LE PARTICELLE FONDIARIE DI DERMULO E I LORO PROPRIETARI
DESCRIZIONE DI TUTTE LE PARTICELLE FONDIARIE DEL COMUNE CATASTALE DI DERMULO | |||||||
PARTE 0 | PARTE I | PARTE II | PARTE III | PARTE IV | PARTE V | PARTE VI | PARTE VII |
DAL n.499 AL n.610
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
Mappa 1780 Mappa attuale |
p.1679 |
Massenza Luca |
Formava un unico terreno con le future p.f. 501, 502 misurando all'epoca 5 Stari. |
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SUPERFICIE 970 mq Detto anche Plan dei Cucùdi. Il terreno non è più riconoscibile nella sua originaria forma in quanto occupato dalla ex cava di ghiaia della ditta Lorengo. * Affittuario |
d.1679 1710 |
Massenza Giovanni Domenico |
Giovanni Domenico era figlio di Luca Massenza. | |
p.1723 |
Mendini Giacomo Antonio |
Il terreno fu ceduto dagli eredi di Giovanni Domenico Massenza a Giacomo Antonio Mendini. Del passaggio non esiste documento ma solo l'evidenza. | ||
1723 1733 |
Panizza Pietro Lorenzo |
Giacomo Antonio Mendini vendeva il terreno a Pietro Lorenzo Panizza. | ||
ca.1740 |
Panizza Ferdinando |
Ferdinando ereditava il terreno dal padre Pietro Lorenzo Panizza. | ||
1743 |
Panizza Anna Barbara |
Anna Barbara, sorella di Ferdinando Panizza, ne diverrà proprietaria dopo la morte del fratello. Anna Barbara era la madre di don Federico Lucca di Sarnonico. | ||
1747 |
Panizza Pietro Antonio Inama Giacomo fu Michele * |
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1775 1780 1802 |
Lucchi don Federico |
Nel 1775 Giacomo Inama fu Michele vendeva l'utile dominio del terreno a Giovanni Mendini con il consenso di don Lucchi, possessore e successore di Pietro Antonio Panizza. Don Federico era cugino di Pietro Antonio ed entrambi hanno beneficiato dei lasciti di loro zio Ferdinando Panizza morto senza prole. | ||
1802 |
Chilovi Francesco Mendini Matteo *
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Matteo Mendini eredita l'utile dominio del terreno alla morte del fratello Giovanni. Nel contempo Francesco Chilovi ne diveniva proprietario. | ||
1802 |
Chilovi Francesco
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Matteo Mendini vendeva l'utile dominio del terreno a Francesco Chilovi di Taio effettivo possessore. | ||
1816 |
Endrizzi Antonio |
Francesco fu Antonio Chilovi vendeva il terreno ad Antonio Endrizzi. | ||
1825 1843 1845 |
Endrizzi Giacomo Endrizzi Pietro |
Teresa era
moglie di Antonio Endrizzi. Nel 1843 Antonio vendeva alla moglie Teresa Massenza
e ai figli Giacomo e Pietro il terreno. |
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1857 1859 1870 1881 |
Nel 1876, 1877, 1878, 1881 il terreno aveva già perso la sua caratteristica di arativo ed era classificato come bosco. | |||
1889 |
Endrizzi Desiderato |
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1901 1904 |
Fellin Giovanni |
Dal documento divisionale del 1901 risulta proprietario Giovanni fu Pietro Fellin di Revò rappresentato dal suo procuratore Desiderato Endrizzi. |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note | Mappa 1780 Mappa attuale |
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p.1679 |
Massenza Luca |
Formava un unico terreno con le future p.f. 499, 500 misurando all'epoca 5 Stari. |
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SUPERFICIE 1250 mq Detto anche Plan dei Cucùdi. Oggi la superficie d'insieme delle due p.f. si presenta divisa trasversalmente: la 501 occupa la parte sud, la 502 la parte nord. Il terreno però non è più riconoscibile nella sua originaria forma in quanto occupato dalla ex cava di ghiaia della ditta Lorengo. |
d.1679 1710 1747 |
Massenza Bartolomeo |
Bartlomeo era figlio di Luca Massenza. Nel 1747 la proprietà risulta da confini della futura p.f. 499-500. | |
1769 1775 |
Mendini Bartolomeo |
Nel 1769 Bartolomeo comperava la parte di suo fratello Giovanni residente nel bresciano. | ||
1780 |
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1816 |
Paoli Tommaso |
La proprietà del Paoli risulta dai confini della futura p.f. 499-500. | ||
1816 |
Endrizzi Giacomo |
Giacomo compera il terreno da Tommaso Paoli. | ||
1859 |
Sicher Romedio di Coredo |
Del passaggio di questo terreno al Sicher non c'è traccia documentale ma solo l'evidenza nell'elenco dei proprietari riferito al 1859. Evidentemente Giacomo Endrizzi fu costretto a cedere il terreno per questione di debiti. | ||
1870 1876 |
Sicher Romedio |
Nel 1876 e 1877 risultano senza ombra di dubbio confinare a nord della p.f. 499-500 gli eredi di Romedio Sicher. Il Sicher si trova molte volte citato come procuratore del conte Thun di Castel Bragher. | ||
p.1896 |
Sicher Francesco Sicher Romedio |
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1896 1904 |
Sicher Emanuele Sicher Agostino Sicher Leopoldo |
I tre Sicher citati erano figli del fu Romedio Sicher e presumibilmente nipoti di Francesco Sicher. | ||
p.1908 |
Inama Annibale Inama Celeste |
I due fratelli possedevano assieme il bosco. | ||
d.1921 |
Inama Alessandro |
Alessandro era figlio del fu Annibale Inama. |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
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p.1699 |
Mendini Nicolò 1 |
Nicolò possiede tutto il terreno. |
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SUPERFICIE 7200 mq Oggi alla parte che nella mappa qui a fianco è occupata dalla p.f. 504/2 è stato assegnato il numero 503. La p.f. 504/1 è diventata 504. La parte 1.1. era a nord, la 1.2. al centro e la 1.3 a sud. |
1699 |
Mendini Nicolò 1 |
Nel 1699 Nicolò trasferisce a Bartolomeo Inama, sindaco della chiesa di Dermulo, la parte nord di questo arativo. Nicolò poi lo riceve in locazione dalla chiesa stessa. | |
1710 |
Mendini Pietro Antonio 1.1 Mendini Nicolò Eredi 1.2 Inama Antonio Eredi 1.3 |
Probabilmente P.A. Mendini è succeduto al padre Nicolò nella conduzione del fondo della Chiesa. Gli eredi di Antonio risultano anche nel 1716. | ||
1719 |
Mendini Giacomo Antonio 1.1 Mendini Pietro Antonio 1.2.1 Mendini Giacomo 1.2.2 Mendini Giovanni 1.2.3 Inama Antonio Eredi 1.3 |
La parte nord del terreno risulta passata a Giacomo Antonio Mendini. Probabilmente si trattava di Giacomo Antonio fu Giacomo, visti i fatti successivi. Il centro è suddiviso fra i figli del fu Nicolò Mendini, cioè Pietro Antonio, Giacomo e Giovanni. | ||
1725 |
Mendini Giacomo Antonio 1.1 Mendini Giovanni 1.2.3 -1.2.1 Mendini Giacomo 1.2.2 Inama Antonio Eredi 1.3 |
Giovanni acquisisce la parte del fratello P.A. Mendini divenendo
proprietario assieme al fratello Giacomo della porzione centrale del terreno. Nella compera, Giovanni è
descritto come confinante a sud del fratello Pietro Antonio. Il
sud qui è inteso come porzione sud della parte centrale. La parte degli eredi di Antonio Inama è stata dedotta da evidenze anagrafiche. Da un documento del 1723 sembra che la parte nord sia stata venduta da Giacomo Antonio a Pietro Lorenzo Panizza che poi però gliel' ha ridata in investitura. Anche nel 1731 risulta ciò. |
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1759 |
Mendini Giacomo 1.1 Mendini Bartolomeo 1.2.3 -1.2.1 Mendini Maddalena 1.2.2 Mendini Francesco 1.3.1? Inama Antonio fu Giobatta 1.3.2 |
La parte nord appartiene a Giacomo Mendini III. forse ereditata dal fratello Giacomo Antonio. Bartolomeo Mendini eredita il terreno alla morte del padre Giovanni. La parte sud dalle divisioni fra i figli di Antonio era toccata a Giovanni Battista Inama. Maddalena Mendini figlia di Giacomo nel 1763 venderà la sua porzione al cugino Bartolomeo Mendini. Poi alla morte di questo nel 1759 era pervenuta al figlio maggiore Antonio. Ritengo che Francesco Mendini avesse comprato una porzione di terreno dagli eredi di Giobatta Inama, in quanto suo padre Pietro Antonio aveva già alienato la sua porzione di questo terreno nel 1725. | ||
1766 |
Mendini Romedio Maria 1.1 Mendini Bartolomeo 1.2 Mendini Francesco 1.3.1? Inama Antonio fu Giobatta 1.3.2 |
Nel 1768 Francesco Mendini vendeva la sua porzione a Antonio Inama. | ||
1780 |
Mendini Giovanni 1.3
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Nel 1780 la p.f. era divisa in tre parti di cui
erano proprietarie le persone qui a fianco. Giovanni Mendini era il genero di Antonio Inama avendo sposato sua figlia Caterina. |
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1788 |
Mendini Giovanni 1.2 1.3
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Alla morte di Bartolomeo Mendini la porzione passa al figlio Giovanni che così diventerà un unico corpo con quella che già possedeva derivante dal suocero Antonio Inama. | ||
1814 1816 |
Mendini Vigilio fu R. Maria 1.1 Paoli Tommaso 1.2 1.3 |
Il Paoli era il cognato di Giovanni Mendini e evidentemente il terreno di loro suocero Antonio Inama, toccò al Paoli che lo tenne fino al 1825. | ||
p.1824 |
Mendini Romedio 1.1 |
Per qualche aggiustamento fra gli eredi di Romedio Maria Mendini la parte divenne proprietà del pretore Romedio Mendini. | ||
1824 |
Caterina, vedova di Pietro Larcher, acquistava la porzione di terreno da Romedio Mendini. | |||
1825 |
Battisti Luigi 1.2 1.3 |
Il Battisti aveva acquisito il terreno da Tommaso Paoli. | ||
1838 |
Luigi Battisti Eredi 1.2 1.3 |
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1855
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Antonio Battisti 1.1 ? Pinamonti Lucia 1.2 1.3 |
Non sono in grado di dire se fu Lucia a comperare la parte che fu di Caterina Massenza per poi vendere tutto il terreno unito a Luigi Ossanna oppure se fu lo stesso Ossanna ad acquisire la parte da Caterina. | ||
1855 1889 |
Inama Giuseppe 1.1 ? |
Figlio di Giovanni di Sanzeno. Non so spiegare se si trattava dello stesso terreno poi passato in proprietà a quello che sembra il fratello di Giuseppe, cioè Egidio. Io presumo di si e per questo ipotizzo la proprietà di Giuseppe fino al 1889. | ||
1889 1904 |
Inama Egidio |
Egidio era figlio di Giovanni Inama di Sanzeno. Compravendita 1889 relativa solo alle p.f. 504 e 505. | ||
1858
1870
1879 |
Ossanna Luigi |
Nel 1858 l'Ossanna che era di Coredo, comperava il terreno da Lucia vedova di Antonio Battisti. | ||
p.1871 |
N. Brigida |
Solo la p.f. 503. Non si conosce il cognome di Brigida che era vedova di Giovanni Bertagnolli. | ||
1871 1904 |
Bertagnolli Caterina |
Caterina era vedova del fu Simone Ianes e figlia del fu Giovanni Bertagnolli di Fondo. |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
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1780 |
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SUPERFICIE 1970 mq Nel 1879 misurava circa 4 Stari, confermando quindi l'odierna superficie. |
1802 1803 |
Inama Giovanni Domenico Depero Elisabetta |
Giovanni Domenico era il figlio di Giovanni Michele Inama. Elisabetta la vedova dello stesso Giovanni Michele. | |
1816 1825 |
Inama Giovanni Domenico |
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1829 | Lucia, moglie di Romedio Mendini, riceveva il terreno in dote. | |||
1835 1859 |
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1870 |
Tobia e Giuseppe erano figli di Romedio. | |||
1879 1904 |
Interessante il confine nord che indica la strada consortale. Tale strada, oggi scomparsa, affiancava in parte il Ri dei Fossadi e permetteva di raggiungere più agevolmente i terreni di Cavauden partendo dalla strada imperiale. |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
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1695 1705 |
Mendini Antonio |
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SUPERFICIE 845 mq La superficie era quindi di circa 2 Stari. Il toponimo non è stato mai riscontrato documentalmente. Il luogo era invece chiamato nel Seicento e Settecento al Dos oppure sopra al Dos di Cavauden. |
1713 |
Mendini Giacomo Antonio |
Alla morte di Antonio il terreno viene ereditato dal figlio Giacomo Antonio Mendini. | |
p.1723 |
Barbacovi Anna |
Anna, moglie di Giacomo Antonio era divenuta proprietaria del terreno. | ||
1723 1744 |
Mendini Orsola |
Orsola era figlia di Giacomo Antonio ed aveva sposato Valentino Chilovi. A lei toccò per dote questo terreno. | ||
1744 1780 1788 |
Cristano acquistava il terreno nel 1744 da Orsola Mendini. | |||
ca.1775 |
Emer Giacomo |
Giacomo era figlio di Cristano. | ||
1780 1788 |
Cristano ridiventa proprietario del terreno alla morte del figlio Giacomo Emer. | |||
d.1785 1825 |
Ziller Gaspare |
Probabilmente Gaspare era un parente (fratello?) di Maddalena, vedova di Giacomo Emer. | ||
1859 |
Branz Giovanni |
Giovanni Branz di Sanzeno risulta proprietario, ma poi non so in che modo, ritornano possessori gli eredi Ziller. | ||
1870 |
Ziller Gaspare eredi |
Non so se c'erano altri eredi, comunque come si può vedere qui sotto già nel 1865 il terreno apparteneva a Luigia Ziller. | ||
1865 1904 |
Ziller Luigia |
Luigia era la moglie di Clemente Marignoni e figlia di Gaspare Ziller. | ||
1904 |
Eccher Enrico |
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1946 |
Eccher Enrico eredi |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
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p.1690 |
Inama Vittore 1 |
Vittore era il padre del prete Vittore Inama. |
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SUPERFICIE 2980 mq Faceva parte della zona di Cavauden ed era detto anche campo alle Glare. |
1695 1705 |
Inama don Vittore 1 |
Alla morte di don Vittore il terreno pervenne al fratello Ottavio Inama. | |
1705 1716 |
Inama Ottavio 1 |
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1716 1723 1737 |
Refatti Lucia 1 |
Lucia moglie di Enrico Endrizzi acquisiva il campo mediante una permuta con Ottavio Inama. | ||
1737
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Endrizzi Barbara 1.1 Refatti Lucia 1.2 |
Lucia vedova di Enrico Endrizzi assegna la parte nord del terreno alla figlia Barbara in procinto di sposare Vittore Tamè. | ||
1741
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Endrizzi Barbara 1.1 Mendini Giacomo III 1.2 |
Lucia vende la parte sud a Giacomo Mendini. | ||
1768 1780 1785 |
Dal 1768 il terreno apparteneva a Giovanni Maria Tamè figlio del fu Vittore e a Romedio Maria Mendini figlio del fu Giacomo. | |||
1785 1798 |
Thun Giovanni Vigilio 1.2 |
Nel 1785 Romedio Maria Mendini vendeva il terreno, a mezzo della moglie Anna Maria, al conte Giovanni Vigilio Thun. | ||
1825 |
Tamè Simone
1.1.1 Thun Arbogasto 1.2 |
Almeno dal 1812 la parte nord apparteneva ai fratelli Simone e Barbara Tamè. | ||
1859 |
Wegher Michele 1 |
Nel 1859 risulta proprietario di tutto il terreno Michele Wegher di Sanzeno. | ||
1870 1889 |
Fellin Giovanni 1 |
Nel 1870 e fino almeno al 1889 il terreno apparteneva a Giovanni Fellin di Sanzeno. | ||
1890 1904 |
Fuganti Lazzaro |
Lazzaro era figlio del fu Pietro Fuganti di Taio ed acquistava il terreno in "esecuzioni" relative a Giovanni Fellin. |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
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+1553
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Inama Gaspare |
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SUPERFICIE 3420 mq Anche oggi è rimasto lo stesso frazionamento in 512/1 e 512/2. * Locatario Dal 1742 al 1745 fu locatario Giacomo fu Michele Inama |
+1614
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Inama Ercole |
Ercole muore nel 1614 e il terreno passa alla figlia Margherita. | |
1614 1634
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Inama Margherita Chilovi Giacomo |
Margherita che era sposata con Giacomo Chilovi eredita il terreno dal padre Ercole. | ||
+1634
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Chilovi Gaspare |
Gaspare eredita per poco la sostanza paterna | ||
1634 1646
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Chilovi Anna Maria |
Anna Maria era figlia di Gaspare Chilovi | ||
ca. 1655 1678 ca. 1680
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Guelmi Simone |
Intorno al 1655 Simone prende in moglie Anna Maria Chilovi. Nel 1678 da confine della futura p.f. 514. |
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1695 1705 |
Guelmi Francesco Antonio Mendini Giacomo II * |
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1716 |
Guelmi Matteo Mendini Giacomo II * |
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1749 |
Inama Felicita |
Felicita vedova di Matteo Guelmi era di Fondo. | ||
1780 |
Guelmi Alberto e Nicolò |
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1805 |
Guelmi Alberto e Nicolò Mendini Matteo * |
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1813 1825 |
Martini Antonio Martini don Carlo |
Nel 1813 Antonio Martini assegnò al figlio don Carlo la parte a sud del terreno. I Martini originari di Revò abitavano a Taio. | ||
1833 1859 1870 |
Martini don Carlo |
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1874 |
Inama Lorenzo di Sanzeno |
Dalla mappa del 1874 risulta possedere il terreno Lorenzo Inama. Nel 1872 da confini della p.f. 514/1 risulterebbe proprietario Giuseppe Mendini, non so quindi se per due anni fosse stato lui il proprietario. | ||
1903 |
Inama Angela Inama Martirio |
Angela e Martirio erano figli del fu Lorenzo Inama di Sanzeno. Sul libro d'impianto del catasto figura erroneamente che i due erano di Dermulo. Le particelle menzionate sono la 512/1 e la 512/2. | ||
Eccher Fortunato |
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Emer Giovanni |
Ricevuto come dote della moglie Celestina Eccher figlia di Fortunato. |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
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1678 |
Massenza Vittore |
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SUPERFICIE 2570 mq Oggi la p.f. 513 è scomparsa, mentre la p.f. 514 è stata frazionata in 514/1 e 514/2. La p.f. 514/2 misura 1260 mq La p.f. 514/1 assieme alla p.f. 515 formava un'unica entità. |
1678 |
Inama Giovanni Battista 1 |
Giovanni Battista era figlio di Valentino Inama. | |
d.1678 1700 |
Inama Bartolomeo 1 |
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d.1700 |
Inama Maddalena 1.1 Inama Domenica 1.2
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Maddalena e Domenica erano figlie del fu Bartolomeo. A Maddalena apparteneva la porzione a nord (514/1), a Domenica la porzione a sud (514/2). | ||
1749 |
Mendini Pietro Antonio 1.1 Fuganti Bartolomeo 1.2
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Il Mendini aveva sposato Maddalena Inama; il Fuganti Domenica Inama. | ||
1750 |
Mendini Pietro Antonio 1.1 Inama Giovanni Battista 1.2 |
Antonia Fuganti figlia di Bartolomeo vendeva il terreno a Giobatta Inama. Il terreno era gravato di 2 Troni e 10 Carantani nei confronti della Primissaria di Dermulo. | ||
1764 |
Mendini Francesco 1.1 Inama Giovanni Battista Eredi 1.2 |
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1766 1780 |
Mendini Francesco 1.1 Inama Lucia 1.2 |
Lucia era vedova di Giovanni Battista Inama II e sembra possedere tutto il terreno. | ||
1780 |
Mendini Francesco 1.1 |
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1825 |
Mendini Pietro 1.1 Inama Giovanni fu Michele 1.2 |
Il possesso di Pietro Mendini è stato dedotto come conseguenza dell'apparizione di Francesco Mendini nel 1850. Non si capisce invece il nome di Giovanni Inama fu Michele, a meno che non sia stato affittuario della chiesa. | ||
p.1833 |
Mendini Francesco 1.1 Chiesa di Dermulo 1.2 |
Francesco Mendini è stato messo per continuità con quanto appariva nel 1850. | ||
1833 |
Mendini Francesco 1.1 Inama Valentino 1.2 |
Da confini invece che Francesco Mendini appariva Silvestro Inama.
Sicuramente nel frattempo era avvenuta qualche vendita non documentata. Valentino fu Baldassarre Inama acquista il terreno dalla Chiesa di Dermulo. |
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ca.1850 |
Mendini Francesco 1.1 Inama Lorenzo 1.2.1 Inama Pietro 1.2.2 Inama Urbano 1.2.3 |
Francesco Mendini acquisiva la parte nord. Dopo la morte del padre Valentino Inama, il terreno pervenne ai figli Lorenzo, Pietro e Urbano. |
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p.1855 |
Mendini Caterina
1.1
Inama Lorenzo
1.2.1
Inama Pietro
1.2.2
Inama Urbano
1.2.3 |
Caterina Mendini ereditò il terreno dopo la morte del padre Francesco. | ||
1855 |
Inama Giacomo
1.1
Inama Lorenzo
1.2.1
Inama Pietro
1.2.2
Inama Urbano
1.2.3
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Giacomo Inama figlio di Silvestro diveniva proprietario del terreno in quanto marito di Barbara, sorella di Caterina Mendini per probabili aggiustamenti ereditari. | ||
1856 1880 |
Inama Lorenzo
1.1
Inama Lorenzo
1.2.1
Inama Pietro
1.2.2
Inama Urbano
1.2.3 |
Lorenzo Inama compera il terreno da Giacomo Inama. | ||
1880 |
Inama Lorenzo
1.1 |
Nelle divisioni fra i fratelli il terreno pervenne a Urbano Inama. | ||
1883 1891 |
Inama Lorenzo
1.1 |
Alla morte di Urbano Inama il terreno passa al figlio Albino. | ||
1891 1904 |
Inama Lorenzo
1.1
Tamè Candido
1.2.2
Tamè Domenico
1.2.3 |
Nel 1891 Albino Inama vende il terreno (p.f. 514/2) a Costante Tamè che lo acquista anche a nome dei fratelli Candido e Domenico. | ||
1903 1904 |
Inama Demetrio 1.1.1 Inama Fiorenzo 1.1.2 |
La parte nord, cioè la p.f. 514/1, coltivata a prato e arativo, apparteneva ai due fratelli Demetrio e Fiorenzo Inama figli del fu Lorenzo. |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
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1678 |
Massenza Vittore |
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SUPERFICIE 1330 mq Fa parte della zona di Cavauden. Questa p.f. dalla metà del Settecento era venuta a formare un'unica entità con la p.f. 514/1. Dopo la morte di Pietro Mendini nel 1836, il terreno venne suddiviso fra i due figli Battista (p.f. 515) e Francesco (p.f. 514/1) . |
1716 |
Emer Giovanni |
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d.1716 |
Bergamo Luca |
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d.1719 1759 |
Mendini Pietro Antonio |
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1762 1780 |
Dal 1762 al 1766 sicuramente il terreno era stato ceduto dal Mendini alla Chiesa di Dermulo, la qual Chiesa glielo aveva poi riconcesso in locazione. Più tardi Francesco riscattò il terreno. | |||
1805 |
La proprietà risulta da confini. | |||
p.1823 |
Mendini Giuseppe |
Nel 1823 il terreno passò al nipote Luigi Ossanna. | ||
1823 |
Ossanna Luigi |
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1825 |
Ossanna Matteo |
Nel 1769 Giovanni Matteo Ossanna di Sfruz aveva prestato denaro a Francesco Mendini, assicurato su questo terreno per cui nel 1825 ne divenne proprietario. | ||
1844
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Mendini Francesco |
Nel 1844 Luigi Ossanna di Coredo vendeva il terreno ai fratelli Battista e Francesco Mendini. | ||
1859 1881 |
Evidentemente in seguito il terreno fu riscattato e infatti troviamo proprietario Battista Mendini. | |||
1881 1904 |
Inama Silvestro |
Silvestro era figlio di Giacomo Inama. Dal Libro impianto del catasto del 1904 risulta la proprietà di Silvestro. |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
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1678 |
Mendini fratelli |
Da confini della futura particella p.f. 515 |
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SUPERFICIE 2320 mq Fa parte della zona di Cavauden. |
1722 |
Mendini Giacomo |
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1766 1780 |
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1787 |
Mendini Giacomo Mendini Giuseppe |
I due fratelli Giacomo e Giuseppe, figli di Romedio Maria Mendini, possedevano il terreno indiviso. | ||
p.1803 |
Mendini Giacomo |
Nel 1803 era proprietario Giacomo Mendini. | ||
1803 |
Mendini Giuseppe |
Nel 1803 per permuta il terreno divenne proprietà di Giuseppe Mendini fratello di Giacomo. | ||
p.1822 | Chini Maria Domenica | Maria Domenica, moglie di Giuseppe Mendini, vendeva il terreno a Giacomo Benvenuti nel 1822. | ||
1822 |
Benvenuti Giacomo |
Nello stesso anno Giacomo Benvenuti di Nanno cedeva il terreno a Antonio fu Giovanni Francesco Inama. | ||
1822 |
Inama Antonio |
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1829 1831 1840 |
Prima del 1829 il terreno passa a Matteo Endrizzi. | |||
1859 |
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1870 1890 |
Giovanni era figlio del fu Matteo Endrizzi. | |||
1904 |
Mendini Giuseppe |
Nel 1904 nel libro d'impianto del catasto si dice che Giuseppe venne in possesso del terreno in seguito al decreto divisionale del 1879. In questo decreto però non c'è traccia di questo terreno. Non so a questo punto se si tratta di un errore o se il terreno fu acquistato da Giuseppe autonomamente e quindi fuori dalla divisione. Ma sicuramente dopo il 1890 e non nel 1879. |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
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ca.1670 1715 |
Endrizzi Gregorio |
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SUPERFICIE 1885 mq Fa parte della zona di Cavauden. Riguardo alle proprietà ci sono alcune incongruenze e cioè: nel 1870 risultano proprietari gli eredi di Gaspare Ziller; dalla mappa del 1874 Giovanni Branz; e nel 1877 dai confini della p.f. 518 Clemente Marignoni. |
d.1715 |
Endrizzi Enrico |
Enrico eredita questa parte di terreno dopo la morte del padre Gregorio Endrizzi. | |
1722 |
Mendini Giacomo III |
Nel 1722 Enrico Endrizzi vendeva il terreno a Giacomo Mendini III. | ||
d.1763 1780 1787 |
Dopo la morte del padre Giacomo III, il terreno pervenne a suo figlio Giacomo Antonio residente a Sanzeno. Dopo il 1780 il nome Giacomo Antonio potrebbe indicare il figlio di Giacomo Antonio fu Giacomo Mendini. | |||
1803 |
Mendini Anna vedova |
Potrebbe essere la vedova di Giacomo Antonio o di suo fratello Michele. | ||
1822 |
Mendini Giacomo |
Sanzeno | ||
1825 |
Ziller Gaspare |
Sanzeno | ||
1859 |
Pellegrini Francesco |
Sanzeno | ||
1872 1904 |
Branz Domenico |
Dal libro di impianto del catasto risulta proprietario Domenico fu Domenico Branz di Sanzeno. Si dice in esecuzione contro la massa ereditaria del fu Giuseppe Pellegrini di Sanzeno. |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
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ca.1670 1715 |
Endrizzi Gregorio |
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SUPERFICIE 1885 mq Fa parte della zona di Cavauden. Anche in questo caso fa un po' pensare la discontinuità fra il Giuseppe Mendini del 1825 e i suoi figli Celeste, Luigi e Filippo, che se non si tratta di errori, si può ricondurre al fatto che il terreno potrebbe essere stato affittato a Gaspare Ziller e a Maria moglie di Pietro Inama. |
d.1715 |
Endrizzi Giovanni |
Giovanni eredita questa parte di terreno dopo la morte del padre Gregorio Endrizzi. | |
1716 |
Mendini Giacomo II |
Nel 1716 Giovanni Endrizzi vendeva il terreno a Giacomo Mendini II. | ||
d.1717 |
Mendini Giacomo III |
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d.1763 1780 1783 |
Dopo la morte del padre Giacomo III, il terreno pervenne a suo figlio Romedio Maria Mendini. | |||
1825 | Taio | |||
1859 |
Ziller Gaspare |
Lo Ziller era di Sanzeno e forse era affittuario. | ||
1870 |
Inama Maria moglie di Pietro |
forse era affittuaria. | ||
p.1877 |
Mendini Celeste Mendini Luigi Mendini Filippo |
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1877 |
Gottardi Francesco |
Francesco, figlio di Cristoforo Gottardi di Vervò, si era aggiudicato il terreno tramite Domenico Inama di Sanzeno all'asta volontaria dei fratelli Mendini. | ||
1879 |
Ziller Giovanni |
Dalla mappa del 1874 risulta proprietaria Marignoni Luigia, figlia di Gaspare Ziller, maritata con Clemente Marignoni. Forse Giovanni era un fratello di Luigia. | ||
1865 1904 |
Ziller Luigia |
Luigia era la moglie di Clemente Marignoni e la figlia di Gaspare. |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
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p.1716 |
Inama Antonio 1 |
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SUPERFICIE 1900 mq Fa parte della zona di Cavauden, ed era denominato anche Campo al Tèrmen per via del confine con il Comune di Sanzeno. C'è qualcosa di strano in questa p.f. sembrerebbe quasi che corrisponda alle p.f. 604/3 e 604/4 sul comune di Sanzeno!! In realtà queste p.f. sono sul comune di Dermulo |
1716 |
Inama Ursula 1.1 Inama Bartolomeo 1.2 |
Ursula figlia di Antonio vendeva la parte nord del terreno ad Antonio Mendini. | |
1716 |
Mendini Antonio 1.1 Inama Bartolomeo 1.2 |
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ca.1750 |
Inama Giovanni Battista I |
Sembra che tutto il terreno sia pervenuto in mano di Giobatta Inama I. | ||
1759 |
Inama Giovanni Battista II |
Nel 1759 si dice che nelle divisioni con i suoi fratelli il campo toccò a Giobatta Inama II. | ||
1780 |
Del passaggio a Giovanni Mendini non esistono documenti, ma solo l'evidenza nel catasto teresiano. | |||
1825 | Esiste un grosso dubbio e cioè se la proprietà di Romedio e degli eredi di Pietro non fosse riferita invece alle p.f. 604/3 e 604/4 di Sanzeno (benchè su Dermulo). | |||
1859 |
Inama Gaetano |
Nel 1874 Inama Fortunato di Sanzeno. Queste presenze del 1859 e 1874 di Sanzeno sono alquanto strane perchè poi non trovano riscontro negli anni successivi, nei quali compaiono gli eredi dei vecchi proprietari. Non vorrei che si trattasse di un errore di scrittura sulle mappe. | ||
1870 |
Emer Romedio fu Romedio |
Nel 1877 da confini nord della p.f. 518 si dice proprietario Pietro Emer. | ||
d.1878 |
Emer Pietro Eredi |
|||
1894 |
Tamè Matilde Tamè Rosa |
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1899 1904 |
Inama Emilia |
Emilia era figlia del fu Giuseppe Inama e moglie di Agostino Inama. |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
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p.1681 |
Inama Silvestro
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SUPERFICIE 2080 mq Il terreno che nel 1732 apparteneva a Romedio Chilovi, si dice sia stato a cavallo fra i comuni di Dermulo e di Sanzeno. Quindi non è molto chiaro se fosse costituito dalla futura p.f. 610 di Sanzeno oppure dalla parte nord della p.f. 520 su Dermulo. Forse i confini sono stati rettificati più tardi e credo che fosse più corretto attribuire al terreno del Chilovi la p.f. 610 sul comune di Sanzeno. * affittuario |
1687 |
Inama Vittore |
||
1695 |
Inama Giacomo |
Giacomo era figlio di Vittore Inama. | ||
1700 1723 |
Inama Silvestro |
Silvestro era figlio di Giacomo Inama. Nel 1723 la proprietà risulta dai confini della futura p.f. 521. | ||
1732 |
Panizza Beneficio |
|||
1745 |
Panizza Beneficio Inama Ottavio * |
Ottavio Inama risulta confinante ma probabilmente era in veste di affittuario (vedi il prato alla Casetta p.f. 494) | ||
1754 |
Panizza Beneficio |
|||
1780 |
Panizza Beneficio Inama Giovanni * |
|||
1825 |
Panizza Beneficio |
Taio | ||
1859 |
Panizza Beneficio |
Taio | ||
1870 |
Panizza Beneficio |
Taio | ||
1904 |
Panizza Beneficio |
Il proprietario in quest'anno 1904, è così descritto: Beneficio ecclesiastico romano cattolico fondato da don Pietro Panizza di Taio il 27 giugno 1718. |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
|
p.1681 |
Inama Silvestro
|
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SUPERFICIE 1200 mq Nel 1825 risultava, credo da trasporti, Giovanni fu Michele Inama ma ritengo sia un errore. |
1687 |
Inama Vittore |
||
1695 1700 |
Inama don Vittore |
|||
1723 1732 1745 |
Inama Ottavio |
Nel 1745 Ottavio risulta proprietario in quanto elencato come confinante in un terreno vicino. | ||
d.1745 |
Inama Vittore |
|||
ca.1760 |
Inama Lucia |
Lucia figlia di Vittore aveva probabilmente ereditato il campo dal padre che poi portò in dote nel matrimonio con Giobatta Inama. | ||
1780 |
||||
1804 1814 |
Inama Giovanni Battista eredi |
Nel 1814 gli eredi di Giobatta Inama risultano proprietari dai confini nord del terreno p.f. 522. Nel 1804 è posseduto da Elisabetta vedova di Giobatta Inama. |
||
1825 |
Inama Giovanni Battista |
|||
1839 |
||||
1859 |
||||
1870 |
||||
1876 |
Inama Elisabetta |
Elisabetta risulta posseditrice dai confini della p.f. 522. | ||
1903 1904 |
Inama Camillo Inama Amadio Inama Battista |
I tre fratelli ereditano il terreno dopo la morte della madre Elisabetta. | ||
1903 |
Inama Amadio Inama Battista |
Camillo Inama vende la sua parte ai due fratelli Amadio e Battista. |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
Mappa attuale |
p.1681 |
Inama Silvestro
|
|
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SUPERFICIE 2000 mq |
1687 |
Inama Vittore |
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1695 |
Inama Giovanni Giacomo Inama Ottavio |
Giovanni Giacomo possedeva la parte nord, mentre Ottavio la parte sud confinante con lo zio Giacomo Inama. (p.f.523) | ||
1723 p.1745 |
Inama Giovanni Giacomo |
Nel 1723 rilevato da confini della futura p.f. 521. Probabilmente dopo varie permute il terreno rimase a Giovanni Giacomo Inama, dal quale poi passò in mano a Giacomo Mendini. | ||
1745 |
Mendini Giacomo |
|||
1780 |
||||
1814 |
Mendini Vigilio |
|||
1825 | di Taio | |||
1843 |
Pellegrini Francesco |
di Sanzeno | ||
1859 |
di Taio | |||
1870 |
di Taio | |||
1897 |
Inama Giuseppe |
Giuseppe era figlio del fu Baldassarre Inama. | ||
1900 |
Inama Clemente Inama Geremia |
Clemente e Geremia erano figli del fu Giuseppe Inama. | ||
1900 1904 |
Inama Geremia |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
|
1687 |
Inama Vittore
|
|
||
SUPERFICIE 3730 mq Questa p.f. ha assorbito la 524. Oggi si presenta come p.f. 523/1, ma non si individuano altre p.f. con il numero 523! |
1695 |
Inama Giacomo |
Giacomo era figlio di Vittore Inama. | |
1700 1723 |
Inama Silvestro |
Silvestro era figlio di Giacomo Inama. | ||
1745 |
La proprietà di Giacomo Antonio risulta dal confine sud della futura p.f. 522. | |||
1780 1782 |
Taio | |||
1782 1814 1825 |
Panizza Luigi |
Taio. Nel 1814 la proprietà risulta dai confini sud del terreno p.f. 522. | ||
1859 |
Panizza Giovanna |
Taio | ||
1870 |
Panizza Giovanna |
Taio | ||
1879 |
Panizza Filippo |
Taio | ||
1900 1904 |
De Gentili Giuseppe |
Giuseppe de Gentili era figlio del fu Giorgio ed abitava a Sanzeno. La sola p.f. citata di sua proprietà era la 523/1. |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
|
1745 |
Mendini Giacomo
|
|
||
La p.f. è stata assorbita dalla p.f. 523. Può essere che questa p.f. non sia appartenuta a Romedio Maria Mendini ma a Giacomo Antonio Inama. Visti i proprietari susseguitisi però propendo per Romedio Maria Mendini. |
1780 |
|||
1825 | Pretore | |||
1840 1856 |
Mendini Camillo |
|||
1859 |
Taio. Dopo la morte di Camillo il terreno passa allo zio don Giacomo. | |||
1870 |
Giuseppe era figlio del fu Baldassarre Inama. | |||
1879 |
Panizza Filippo |
Sembra che sia stata incorporata nella p.f. 523. | ||
1900 1904 |
De Gentili Giuseppe |
Giuseppe de Gentili era figlio del fu Giorgio ed abitava a Sanzeno. La sola p.f. citata di sua proprietà era la 523/1, ma presumo che di questa facesse parte anche la p.f. 524. |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
|
1745 |
Mendini Giacomo
|
La proprietà è stata desunta dal testamento di Giacomo. Il terreno dovrebbe comprendere anche la p.f. 526. |
|
|
SUPERFICIE 3530 mq La p.f. è stata frazionata in 525/1 (sup. 1750 mq) e 525/2 (sup. 1735 mq) |
1780 |
|||
1825 | Romedio era figlio del fu Romedio Mendini. | |||
1835 | Romedio era figlio del fu Vigilio Mendini. | |||
1859 |
Romedio era figlio del fu Vigilio Mendini. | |||
1870 |
||||
1879 |
Nelle divisioni fra i due fratelli Mendini, a Giuseppe toccherà la 525/1 a Tobia la 525/2. | |||
1879 1904 |
Proprietario della p.f. 525/2. | |||
1879 1904 |
Proprietario della p.f. 525/1. |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
|
1745 |
Mendini Giacomo
|
La proprietà è stata desunta dal testamento di Giacomo. Il terreno dovrebbe comprendere anche la p.f. 525. |
|
|
SUPERFICIE 954 mq |
1780 1783 |
Residente a Sanzeno. | ||
1804 |
Mendini Giacomo |
Residente a Sanzeno. La proprietà di Giacomo è stata desunta da confini della p.f. 527. | ||
1825 |
Ziller Gaspare |
Residente a Sanzeno. | ||
1859 |
Ziller Gaspare |
Residente a Sanzeno. | ||
1870 |
Ziller Gaspare eredi |
Residente a Sanzeno. | ||
1870 1879 1902 |
Marignoni Clemente |
In realtà il terreno apparteneva alla moglie del Marignoni, Luigia Ziller. | ||
1902 |
Clemente Marignoni vendeva il terreno nel 1902 come procuratore della moglie Luigia nata Ziller. |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
|
1695 |
Mendini Giacomo II
|
La proprietà di Giacomo Mendini è stata desunta da confini del futuro campo p.f. 528. |
|
|
SUPERFICIE 3200 mq La p.f. è stata frazionata in 527/1 e 527/2. |
1733 |
Mendini Giacomo Mendini Giacomo Antonio |
Giacomo e Giacomo Antonio erano figli di Giacomo Mendini II. La proprietà dei fratelli Mendini è stata desunta dai confini della p.f. 528. | |
1780 1783 |
||||
1803 1804 |
Mendini Vigilio Mendini Romedio |
Vigilio e Romedio erano figli di Romedio Maria Mendini. | ||
1811 |
Mendini Giacomo |
Nel 1811 Vigilio Mendini vendeva il terreno al fratello Giacomo. | ||
1825 | Il dottor Romedio Mendini, Pretore ad Asiago, erediterà dal padre Giacomo il campo. | |||
1840 1856 |
Mendini Camillo |
|||
1870 |
Giuseppe era figlio del fu Baldassarre Inama. (la proprietà di Giuseppe non è coerente, a meno che non fosse affittuario!) | |||
1856 1859 1885 |
Cireselli Caterina |
Caterina vedova di Camillo Mendini si unì poi in seconde nozze con Daniele Danieli. | ||
1885 1904 |
Inama Ferdinando Inama Modesto Inama Angelo Inama Candido Inama Romedio |
Il terreno fu acquistato da Ferdinando e Modesto anche a nome degli altri fratelli Angelo, Candido e Romedio. | ||
1904 |
Inama Candido Inama Ferdinando
|
A Candido apparteneva la p.f. 527/1 a Ferdinando la p.f. 527/2 |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
|
p.1650 |
Massenza Giacomo Inama Vittore? |
Giacomo Massenza possedeva sicuramente il terreno e forse una parte la possedeva già Vittore Inama padre di Silvestro, ma non abbiamo prove in merito. |
|
|
SUPERFICIE 2800 mq Questo terreno negli ultimi trent'anni del Seicento formava un'unica entità conglobando anche le future p.f. 529 e 530. Esso apparteneva a Silvestro Inama. |
p.1671 |
Massenza Caterina Massenza Lucia Inama Silvestro |
Caterina e Lucia erano figlie di Giacomo Massenza. Silvestro possedeva sicuramente un pezzo di terreno verso nord. |
|
1671 |
Inama Silvestro Massenza Lucia |
Nel 1671 Silvestro acquistava la parte di Caterina e quindi verso sud confinava con Lucia, sorella di Caterina. | ||
1690 |
Inama Vittore |
|||
1695 |
Inama Ottavio |
|||
1729 |
Mendini Antonio fu Antonio |
Nel 1729 Antonio Mendini acquistava il terreno da Ottavio Inama. | ||
1733 |
Mendini Antonio Rizzardi Maddalena |
I coniugi Antonio e Maddalena Mendini legavano questo terreno "alla Sgolma" per la celebrazione di 12 Messe annuali nella Chiesa di Dermulo. | ||
1738 1750 |
Mendini Giacomo |
Giacomo III Mendini divenne proprietario del campo in quanto erede universale di Antonio Mendini. | ||
1766 1780 1783 |
||||
p.1803 |
Mendini Giacomo |
Giacomo era figlio di Romedio Maria Mendini. | ||
1803 |
Mendini Giuseppe |
Giuseppe era fratello del sopraccitato Giacomo Mendini che ebbe il terreno da lui in permuta. | ||
1833 |
Mendini Romedio |
Romedio figlio di Giuseppe Mendini, eredita il campo alla morte del padre. | ||
1847 1854 |
Mendini Teresa |
Alla morte del padre Romedio il terreno passa alla figlia Teresa che prenderà in moglie Pietro Inama "Guslot". | ||
1859 |
Pietro era figlio del fu Baldassarre Inama. | |||
1870 |
Giuseppe era figlio del fu Baldassarre Inama. (la proprietà di Giuseppe non è coerente) | |||
p.1888 |
Inama Elia Inama Germano |
Germano ed Elia erano figli di Pietro Inama. | ||
1888 1890 1904 |
Inama Elia |
Germano vende al fratello Elia la sua metà indivisa del terreno. |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
|
p.1650 |
Massenza Giacomo
|
Giacomo Massenza possedeva sicuramente il terreno. |
|
|
SUPERFICIE 2290 mq Da molti documenti risulta che sulla p.f. 530 insisteva una via consortale che si collegava alla strada di Cavauden. In questo modo chi doveva portarsi nei campi verso le Plazze poteva accorciare notevolmente la strada. Questo terreno negli ultimi trent'anni del Seicento formava un'unica entità conglobando anche la futura p.f. 528. Esso apparteneva a Silvestro Inama. * Affittuario |
p.1671 |
Massenza Lucia |
Lucia era figlia di Giacomo Massenza. | |
p.1681 |
Inama Silvestro |
Presumibilmente Silvestro acquistava il terreno da Lucia Massenza o dai suoi eredi. | ||
1695 |
Inama Giacomo |
|||
1733 1737 |
Inama Silvestro |
|||
1750 |
Inama Giacomo Antonio Mendini Antonio * |
Antonio era figlio di Pietro Antonio Mendini e deteneva il terreno come affittuario. | ||
1766 |
Inama Giacomo Antonio Mendini Francesco * |
Dopo la morte di Antonio Mendini, veniva investito del terreno il fratello Francesco. | ||
1780 1803 |
||||
1823 1825 |
Pietro era figlio del fu Francesco Mendini. | |||
1854 |
Mendini Francesco |
Francesco era figlio del fu Pietro Mendini. | ||
1854 1870 1898 |
Barbara era moglie di
Giacomo Inama
Zitol. |
|||
1898 1904 |
Inama Rosa |
Rosa era figlia di Giacomo Inama. |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
|
1663 p.1681 |
Inama Silvestro |
La proprietà di Silvestro risulta da confini di terreni vicini. |
|
|
SUPERFICIE 1030 mq Non è escluso che il terreno appartenesse alla metà del Seicento a Silvestro Inama, bisnonno di Giacomo Antonio, possessore nel 1745. Altra possibilità è che fosse stato acquisito da Giacomo Antonio o da suo padre Silvestro Inama, ma a tutt'oggi non esistono prove documentali. |
p.1745 |
Inama Giacomo Antonio |
Giacomo Antonio era figlio di Silvestro Inama di Taio. | |
1776 1780 |
Giovanni Francesco riceveva il terreno da Giacomo Antonio Inama di Taio. | |||
1816 | Antonio era figlio di Giovanni Francesco Inama. | |||
1825 |
Benvenuti Giacomo |
|||
1831 1840 |
||||
1859 |
||||
1870 1893 |
Giovanni era figlio del fu Matteo Endrizzi. | |||
1893 1904 |
Inama Francesco |
Francesco era figlio di Giacomo Inama ed aveva comperato il terreno all'asta per 25,38 Fiorini. |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
|
1663 p.1681 |
Inama Silvestro |
La proprietà di Silvestro risulta da confini di terreni vicini. |
|
|
SUPERFICIE 380 mq Non è escluso che il terreno appartenesse alla metà del Seicento a Silvestro Inama, bisnonno di Giacomo Antonio, possessore nel 1745. Altra possibilità è che fosse stato acquisito da Giacomo Antonio o da suo padre Silvestro Inama, ma a tutt'oggi non esistono prove documentali. |
p.1745 |
Inama Giacomo Antonio |
Giacomo Antonio era figlio di Silvestro Inama di Taio. | |
1776 1780 |
Giovanni Francesco riceveva il terreno da Giacomo Antonio Inama di Taio. | |||
1816 1825 1832 |
Antonio era figlio del fu Giovanni Francesco Inama. | |||
1845 1859 1870 1904 |
Giuseppe era figlio di Antonio Inama. | |||
1907 |
Inama Ferdinando Inama Modesto Inama Romedio Inama Angelo Inama Candido |
I 5 figli del fu Giuseppe Inama vennero in possesso del terreno per aggiudicazione ereditaria. |
||
d.1907 | Inama Ferdinando | Dovrebbe essere rimasto proprietà di Ferdinando Inama. |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
|
1663 p.1681 |
Inama Silvestro |
La proprietà di Silvestro risulta da confini di terreni vicini. |
|
|
SUPERFICIE 1600 mq Non è escluso che il terreno appartenesse alla metà del Seicento a Silvestro Inama, bisnonno di Giacomo Antonio, possessore nel 1745. Altra possibilità è che fosse stato acquisito da Giacomo Antonio o da suo padre Silvestro Inama, ma a tutt'oggi non esistono prove documentali. |
p.1745 |
Inama Giacomo Antonio |
Giacomo Antonio era figlio di Silvestro Inama di Taio. | |
1776 1780 |
Giovanni Francesco riceveva il terreno da Giacomo Antonio Inama di Taio. | |||
1816 |
Inama Giacomo Antonio |
Giacomo Antonio era il figlio maggiore del
fu Giovanni Francesco. Il suo possesso nel 1816 risulta da confini. Nel 1832 il campo era ipotecato a favore della Chiesa di Smarano. |
||
1859 1870 |
Filippo era figlio del fu Giacomo Antonio Inama. | |||
1880 1904 |
Inama Giacomo |
Giacomo era figlio di Filippo Inama. |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
|
1663 p.1681 |
Inama Silvestro |
Silvestro era possessore di tutto il terreno a Campo Vecchio. Nel 1663 il possesso è documentato da confini. |
|
|
SUPERFICIE 1750 mq Intorno al 1681 assieme alla futura p.f. 543, questa p.f. faceva parte della porzione di terreno che Giacomo Inama ereditava dal padre Silvestro. L'eredità per il motivo più sotto specificato si riferiva solamente all'utile dominio. Nel 1780 da quanto appare dal catasto teresiano il terreno era proprietà della Mensa Vescovile e pertanto soggetto al Gafforio. Questa situazione ritengo si possa riferire a tempi molto precedenti, pertanto tutti i nominativi qui a fianco sono da considerare come affittuari. In un periodo imprecisato è avvenuta poi l'affrancazione del terreno. |
1681 1699 |
Inama Giacomo |
Giacomo era figlio di Vittore Inama. | |
d.1699 1745 |
Inama Silvestro |
Dopo la morte del padre Giacomo, diventava possessore il figlio Silvestro abitante a Taio. | ||
d.1745 |
Inama Giacomo Antonio |
Giacomo Antonio era figlio di Silvestro Inama. | ||
1776 1780 |
Giovanni Francesco riceveva il terreno da Giacomo Antonio Inama di Taio. | |||
1816 1825 |
Antonio era figlio del fu Giovanni Francesco Inama. | |||
1845 1859 1870 1904 |
Giuseppe era figlio di Antonio Inama. | |||
1907 |
Inama Ferdinando Inama Modesto Inama Romedio Inama Angelo Inama Candido |
I 5 figli del fu Giuseppe Inama vennero in possesso del terreno per aggiudicazione ereditaria. | ||
d.1907 | Inama Romedio | Dovrebbe essere rimasto proprietà di Romedio Inama. |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
|
1663 p.1681 |
Inama Silvestro |
Silvestro era possessore di tutto il terreno a Campo Vecchio. Nel 1663 il possesso è documentato da confini. |
|
|
SUPERFICIE 1100 mq La p.f. risulta oggi frazionata in 540/1. ma non v'è traccia di un' eventuale 540/2. Sicuramente prima del 1695 il terreno formava un'unica entità con le p.f. 541 e 542 per la misura di circa 6 Stari ed apparteneva a Vittore Inama. Nel 1695 fu suddiviso fra i suoi tre figli Giovanni Giacomo, Vittore e Ottavio ai quali toccarono circa 2 Stari per ciascuno e rispettivamente la porzione a nord, quella centrale e quella a sud. Per il motivo più sotto specificato la proprietà si riferiva solamente all'utile dominio. Nel 1780 da quanto appare dal catasto teresiano il terreno era proprietà della Mensa Vescovile e pertanto soggetto al Gafforio. Questa situazione ritengo si possa riferire a tempi molto precedenti, pertanto tutti i nominativi qui a fianco sono da considerare come affittuari. In un periodo imprecisato è avvenuta poi l'affrancazione del terreno. |
1681 p.1690 |
Inama Vittore |
Vittore Inama era il padre di Giovanni Giacomo e di Vittore. | |
1695 |
Inama Giovanni Giacomo Inama Vittore |
La parte sud apparteneva a Vittore Inama. | ||
1705 1716 1731 |
Inama Giovanni Giacomo |
Nel 1705 moriva Vittore e la sua parte passava al fratello Giovanni Giacomo Inama. | ||
d.1731 ca.1776 |
Inama Govanni Giacomo |
Acquisito per eredità dal padre Giovanni Giacomo Inama. | ||
1780 1815 |
Giovanni Francesco era figlio del fu Giovanni Giacomo Inama. | |||
1825 | Giovanni abitava a Taio ed era figlio del fu Giovanni Francesco Inama. | |||
p.1859 |
Inama Francesco |
Francesco figlio di Giovanni Inama vendeva a Lorenzo Inama il terreno. | ||
1859 |
||||
1870 |
I tre erano fratelli e figli del fu Valentino Inama. | |||
1902 |
La proprietà di Lorenzo risulta da confini. | |||
1903 1904 |
Inama Demetrio Inama Fiorenzo |
Demetrio e Lorenzo erano figli del fu Lorenzo Inama ai quali appartiene la p.f. 540/1. |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
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1663 p.1681 |
Inama Silvestro |
Silvestro era possessore di tutto il terreno a Campo Vecchio. Nel 1663 il possesso è documentato da confini. |
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SUPERFICIE 1172 mq Oggi la p.f. 541 è stata assorbita dalla 542. Sicuramente prima del 1695 il terreno formava un'unica entità con la p.f. 540, per la misura di circa 6 Stari ed apparteneva a Vittore Inama. Nel 1695 fu suddiviso fra i suoi tre figli Giovanni Giacomo, Vittore e Ottavio ai quali toccarono circa 2 Stari per ciascuno e rispettivamente la porzione a nord, quella centrale e quella a sud. Per il motivo più sotto specificato la proprietà si riferiva solamente all'utile dominio. Nel 1780 da quanto appare dal catasto teresiano il terreno era proprietà della Mensa Vescovile e pertanto soggetto al Gafforio. Questa situazione ritengo si possa riferire a tempi molto precedenti, pertanto tutti i nominativi qui a fianco sono da considerare come affittuari. In un periodo imprecisato è avvenuta poi l'affrancazione del terreno. VERIFICARE SE IL GAFFORIO CE'ERA Nel 1807 si dice che nel campo c'erano delle piante di gelso delle quali si trova riscontro anche nella mappa qui a fianco del 1859. |
1681 p.1690 |
Inama Vittore |
Vittore Inama era il padre di Ottavio e di Vittore | |
1695 |
Inama Ottavio Inama Vittore |
La parte nord apparteneva a Vittore Inama. | ||
1705 1716 1745 |
Inama Ottavio |
Nel 1705 moriva Vittore e la sua parte passava al fratello Ottavio Inama. | ||
1780 1788 |
Acquisito per eredità dal padre Ottavio Inama. | |||
1792 1806 |
Inama Giovanni Battista |
Il terreno pervenne a Giovanni Battista per divisione con i suoi fratelli Giuseppe e Giacomo figli di Giacomo Inama. | ||
1806 |
Tamè Giovanni Maria |
Giovanni Maria venne in possesso del terreno per acquisto fatto da Giobatta Inama fu Giacomo abitante a Brescia. | ||
1825 | ||||
1859 |
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1870 |
||||
p.1884 |
Tamè Giovanni Maria |
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1884 |
Tamè Vigilio Tamè Vittore |
Terreno venduto loro dal fratello Giovanni Maria Tamè. | ||
1902 |
Tamè Vigilio Tamè Dionigio Tamè Emanuele |
Il terreno rimane indiviso fra lo zio Vigilio e i suoi nipoti Dionigio ed Emanuele figli del defunto Vittore. | ||
1906 |
Tamè Dionigio |
Dionigio diventa unico proprietario del terreno per acquisto fatto dallo zio Vigilio e dal fratello Emanuele. |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
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1663 p.1681 |
Inama Silvestro |
Silvestro era possessore di tutto il terreno a Campo Vecchio. Nel 1663 il possesso è documentato da confini. |
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SUPERFICIE 1689 mq Intorno al 1681, assieme alla futura p.f. 539, questa p.f. faceva parte della porzione di terreno che Giacomo ereditava dal padre Silvestro. Per il motivo più sotto specificato la proprietà si riferiva solamente all'utile dominio. Nel 1780 da quanto appare dal catasto teresiano il terreno era proprietà della Mensa Vescovile e pertanto soggetto al Gafforio. Questa situazione ritengo si possa riferire a tempi molto precedenti, pertanto tutti i nominativi qui a fianco sono da considerare come affittuari. In un periodo imprecisato è avvenuta poi l'affrancazione del terreno. |
1681 1699 |
Inama Giacomo |
Giacomo era figlio di Vittore Inama. | |
d.1699 1745 |
Inama Silvestro |
Dopo la morte del padre Giacomo Inama, diventa proprietario il figlio Silvestro abitante a Taio. | ||
d.1745 |
Inama Giacomo Antonio |
Giacomo Antonio era figlio di Silvestro Inama. | ||
1776 1780 |
Giovanni Francesco riceveva il terreno da Giacomo Antonio Inama di Taio. | |||
1825 | Giacomo Antonio era figlio del fu Giovanni Francesco Inama. | |||
1859 1870 1880 |
Filippo era figlio del fu Giacomo Antonio Inama. | |||
1880 1904 |
Inama Giacomo |
Giacomo era figlio di Filippo Inama. |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
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1743 |
Mendini Giacomo
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La proprietà di Giacomo risulta da confini. |
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|
SUPERFICIE 2228 mq La p.f. 545 non esiste più. |
1744 |
Mendini Giacomo Antonio |
Giacomo Antonio era figlio del fu Giacomo e risiedeva a Sanzeno. | |
1775 |
Mendini Giacomo Antonio eredi |
Gli eredi erano i suoi figli Giacomo Antonio e Michele che abitavano a Sanzeno. | ||
1780 |
Pervenne nelle disponibilità di Romedio Maria, zio di Michele e Giacomo Antonio sopraccitati. | |||
1825 1859 |
||||
1870 |
Giuseppe era figlio del fu Baldassarre Inama. | |||
1900 1904 |
Inama Geremia |
Geremia era il figlio di Giuseppe Inama. Compare solo la p.f. 546 |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
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ca.1600 |
Inama Marino
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|
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SUPERFICIE 2034 mq Allo stesso proprietario probabilmente apparteneva la scomparsa p.f. 544. Il terreno prima dell'Ottocento era identificato anche con il nome "Ciaseta di sopra", oppure Rizzai. |
1662 p.1675 |
Inama Cipriano |
Nel 1662 la proprietà di Cipriano Inama risulta da confini dei terreni vicini. | |
1695 p.1710 |
Inama Marino |
Nel 1695 la proprietà di Marino Inama risulta da confini del campo a Rizzai. | ||
1717 |
Panizza Pietro Lorenzo |
Il Panizza acquistava il terrneno da Maria Inama figlia di Marino e moglie di Bartolomeo Bernardelli di Piano. | ||
ca.1730 |
Panizza Ferdinando |
|||
p.1743 |
Panizza Pietro Antonio |
|||
1743 1780 |
Thun Giovanni Vigilio |
|||
1806 1835 |
Castel Bragher |
La proprietà di Castel Bragher risulta da confini di Rizzai. | ||
1859 1864 1870 1904 |
Giuseppe era figlio del fu Antonio Inama. Nel 1904 il terreno è detto anche Rizzai. | |||
1907 |
Inama Ferdinando Inama Modesto Inama Romedio Inama Angelo Inama Candido |
I 5 figli di Giuseppe vennero in possesso del terreno per aggiudicazione ereditaria. |
||
d.1907 | Inama Candido | |||
p.1961 |
Inama Remo |
Remo era figlio di Candido Inama. |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
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ca.1600 |
Inama Marino
|
|
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SUPERFICIE 2469 mq Il terreno prima dell'Ottocento era identificato anche con il nome "Ciaseta di sopra" oppure Rizzai. Dal 1864 al 1904 secondo il libro d'impianto del catasto sarebbe proprietario Giuseppe Inama. Questa informazione però è incongruente con quello che si ricava da altre fonti, dove nello stesso periodo risultava proprietario Giovanni Inama fratello di Giuseppe. |
1662 p.1675 |
Inama Cipriano |
Nel 1662 la proprietà di Cipriano Inama risulta da confini dei terreni vicini. | |
1695 p.1710 |
Inama Marino |
Nel 1695 la proprietà di Marino Inama risulta da confini del campo a Rizzai. | ||
1717 |
Panizza Pietro Lorenzo |
Il Panizza acquistava il terrneno da Maria Inama figlia di Marino e moglie di Bartolomeo Bernardelli di Piano. | ||
ca.1730 |
Panizza Ferdinando |
|||
p.1743 |
Panizza Pietro Antonio |
|||
1743 1780 |
Thun Giovanni Vigilio |
|||
1806 1835 |
Castel Bragher |
La proprietà di Castel Bragher risulta da confini di Rizzai. | ||
1859 1870 |
Inama Giovanni |
Giovanni era figlio di Antonio Inama. Nel 1870 la proprietà di Giovanni risulta anche da confini di terreni limittrofi. | ||
ca.1960 |
Inama Tullio |
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Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
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1636 |
Cordini Baldassarre
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SUPERFICIE 3060 mq La piccola p.f. 552 ha assorbito la 551 che è quindi scomparsa. Il terreno che comprendeva anche le p.f. 553 e 554, dopo la morte di Silvestro avvenuta nel 1681, era stato diviso in due porzioni uguali fra i due figli Vittore e Giacomo. Dopo la morte di Vittore, la sua parte fu divisa fra i figli Ottavio e Giovanni Giacomo. Nella mappa qui a fianco non risulta chiara la divisione per metà in quanto la strada imperiale inizialmente passava a valle del terreno e con la costruzione della nuova strada nel 1855, invece fu fatta passare in mezzo alle p.f. 551 e 552 stravolgendone la superficie. Nel 1782 si capisce che Giacomo è livellario della parte a monte del terreno che era di Giacomo Antonio Inama di Taio. Nel Settecento la p.f. era divisa in due porzioni una a nord e una a sud. Quella a nord era proprietà di Giacomo fu Ottavio Inama, quella a sud della chiesa di Sanzeno. A monte lo stesso Giacomo era livellario dei Gesuiti di Trento. Nel 1867 si dice che vi erano delle piante di gelsi, evidenti anche dalla mappa qui a fianco del 1859. Oggi la p.f. in mappa mostra visivamente una superficie maggiore di quella evidenziata nella qui a fianco. |
p.1662 |
Cordini Maddalena |
Maddalena era figlia di Baldassarre e moglie di Giovanni Bergamo di Taio. | |
1662 |
Inama Silvestro |
Silvestro acquistava il terreno da Maddalena Cordini. | ||
1695 |
Inama Giacomo Inama Ottavio |
Giacomo abitava a Taio ed era lo zio di Ottavio | ||
1715 1716 1744 |
Inama Silvestro Inama Ottavio
|
Silvestro era figlio di Giacomo Inama. Nel 1744 si dice che Ottavio era livellario della Compagnia di Gesù di Trento. | ||
1769 1780 1782 |
Giacomo era figlio del fu Ottavio Inama. | |||
p.1806 |
Inama Giuseppe Inama Giovanni Battista |
Giuseppe e Giovanni Battista erano figli di Giacomo Inama. Giovanni Battista possedeva una parte al centro, dato che Giuseppe confinava a est e a ovest. | ||
1806 |
Inama Giuseppe |
Giuseppe acquistava la parte del fratello Giovanni Battista Inama. | ||
1825 | ||||
1835 |
Inama Giovanni Inama Giacomo |
Giovanni e Giacomo era figli del fu Giacomo Inama. Il campo fu diviso in due porzioni, quella a monte toccava a Giacomo mentre quella a valle a Giovanni. | ||
1859 |
Inama Giacomo |
Giacomo era figlio del fu Giacomo Inama. | ||
1867 1870 |
Nel 1867 Giacomo rilevava il terreno per 120 Fiorini in danno di Giacomo fu Giacomo Inama ed in "esecuzioni" di Giovanni Battista Ossanna di Cles. | |||
p.1882 |
fratelli abitanti a Taio. | |||
1882 |
Luigi Mendini esce dalla comproprietà con i fratelli. | |||
1891 1904 |
Inama Francesco |
Francesco era figlio di Giacomo Inama e acquistava il terreno dai fratelli Mendini. Compare solo la p.f. 552. |
.
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
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1636 |
Cordini Baldassarre
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SUPERFICIE 3450 mq Il terreno che comprendeva anche le p.f. 551 e 552, dopo la morte di Silvestro avvenuta nel 1681, era stato diviso in due porzioni uguali fra i due figli Vittore e Giacomo. Quindi dopo la morte di Vittore, la sua parte divisa fra i figli Ottavio e Giovanni Giacomo. |
p.1662 |
Cordini Maddalena |
Maddalena era figlia di Baldassarre e moglie di Giovanni Bergamo di Taio. | |
1662 |
Inama Silvestro |
Silvestro acquistava il terreno da Maddalena Cordini. | ||
1695 1715 1723 |
Inama Giovanni Giacomo |
|||
1743 1744 |
Inama Giovanni Giacomo |
Giovanni Giacomo fu Giovanni Giacomo Inama da confini dei terreni vicini si dice livellario della Compagnia di Gesù di Trento. | ||
1769 1766 |
Padri Gesuiti di Trento Canonica di Sanzeno |
Nel 1766 la parte a valle di questa p.f. che era livello canonicale, sembra sia stata ceduta da Giacomo Antonio Inama a Pietro Antonio Mendini (1744) | ||
1780 |
Inama Giacomo Antonio |
Taio | ||
1816 |
Mendini Giacomo |
Giacomo Mendini riceve il terreno dal seminario vescovile il terreno refutato da Giacomo fu Giacomo Inama. | ||
1819 |
Mendini Giacomo |
Giacomo era figlio del fu Romedio Maria Mendini. | ||
1830 |
Mendini Romedio |
Si trattava del "consigliere", e la proprietà appariva da confini. | ||
1859 1870 |
Nel 1870 la proprietà di don Giacomo appariva anche da confini. | |||
p.1882 |
||||
1882 |
Luigi Mendini usciva dalla comproprietà con i fratelli. | |||
1891 1904 |
Inama Francesco |
Francesco figlio di Giacomo Inama acquistava il terreno dai fratelli Mendini. |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
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1662 |
Inama Marino
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SUPERFICIE 1163 mq (p.f. 555) SUPERFICIE 1305 mq (p.f. 556) Oggi la p.f. 556 ha assorbito metà della superficie della p.f. 555. La prima occupa la parte a nord mentre la seconda la parte sud. Nel 1830 misurava 4,5 Stari, che corrispondeva alla superficie effettivamente occupata cioè circa 2000 mq. |
ca.1675 |
Inama Giovanni Battista |
Da confini dei terreni vicini risultava la proprietà degli eredi del fu Valentino Inama. Da evidenze successive si intuisce che il terreno entro in possesso di Giovanni Battista Inama. | |
1684 |
Inama Antonio e fratelli |
Da confini dei terreni vicini risultava la proprietà degli eredi del fu Giovanni Battista Inama. | ||
1710 |
Inama Valentino |
Valentino era figlio del fu Giovanni Battista Inama. | ||
1724 |
Rosetta Antonio |
La proprietà del Rosetta risultava da confini dei terreni vicini. Antonio Rosetta era il marito di Maddalena Inama, figlia di Bartolomeo, quest'ultimo era fratello di Valentino. | ||
1744 |
Inama Giovanni Battista |
La proprietà di Giovanni Battista risultava da confini. Ma forse visto che dopo si incontra ancora Antonio Rosetta era uno sbaglio. | ||
p.1766 |
Rosetta Antonio |
Credo fosse figlio dell'Antonio sopraccitato. | ||
1766 |
Inama Giovanni Battista erede |
La proprietà di Giovanni Battista risultava da confini. L'erede non specificato di Giobatta Inama aveva comprato il campo da Antonio Rosetta. | ||
1780 |
Giovanni era figlio di Giobatta Inama. | |||
p.1804 |
Anna era figlia di Giovanni Inama e moglie di Giuseppe Perenthaler. | |||
1804 |
Inama Baldassarre |
Baldassarre acquistava il terreno da Anna Inama. | ||
1825 1830 1859 1870 |
Silvestro era figlio del fu Baldassarre Inama. | |||
1891 1900 1904 1910 |
Inama Agostino Inama Filippo |
Agostino e Filippo erano figli del fu Baldassarre Inama. Il terreno è diviso in due porzioni. Ad Agostino la parte a sud (oggi p.f. 556) mentre a Filippo la parte a nord.( oggi p.f. 555) |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
|
1662 |
Conci Giovanni Antonio Eredi |
La proprietà degli eredi Conci risultava da confini. |
|
|
SUPERFICIE 1945 mq Ritengo che la parte nord di questa p.f., assieme alle p.f. 559, 560 e alla parte nord della p.f. 563, fosse appartenuta alla canonica di Sanzeno. Il terreno della canonica da quanto appurato incrociando informazioni di diversi documenti, si estendeva in parte anche sulle p.f. 551, 552, 553 e 554 occupandone la parte a sud. |
1695 |
Inama Giacomo |
||
1710 |
Inama Silvestro |
Taio | ||
1744 |
Giacomo Antonio Inama di Taio era in parte proprietario e in parte livellario della canonica di Sanzeno. Nel 1744 tutto il campo, comprese perciò le p.f. 563, 564, 559, 560, 561, 562 erano locate a Pietro Antonio Mendini. | |||
1780 |
||||
1825 | Taio | |||
1830 |
Inama Valentino |
La proprietà di Valentino risultava da confini di alcuni terreni vicini. | ||
1859 |
||||
1870 |
Da confini del 1870 risultava proprietaria Teresa moglie di Pietro Inama. (Sarà stata Maria Melchiori invece di Teresa?) | |||
1880 |
Inama Pietro |
Pietro era figlio del fu Valentino Inama. | ||
1891 1904 |
Inama Mansueta |
Mansueta era figlia del fu Pietro Inama. |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
|
1636 |
Cordini Baldassarre
|
|
|
|
SUPERFICIE 1891 mq Ritengo che la parte nord di questa p.f., assieme alla parti nord delle p.f. 563, 564 e 558, fosse appartenuta alla canonica di Sanzeno. Il terreno della canonica da quanto appurato incrociando informazioni di diversi documenti, si estendeva in parte anche sulle p.f. 551, 552, 553 e 554 occupandone la parte a sud. |
1662 |
Cordini Maddalena |
Maddalena era figlia di Baldassarre e moglie di Giovanni Bergamo di Taio. La proprietà di Maddalena risultava da confini. | |
1695 |
Inama Giacomo |
|||
1710 |
Inama Silvestro |
|||
1744 |
Giacomo Antonio Inama di Taio era in parte proprietario e in parte livellario della canonica di Sanzeno. Nel 1744 tutto il campo, comprese perciò le p.f. 557, 558 563 e 564, erano locate a Pietro Antonio Mendini. | |||
p.1753 |
||||
1753 |
||||
1762 1769 |
||||
1780 |
||||
1825 1835 |
Nel 1835 la proprietà di Pietro Mendini risultava da confini del terreno a nord. | |||
1854 | Nel 1854 eredita questa parte di campo dal padre Pietro. | |||
1854 |
Mendini Barbara |
Barbara era figlia di Francesco Mendini. | ||
1859 1880 |
Da confini nel 1880 si trova che il terreno apparteneva a Giacomo Inama (Zitol), e a volte a Barbara sua moglie. | |||
1903 1904 |
Inama Francesco |
Assegnato dal padre Giacomo per legittima di parte materna. |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
|
1636 |
Cordini Baldassarre
|
|
||
SUPERFICIE 2470 mq La p.f. 564 non esiste più. Ritengo che la parte nord di questa p.f., assieme alle p.f. 559, 560 e alla parte nord della p.f. 558, fosse appartenuta alla canonica di Sanzeno. Il terreno della canonica da quanto appurato incrociando informazioni di diversi documenti, si estendeva in parte anche sulle p.f. 551, 552, 553 e 554 occupandone la parte a sud. la 564 è estinta |
1662 |
Cordini Maddalena |
Maddalena era figlia di Baldassarre e moglie di Giovanni Bergamo di Taio. La proprietà di Maddalena risultava da confini. | |
1695 |
Inama Giacomo |
|||
1710 |
Inama Silvestro |
|||
1744 |
Giacomo Antonio Inama di Taio era in parte proprietario e in parte livellario della canonica di Sanzeno. Nel 1744 tutto il campo, comprese perciò le p.f. 557, 558 559, 560, 561, 562 erano locate a Pietro Antonio Mendini. | |||
1762 |
Le due sorelle erano figlie di Pietro Antonio Mendini. La loro proprietà è stata dedotta dai confini. | |||
1769 1780 |
Nel 1769 la proprietà di Francesco è stata dedotta da confini. | |||
1806 1825 1835 |
Nel 1806 da confini si ricava che il terreno era livello Panizza. Questo perchè credo prima appartenesse a Giacomo Antonio Inama di Taio. | |||
1854 1859 1863 |
Battista nel 1854 eredita questo terreno dal padre Pietro Mendini. | |||
1880 1904 |
Inama Francesco |
Giovanni Battista Mendini vende il campo a Francesco Inama figlio di Giacomo "Zitol". Nel 1870 risulta proprietaria Barbara Mendini nipote di Battista e madre di Francesco Inama. |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
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p.1677 |
Massenza Concio
|
|
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SUPERFICIE 2508 mq Il terreno era detto Pra del Conz perchè il prato nel Seicento apparteneva a Concio Massenza. Nel 1728 il prato, assieme all'arativo alle Greute, entrava a far parte, per presumibile dono da parte di Anna Caterina Bombarda, del beneficio della Cappella Lauretana di Castel Bragher per il quale il locatario, membro della famiglia Tamè, pagava 1 Staro di formento, 1 Staro segala e 4 Troni in denaro. |
1677 |
Mendini Giacomo Mendini Antonio |
Acquisito da Giovanni Romedio Fuganti del quale Concio Massenza era "affitalino" e nel 1677 ceduto ai due fratelli Mendini qui a fianco riportati. | |
1723 |
Mendini Giacomo Mendini Giacomo Antonio |
Giacomo e Giacomo Antonio erano figli del fu Giacomo Mendini sopra riportato. | ||
1723 |
Mendini Giacomo Antonio |
Nel 1723 i due fratelli qui sopra cedono questa parte di terreno a Giacomo Antonio fu Antonio Mendini. | ||
1728 |
Bombarda Anna Caterina |
Giacomo Antonio Mendini cede il terreno ad Anna Caterina Bombarda. | ||
1728 |
Bombarda Anna Caterina Tamè Simone (locatario) |
Anna Caterina era figlia del fu Giovanni Michele e moglie di Cristoforo Parteli di Sfruz. Anna Caterina investe nel 1728 per 19 anni Simone fu Vittore Tamè. | ||
1744 |
Tamè Simone (locatario) |
La condizione di affittuario del Mendini traspare anche da confini di un terreno vicino. | ||
1780 |
||||
1825 | ||||
1859 |
||||
1870 |
Tamè Vittore Tamè Vigilio |
|||
1902 1904 |
Tamè Vigilio Tamè Dionigio Tamè Emanuele |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
|
p.1677 |
Massenza Concio
|
|
||
SUPERFICIE 1011 mq Il terreno che nel Seicento era boschivo, apparteneva presumibilmente a Concio Massenza e si estendeva anche sul territorio di Coredo. Il luogo era anche detto Pradaz e dopo il 1780 passò in mano a Romedio Maria Mendini. |
1677 |
Mendini Giacomo Mendini Antonio |
Acquisito da Giovanni Romedio Fuganti del quale Concio Massenza era "affitalino" e nel 1677 ceduto ai due fratelli Mendini qui a fianco riportati. | |
1723 |
Mendini Giacomo Mendini Giacomo Antonio |
Giacomo e Giacomo Antonio erano figli del fu Giacomo Mendini sopra riportato. | ||
1728 |
Mendini Giacomo Antonio |
|||
1780 |
Mendini Giacomo Antonio |
Di Sanzeno (CaTer) | ||
p.1805 |
Mendini Romedio |
Credo fosse Romedio Maria Mendini. | ||
1805 |
Inama Giacomo |
Giacomo era figlio di Giuseppe Inama e acquisiva il terreno da Romedio Mendini. | ||
1806 |
Giovanni Maria acquisiva il terreno da Giacomo figlio di Giuseppe Inama. | |||
1825 | Domenica era vedova di Giovanni Maria Tamè. | |||
1825 1840 |
Tamè Giuseppe |
|||
1840 1859 |
||||
1904 |
Tamè Matilde |
Matilde risulta dal Libro di Impianto del Catasto del 1904. | ||
1906 1910 |
Inama Eugenio |
Acquisito all'asta in danno delle eredi di Matilde Tamè. | ||
d.1921 |
Inama Alessandro |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
|
p.1677 |
Massenza Concio
|
|
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SUPERFICIE 730 mq Il prato è sempre stato contraddistinto dal nome "Pra del Conz" |
1677 |
Mendini Giacomo Mendini Antonio |
fratelli | |
1720 |
Mendini Giacomo Antonio |
Giacomo Antonio era figlio del fu Antonio Mendini sopraccitato. | ||
1721 1728 1738 |
Mendini Margherita |
Margherita era figlia di Giacomo Antonio Mendini. Nel 1738 Margherita vendeva il prato ai coniugi Vittore e Caterina Tamè per 36 Ragnesi. | ||
1738 1744 |
Tamè Vittore |
|||
d.1744 |
Tamè Caterina |
Caterina figlia di Vittore Tamè possiede il campo assieme alla madre Caterina. | ||
1751 |
Mendini Bartolomeo |
Caterina figlia di Vittore Tamè e sua madre Caterina vendono il prato a Bartolomeo Mendini per 30 Ragnesi. In seguito il Mendini cedeva il prato a Giobatta Inama. | ||
1754 |
Inama Giovanni Battista |
Giovanni Battista rivendeva il prato a Bartolomeo Mendini. | ||
1754 1769 |
Mendini Bartolomeo |
|||
1780 1802 |
||||
1802 |
Mendini Matteo |
Maria Caterina Inama vedova di Giovanni Mendini vende il prato al cognato Matteo. | ||
1806 1825 |
Inama Giacomo |
Giacomo era figlio di Giuseppe Inama ed acquisiva il prato da Matteo Mendini per 150 Ragnesi. | ||
1825 | ||||
1825 1855 |
Inama Giovanni |
Giovanni era figlio di Giacomo Inama. | ||
1855 1859 |
||||
1860 |
Inama Luigia |
Luigia era una sorella di Eugenio Inama. | ||
1860 |
Eccher Andrea Eccher Felice |
Il prato fu venduto da Luigia Inama ai fratelli Eccher per 90 Fiorini. | ||
1870 1904 |
||||
d.1904 |
Eccher Enrico |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
|
p.1778 |
Comunità di Dermulo
|
|
||
Era detto anche Pra Comun. Oggi questa p.f. ha raggruppato le p.f. 571, 572, 573 e 574 e si presenta divisa in 570/1, 570/2 e 570/3. Molto probabilmente il prato comunale prima della vendita al Mendini era rappresentato solamente dalla odierna p.f. 570/1, misurando questa poco più di 10.000 mq, corrispondente quindi ai circa 20 Stari dichiarati nel Settecento. |
1778 1780 1784 |
Giovanni acquistava dal comune di Dermulo il prato, accollandosi i 300 Ragnesi che erano assicurati su tale prato in favore dei fratelli don Gaspare e Antonio Chilovi di Taio. | ||
1785 1818 |
Comunità di Dermulo |
Il prato ritornava in mano alla comunità di Dermulo. | ||
1818 1821 |
Mendini Giacomo |
Il Mendini comperava il prato all'asta dalla comunità di Dermulo. Nel 1818 risultava già suo da confini della p.f. 587. | ||
1825 | Taio | |||
1856 1859 |
Taio | |||
1870 |
Taio | |||
1882 |
Taio |
|||
1892 |
Mendini
Arnaldo Mendini Ludovico |
Arnaldo e Ludovico erano figli di Luigi Mendini. | ||
1898 | Mendini Arnaldo | Taio | ||
1902 1904 |
Mendini Celeste |
Celeste risiedeva a Cavalese.
Si dice che Celeste acquistava anche la p.f. 1485/2 su Coredo. Quindi se ne
ricava che qualcuno dei suoi avi tra il 1870 e il 1874 aveva acquisito a sua
volta questo terreno dagli eredi Martini. La proprietà si riferisce alla p.f. 570/1 |
||
1904 1910 |
Inama Romedio | La p.f. 570/1 | ||
1895 1904 |
Strada erariale |
La particella 570/2 apparteneva all'Imperial Reggio Erario. |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
|
p.1778 |
Comunità di Dermulo
|
|
||
Era detta anche Pra Comun. Oggi questa p.f. è stata assorbita dalla p.f. 570. Molto probabilmente il prato comunale prima della vendita al Mendini era rappresentato solamente dalla odierna p.f. 570/1, misurando questa poco più di 10.000 mq, corrispondente quindi ai circa 20 Stari dichiarati nel Settecento. |
1778 1780 1784 |
Giovanni acquistava dal comune di Dermulo il prato, accollandosi i 300 Ragnesi che erano assicurati su tale prato in favore dei fratelli don Gaspare e Antonio Chilovi di Taio. | ||
1785 1818 |
Comunità di Dermulo |
Il prato ritornava in mano alla comunità di Dermulo. | ||
1818 1821 |
Mendini Giacomo |
Il Mendini comperava il prato all'asta dalla comunità di Dermulo. | ||
1825 | Taio | |||
1856 1859 |
Taio | |||
1870 |
Taio | |||
1882 |
Mendini Luigi |
Taio | ||
1892 |
Mendini
Arnaldo Mendini Ludovico |
Arnaldo e Ludovico erano figli di Luigi Mendini. | ||
1898 | Mendini Arnaldo | Taio | ||
1902 | Mendini Celeste | Celeste risiedeva a Cavalese. Si dice che Celeste acquistava anche la p.f. 1485/2 su Coredo. Quindi se ne ricava che qualcuno dei suoi avi tra il 1870 e il 1874 aveva acquisito a sua volta questo terreno dagli eredi Martini. | ||
1904 | Inama Romedio |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
|
1744 |
Comunità di Dermulo 1.1 Mendini Giacomo 1.2 |
|
||
Era detta anche Pra Comun. Oggi questa p.f. è stata assorbita dalla p.f. 570. Molto probabilmente il prato comunale prima della vendita al Mendini era rappresentato solamente dalla odierna p.f. 570/1, misurando questa poco più di 10.000 mq, corrispondente quindi ai circa 20 Stari dichiarati nel Settecento. Infatti il prato che nel CaTer era intestato a Romedio Maria Mendini e che misurava 699 Pertiche ossia 2500 mq, si dice che confinava con la strada a ovest, a sud con Bartolomeo Mendini e dalle altre parti con il comune. Per cui si potrebbe riconoscere questo prato con la parte ovest della futura p.f. 573. |
1778 1780 1784 |
(Comunità di Dermulo) Mendini Giovanni 1.1 Mendini Romedio Maria 1.2 |
Giovanni acquistava dal comune di Dermulo il prato, accollandosi i 300 Ragnesi che erano assicurati su tale prato in favore dei fratelli don Gaspare e Antonio Chilovi di Taio. | |
1785 1818 |
Comunità di Dermulo 1.1 Mendini Romedio Maria 1.2 |
Il prato ritornava in mano alla comunità di Dermulo. | ||
1818 1821 |
Mendini Giacomo 1 |
Il Mendini comperava il prato all'asta dalla comunità di Dermulo e quindi diventava l'unico proprietario del grande appezzamento. | ||
1825 | ||||
1848 1863 |
Nel 1848 e 1863 la proprietà Mendini si è rilevata anche dai confini. | |||
1870 |
||||
1882 |
Mendini Luigi |
|||
1892 |
Mendini
Arnaldo Mendini Ludovico |
Arnaldo e Ludovico erano figli di Luigi Mendini. | ||
1898 | Mendini Arnaldo | |||
1902 | Mendini Celeste | Celeste risiedeva a Cavalese. Si dice che Celeste acquistava anche la p.f. 1485/2 su Coredo. Quindi se ne ricava che qualcuno dei suoi avi tra il 1870 e il 1874 aveva acquisito a sua volta questo terreno dagli eredi Martini. | ||
1904 | Inama Romedio |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
|
p.1778 |
Comunità di Dermulo |
Il Mendini possedeva la parte a monte del prato. |
|
|
Era detta anche Pra Comun. Oggi questa p.f. è stata assorbita dalla p.f. 570. Una piccola parte di questa p.f. sembra sia appartenuta al maso Martini che possedeva la contigua p.f. 1485 sul CC di Coredo. Molto probabilmente il prato comunale prima della vendita al Mendini era rappresentato solamente dalla odierna p.f. 570/1, misurando questa poco più di 10.000 mq, corrispondente quindi ai circa 20 Stari dichiarati nel Settecento. |
1778 1780 1784 |
Giovanni acquistava dal comune di Dermulo il prato, accollandosi i 300 Ragnesi
che erano assicurati su tale prato in favore dei fratelli don Gaspare e Antonio
Chilovi di Taio. Il Mendini possedeva la parte a monte del prato. |
||
1785 1818 |
Comunità di Dermulo |
Il prato ritornava in mano alla comunità di Dermulo. Il Mendini possedeva la parte a monte del prato. |
||
1818 1821 |
Mendini Giacomo Martini Antonio |
Il Mendini comperava il prato all'asta dalla comunità di Dermulo. Il Martini possedeva la parte a monte del prato. |
||
1825 |
Martini Antonio |
Taio | ||
1848 1863 |
Mendini Giuseppe |
|||
1870 |
Martini don Carlo |
Taio | ||
1882 |
Mendini Luigi |
Taio | ||
1892 |
Mendini
Arnaldo Mendini Ludovico |
Arnaldo e Ludovico erano figli di Luigi Mendini. | ||
1898 | Mendini Arnaldo | Taio | ||
1902 | Mendini Celeste | Celeste risiedeva a Cavalese. Si dice che Celeste acquistava anche la p.f. 1485/2 su Coredo. Quindi se ne ricava che qualcuno dei suoi avi tra il 1870 e il 1874 aveva acquisito a sua volta questo terreno dagli eredi Martini. | ||
1904 | Inama Romedio |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
|
ca.1750 |
Comune di Dermulo
|
|
||
SUPERFICIE 3038 mq Sembra che alla metà del Settecento, assieme alle p.f. 577, 580, 578 e 579 il terreno, proprietà comunale, fosse ancora coperto da bosco e in seguito messo a coltura da Bartolomeo Mendini. |
1780 |
|||
1783 1825 1832 |
Nel 1783 il padre Bartolomeo assegnava al figlio Matteo questo terreno. Nel 1786 Matteo assicurava la moglie Teresa Paoli che quindi lo deteneva fino alla sua morte avvenuta nel 1834. | |||
1837 1852 |
Teresa era figlia di Matteo aveva sposato in prime nozze Francesco Paoli e in seconde nozze Stefano Inama di Sanzeno. | |||
1859 |
Inama Stefano |
Stefano era figlio di Teresa Mendini. | ||
1870 |
Inama Maria |
Maria figlia di Stefano Inama era suora ed era rappresentata dal fratello Stefano fu Stefano Inama. | ||
p.1876 |
Inama Stefano |
|||
1876 1880 1887 |
Stefano nel 1876 vendeva il terreno a Romedio Endrizzi per 150 Fiorini. | |||
1887 1899 |
Endrizzi Francesco |
|||
1899 1902 1904 1945 |
Eccher Enrico |
Enrico Eccher si aggiudicava il terreno all'asta in danno di Francesco Endrizzi, al prezzo di 126 Fiorini. | ||
1945 |
Eccher Enrico eredi |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
|
ca.1750 |
Comune di Dermulo
|
|
||
SUPERFICIE 1715 mq Sembra che alla metà del Settecento assieme alle p.f. 578, 579, 575 e 576 il terreno, proprietà comunale, fosse ancora coperto da bosco e in seguito messo a coltura da Bartolomeo Mendini. Le p.f. oggi sono attraversate dalla strada provinciale per Coredo e si presentano frazionate in 577/1, 577/2, 577/3, 580/1, 580/2 e 580/3. La superficie sopra indicata si riferisce al terreno coltivabile (p.f. 577/1) |
1780 |
|||
1783 1825 1832 |
Nel 1783 il padre Bartolomeo assegnava al figlio Matteo questo terreno. Nel 1786 Matteo assicurava la moglie Teresa Paoli che quindi lo deteneva fino alla sua morte avvenuta nel 1834. | |||
1834 1837 |
Margherita era figlia di Matteo morto nel 1832. | |||
1837 |
Valentini Nicolò |
Margherita Mendini trasferiva il terreno a Nicolò fu Giovanni Valentini. | ||
1842 1848 |
Endriocher Giacomo Endriocher Giuseppe |
I due fratelli Endriocher acquistavano il terreno da Anna vedova di Nicolò Valentini. | ||
1849 |
Endriocher Celeste Endriocher Orsola |
I fratelli ereditavano il terreno alla morte del padre Giacomo. Lo zio Giuseppe evidentemente aveva già rinunciato alla sua parte. | ||
1851 |
Endriocher Orsola |
Il terreno nelle divisioni col fratello Celeste toccò a Orsola che successivamente, dobbiamo arguire, lo alienò al Mascotti. | ||
1859 1870 1876 |
Mascotti Pietro |
Nel 1876 la proprietà risulta del Mascotti dal confine ovest delle p.f. 575-576. | ||
1888 1904 1910 |
Mascotti Giuseppe |
Giuseppe era figlio del fu Pietro Mascotti. |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
|
ca.1750 |
Comune di Dermulo
|
|
||
SUPERFICIE 1438 mq Sembra che alla metà del Settecento assieme alle p.f. 577, 580, 575 e 576 il terreno, proprietà comunale, fosse ancora coperto da bosco e in seguito messo a coltura da Bartolomeo Mendini. La p.f. 578 oggi è attraversata dalla strada provinciale per Coredo e si presenta frazionata in 578/1, 578/2 e 578/3. La superficie indicata si riferisce alle p.f. 578/1 e 579. |
1780 |
|||
1783 1825 1832 |
Nel 1783 il padre Bartolomeo assegnava al figlio Matteo questo terreno. Nel 1786 Matteo assicurava la moglie Teresa Paoli che quindi lo deteneva fino alla sua morte avvenuta nel 1834. | |||
1838 1848 1859 |
Mendini Maria |
Maria figlia di Matteo Mendini aveva sposato Andrea Martini e abitava al Maso Voltoline. Nel 1848 da confini della p.f. 581, 582 risultava infatti proprietario Andrea Martini. | ||
1882 1902 |
Eccher Felice |
|||
1902 1904 |
Eccher Francesco |
Nel libro di impianto del Catasto, si dice che nel 1902 ci fu il decreto divisionale fra i due fratelli Enrico e Francesco. Quindi anche questa p.f. era appartenuta al padre Felice. | ||
1910 |
Eccher Francesco Eredi |
La proprietà degli eredi di Francesco Eccher risulta dal prospetto di esproprio per la costruzione dell'acquedotto irriguo. |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
|
1631 |
Panizza Pietro |
Valentino Inama possedeva il terreno a livello presumibilmente fino alla sua morte avvenuta nel 1631. |
|
|
SUPERFICIE 861 mq Il terreno assieme alle future p.f. 582, 583, 584 e 585 apparteneva nel Seicento alla famiglia Panizza di Taio, la quale l'aveva dato in investitura nel 1694 a Bartolomeo Massenza e a suo genero Giovanni Mendini. Nel rinnovo di investitura del 1794 il terreno fu concesso a Romedio Mendini figlio del fu Bartolomeo. In tale frangente si dice che il terreno era chiamato in antico Grezot, ossia al Pozzo ed a quel tempo al Raut. (Con atto redatto subito precedentemente all'investitura, il terreno veniva ceduto dal Mendini a Domenico Panizza, destando quindi un po' di confusione. Ma credo che ciò sia da ascrivere a qualche escamotage giuridico.) Nel 1783 al momento dell'assegnazione paterna, la parte di Romedio Mendini (future p.f. dal 581 al 585) era formata da 4 filari di viti e da 5 vanezze di arativo. Da una perticazione del 1800 risultò misurare ben 17 Stari e 1 Minela e più di 2,5 Quarte di "lastivo e gregivo" da cui suppongo il nome "Grezot" visto sopra. * Affittuario |
1670 |
Panizza Ferdinando |
Ferdinando era figlio di Pietro Panizza; Giovanni Battista era figlio di Valentino Inama. | |
1710 1722 1742 |
Panizza Pietro Lorenzo
Inama Ottavio * |
I due fratelli Inama possedevano il terreno a livello dai Panizza. | ||
1747 1758 |
Panizza N. Cescati Giovanni Battista * |
Nel 1747 Giobatta possedeva il terreno a livello dai Panizza. Nel 1758 lo possedevano i suoi eredi. | ||
d.1758 1780 |
Panizza N. |
Bartolomeo era livellario della famiglia Panizza. | ||
1783 1790 1794 |
Mendini Romedio |
Nel 1783 il padre Bartolomeo assegnava al figlio Romedio questo terreno. Nel 1784 il terreno era assicurato per un capitale di 20 Ragnesi nei confronti di Romedio Chilovi. Nel 1787 Romedio Mendini trasferiva dalle Fasse a questo terreno, l'assicurazione dotale della moglie Margherita. | ||
1800 |
Inama Giovanni Francesco |
Il terreno nel suo complesso fu acquistato a Romedio Mendini per l'importo di R. 587 X27. | ||
1808 1825 1848 |
Nel 1808 Giovanni Francesco Inama assegnava il terreno al figlio Pietro. | |||
1848 |
Inama Pietro eredi |
|||
1848 |
Inama Antonio |
|||
1859 1864 1870 1904 |
Giuseppe era figlio di Antonio Inama. A quanto risulta l'assegnazione del terreno a Giuseppe da parte di Antonio è avvenuta nel 1864. | |||
1907 |
Inama Ferdinando Inama Modesto Inama Romedio Inama Angelo Inama Candido |
I 5 figli del fu Giuseppe Inama vennero in possesso del terreno per aggiudicazione ereditaria.
|
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
|
1631 |
Panizza Pietro |
Valentino Inama possedeva il terreno a livello presumibilmente fino alla sua morte avvenuta nel 1631. |
|
|
SUPERFICIE 2340 mq Il terreno assieme alle future p.f. 581, 584 e 585 apparteneva nel Seicento alla famiglia Panizza di Taio, la quale l'aveva dato in investitura nel 1694 a Bartolomeo Massenza e a suo genero Giovanni Mendini. Nel rinnovo di investitura del 1794 fu concesso a Romedio Mendini figlio del fu Bartolomeo. In tale frangente si dice che il terreno era chiamato in antico Grezot, ossia al Pozzo ed a quel tempo al Raut. (Con atto redatto subito precedentemente all'investitura, il terreno veniva ceduto dal Mendini a Domenico Panizza, destando quindi un po' di confusione. Ma credo che ciò sia da ascrivere a qualche escamotage giuridico.) Nel 1783 al momento dell'assegnazione paterna, la parte di Romedio Mendini (future p.f. dal 581 al 585) era formata da 4 filari di viti e da 5 vanezze di arativo. Da una perticazione del 1800 risultò misurare ben 17 Stari e 1 Minela e più di 2,5 Quarte di "lastivo e gregivo" da cui suppongo il nome "Grezot" visto sopra. La p.f. 582, oggi si presenta frazionata in 582/1 e 582/2. *Affittuario |
1670 |
Panizza Ferdinando |
Ferdinando era figlio di Pietro Panizza; Giovanni Battista era figlio di Valentino Inama. | |
1710 1722 1742 |
Panizza Pietro Lorenzo
Inama Ottavio * |
I due fratelli Inama possedevano il terreno a livello dai Panizza. | ||
1747 1758 |
Panizza N. Cescati Giovanni Battista * |
Nel 1747 Giobatta possedeva il terreno a livello dai Panizza. Nel 1758 lo possedevano i suoi eredi. | ||
d.1758 1780 |
Panizza N. |
Bartolomeo era livellario della famiglia Panizza. | ||
1783 1790 1794 |
Mendini Romedio |
Nel 1783 il padre Bartolomeo assegnava al figlio Romedio questo terreno. Nel 1784 il terreno era assicurato per un capitale di 20 Ragnesi nei confronti di Romedio Chilovi. Nel 1787 Romedio Mendini trasferiva dalle Fasse a questo terreno, l'assicurazione dotale della moglie Margherita. | ||
1800 |
Inama Giovanni Francesco |
Il terreno nel suo complesso fu acquistato a Romedio Mendini per l'importo di R. 587 X27. | ||
1808 1825 1848 |
Nel 1808 Giovanni Francesco Inama assegnava il terreno al figlio Pietro. | |||
1848 |
Inama Pietro eredi |
|||
1848 |
Inama Antonio |
|||
1859 1864 1870 1904 |
Giuseppe era figlio di Antonio Inama. A quanto risulta l'assegnazione del terreno a Giuseppe da parte di Antonio è avvenuta nel 1864. | |||
1907 1910 |
Inama Ferdinando Inama Modesto Inama Romedio Inama Angelo Inama Candido |
I 5 figli del fu Giuseppe vennero in possesso del terreno per aggiudicazione ereditaria.
|
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
|
1631 |
Panizza Pietro |
Valentino Inama possedeva il terreno a livello presumibilmente fino alla sua morte avvenuta nel 1631. |
|
|
SUPERFICIE 1100 mq Il terreno assieme alle future p.f. 581, 582, 583, e 585 apparteneva nel Seicento alla famiglia Panizza di Taio, la quale l'aveva dato in investitura nel 1694 a Bartolomeo Massenza e a suo genero Giovanni Mendini. Nel rinnovo di investitura del 1794 fu concesso a Romedio Mendini figlio del fu Bartolomeo. In tale frangente si dice che il terreno era chiamato in antico Grezot, ossia al Pozzo ed a quel tempo al Raut. (Con atto redatto subito precedentemente all'investitura, il terreno veniva ceduto dal Mendini a Domenico Panizza, destando quindi un po' di confusione. Ma credo che ciò sia da ascrivere a qualche escamotage giuridico.) Nel 1783 al momento dell'assegnazione paterna, la parte di Romedio Mendini (future p.f. dal 581 al 585) era formata da 4 filari di viti e da 5 vanezze di arativo. Da una perticazione del 1800 risultò misurare ben 17 Stari e 1 Minela e più di 2,5 Quarte di "lastivo e gregivo" da cui suppongo il nome "Grezot" visto sopra. Nel 1880 da confini della 585 risultava che il proprietario fosse Giuseppe Inama. Per cui le cose sono tre: a) Inama Elia qui a fianco è sbagliato, b) il terreno era stato venduto a Giuseppe Inama, c) il confine Giuseppe Inama era sbagliato. Mi pare di poter dire che il terreno era di Ilda Inama e quindi fosse appartenuto a suo nonno. Esisteva un altro Giuseppe Inama oltre al "Bomba" e cioè il figlio di Baldassarre, padre di Emilia che sposava Inama Agostino. Credo infine che fosse stato commesso un errore di confine, infatti presumo che il Giuseppe Inama descritto fosse il "Bomba" proprietario della 582. *Affittuario |
1670 |
Panizza Ferdinando |
Ferdinando era figlio di Pietro Panizza; Giovanni Battista era figlio di Valentino Inama. | |
1710 1722 1742 |
Panizza Pietro Lorenzo
Inama Ottavio * |
I due fratelli Inama possedevano il terreno a livello dai Panizza. | ||
1747 1758 |
Panizza N. |
Nel 1747 Giobatta possedeva il terreno a livello dai Panizza. Nel 1758 lo possedevano i suoi eredi. | ||
d.1758 1780 |
Panizza N. |
Bartolomeo era livellario della famiglia Panizza. | ||
1783 1794 |
Mendini Romedio |
Nel 1783 il padre Bartolomeo assegnava al figlio Romedio questo terreno. Nel 1784 il terreno era assicurato per un capitale di 20 Ragnesi nei confronti di Romedio Chilovi. Nel 1787 Romedio Mendini trasferiva dalle Fasse a questo terreno, l'assicurazione dotale della moglie Margherita. | ||
1800 |
Inama Giovanni Francesco |
Il terreno nel suo complesso fu acquistato a Romedio Mendini per l'importo di R. 587 X27. | ||
1808 1825 1848 |
Nel 1808 Giovanni Francesco Inama assegnava il terreno al figlio Baldassarre. Nel 1848 la proprietà di Baldassarre risulta anche dai confini della p.f. 583. | |||
1859 1866 1870 1894 |
Pietro era figlio di Baldassarre Inama. | |||
1897 1904 |
Inama Elia Inama Maria |
Eredi del padre Pietro Inama. |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
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1631 |
Panizza Pietro |
Valentino Inama possedeva il terreno a livello presumibilmente fino alla sua morte avvenuta nel 1631. |
|
|
SUPERFICIE 1356 mq (p.f. 585/2) SUPERFICIE 3000 mq (p.f. 585/1) Il terreno assieme alle future p.f. 581, 582, 583 e 584 apparteneva nel Seicento alla famiglia Panizza di Taio, la quale l'aveva dato in investitura nel 1694 a Bartolomeo Massenza e a suo genero Giovanni Mendini. Nel rinnovo di investitura del 1794 fu concesso a Romedio Mendini figlio del fu Bartolomeo. In tale frangente si dice che il terreno era chiamato in antico Grezot, ossia al Pozzo ed a quel tempo al Raut. (Con atto redatto subito precedentemente all'investitura, il terreno veniva ceduto dal Mendini a Domenico Panizza, destando quindi un po' di confusione. Ma credo che ciò sia da ascrivere a qualche escamotage giuridico.) Dalle ultime rilevazioni risulta che la parte nord del terreno fu venduto a Pietro Lorenzo Panizza da Vittorio Emer nel 1722. Ma io credo che in realtà i proprietari fossero sempre i Panizza e a seconda dei periodi più o meno fortunati solo l'utile dominio ritornasse in mano loro. Altrimenti non si spiegherebbe il continuo rimpallo documentato tra i Panizza, gli Emer e i Mendini. Anche la parte sud del terreno era stata concessa dai Panizza a livello perpetuo a Bartolomeo Mendini, ma in questo caso si ebbe una certa continuità. Nel 1783 al momento dell'assegnazione paterna, la parte di Romedio Mendini (future p.f. dal 581 al 585) era formata da 4 filari di viti e da 5 vanezze di arativo. Da una perticazione del 1800 risultò misurare ben 17 Stari e 1 Minela e più di 2,5 Quarte di "lastivo e gregivo" da cui suppongo il nome "Grezot" visto sopra. La p.f. 585, oggi si presenta frazionata in 585/1 e 585/2. *Affittuario |
1670 |
Panizza Ferdinando |
Ferdinando era figlio di Pietro Panizza; Marino era figlio di Valentino Inama. | |
1710 1722 |
Panizza Pietro Lorenzo |
|||
1742 1753 1780 |
Panizza N. |
Bartolomeo era livellario della famiglia Panizza. | ||
1783 1790 1794 |
Mendini Romedio |
Nel 1783 il padre Bartolomeo assegnava al figlio Romedio questo terreno. Nel 1784 il terreno era assicurato per un capitale di 20 Ragnesi nei confronti di Romedio Chilovi. Nel 1787 Romedio Mendini trasferiva dalle Fasse a questo terreno, l'assicurazione dotale della moglie Margherita. | ||
1800 |
Inama Giovanni Francesco |
Il terreno nel suo complesso fu acquistato a Romedio Mendini per l'importo di R. 587 X27. | ||
1808 1825 |
Nel 1808 Giovanni Francesco Inama assegnava il terreno al figlio Giacomo Antonio. | |||
1859 1870 1880 |
Filippo era figlio del fu Giacomo Antonio Inama. | |||
1880 1904 |
Inama Giacomo |
Giacomo era figlio di Filippo Inama. |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
|
1646 |
Panizza Pietro |
|
||
SUPERFICIE 1440 mq In passato era detto Grezzot. Questa p.f. assieme alla 589, 590, 588 e 587 apparteneva nel 1710 a Silvestro Inama. Nel 1783 al momento dell'assegnazione paterna, la parte di Bartolomeo Mendini (future p.f. dal 586 al 590) era formata da 5 filari di viti e da 5 vanezze di arativo. |
1670 |
Panizza Giovanni Antonio |
Figlio di Pietro. | |
1710 1745 |
Inama Silvestro |
Il terreno passa a Silvestro Inama presumibilmente dopo il matrimonio con Margherita Panizza, figlia di Giovanni Antonio. | ||
1745 1751 |
Inama Giacomo Antonio |
La proprietà è confermata anche da quanto appare fra i confinanti del terreno a monte. Giacomo Antonio ereditava il terreno alla morte del padre Silvestro Inama. In seguito Giacomo Antonio sembra ceda il terreno alla chiesa, della quale, almeno dal 1758 era livellario Bartolomeo Mendini. | ||
1758 1780 |
Almeno dal 1758 Bartolomeo risultava possedere il terreno a livello. | |||
1783 1786 1790 1800 |
Mendini Bartolomeo |
Nel 1783 il padre Bartolomeo assegnava al figlio omonimo questo terreno. Nel
1784 Bartolomeo padre assicurava su questo terreno un suo debito con don
Giovanni Chilovi, dell'importo di R. 59:2:8 Nel 1786 sul terreno veniva assicurata la dote di Domenica Bacca moglie di Bartolomeo Junior e quindi nel 1794 risultava a suo nome. Nel 1800 la proprietà risultava anche da confini della futura p.f. 585. |
||
d.1794 |
Mendini Orsola Schadler Annamaria |
Orsola era una sorella di Romedio Maria Mendini. La Schadler era la moglie di Romedio Maria Mendini. |
||
1800 1818 |
Chilovi Romedio |
Nel 1800 acquistava il terreno dalla vedova di Romedio Maria Mendini. Nel 1818 la proprietà risultava ancheda confini della p.f. 587. | ||
1825 1828 1829 |
Chilovi Gaspare Chilovi Antonio |
Gaspare e Antonio erano figli del fu Romedio Chilovi di Taio. | ||
p.1855 |
Chilovi Giuseppe |
Giuseppe era figlio del fu Romedio Chilovi. | ||
1855 |
Tamè Vigilio |
Vigilio comperava il terreno da Giuseppe Chilovi per 164 Fiorini e 30 Carantani. Si dice che sul terreno c'era una pianta di noce. | ||
1859 |
||||
1870 1880 |
Nel 1880 la proprietà di Vigilio risultava anche da confini della p.f. 585. | |||
1917 |
Tamè Dionigio Tamè Cesare Tamè Emanuele |
|||
1904 |
Tamè Vigilio |
Dal libro d'impianto del catasto risultava che Vigilio figlio del fu Giuseppe Tamè era venuto in possesso del terreno in base al documento del 1855, all'usocapione e all'aggiudicazione esecutiva del 1850. |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
|
1646 |
Panizza Pietro |
|
||
SUPERFICIE 1350 mq In passato era detto Grezzot. Questa p.f. assieme alla 589, 588, 590 e 586 apparteneva nel 1710 a Silvestro Inama. Nel 1783 al momento dell'assegnazione paterna, la parte di Bartolomeo Mendini (future p.f. dal 586 al 590) era formata da 5 filari di viti e da 5 vanezze di arativo. |
1670 |
Panizza Giovanni Antonio |
Figlio di Pietro. | |
1710 1745 |
Inama Silvestro |
Il terreno passa a Silvestro Inama presumibilmente dopo il matrimonio con Margherita Panizza, figlia di Giovanni Antonio. | ||
1745 1751 |
Inama Giacomo Antonio |
Giacomo Antonio ereditava il terreno alla morte del padre Silvestro. In seguito Giacomo Antonio sembra ceda il terreno alla chiesa della quale, almeno dal 1758 era livellario Bartolomeo Mendini. | ||
1758 1780 |
||||
1783 1786 |
Mendini Bartolomeo |
Nel 1783 il padre Bartolomeo assegnava al figlio omonimo questo terreno. Nel
1784 il terreno era obbligato nei confronti della Primissaria di Dermulo. Nel 1786 sul terreno veniva assicurata la dote di Domenica Bacca moglie di Bartolomeo Junior. |
||
p.1818 |
Mendini Bartolomeo |
Bartolomeo figlio del fu Bartolomeo Mendini vendeva il terreno a Romedio fu Giuseppe Mendini per 45 Fiorini. | ||
1818 1825 1828 |
Romedio era figlio del fu Giuseppe Mendini. | |||
1846 1886 |
Mendini Teresa |
Teresa figlia di Romedio Mendini ereditava il campo alla morte del padre. | ||
1886 |
Inama Elia Inama Germano |
Alla morte della madre Teresa Mendini i due figli Elia e Germano ereditano il terreno. | ||
p.1891 |
Inama Germano |
Il terreno entra nelle disponibilità del solo Germano. | ||
1891 1904 |
Tamè Vigilio |
Nel 1891 Vigilio Tamè si aggiudica il terreno in danno dell'assente Germano Inama. |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
|
1646 |
Panizza Pietro |
|
||
SUPERFICIE 1530 mq In passato era detto Grezzot. Questa p.f. assieme alla 589, 590, 587 e 586 apparteneva nel 1710 a Silvestro Inama. Nel 1783 al momento dell'assegnazione paterna, la parte di Bartolomeo Mendini(future p.f. dal 586 al 590) era formata da 5 filari di viti e da 5 vanezze di arativo. Nel 1822 Bartolomeo fu Bartolomeo fu Bartolomeo Mendini vendeva una parte di terreno a monte a Matteo fu Bartolomeo Mendini. Da confini relativi alle p.f. più a valle 589-590 risulterebbe che questa p.f. 588 fosse stata di proprietà di Teresa moglie di Pietro Inama. Evidentemente questa p.f. faceva parte di un unico terreno assieme alle p.f. 589-590 che confinava a est con Teresa Mendini che però non era la 588 ma la 587!! |
1670 |
Panizza Giovanni Antonio |
Figlio di Pietro. | |
1710 1745 |
Inama Silvestro |
Il terreno passa a Silvestro Inama presumibilmente dopo il matrimonio con Margherita Panizza, figlia di Giovanni Antonio. | ||
1745 1751 |
Inama Giacomo Antonio |
Giacomo Antonio ereditava il terreno alla morte del padre Silvestro. In seguito Giacomo Antonio sembra ceda il terreno alla chiesa della quale, almeno dal 1758 era livellario Bartolomeo Mendini. | ||
1758 1780 |
||||
1783 1786 1788 |
Mendini Bartolomeo Mendini Matteo |
Nel 1783 il padre Bartolomeo assegnava al figlio omonimo questo terreno. Nel 1786 sul terreno veniva assicurata la dote di Domenica Bacca moglie di Bartolomeo Junior. |
||
1818 |
Chilovi Romedio |
La proprietà del Chilovi risultava dai confini della p.f. 587. | ||
1825 |
Chilovi Gaspare fu Romedio |
Taio | ||
p.1855 |
Chilovi Giuseppe |
Giuseppe era figlio del fu Romedio Chilovi. | ||
1855 1863 |
Tamè Vigilio |
Vigilio comperava il terreno da Giuseppe Chilovi per 164 Fiorini e 30 Carantani. Si dice che sul
terreno c'era una pianta di noce. Nel 1863 la proprietà Tamè risultava anche dai confini. |
||
1859 |
||||
1870 1881 |
|
Nel 1881 la proprietà Tamè risultava dal confine della p.f. a valle. | ||
1917 |
Tamè Dionigio Tamè Cesare Tamè Emanuele |
|||
1904 |
Tamè Vigilio |
Dal libro d'impianto del catasto risultava che Vigilio figlio del fu Giuseppe Tamè era venuto in possesso del terreno in base al documento del 1855, all'usocapione e all'aggiudicazione esecutiva del 1850. |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
|
1646 |
Panizza Pietro |
|
||
SUPERFICIE 1200 mq In passato era detto Grezzot. Questa p.f. assieme alla 590, 588, 587 e 586 apparteneva nel 1710 a Silvestro Inama. Nel 1783 al momento dell'assegnazione paterna, la parte di Bartolomeo Mendini (future p.f. dal 586 al 590) era formata da 5 filari di viti e da 5 vanezze di arativo. La piccola particella prativa 590 non esiste più, il numero è stato attribuito alla parte sud della p.f. 589. Nel 1878 si dice che nel campo crescevano dei gelsi. |
1670 |
Panizza Giovanni Antonio |
Figlio di Pietro. | |
1710 1745 |
Inama Silvestro |
Il terreno passa a Silvestro Inama presumibilmente dopo il matrimonio con Margherita Panizza, figlia di Giovanni Antonio. | ||
1745 1751 |
Inama Giacomo Antonio |
Giacomo Antonio ereditava il terreno alla morte del padre Silvestro. In seguito Giacomo Antonio sembra ceda il terreno alla chiesa della quale, almeno dal 1758 era livellario Bartolomeo Mendini. | ||
1758 1780 |
||||
1783 1786 |
Mendini Bartolomeo
|
Nel 1783 il padre Bartolomeo assegnava al figlio omonimo questo terreno. Nel 1786 sul terreno veniva assicurata la dote di Domenica Bacca moglie di Bartolomeo Junior. |
||
1825 |
Chilovi Antonio fu Romedio |
Taio | ||
1859 |
Chilovi Giorgio |
Taio | ||
p.1863 |
Chilovi Antonio |
|||
1863 |
Eccher Filippo Eccher Lorenzo |
Filippo acquista il terreno formato anche dalla p.f. 590, per se e per il fratello Lorenzo per l'importo di 368:48 Fiorini. | ||
1870 1881 |
Nel 1881 la proprietà di Filippo risulta anche dal confine della p.f. 589. | |||
1904 |
||||
d.1913 |
Eccher Fortunato
|
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
|
1646 |
Panizza Pietro |
|
||
SUPERFICIE 1624 mq In passato era detto Grezzot. Questa p.f. assieme alla 589, 588, 587 e 586 apparteneva nel 1710 a Silvestro Inama. Nel 1783 al momento dell'assegnazione paterna, la parte di Bartolomeo Mendini (future p.f. dal 586 al 590) era formata da 5 filari di viti e da 5 vanezze di arativo. La piccola particella prativa 590 non esiste più, il numero è stato attribuito alla parte sud della p.f. 589. |
1670 |
Panizza Giovanni Antonio |
Figlio di Pietro. | |
1710 1745 |
Inama Silvestro |
Il terreno passa a Silvestro Inama presumibilmente dopo il matrimonio con Margherita Panizza, figlia di Giovanni Antonio. | ||
1745 1751 |
Inama Giacomo Antonio |
Giacomo Antonio ereditava il terreno alla morte del padre Silvestro. In seguito Giacomo Antonio sembra ceda il terreno alla chiesa della quale, almeno dal 1758 era livellario Bartolomeo Mendini. | ||
1758 1780 |
||||
1783 1786 |
Mendini Bartolomeo |
Nel 1783 il padre Bartolomeo assegnava al figlio omonimo questo terreno. Nel 1786 sul terreno veniva assicurata la dote di Domenica Bacca moglie di Bartolomeo Junior. |
||
1825 |
Chilovi Antonio fu Romedio |
Taio | ||
1859 |
Chilovi Giorgio |
Taio | ||
p.1863 |
Chilovi Antonio |
|||
1863 |
Eccher Filippo Eccher Lorenzo |
Filippo acquistava il terreno formato anche dalla p.f. 589, per se e per il fratello Lorenzo per l'importo di 368:48 Fiorini. | ||
1870 1881 |
Lorenzo era figlio del fu Lorenzo Eccher. | |||
1881 1904 |
Nel 1881 Lorenzo Eccher in procinto di partire per il Brasile, vende il terreno al fratello Andrea. | |||
d.1913 |
Eccher Fortunato
|
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
|
ca.1500 |
Vincenzo fu Cristano fu Vincenzo
|
|
|
|
SUPERFICIE 3270 mq E' molto probabile che Vincenzo fu Cristano (Zattoni), possedesse tutta la zona che poi avrebbe preso il suo nome. Non si può però escludere che ne possedesse solo una parte e che quindi alcuni terreni vicini avessero adottato comunque lo stesso toponimo. La p.f. 591 oggi non esiste in quanto assorbita dalla p.f. 592. Il terreno come molti altri ai Visenzi, era diviso in due porzioni una a monte e l'altra a valle. Nei secoli successivi fu poi unificato e diviso invece in senso longitudinale. Dal 1665 il terreno non figurava diviso in due porzioni, ma bensì posseduto indiviso da due persone. |
ca.1550 |
Cordini Giacomo |
Probabilmente Giacomo possedeva la parte a valle. | |
ca.1560 |
Cordini Martino Cristini de Bertis Nicolò |
Il de Bertis che era di Tassullo, possedeva la parte a monte mentre Martino quella a valle. | ||
1565 |
Cristini de Bertis Nicolò |
Nicolò Cristini acquistava la parte di Martino Cordini e diventava unico proprietario. | ||
p.1665 |
Massaro delle valli Chilovi Anna Maria |
Dovrebbe essere stato Giulio Bonaventura Sardagna. | ||
1665 |
Barbacovi Udalrico Guelmi Simone |
Il notaio Udalrico acquistava il terreno dal Massaro. | ||
d.1665 1686 |
Massenza Vittore Guelmi Simone |
|||
1687 |
Bertoldi Lucia Guelmi Simone eredi |
Lucia era vedova di Vittore Massenza. | ||
1687 |
Mendini Antonio Guelmi Simone eredi |
Antonio fu Giacomo Mendini acquistava il terreno da Lucia Bertoldi. | ||
p.1701 |
Mendini Antonio Guelmi Francesco Antonio Mendini Giacomo III * |
|||
d.1701 |
Mendini Antonio Mendini Giacomo III |
Nel 1701 Francesco Antonio Guelmi vendeva la sua metà di prato al suo affittalino Giacomo Mendini III. | ||
d.1737 |
Mendini Giacomo III |
Alla morte del cugino Antonio, finalmente Giacomo, suo erede diventa unico proprietario del prato. | ||
1745 1780 |
Il terreno perveniva in eredità dal padre Giacomo Mendini. | |||
1801 |
Mendini Giacomo di Taio |
La proprietà di Giacomo risulta da confini. | ||
1817 1823 |
Mendini Giacomo |
Giuseppe possedeva la parte nord della p.f. che nel 1823 venderà al fratello Giacomo Mendini. Quest'ultimo diverrà l'unico proprietario. | ||
1825 1838 |
|
|||
1838 |
Mendini Camillo |
Camillo era figlio di Romedio Mendini. |
||
1859 1870 1885 |
Ciriselli Caterina |
Caterina era la vedova di Romedio Mendini che poi prenderà marito nella persona di Daniele Danielli. | ||
1885 |
Inama Modesto Inama Ferdinando Inama Angelo Inama Candido Inama Romedio |
Il terreno fu acquistato da Ferdinando e Modesto anche a nome degli altri fratelli Angelo, Candido e Romedio figli del fu Giuseppe Inama. | ||
1894 1904 |
Inama Romedio |
Già nel 1894 esisteva solo la p.f. 592. |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
|
ca.1500 |
Vincenzo fu Cristano fu Vincenzo
|
|
|
|
SUPERFICIE 1865 mq E' molto probabile che Vincenzo fu Cristano (Zattoni), possedesse tutta la zona che poi avrebbe preso il suo nome. Non si può però escludere che ne possedesse solo una parte e che quindi alcuni terreni vicini avessero adottato comunque lo stesso toponimo. Il terreno anticamente era diviso in due porzioni, una a valle e l'altra a monte. |
p.1550 |
Cordini Antonio
|
||
ca.1550 |
Cordini Simone 1.1 Cordini Nicolò 1.2
|
Simone e Nicolò erano i figli di Antonio Cordini. Simone possedeva la parte a valle mentre Nicolò la parte a monte. | ||
p.1563 |
Cordini Filippo 1.1 Cordini Baldassarre 1.2
|
Filippo era figlio di Simone mentre Baldassarre era figlio di Nicolò. | ||
1563 |
Inama Romedio 1.1 Cordini Baldassarre 1.2
|
Romedio figlio del fu Michele Inama abitante a Coredo acquistava la parte da Filippo Cordini. | ||
p.1684 |
Panizza Giovanni Antonio 1 |
|||
1687 1695 |
Panizza Giovanni Antonio eredi 1 |
La proprietà Panizza è stata dedotta dai confini delle future p.f. 593-594 nel 1687. | ||
p.1713 |
Panizza Pietro e Giovanni Andrea 1 |
Pietro e Giovanni Andrea erano figli di Giovanni Antonio Panizza. | ||
1713 |
Mendini Giacomo Antonio 1 |
Giacomo Antonio era figlio del fu Antonio Menidni. In verità dai confini sembra si tratti solo di una porzione. | ||
1777 1780 1782 |
||||
1782 1817 1825 |
Panizza Luigi 1 |
|
||
1859 1892 |
Panizza Giovanna 1 |
|||
1892 1896 |
Panizza Filippo 1 |
|||
1896 1904 |
Panizza Augusto |
Alla morte di Filippo Panizza il terreno pervenne al nipote Augusto. |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
|
ca.1500 |
Vincenzo fu Cristano fu Vincenzo
|
|
|
|
SUPERFICIE 2820 mq E' molto probabile che Vincenzo fu Cristano (Zattoni), possedesse tutta la zona che poi avrebbe preso il suo nome. Non si può però escludere che ne possedesse solo una parte e che quindi alcuni terreni vicini avessero adottato comunque lo stesso toponimo. Fino agli anni 20 dell'800 la particella formava un corpo unico con la p.f. 595. |
1678 |
Inama Silvestro |
La proprietà di Silvestro Inama risultava da confini. | |
1680 |
Inama Vittore |
Vittore era figlio di Silvestro Inama. | ||
d.1680 |
Inama Vittore Inama Giovanni Giacomo Inama Ottavio |
I tre fratelli ricevettero il terreno in eredità dal padre Vittore Inama. | ||
1695 |
Inama Ottavio |
Il terreno pervenne ad Ottavio Inama nelle divisioni con i suoi fratelli. | ||
1713 |
Mendini Antonio |
Antonio Mendini acquistava il terreno da Ottavio Inama. | ||
p.1747 |
Mendini Giacomo |
Giacomo figlio del fu Giacomo Mendini ereditava il terreno dal cugino Antonio Mendini. | ||
ca.1750 |
Mendini Giacomo Antonio |
Giacomo Antonio abitante a Sanzeno ereditava il prato dal padre Giacomo Mendini. | ||
p.1777 |
Mendini Giacomo |
Giacomo figlio di Giacomo Antonio Mendini di Sanzeno vendeva il terreno ad Antonio Barbacovi. Forse fino al 1774 il terreno era in comproprietà con il fratello Michele Mendini. | ||
1777 1780 |
Barbacovi Antonio |
|
||
1806 |
Barbacovi Domenico |
Domenico era figlio del fu Antonio Barbacovi di Taio, detto Battan. | ||
1815 |
Giacomo figlio del fu Giuseppe Inama acquistava il terreno di cui faceva parte anche la p.f. 595, da Domenico figlio del fu Antonio Barbacovi per 300 Fiorini. |
|||
1825 |
||||
1835 1859 |
Nel 1835 i fratelli Giovanni e Giacomo figli del fu Giacomo Inama divisero quello che fino a quel momento formava un unico terreno formato dalle future p.f. 594 e 595. La prima p.f. rimase nelle disponibilità di Giacomo Inama. | |||
1868 1876 |
I due fratelli Endrizzi rilevano all'incanto la metà di questo prato. La metà credo si intendesse la parte che fu di Giacomo Inama distinta da quella che fu del fratello Giovanni (p.f. 595). | |||
1883 1891 1904 |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
|
ca.1500 |
Vincenzo fu Cristano fu Vincenzo
|
|
|
|
SUPERFICIE 1665 mq (p.f. 595/1) SUPERFICIE 1758 mq (p.f. 595/2) E' molto probabile che Vincenzo fu Cristano (Zattoni), possedesse tutta la zona che poi avrebbe preso il suo nome. Non si può però escludere che ne possedesse solo una parte e che quindi alcuni terreni vicini avessero adottato comunque lo stesso toponimo. Fino agli anni 20 dell'800 la particella formava un corpo unico con la p.f. 594. In realtà questa p.f. è più estesa a N di quanto appare in mappa e oggi si presenta frazionata in 595/1 e 595/2. |
1678 |
Inama Silvestro |
La proprietà di Silvestro Inama risultava da confini. | |
1680 |
Inama Vittore |
Vittore era figlio di Silvestro Inama. | ||
d.1680 |
Inama Vittore Inama Giovanni Giacomo Inama Ottavio |
I tre fratelli ricevettero il terreno in eredità dal padre Vittore Inama. | ||
1695 |
Inama Ottavio |
Il terreno pervenne ad Ottavio Inama nelle divisioni con i suoi fratelli. | ||
1713 |
Mendini Antonio |
Antonio Mendini acquistava il terreno da Ottavio Inama. | ||
p.1747 |
Mendini Giacomo |
Giacomo figlio del fu Giacomo Mendini ereditava il terreno dal cugino Antonio Mendini. | ||
ca.1750 |
Mendini Giacomo Antonio |
Giacomo Antonio abitante a Sanzeno ereditava il prato dal padre Giacomo Mendini. | ||
p.1777 |
Mendini Giacomo |
Giacomo figlio di Giacomo Antonio Mendini di Sanzeno vendeva il terreno ad Antonio Barbacovi. Forse fino al 1774 il terreno era in comproprietà con il fratello Michele Mendini. | ||
1777 1780 |
Barbacovi Antonio |
|
||
1806 |
Barbacovi Domenico |
Domenico era figlio del fu Antonio Barbacovi di Taio, detto Battan. | ||
1815 |
Giacomo figlio del fu Giuseppe Inama acquistava il terreno di cui faceva parte anche la p.f. 594, da Domenico figlio del fu Antonio Barbacovi per 300 Fiorini. | |||
1825 |
||||
1835 | Inama Giovanni | Nel 1835 i fratelli Giovanni e Giacomo figli del fu Giacomo Inama divisero quello che fino a quel momento formava un unico terreno formato dalle future p.f. 594 e 595. La p.f. 595 rimase nelle disponibilità di Giavanni Inama. | ||
1859 1876 |
Inama Eugenio | |||
1876 1890 |
Inama Baldassarre | Baldassarre figlio del fu Silvestro Inama acquistava da Eugenio Inama il terreno per 220 Fiorini. | ||
1891 1900 1904 |
Inama Filippo Inama Agostino |
Filippo e Agostino acquisivano il terreno per eredità dal padre Baldassarre. A Filippo apparteneva la metà a nord dell'insieme delle p.f. 595, 596, 597. Ad Agostino apparteneva la metà a sud dell'insieme delle p.f. 595, 596, 597 |
||
1975 |
Pilati Guerrino Pilati Remo |
Comproprietà della p.f. 595/1 |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
|
ca.1500 |
Vincenzo fu Cristano fu Vincenzo
|
|
||
SUPERFICIE 1445 mq (p.f. 596/1) SUPERFICIE 1762 mq (p.f. 596/2) E' molto probabile che Vincenzo fu Cristano (Zattoni), possedesse tutta la zona che poi avrebbe preso il suo nome. Non si può però escludere che ne possedesse solo una parte e che quindi alcuni terreni vicini avessero adottato comunque lo stesso toponimo. I proprietari possedevano anche la p.f. 597 adibita a pascolo, oggi scomparsa. Attualmente la p.f. è divisa in 596/1 e 596/2. La superficie non è così estesa perchè la 595 è più grande di quanto appare in mappa. Il terreno fino agli inizi dell'Ottocento era diviso in due porzioni, una a monte (2) e l'altra a valle (1). In seguito fu unificato e poi ancora diviso ma per il verso opposto, porzione nord (1) e porzione sud (2). |
p.1678 |
Mendini Antonio 1.1 Mendini Giacomo 1.1 Rizzardi Francesco di Coredo 1.2 |
I Mendini possedevano la parte a valle mentre il Rizzardi quella a monte. | |
1678 |
Mendini Antonio 1 Mendini Giacomo 1 |
I fratelli Mendini possedevano le due porzioni indivise. | ||
1695 |
Mendini Antonio 1.1 Mendini Giacomo 1.2 |
Nel 1695 risultava dai confini dei terreni vicini che i due fratelli possedevano ciascuno la propria porzione. | ||
1713 |
Mendini Giacomo Antonio 1.1.1 Mendini Antonio 1.1.2 Mendini Giacomo 1.2 |
Giacomo Antonio e Antonio erano figli del fu Antonio Mendini. Giacomo fu Giacomo Mendini proprietario della porzione 2 era lo zio dei due fratelli possessori della porzione 1. | ||
p.1747 |
Mendini Giacomo 1 |
Giacomo figlio del fu Giacomo Mendini dovrebbe essere l’unico proprietario del terreno avendolo in parte ereditato e forse in parte comprato dai suoi parenti. | ||
ca.1750 1780 |
Romedio Maria eredita il terreno alla morte del padre Giacomo Mendini. | |||
ca.1800 |
Mendini Giuseppe 1.1 Mendini Vigilio 1.2.1 Mendini Romedio 1.2.2 |
I tre fratelli ereditano il terreno dal padre Romedio Maria Mendini. | ||
1803 |
Chilovi Romedio
1.1
Mendini
Vigilio
1.2.1
Mendini Romedio
1.2.2 |
Giuseppe Mendini vendeva la sua porzione al Chilovi. | ||
1806 |
Cova Giovanni Battista 1.1 Thun Arbogasto 1.2 |
Il Chilovi aveva ceduto la sua porzione al Cova, mentre i fratelli Vigilio e Romedio Mendini, al conte Arbogasto Thun. | ||
1825 |
Cova Giorgio 1.1 Thun Arbogasto 1.2 |
Giorgio era figlio del fu Giovanni Battista Cova. | ||
1839 |
Cova Giorgio 1.1 Mascotti Pietro 1.2 |
I Thun vendettero la loro parte a Pietro Mascotti. | ||
1859 1870 |
Cescati Giovanni Battista 1 |
Il Cescati possedva tutto il terreno. | ||
1887 |
Inama Agostino 1 Inama Filippo 1 |
I fratelli Agostino e Filippo Inama acquistavano il terreno da Battista fu Battista Cescati per 400 Fiorini. | ||
1900 |
Inama Filippo 1.1 Inama Agostino 1.2 |
Filippo possedeva la metà a nord dell'insieme delle p.f. 595, 596, 597, mentre Agostino quella a sud. | ||
1904 |
Inama Filippo 1.1 |
p.f. 596. | ||
1955 |
Sandri Anna |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
|
1687 |
Inama Vittore
|
|
||
SUPERFICIE 1680 mq Oggi la p.f. è divisa in 598/1 e 598/2. La località è detta anche Pini Grandi |
1695 |
Inama Giacomo |
||
1700
1723 |
Inama Silvestro |
|||
1745 |
||||
1780 1782 |
|
|||
1782 1825 |
Panizza Luigi |
|||
1859 |
Panizza Giovanna |
|||
1870 1892 |
Panizza Giovanna |
|||
1892 1896 |
Panizza Filippo |
Alla morte di Giovanna il terreno passò al marito Filippo. | ||
1896 1904 |
Panizza Augusto |
Alla morte di Filippo il terreno pervenne al nipote Augusto. Nel 1904 la p.f. non era ancora frazionata. |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
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1780 |
Thun Giovanni Vigilio |
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SUPERFICIE 860 mq Detta anche ai Pini Grandi |
1859 |
Thun Francesco |
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1870 1897 |
Inama Domenico |
Domenico risiedeva a Taio. | ||
1897 1904 |
Inama Giuseppe Inama Ludovico |
Giuseppe e Ludovico figli del fu Domenico si aggiudicarono il terreno per eredità paterna nel 1897. |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
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1500 |
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SUPERFICIE 1739 mq Oggi la particella è stata divisa fra i proprietari delle p.f. 592, 593, 594, 595, e 596. Quindi si presenta frazionata in 600/1, 600/2, 600/3 e 600/4. In un documento si trova menzionata anche come alle Vicenze. |
1600 |
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1700 |
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1800 |
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1859 1904 1980 |
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1983 |
Pilati Remo |
Possessore della p.f. 600/1 |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
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1576 |
Inama Valentino
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La proprietà di Valentino risulta da confini. |
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SUPERFICIE 1720 mq Oggi il terreno è denominato Visenzi ed è frazionato in 601/1, 601/2, 602/1 e 602/2. Nel 1749 Giacomo Antonio Inama concedeva il terreno in locazione perpetuale per 19 anni a Giacomo fu Ottavio Inama. * Affittuario |
p.1749 |
Forse il terreno fu acquisito dal padre o addirittura dal nonno di Giacomo Antonio Inama. | ||
1749 1780 |
L'affittuario Giacomo Inama era figlio del fu Ottavio. | |||
1792 |
Inama Giovanni Battista * Inama Giacomo * |
Giovanni Battista e Giacomo erano figli di Giacomo Inama. | ||
p.1801 |
Mendini Giacomo Inama Giovanni Battista * |
Giacomo Mendini di Taio aveva acquistato il terreno da Giacomo Antonio Inama e lo concedeva in locazione perpeutale per 19 anni a Giovanni Battista fu Giacomo Inama. | ||
1806 1813 |
Mendini Giacomo Inama Silvestro * |
Giobatta Inama vendeva l'utile dominio del terreno a Silvestro Inama per 175 Ragnesi. | ||
1825 |
Antonio era figlio del fu Silvestro Inama. Non è dato a sapere se in seguito Antonio Inama avesse acquistato la proprietà da Giacomo Mendini, ma è molto plausibile. | |||
1859 1870 |
Giovanni era figlio del fu Michele Inama. | |||
1896 |
Inama Daniele Inama Ernesto |
Daniele ed Ernesto erano figli del fu Giovanni Inama. | ||
1899 1904 |
Inama Ernesto |
Il terreno rimase nelle disponibilità di Ernesto. | ||
1915 |
Inama Ernesto eredi |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
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1550ca |
Mendini Gregorio
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SUPERFICIE 1590 mq (p.f. 603/1) SUPERFICIE 1450 mq (p.f. 603/2) SUPERFICIE 2170 mq (p.f. 604) Dello stesso proprietario faceva parte anche la piccola p.f. 603 inizialmente adibita a prato. Attualmente la parte nord della p.f. 604 è stata divisa in due con i seguenti numeri: 603/1 e 603/2. Mentre la parte sud porta il numero 604. Il terreno evidentemente fu donato dai Rizzardi al santuario di San Romedio, per cui nel 1775 era stato dato il locazione a Giovanni fu Bartolomeo Mendini. Il canone di affitto era di 4 staia di frumento, 2 di segale. In più il terreno era gravato da una frachela di olio da pagarsi alla chiesa di Dermulo. * Affittuario |
p.1570 |
Mendini Anna |
Anna era figlia di Gregorio Mendini. | |
1576 |
Cristini de Bertis Giovanni |
Il Cristini che era di Tassullo, acquistava il terreno da Anna Mendini. | ||
1600ca |
Inama Francesco |
Francesco era figlio di ser Giovanni Inama. | ||
1670 |
Inama Margherita |
Margherita era figlia del fu Francesco Inama di Dermulo e vedova di Giorgio Rizzardi di Coredo. | ||
1681 |
Rizzardi Francesco |
Francesco era figlio di Giorgio e Margherita Inama di Coredo. La proprietà risulta anche dal confine nord della sottostante p.f. 605. | ||
1715 |
Rizzardi Francesco Endrizzi Gregorio * |
Gregorio figlio del fu Enrico Endrizzi riceveva il terreno a titolo di locazione perpetuale da Francesco Rizzardi con l'obbligo di fornire la chiesa di una Frachela di olio. | ||
1742 1749 |
Rizzardi Melchiore Rizzardi Alberto Gentili Fratelli Emer Cristano * |
Il terreno era gravato dalla contribuzione di 2/3 di frachela di olio alla chiesa di Dermulo. Un terzo del terreno era di Giovanni Francesco Rizzardi altro fratello ossia i fratelli Gentili di Sanzeno ai quali spettava contribuire l'altro terzo di frachela di olio alla chiesa. | ||
1752 |
Rizzardi Melchiore Rizzardi Alberto
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L'utile dominio del terreno ritorna ai Rizzardi per il mancato pagamento del canone da parte di Cristano Emer. | ||
1752 |
Inama Giovanni Battista |
Giovanni Battista figlio di Bartolomeo Inama, acquistava il terreno dai figli di Melchiore e Alberto Rizzardi. Sembrerebbe che l'acquisto fosse stato relativo sia alla proprietà che all'utile dominio. | ||
1766 |
Inama Silvestro
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Non è chiaro se Silvestro fosse stato l'effettivo proprietario o solamente l'affittuario. Il nome risulta dall'urbario della chiesa, come obbligato per una fràchela di olio. | ||
1775 1780 1801 |
Giovanni era figlio del fu Bartolomeo Mendini. | |||
1812 |
Bartolomeo era figlio del fu Bartolomeo fu Giovanni Mendini. |
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1813 |
Paoli Tommaso |
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1825 |
Antonio era figlio del fu Giovanni Francesco Inama. |
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1859 1864 1870 1904 |
Giuseppe era figlio del fu Antonio Inama. | |||
1905 |
Inama Angelo Inama Ferdinando |
Il terreno fu destinato ai due fratelli Angelo e Ferdinando dal loro padre Giuseppe Inama. In seguito fu frazionato nella p.f. 604 assegnata ad Angelo e nella p.f. 603 assegnata a Ferdinando. | ||
d.1927
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Inama Angelo Inama Felice Inama Emilio |
La p.f. 603 dopo il 1927 fu ulteriormente frazionata in 603/1, pervenuta a Felice Inama e 603/2 assegnata a Emilio Inama, fratello di Felice emigrato negli USA. Quest'ultima p.f. sarà poi acquistata da Adolfo Emer. |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
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p.1681 |
Camera di Trento Chiesa di Dermulo |
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SUPERFICIE 1050 mq Inizialmente, la metà a sud del terreno per una superficie di 1 Staro, 1 Quarta e 2 Minele, (ca. 622 mq) apparteneva alla Chiesa di Dermulo. La parte nord misurava 1 Staro, 2 Quarte e 1,5 Minele Nel 1780 il terreno appare nella sua interezza in mano a Giacomo Inama in veste di locatario. * I fratelli Giacomo e Pietro Antonio figli del fu Nicolò Mendini avevano ricevuto in locazione perpetuale per 19 anni il terreno della chiesa. ^ Affittuario § Inama Giacomo fu Ottavio era locatario di Giacomo Antonio Inama. |
1681 |
Barbacovi Udalrico Chiesa di Dermulo |
Notaio di Taio che aveva acquistato il terreno dall'eccelsa Camera di Trento. | |
d.1681 |
Inama Giacomo |
Giacomo, figlio di Silvestro Inama, aveva ricevuto il terreno per dote della sua fu moglie Maria, figlia del notaio Udalrico Barbacovi. | ||
1716 |
Inama Silvestro Mendini Giacomo * Mendini Pietro Antonio * |
La parte a nord era di Silvestro, quella a sud della chiesa. | ||
1747 |
Inama Giacomo § |
Giacomo Antonio aveva dato in locazione perpetuale il terreno a Giacomo Inama fu Ottavio. | ||
1766 |
Tamè Antonio ^ |
Giacomo era figlio del fu Ottavio Inama. | ||
1780 |
Giacomo era figlio del fu Ottavio Inama. Nel 1780 la chiesa non figura più fra i proprietari perchè nel 1774, tramite una permuta, passò in mano a Bartolomeo Mendini che poi evidentemente lo cedette a Giacomo Inama. | |||
1792 |
Inama Giuseppe |
Giuseppe era figlio del fu Giacomo Inama. | ||
1825 |
Giacomo era figlio del fu Giuseppe. | |||
1859 |
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1868 1869 1904 |
Vittore Chistè si aggiudica il terreno in seguito ad una esecuzione giudiziale nei confronti di Giacomo Inama. |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
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1381 |
Romedio di Taio
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La proprietà di Romedio traspare dai confini del terreno a sud. |
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SUPERFICIE 4700 mq Dal 1681 i due fratelli Antonio e Giacomo Mendini possedevano rispettivamente la parte a est (B) e la parte a ovest (A) del terreno. Dopo la morte di Antonio nel 1713 il terreno toccò a suo figlio Antonio che morendo nel 1737 lo lasciò a Giacomo suo erede universale e già possessore della parte ovest ereditata dal padre. Oggi il terreno è frazionato in 606/1 e 606/2. |
1534 |
Massenza Simone |
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1581 1625 |
Mendini Antonio II |
Antonio figlio del fu Giovanni Mendini risulta aver rilevato il terreno da Simone Massenza. | ||
p.1668 |
Mendini Giacomo I A B |
Giacomo era figlio del fu Antonio Mendini II. | ||
d.1668 1681 1710 |
Mendini Antonio VI B Mendini Giacomo II A |
Nel 1681 il possesso dei due fratelli Giacomo e Antonio è stato accertato da confini della p.f. 605. | ||
1716 |
Mendini Antonio VII B Mendini Giacomo II A |
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1728 |
Mendini Antonio VII B
Mendini Giacomo
A |
Giacomo e Giacomo Antonio Mendini erano fratelli e figli del fu Giacomo II. | ||
1747 |
Mendini Giacomo III A B |
Giacomo III, erede del cugino Antonio VII, riunifica il terreno. |
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1766 1780 |
La proprietà di Romedio Maria Mendini è stata accertata anche da confini. | |||
1825 |
Romedio era figlio del fu Romedio Mendini. | |||
1828 |
Romedio figlio di Vigilio Mendini riceveva il terreno in donazione dallo zio Romedio Mendini. | |||
1838 |
Inama Lucia |
Lucia ere la moglie di Romedio Mendini. | ||
1870 |
Tobia e Giuseppe erano figli di Lucia e Romedio Mendini. | |||
1879 1904 |
Si dice misurare circa 11 Stari. |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
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1350 |
Nascimbene fu Raimondino |
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SUPERFICIE 3650 mq La p.f. principale n. 608 è stata frazionata in 608/1 e 608/2 che occupano rispettivamente la parte nord e la parte sud della vecchia p.f. 608. Questo terreno che nel 1381 era denominato "vila Bernaya", più tardi "Val Merlai" e faceva parte del maso proprietà di Castel Valer, era concesso in locazione fin dalla metà del '300 alla famiglia Mendini. Le persone qui a fianco elencate, almeno fino alla fine del Settecento, sono quindi affittuari e non proprietari. |
1357 1381 |
Odorico fu Nascimbene |
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ca.1400 |
Raimondino II fu Odorico |
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1427 ca.1472 |
Gregorio I fu Raimondino |
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ca.1472 ca.1510 |
Raimondino III fu Gregorio |
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ca.1510 ca.1525 |
Mendini Antonio I |
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1534 1561 ca.1569 |
Mendini Giovanni II |
figlio di Antonio I | ||
1581 1625 |
Mendini Antonio II |
figlio di Giovanni II | ||
d.1625 p.1646 |
Mendini Antonio V |
figlio di Antonio II | ||
1646 |
Panizza Pietro |
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1671 |
Panizza Giovanni Antonio |
Giovanni Antonio era figlio di Pietro Panizza. | ||
p.1713 |
Panizza Giovanni Andrea Panizza don Pietro |
Giovanni Andrea e don Pietro erano figli di Giovanni Antonio Panizza. | ||
1713 |
Mendini Giacomo Antonio |
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1780 1782 |
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1782 1825 |
Panizza Luigi |
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1859 1870 |
Panizza Giovanna |
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1872 1879 |
Panizza Filippo |
Cugino e marito di Giovanna Panizza. | ||
1879 1904 |
Gentili Luigi Gentili Giuseppe |
Luigi fu Giuseppe Gentili era lo zio di Giuseppe fu Giorgio Gentili. Entrambi abitavano a Sanzeno. |
Note: p.= prima; d.= dopo; ca= circa; Le superfici attuali delle p.f. sono state ricavate tramite il GIS della Provincia Autonoma di Trento
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