel 1745 Giacomo Antonio eredito il prato dopo la morte del padre Silvestro. Nel 1750 Giacomo Antonio trasferì il prato alla chiesa di Dermulo. | |||
1750 1757 1766 1780 |
Endrizzi Silvestro * |
Silvestro fu investito perpetuamente nel 1774. L'investitura fu poi rinnovata nel 1799. | ||
1803 1825 |
Endrizzi Silvestro * |
Nel 1803 Silvestro Endrizzi figurava come conduttore del prato che gli era concesso in locazione perpetuale. | ||
1859 1870 |
||||
1902 1904 |
Chistè Pietro |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
|
1780 |
|
|||
SUPERFICIE 1082 mq
|
1825 |
|||
1859 |
||||
1870 |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
|
1780 |
|
|||
SUPERFICIE 20.550 mq Forse questa zona era denominata anche Traina, come le p.f. poste a nord di questa.
|
1825 |
|||
1859 |
||||
1870 |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
|
1780 |
|
|||
SUPERFICIE 7130 mq Detto anche Doss del Tez. Nella parte nord è delimitato dal ruscello detto "Roza del Teg"
|
1825 |
|||
1859 |
||||
1870 1890 |
Note: p.= prima; d.= dopo; ca= circa; Le superfici attuali delle p.f. sono state ricavate tramite il GIS della Provincia Autonoma di Trento |
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Pagina modificata Lunedì, 31 Marzo 2025