LE PARTICELLE FONDIARIE DI DERMULO E I LORO PROPRIETARI

 

 

MAPPA CON I PROPRIETARI DEL 1780

 

DESCRIZIONE DI TUTTE LE PARTICELLE FONDIARIE DEL COMUNE CATASTALE DI DERMULO
PARTE 0 PARTE I PARTE II PARTE III PARTE IV PARTE V PARTE VI PARTE VII

DAL n.732 AL n.884


732 733 734 735 736 737 738 739 740 741 742 743 744 745 746 747 748 749 750 751 752 753 754 755 756 757 758 759 760 761 762 763 764 765 766 767 768 769 770 771 772 773 774 775 776 777 778 779 780 781 782 783 784 785 786 787 788 789 790 791 792 793 794 795 796 797 798 799 800 801 802 803 804 805 806 807 808 809 810 811 812 813 814 815 816 817 818 819 820 821 822 823 824 825 826 827 828 829 830 831 832 833 834 835 836 837 838 839 840 841 842 843 844 845 846 847 848 849 850 851 852 853 854 855 856 857 858 859 860 861 862 863 864 865 866 867 868 869 870 871 872 873 874 875 876 877 878 879 880 881 882 883 884


 

 

732 733

 

Toponimo

Anno

Proprietario

Note

Mappa 1780  Mappa attuale

Oselera

1662

1670

Concini Giovanni

 

 

di Taio.


SUPERFICIE 19000 mq


Il bosco come evidenziato nella mappa, era in contesa fra i due comuni di Dermulo e di Coredo.
La zona fu  assegnata infine al CC di Coredo con i seguenti numeri di particella: 2455/1, 2455/2, 2455/3, 2455/4, 2456/1, 2456/2, 2456/3, 2456/4, 2457.



* Affittuario

** Masadore

d.1670

1695

1721

1729

1730

1735

Concini don Giovanni Romedio

 

 

Romedio Concini vendeva il maso e quindi anche questo terreno a Francesco Rizzardi di Coredo.

1741

1743

1747

1749

1750

1751

1752

Concini Ferdinando

Concini Romedio

Bentivoglio Michele *

 

 

Nel 1741, 1743, 1747, 1749, 1750 e 1751 la proprietà, da confini risulta del "medico fisico" Ferdinando Concini.

1752

1754

1755

1761

 

Rizzardi Francesco

 

 

Nel 1754, 1755 e 1761 da confini risultava ancora Francesco, anche se formalmente i terreni erano già passati al figlio don Romedio.

1752

1755

1766

1768

1770

1771

1774

1778

Rizzardi don Romedio

 

 

Nello stesso anno 1752 Francesco donava il maso, e quindi anche questo terreno, al figlio don Romedio.

1778

1780

1781

1786

Rizzardi don Romedio

Fuganti Antonio *

 

Nel 1778 il Rizzardi investiva Antonio fu Lazzaro Fuganti di Taio del maso Rauti, per 19 anni. Al maso apparteneva questo terreno.
Nel 1786 il Fuganti trasferisce, con il consenso di don Romedio Rizzardi, a Giovanni Domenico Graiff, di Romeno, masadore presso il maso di Castel Bragher, il maso Rauti.

1786

1787

1797

Rizzardi don Romedio

Graiff Giovanni Domenico *

 

Il Graiff era livellario come lo era stato il Fuganti.
Nel 1787 e 1797 Castel Bragher risulta proprietario non specificatamente di questo terreno ma di altri del maso.

1800

1810

1818

1835

Rizzardi N.

Thun N. di Castel Bragher *

Chistè Pietro **

Nel 1800 da confine est della p.f. 740 risulta Maso di Castel Brughiero.
Nel 1810, 1818 e 1835 beni di castel Bragher.

1825

1833

1838

Rizzardi Antonio

Thun Arbogasto *

Massenza Giovanni **

Nel 1838 il conte Thun vendeva il maso a Giuseppe Mendini. Nel 1833 risultava masadore Giovanni Massenza.

1838

1859

Rizzardi Antonio

Mendini Giuseppe *

Massenza Giovanni **

Giuseppe era figlio di Giacomo Mendini di Taio. Il Massenza era manente ai Rauti anche nel 1861.

1870

1878

Mendini Celeste

Mendini Luigi

Mendini Filippo

Massenza Giovanni **

Nel 1880 la proprietà Mendini risulta anche dal confine est della p.f. 746.

1882

1893

Mendini Celeste

Mendini Filippo

Inama Daniele **

Daniele rimase al maso Rauti fino al 1901. Probabilmente dopo fu sostituito da Giuseppe Depaoli padre e Giuseppe Depaoli figlio.

1894

1904

Mendini Celeste

Depaoli Giuseppe **

Depaoli Giuseppe **

Giuseppe padre e Giuseppe figlio.

 

 

734 735

 

Toponimo

Anno

Proprietario

Note

Mappa 1780  Mappa attuale

Oselera

1662

1670

Concini Giovanni

 

 

di Taio

VAI ALLA PF 186


SUPERFICIE 1100 mq

La p.f. 735 è scomparsa.

* Affittuario
** Masadore

d.1670

1695

1721

1729

1730

1735

Concini don Giovanni Romedio

 

 

Romedio Concini vendeva il maso e quindi anche questo terreno a Francesco Rizzardi di Coredo.

1741

1743

1747

1749

1750

1751

1752

Concini Ferdinando

Concini Romedio

Bentivoglio Michele *

 

 

Nel 1741, 1743, 1747, 1749, 1750 e 1751 la proprietà, da confini risulta del "medico fisico" Ferdinando Concini. Nel 1749 la proprietà risulta anche dal confine est della p.f. 759 (anche se in realtà in mezzo ci sarebbe la p.f. 745).

1752

1754

1755

1761

 

Rizzardi Francesco

 

 

Nel 1754, 1755 e 1761 da confini risultava ancora Francesco, anche se formalmente i terreni erano già passati al figlio don Romedio.

1752

1755

1766

1768

1770

1771

1774

1778

Rizzardi don Romedio

 

 

Nello stesso anno 1752 Francesco donava il maso e quindi anche questo terreno al figlio don Romedio.

1778

1780

1781

1786

Rizzardi don Romedio

Fuganti Antonio *

 

Nel 1778 il Rizzardi investiva Antonio fu Lazzaro Fuganti di Taio del maso Rauti, per 19 anni. Al maso apparteneva questo terreno.
Nel 1786 il Fuganti trasferisce, con il consenso di don Romedio Rizzardi, a Giovanni Domenico Graiff, di Romeno, masadore presso il maso di Castel Bragher, il maso Rauti.

1786

1787

1797

Rizzardi don Romedio

Graiff Giovanni Domenico *

 

Il Graiff era livellario come lo era stato il Fuganti
Nel 1787 e 1797 Castel Bragher risulta proprietario non specificatamente di questo terreno ma di altri del maso.

1800

1810

1818

1835

Rizzardi N.

Thun N. di Castel Bragher *

Chistè Pietro **

Nel 1800 dal confine est della p.f. 740 risulta il Maso di Castel Brughiero.
Nel 1810, 1818 e 1835 beni di castel Bragher.

1825

1833

1838

Rizzardi Antonio

Thun Arbogasto *

Massenza Giovanni **

Nel 1838 il conte Thun vendeva il maso a Giuseppe Mendini. Nel 1833 risultava masadore Giovanni Massenza.

1838

1859

Rizzardi Antonio

Mendini Giuseppe *

Massenza Giovanni **

Giuseppe era figlio di Giacomo Mendini di Taio. Il Massenza era manente ai Rauti anche nel 1861.

1870

1878

Mendini Celeste

Mendini Luigi

Mendini Filippo

Massenza Giovanni **

Nel 1878 la proprietà risulta anche dal confine  della p.f. 740. Nel 1880 la proprietà Mendini risulta anche dal confine est della p.f. 746.

1882

1893

Mendini Celeste

Mendini Filippo

Inama Daniele **

Daniele rimase al maso Rauti fino al 1901. Probabilmente dopo fu sostituito da Giuseppe Depaoli padre e Giuseppe Depaoli figlio.

1894

1904

Mendini Celeste

Depaoli Giuseppe **

Depaoli Giuseppe **

Giuseppe padre e Giuseppe figlio.

 

 

736

 

Toponimo

Anno

Proprietario

Note

Mappa 1780  Mappa attuale

Oselera

1662

1670

Concini Giovanni

 

 

di Taio.

VAI ALLA PF 799


SUPERFICIE 13000 mq

Superficie attuale.

Oggi la conformazione della p.f. è un po' diversa. Essa infatti occupa nella sua parte a sud, una porzione della p.f. 738.

Michele Bentivoglio era il masadore stipendiato dai Concini per lavorare i terreni del maso. Il suo contratto finì nel 1752 con i nuovi proprietari Rizzardi.

Nel 1870 i fratelli Mendini stavano riscattando il maso ed erano ancora in debito con don Celestino Rizzardi.

* Affittuario
** Masadore

d.1670

1695

1721

1729

1730

1735

Concini don Giovanni Romedio

 

 

Romedio Concini vendeva il maso e quindi anche questo terreno a Francesco Rizzardi di Coredo.

1741

1743

1747

1749

1750

1751

1752

Concini Ferdinando

Concini Romedio

Bentivoglio Michele *

 

 

Nel 1741, 1743, 1747, 1749, 1750 e 1751 la proprietà, da confini risulta del "medico fisico" Ferdinando Concini. Nel 1749 da confine est della p.f. 759 (anche se in realtà in mezzo ci sarebbe la p.f. 745).

1752

1754

1755

1761

 

Rizzardi Francesco

 

 

Nel 1754, 1755 e 1761 da confini risultava ancora Francesco, anche se formalmente i terreni erano già passati al figlio don Romedio.

1752

1755

1766

1768

1770

1771

1774

1778

Rizzardi don Romedio

 

 

Nello stesso anno 1752 Francesco donava il maso e quindi anche questo terreno al figlio don Romedio.

1778

1780

1781

1786

Rizzardi don Romedio

Fuganti Antonio *

 

Nel 1778 il Rizzardi investiva Antonio fu Lazzaro Fuganti di Taio del maso Rauti, per 19 anni. Al maso apparteneva questo terreno.
Nel 1786 il Fuganti trasferisce, con il consenso di don Romedio Rizzardi, a Giovanni Domenico Graiff, di Romeno, masadore presso il maso di Castel Bragher, il maso Rauti.

1786

1787

1797

Rizzardi don Romedio

Graiff Giovanni Domenico *

 

Il Graiff era livellario come lo era stato il Fuganti
Nel 1787 e 1797 Castel Bragher risulta proprietario, non specificatamente di questo terreno, ma di altri del maso.

1800

1810

1818

1835

Rizzardi N.

Thun N. di Castel Bragher *

Chistè Pietro **

Nel 1800 dal confine est della p.f. 740 risulta il Maso di Castel Brughiero.
Nel 1810, 1818 e 1835 sono citati come beni di castel Bragher.

1825

1833

1838

Rizzardi Antonio

Thun Arbogasto *

Massenza Giovanni **

Nel 1838 il conte Thun vendeva il maso a Giuseppe Mendini. Nel 1833 risultava masadore Giovanni Massenza.

1838

1859

Rizzardi Antonio

Mendini Giuseppe *

Massenza Giovanni **

Giuseppe era figlio di Giacomo Mendini di Taio. Il Massenza era manente ai Rauti anche nel 1861.

1870

1878

Mendini Celeste

Mendini Luigi

Mendini Filippo

Massenza Giovanni **

Nel 1878 la proprietà risulta anche dal confine est della p.f. 740. Nel 1880 la proprietà Mendini risulta anche dal confine est della p.f. 746.

1882

1893

Mendini Celeste

Mendini Filippo

Inama Daniele **

Daniele rimase al maso Rauti fino al 1901. Probabilmente, dopo fu sostituito da Giuseppe Depaoli padre e Giuseppe Depaoli figlio.

1894

1904

Mendini Celeste

Depaoli Giuseppe **

Depaoli Giuseppe **

Giuseppe padre e Giuseppe figlio.

 

 

737 738

 

Toponimo

Anno

Proprietario

Note

Mappa 1780  Mappa attuale

Oselera

1662

1670

Concini Giovanni

 

 

 

di Taio


SUPERFICIE 12500 mq

Superficie attuale


Oggi la p.f. 737 è scomparsa mentre la 738 si presenta frazionata in 10 particelle più piccole, ma non solo, alla parte ovest è stato assegnato il numero di p.f. 740.

* Affittuario

** Masadore

d.1670

1695

1721

1729

1730

1735

Concini don Giovanni Romedio

 

 

Romedio Concini vendeva il maso e quindi anche questo terreno a Francesco Rizzardi di Coredo.

1741

1743

1747

1749

1750

1751

1752

Concini Ferdinando

Concini Romedio

Bentivoglio Michele *

 

 

Nel 1741, 1743, 1747, 1749, 1750 e 1751 la proprietà, da confini risulta del "medico fisico" Ferdinando Concini. Nel 1749 da confine est della p.f. 759 (anche se in realtà in mezzo ci sarebbe la p.f. 745).

1752

1754

1755

1761

 

Rizzardi Francesco

 

 

Nel 1754, 1755 e 1761 da confini risultava ancora Francesco, anche se formalmente i terreni erano già passati al figlio don Romedio.

1752

1755

1766

1768

1770

1771

1774

1778

Rizzardi don Romedio

 

 

Nello stesso anno 1752 Francesco donava il maso e quindi anche questo terreno al figlio don Romedio. Nel 1755 la proprietà risulta anche dal confine est della p.f. 777.

1778

1780

1781

1786

Rizzardi don Romedio

Fuganti Antonio *

 

Nel 1778 il Rizzardi investiva Antonio fu Lazzaro Fuganti di Taio del maso Rauti, per 19 anni. Al maso apparteneva questo terreno.
Nel 1786 il Fuganti trasferisce, con il consenso di don Romedio Rizzardi, a Giovanni Domenico Graiff, di Romeno, masadore presso il maso di Castel Bragher, il maso Rauti.

1786

1787

1797

Rizzardi don Romedio

Graiff Giovanni Domenico *

 

Il Graiff era livellario come lo era stato il Fuganti
Nel 1787 e 1797 Castel Bragher risulta proprietario non specificatamente di questo terreno ma di altri del maso.

1800

1810

1818

1835

Rizzardi N.

Thun N. di Castel Bragher *

Chistè Pietro **

Nel 1800 da confine della p.f. 740 risulta il Maso di Castel Brughiero.
Nel 1810, 1818 e 1835 beni di Castel Bragher.

1825

1833

1838

Rizzardi Antonio

Thun Arbogasto *

Massenza Giovanni **

Nel 1838 il conte Thun vendeva il maso a Giuseppe Mendini. Nel 1833 risultava masadore Giovanni Massenza.

1838

1859

Rizzardi Antonio

Mendini Giuseppe *

Massenza Giovanni **

Giuseppe era figlio di Giacomo Mendini di Taio. Il Massenza era manente ai Rauti anche nel 1861.

1870

1878

Mendini Celeste

Mendini Luigi

Mendini Filippo

Massenza Giovanni **

Nel 1878 la proprietà risulta anche dal confine est della p.f. 740. Nel 1878 la proprietà Mendini risulta anche dal confine sud della p.f. 739.

1882

1893

Mendini Celeste

Mendini Filippo

Inama Daniele **

Daniele rimase al maso Rauti fino al 1901. Probabilmente dopo fu sostituito da Giuseppe Depaoli padre e Giuseppe Depaoli figlio.

1894

1904

Mendini Celeste

Depaoli Giuseppe **

Depaoli Giuseppe **

Giuseppe padre e Giuseppe figlio.

 

 

739 740 741

 

Toponimo

Anno

Proprietario

Note

Mappa 1780  Mappa attuale


Plazzec

 

p.1695

Conci N.



 

 

 

 


SUPERFICIE 11800 mq

Superficie attuale.

La superficie occupata da queste particelle si presenta oggi stravolta rispetto alla mappa qui a fianco. La p.f. 741 è scomparsa, della p.f. 739 è rimasta solo una parte verso ovest. La p.f. 740 invece ha esteso molto la sua superficie occupando a nord la p.f. 742 e gran parte della 743. Verso sud invece gran parte della p.f. 739 e una notevole superficie della p.f. 738.

* Affittuario

** Masadore

1695

Conci Giovanni Carlo

Conci Carlo

I due Conci era fratelli (cugini?) e possedevano: Giovanni Carlo la p.f. 739 e Carlo la p.f. 740.

1695

1699

1717

Mendini Giacomo II

Nel 1695 Giacomo Mendini acquistava da Giovanni Carlo Conci di Taio la futura p.f. 739 che era bosco. Qualche anno dopo Giacomo Mendini II acquisiva anche la parte di Carlo Conci. Nel 1699 la proprietà di Giacomo risultava anche dal confine est della p.f. 777.

1747

1750

1751

1755

Mendini Giacomo III

Nel 1747 e nel 1750 la proprietà di Giacomo risulta dal confine sud della p.f. 743.
Nel 1751 e nel 1755 la proprietà risulta dal confine est della p.f. 777.

1780

Emer Cristano

Nel Cater troviamo possessore del terreno Cristano Emer.In un periodo indefinito Cristano vendette il terreno a Giulio Chilovi, a meno chè Cristano non l'avesse posseduto a livello forse dai Panizza.

1800

Chilovi Giulio

Endrizzi Giacomo *

Nel 1800 Giulio Chilovi investiva per 19 anni in locazione perpetuale Giacomo Endrizzi.

1825

Chilovi Andrea

Presumibile figlio di Giulio.

1859

Chilovi Cesare

Cesare era probabilmente figlio di Andrea.

1870

1878

Chilovi Aurelia

Nel 1870 la proprietà risulta anche dal confine ovest della p.f. 743. Nel 1878 Giovanni Fortunato Dalpez, procuratore di Aurelia figlia di Andrea Chilovi che era diventata suora con il nome di Anna Maria, vendeva il terreno ai fratelli Luigi, Celeste e Filippo Mendini.

1878

1882

Mendini Celeste

Mendini Luigi

Mendini Filippo

Massenza Giovanni **

Nel 1882 Luigi uscì dalla comproprietà.

1882

1893

Mendini Celeste

Mendini Filippo

Inama Daniele **

Alla morte di Filippo nel 1893, Celeste divenne l'unico proprietario.

1894

1904

Mendini Celeste

Depaoli Giuseppe **

Depaoli Giuseppe **

Giuseppe padre e Giuseppe figlio.

 

 

742 743 744

 

Toponimo

Anno

Proprietario

Note

Mappa 1780  Mappa attuale

Plazzec

ca.1650

1679

Massenza Luca I

Probabilmente il terreno apparteneva a Luca e dopo la sua morte pervenne al figlio Bartolomeo.


SUPERFICIE 2950 mq

Superficie stimata

Chiamate anche Oselera. Di questo gruppo di particelle oggi è rimasta la 744 e un triangolino a nord della 743, invase dalla p.f. 740. La 742 è scomparsa.

Nel 1749 Sul terreno era assicurato un debito di  66 Ragnesi nei confronti della chiesa di Dermulo.


* Affittuario

** Masadore

d.1679

1695

1737 

Massenza Bartolomeo

Nel 1695 la proprietà di Bartolomeo si ricava anche dai confini.
Dopo la morte di Bartolomeo il terreno perverrà all'unica figlia Margherita. 

d.1737 

1747

Massenza Margherita

Margherita vedova di Giovanni Mendini nel 1747 vendette il terreno al figlio Bartolomeo.

1747

1750

Bartolomeo Mendini

 

 

1750

1778

Bartolomeo Mendini

Inama Giacomo *

Nel 1750 Bartolomeo Mendini investiva Giacomo fu Ottavio Inama di questo terreno.
Nel 1778 Giacomo fu Ottavio vendeva il terreno a Giacomo Papa di Coredo.

1778

1780

1800

Papa Giacomo

Sul terreno era assicurato un debito di  66 Ragnesi nei confronti della chiesa di Dermulo.
che inizialmente (1749) era radicato  alle Voltoline.
Nel 1800 la proprietà risulta dal confine nord della p.f. 740.

1825

Papa Giacomo eredi


Coredo.

d.1825

1859

1870

1878

1883

Endrizzi Giovanni

Dopo il 1825 Giovanni acquista il terreno dagli eredi di Giacomo Papa. Il debito nei confronti della chiesa di Dermulo passa quindi all'Endrizzi. Nel 1878 la proprietà risulta anche dal confine nord della p.f. 740.
Dopo la morte di Giovanni il terreno sarà ereditato dai due figli Giuseppe e Leone. Il debito del Papa era passato a Giovanni Endrizzi con l'acquisto del terreno.

d.1883

1892

Endrizzi Giuseppe

Endrizzi Leone

Nel 1892 i fratelli Endrizzi venderanno il terreno ai fratelli Celeste e Filippo Mendini.

1892

1893

Mendini Celeste

Mendini Filippo

Inama Daniele **

Filippo morirà nel 1893 e unico proprietario rimarrà Celeste.

1894

1904

Mendini Celeste

Depaoli Giuseppe **

Depaoli Giuseppe **

Giuseppe padre e Giuseppe figlio.

 

 

745

 

Toponimo

Anno

Proprietario

Note

Mappa 1780  Mappa attuale

Plazzec

1721

Mendini Giacomo Antonio

Nel 1721 Giacomo Antonio Mendini vendette la particella di gaggio a Romedio Chilovi.



SUPERFICIE 2710 mq


Detto anche Sorti.

*Affittuario




1721

Chilovi Romedio

Dal Chilovi il bosco passò a Bartolomeo Mendini.

1750

Mendini Bartolomeo

Inama Giacomo *

Proprietà da confine Nord della p.f. 743. Bartolomeo aveva locato perpetuamente l'arativo p.f. 743 ed è plausibile che avesse dato a Giacomo anche questo bosco.

d.1750

1778

1780

1788

Inama Giacomo

Dopo la morte di Giacomo fu Ottavio Inama, il bosco pervenne al figlio  Giuseppe.

d.1788

1810

Inama Giuseppe

Dopo la morte di Giuseppe il bosco pervenne al figlio Giacomo.

1810

1825

Inama Giacomo

Dopo la morte di Giacomo il bosco pervenne ai due figli Giovanni e Giacomo.

d.1825

1835

Inama Giacomo

Inama Giovanni

Nel 1835 i fratelli divisero i beni paterni e il bosco pervenne a Giovanni.

1835

1855

Inama Giovanni

Dopo la morte di Giovanni nelle divisioni fra i figli, il bosco nel 1858 pervenne alla figlia Filomena.

1855

1858

Inama Filomena

Dopo il 1858 il bosco fu venduto ad Andrea Eccher.

1859

1870

1880

1904

Eccher Andrea

La proprietà nel 1880 risulta anche dal confine sud della p.f. 746. Nel 1870 dal confine est della p.f. 742, 743 e 744.

 

 

746

 

Toponimo

Anno

Proprietario

Note

Mappa 1780  Mappa attuale

Plazzec

p.1634

Endrizzi Gregorio I

Alla morte di Gregorio il bosco passò in mano ai figli Enrico e Leonardo.


SUPERFICIE 1830 mq

Superficie attuale.

Detto anche Sorti.

Probabilmente questa p.f. formava un'unica entità assieme alla p.f. 758.


Oggi la parte ovest della p.f. è stata assorbita dalla p.f. 758.

* Affittuario

d.1634

1660

Endrizzi Enrico I

Endrizzi Leonardo II

Alla morte di Enrico il bosco passò al fratello  Leonardo.

d.1660

1684

Filippi Antonio

Endrizzi Leonardo II *

Il bosco intorno al 1680 fu ceduto da Leonardo ai Filippi di Cassana che poi glielo ridiedero in locazione perpetuale. Alla morte di Leonardo il bosco pervenne al nipote Gregorio.

d.1684

1689

ca.1715

Filippi Antonio

Endrizzi Gregorio II *

 

d.1715

1717

 

Filippi don Domenico

Endrizzi Enrico II *

Nel 1717 don Domenico vendette il livello sul bosco ai fratelli Giacomo e Giacomo Antonio Mendini.

1717

1721

1725

Mendini Giacomo

Mendini Giacomo Antonio

Endrizzi Enrico *

Dopo la morte di Enrico il bosco passò alla vedova Lucia. Nel 1721 la proprietà dei fratelli Mendini risulta anche dal confine est della p.f. 745.

1725

1729

1735

Mendini N.

Refatti Lucia *

Nel 1729 la proprietà (eredi di Enrico Endrizzi) risulta anche dal confine sud della p.f. 747. Lucia vedova di Enrico Endrizzi nel 1735 vendette il bosco agli eredi di Francesco Cristoforetti.

1735

1749

Mendini N.

Cristoforetti Francesco eredi *

Nel 1749 la proprietà degli eredi Cristoforetti di Taio risulta dal confine nord della p.f. 759

d.1749

1778

Mendini N.

Chilovi don Giovanni

 

d.1749

1778

Mendini Romedio

Chilovi Romedio *

Il Chilovi acquistava il bosco dai Cristoforetti tra il 1749 e il 1778.

1778

1780

1825

1857

Chilovi Gaspare

Figlio del fu Romedio diTaio. Nel 1857 Gaspare, che abitava a Castenedolo nel bresciano, vendette il bosco a Lorenzo Inama (che acquistava per se e i fratelli.

1857

1859

1870

1880

Inama Lorenzo

Inama Pietro

Inama Urbano

Nella compravendita il bosco è detto all'Oselera.

d.1880

Inama Lorenzo

Nel 1880 Lorenzo diventa l'unico proprietario del terreno.

1903

1904

1910

Inama Demetrio

Inama Fiorenzo

Nel 1910 il bosco risulta attraversato dall'acquedotto irriguo.

 

 

747

 

Toponimo

Anno

Proprietario

Note

Mappa 1780  Mappa attuale

Plazzec

1674

Barbacovi Udalrico

Il notaio Barbacovi era documentato confinare con dei boschi al Plazzec.


SUPERFICIE 3230 mq


Nel 1880 il bosco è detto Sorti

p.1729

 

Barbacovi Anna

 

Molto probabilmente il bosco di Anna derivava dalla dote del padre Udalrico. Nel 1729 Anna moglie di Giacomo Antonio Mendini vendette il bosco a Romedio Chiolovi.

1729

1735

1778

Chilovi Romedio

 

Nel 1735 la proprietà di Romedio risulta dal confine nord delle due p.f. unite 758 e 746.

1780

Chilovi Gaspare

Chilovi Antonio

Nel 1780 la proprietà risulta di Gaspare e Antonio Chilovi figli del fu Romedio.

1825

Chilovi Antonio fu Romedio

Taio

1859 

1870

1880

Chilovi Giorgio

Giorgio era figlio del fu Antonio Chilovi. Nel 1880 la proprietà risulta anche dal confine nord della p.f. 746.

1896

1904

1910

Chilovi Camillo

Camillo era figlio del fu Giorgio Chilovi. Nel 1910 il bosco risulta attraversato dall'acquedotto.

 

 

748

 

Toponimo

Anno

Proprietario

Note

Mappa 1780  Mappa attuale

Plazzec

1729

Chilovi Romedio

Mendini Antonio

Nel 1729 la proprietà di Antonio Mendini risulta dal confine nord della p.f. 747.


SUPERFICIE 4320 mq

Chiamato anche Sort.

1780

Chilovi Antonio

Figlio del fu Romedio di Taio.

1825

Chilovi Gaspare

Figlio del fu Romedio di Taio.

1859

1870

Chilovi Cesare

Taio.

1894

1904

1910

Chilovi Camillo

Camillo era figlio del fu Giorgio Chilovi di Taio. Comprata nel 1894. Nel 1910 il bosco si dice attraversato dall'acquedotto irriguo.

 

 

749 750

 

Toponimo

Anno

Proprietario

Note

Mappa 1780  Mappa attuale

Sort

1687

Inama Vittore

 

 


SUPERFICIE 10620 mq

1714

Panizza Matteo?

Confinante con in beni della comunità.

p.1743

 

Panizza don Pietro

Nel 1743 si dice che Giacomo Antonio Inama era proprietario come erede di don Pietro.

1743

1745

1749

1780

1782

Inama Giacomo Antonio

Nel 1743 da confini della p.f. 751. Nel 1749 dal confine nord della p.f. 752.

1782

1825

Panizza Luigi

Alla morte di Giacomo Antonio il bosco passò al suo erede universale Luigi Panizza.

1859

1870

Panizza Giovanna

Dopo la morte di Luigi, il bosco pervenne alla figlia Giovanna che era convolata a nozze con il cugino Filippo Panizza.

1892

1896

1904

1910

Panizza Augusto

Dopo la morte di Giovanna (1892) e di Filippo (1896) il bosco pervenne al nipote Augusto Panizza. Nel 1910il bosco attraversato dall'acquedotto irriguo si dice appartenere agli eredi di Augusto Panizza.

 

 

751

 

Toponimo

Anno

Proprietario

Note

Mappa 1780  Mappa attuale

Sort

ca.1575

1613

Inama Marino III

 

Alla morte di Marino III il bosco passò al figlio Cipriano II.

VAI ALLE PF 749-750


SUPERFICIE 2730 mq

Il bosco era detto anche al Ri.
Oggi la p.f. è frazionata in 751/1.

Può essere che la p.f.751 non sia stata per intero di Marino, ma una parte fosse di Giacomo Inama.

ca.1620

1675

Inama Cipriano II

Alla morte di Cipriano il bosco passò al figlio Marino IV.

1675

1695

ca.1708

Inama Marino IV

Nel 1695 la proprietà di Marino risulta anche dal confine nord della p.f. 765.

d.1708

Inama Maria

 

Maria e il marito Bartolomeo Bernardelli vendettero il bosco a Pietro Lorenzo Panizza di Taio.

1717

Panizza Pietro Lorenzo

 

 

 

ca.1730

1743

Panizza Ferdinando

 

 

1743

Panizza Pietro Antonio

Pietro Antonio Panizza alienò il bosco a Giuseppe Maria Thun di Castel Bragher.

1743

1749

Thun Giuseppe Maria

 

Nel 1749 la proprietà di Castel Bragher risulta da un bosco confinante.

1780

Thun Giovanni Vigilio

Inama Giacomo Antonio

 

 

1825 

1852

Thun Arbogasto

Nel 1852 i figli Francesco e Giuseppe con la loro madre Teresa vedova di Arbogasto Thun, avevano venduto il bosco a Romedio Mendini. 

1852

1859 

Mendini Romedio

Romedio fu Vigilio aveva comperato una parte di bosco da Arbogasto Thun. Nel 1859 la cedeva a Filippo Panizza. Non è escluso invece che si trattasse della p.f. 755.

1780

Inama Giacomo Antonio

1825

Panizza Luigi

Alla morte di Giacomo Antonio il bosco passò al suo erede universale Luigi Panizza.

1859

1870

Panizza Giovanna

Panizza Filippo

Dopo la morte di Luigi, il terreno pervenne alla figlia Giovanna che era convolata a nozze con il cugino Filippo Panizza.

1892

1896

1904

Panizza Augusto

Dopo la morte di Giovanna (1892) e di Filippo (1896) il bosco pervenne al nipote Augusto Panizza.

 

 

752

 

Toponimo

Anno

Proprietario

Note

Mappa 1780  Mappa attuale

Sort

p.1553

 

Inama Gaspare

 

 


SUPERFICIE 1680 mq


* Affittuario

d.1553

1614

 

Inama Ercole

Ercole muore nel 1614 e il bosco passa alla figlia Margherita.

1614

1634

 

Inama Margherita

Chilovi Giacomo

Margherita che era sposata con Giacomo Chilovi eredita il terreno dal padre Ercole.

1634

 

Chilovi Gaspare

Gaspare eredita per poco (morirà poco dopo) la sostanza paterna.

1634

1646

 

Chilovi Anna Maria

Anna Maria era figlia di Gaspare Chilovi.

ca. 1655

ca. 1680

 

Guelmi Simone

Intorno al 1655 Simone prende in moglie Anna Maria Chilovi.

1695

1701

Guelmi Francesco Antonio

Mendini Giacomo II *

 

1716

Guelmi Matteo

Mendini Giacomo II *

 

1749

Inama Felicita

Mendini Bartolomeo *

Felicita Inama di Fondo, vedova di Matteo Guelmi dava in locazione perpetuale il bosco a Bartolomeo Mendini.

1780

Guelmi Alberto e Nicolò

Mendini Bartolomeo  *

 

1805

Guelmi Alberto e Nicolò

Mendini Matteo  *

 

1806

1813

1825

1835

Martini Antonio

Nel 1835 per analogia con la p.f. 759.

1859

1870

Martini don Carlo

 

1871

1904

Brida Lorenzo

 

 

 

753 754

 

Toponimo

Anno

Proprietario

Note

Mappa 1780  Mappa attuale

Sort

p.1553

 

Inama Gaspare

 


SUPERFICIE 1860 mq


d.1553

1614

 

Inama Ercole

Ercole muore nel 1614 e il bosco passa alla figlia Maddalena.

1614

1623

 

Inama Maddalena

Cordini Simone III

Maddalena che era sposata con Simone Cordini di Taio eredita il terreno dal padre Ercole. Dopo la morte di Simone e Maddalena il bosco pervenne ai figli Simone e Ercole Cordini.

d.1623

1660

 

Cordini Simone IV

Cordini Ercole

Alla morte di Ercole, la vedova Margherita e il cognato Simone IV vendettero nel 1664 il bosco a Giacomo Mendini.

1664

1668

 

 

Mendini Giacomo I

Prima del 1687 il bosco pervenne a Bartolomeo Conci di Taio.

1687

 

 

Conci Bartolomeo eredi

Nel 1687 la proprietà si è desunta dal confine nord della p.f. 756.

1749

1778

Chilovi Romedio

Nel 1749 dal confine sud della p.f. 752 e dal confine della 751.

1778

1780

Chilovi Antonio

Antonio era figlio del fu Romedio.

1825

1859

Chilovi Giacomo

Giacomo si dice figlio del fu Romedio.

1859

1870

1879

1896 

Chilovi Domenico

Nel 1879 la proprietà di Domenico risulta dal confine nord della p.f. 756.

1896

1904

Brida Lorenzo

Da quanto ricavato dal libro di impianto del Catasto, sembra che Lorenzo fosse diventato proprietario del bosco nel 1896.

 

 

755 756 757

 

Toponimo

Anno

Proprietario

Note

Mappa 1780  Mappa attuale

Sort

1687

Fuganti Giovanni Romedio

Nel 1687 Giovanni Romedio vendette il bosco a Giacomo Mendini.


SUPERFICIE 3350 mq


Non è escluso che la p.f. 755 fosse appartenuta agli inizi del Settecento a Marino Inama. In un documento del 1859 si dice che Romedio aveva venduto un suo bosco alle Sort, precedentemente acquisito da Arbogato Thun a Filippo Panizza. Potrebbe anche darsi che invece il bosco fosse stato una parte della p.f. 751.

1687

1695

Mendini Giacomo II

Mendini Antonio VI

Nel 1695 la proprietà dei fratelli Mendini risulta anche dal confine est della p.f. 765.

d.1717

1749 

1757

1763

Mendini Giacomo III

 

E' probabile che Giacomo avesse ricevuto in eredità una porzione di bosco da Antonio VII figlio di Antonio VI Mendini. Nel 1749 la proprietà risulta dal confine della p.f. 765. 

d.1763

1780

1798 

 

Mendini Romedio Maria

 

 

1812

Mendini Giuseppe

fu Romedio. Nel 1812 la proprietà è ricavata dal confine nord della p.f. 764.

1825

1834 

Mendini Romedio

Dopo la morte di Romedio figlio del fu Romedio Maria Mendini, il terreno sarà ereditato dal nipote Romedio figlio del fu Vigilio Mendini.

1835

1838 

1859

Mendini Romedio

Romedio era figlio del fu Vigilio. Nel 1838 Romedio trasferiva il bosco alla moglie Lucia Inama.

1870

Mendini Tobia

Mendini Giuseppe

Dopo la morte di Romedio l'arativo perverrà ai due figli Tobia e Giuseppe. 

1879

1904

Mendini Tobia

Nelle divisioni fra i fratelli Mendini, l'arativo pervenne a Tobia. 

 

 

758

 

Toponimo

Anno

Proprietario

Note

Mappa 1780  Mappa attuale

Plazzec

p.1634

Endrizzi Gregorio I

Alla morte di Gregorio il bosco passò in mano ai figli Enrico e Leonardo.


SUPERFICIE 2500 mq

Superficie attuale.

Chiamata anche Sort. Oggi questa p.f. ha occupato anche gran parte della p.f. 746.

Probabilmente la p.f. formava un'unica entità assieme alla p.f. 746.

* Affittuario

d.1634

1660

Endrizzi Enrico I

Endrizzi Leonardo II

Alla morte di Enrico il bosco passò al fratello  Leonardo.

d.1660

1684

Filippi Antonio

Endrizzi Leonardo II *

Il bosco intorno al 1680 fu ceduto da Leonardo ai Filippi di Cassana che poi glielo ridiedero in locazione perpetuale. Alla morte di Leonardo il bosco pervenne al nipote Gregorio.

d.1684

1689

ca.1715

Filippi Antonio

Endrizzi Gregorio II *

 

d.1715

1717

 

Filippi don Domenico

Endrizzi Enrico II *

Nel 1717 don Domenico vendette il livello sul bosco ai fratelli Giacomo e Giacomo Antonio Mendini.

1717

1725

Mendini Giacomo

Mendini Giacomo Antonio

Endrizzi Enrico *

Dopo la morte di Enrico il bosco passò alla vedova Lucia.

1725

1729

1735

Refatti Lucia

Nel 1729 la proprietà (eredi di Enrico Endrizzi) risulta anche dal confine sud della p.f. 747.
Lucia vedova di Enrico Endrizzi nel 1735 vendette il bosco agli eredi di Francesco Cristoforetti. Forse nel frattempo si erano liberati del livello nei confronti dei Mendini.

1735

1749

Cristoforetti Francesco eredi

Nel 1749 la proprietà degli eredi Cristoforetti di Taio risulta dal confine nord della p.f. 759.

d.1749

1778

Chilovi Romedio

Dopo il 1749 Romedio Chilovi acquistò il bosco dagli eredi Cristoforetti.

d.1778

1780

1825

Chilovi Gaspare

Alla morte di Romedio il bosco passò al figlio Gaspare

1859

1870

1904

Chilovi Cesare

Taio.

 

 

759

 

Toponimo

Anno

Proprietario

Note

Mappa 1780  Mappa attuale

Plazzec

p.1553

 

Inama Gaspare

 


SUPERFICIE 2110 mq

Chiamata anche Sort.

Oggi la p.f. è frazionata in 759/1 e 759/2.

* Affittuario

d.1553

1614

 

Inama Ercole

Ercole muore nel 1614 e il terreno passa alla figlia Margherita.

1614

1634

 

Inama Margherita

Chilovi Giacomo

Margherita che era sposata con Giacomo Chilovi eredita il terreno dal padre Ercole.

1634

 

Chilovi Gaspare

Gaspare eredita per poco (morirà poco dopo) la sostanza paterna.

1634

1646

 

Chilovi Anna Maria

Anna Maria era figlia di Gaspare Chilovi.

ca. 1655

ca. 1680

 

Guelmi Simone

Intorno al 1655 Simone prende in moglie Anna Maria Chilovi.

1695

1701

Guelmi Francesco Antonio

Mendini Giacomo II *

 

1716

Guelmi Matteo

Mendini Giacomo II *

 

1749

Inama Felicita

Mendini Bartolomeo *

Felicita Inama di Fondo, vedova di Matteo Guelmi dava in locazione perpetuale il bosco a Bartolomeo Mendini.

1780

Guelmi Alberto e Nicolò

Mendini Bartolomeo  *

 

1805

Guelmi Alberto e Nicolò

Mendini Matteo  *

 

1806

1813

1825

1835

Martini Antonio

Nel 1835 da confine nord della p.f. 745.

1859

1870

Martini don Carlo

 

1871

1904

Brida Lorenzo

 

1910

Brida Giacomo

Brida Celeste

Nel 1910 il bosco è attraversato dall'acquedotto irriguo.

 

 

760

 

Toponimo

Anno

Proprietario

Note

Mappa 1780  Mappa attuale

Plazzec

1687

Conci Bartolomeo

La proprietà è stata desunta dal confine est della p.f. 764.


SUPERFICIE 2600 mq

Chiamata anche Sort.

1695

Inama Giacomo

 

1700

1723

Inama Silvestro

 
     

1745

1749

1780

1782

Inama Giacomo Antonio

Nel 1749 anche da confine sud della p.f. 759.

1782

1825

Panizza Luigi

Alla morte di Giacomo Antonio il bosco passò al suo erede universale Luigi Panizza.

1859

1870

Panizza Giovanna

Dopo la morte di Luigi, il bosco pervenne alla figlia Giovanna che era convolata a nozze con il cugino Filippo Panizza. Nel 1870 la proprietà risulta anche dal confine nord della p.f. 743.

1892

1896

1904

1910

Panizza Augusto

Dopo la morte di Giovanna (1892) e di Filippo (1896) il bosco pervenne al nipote Augusto Panizza.
Nel 1910 il bosco è attraversato dall'acquedotto irriguo e risultava in mano agli eredi di Augusto.

 

 

761

 

Toponimo

Anno

Proprietario

Note

Mappa 1780  Mappa attuale

Plazzec

1687

Conci Bartolomeo

Non esiste prova documentale che il bosco fosse del Conci.

VAI ALLE PF 806-811 825


SUPERFICIE 2530 mq

Chiamato anche Sort.

1780

Chilovi Antonio

Nel CaTer il bosco risulta di proprietà di Antonio fu Romedio Chilovi.

1825

Chilovi Giacomo

Giacomo è riconosciuto come figlio del fu Romedio.

1856

1859

Chilovi Romedio

Nel 1856 la proprietà risulta anche dal confine nord della p.f. 462.

1862

1870

1904

1910

Chilovi Domenico

Nel 1862 il bosco risulta di Domenico fu Giacomo Chilovi per decreto in morte di Romedio Chilovi morto nel 1861. Nel 1910 Domenico risulta proprietario anche dall'elenco dei terreni attraversati dall'acquedotto irriguo.

 

 

762

 

Toponimo

Anno

Proprietario

Note

Mappa 1780  Mappa attuale

Plazzec

1689

Conci Giovanni Carlo



Questa p.f. assieme alla 763 potrebbe essere stata del Conci.


SUPERFICIE 2850 mq

Chiamata anche Sort.

Oggi la p.f. è frazionata in 762/1 e 762/2, e circa la metà superficie, verso est e posta in piano, è frutteto.

Dai Mendini era chiamato Sort, che comunque terminava nella parte a est in Plazzec.

p.1763

Mendini Giacomo III

 

 

Forse il bosco era stato acquisito ai Conci da Giacomo III, ma forse ancora da suo padre Giacomo II, o dal nonno Giacomo I.

d.1763

1780

Mendini Romedio Maria

 

d.1785

1812

1824

 

Mendini Giacomo

Mendini Romedio II

 

Nel 1812 la proprietà di Giacomo risulta dal confine nord della p.f. 763.
1824
1825
1838

Mendini dott. Romedio IV

Il terreno quindi nel 1824 divenne proprietà di Romedio IV figlio di Giacomo.

1840

1852

1854

 

Mendini Camillo 

 

 

Nel 1840 Camillo eredita il terreno dopo la morte del padre Romedio. Camillo muore nel 1854 e il terreno passa a don Giacomo, il quale nel 1856, lo consegnerà alla cognata Caterina Cireselli per compensazione.

1856

1870

1882

1885

Cireselli Caterina

Caterina era la vedova di Camillo Mendini, ed aveva sposato in seconde nozze il medico Daniele Danieli. Il terreno era pervenuto a Caterina a seguito dell'eredità del marito Camillo e all'accomodamento con lo zio don Giacomo Mendini.

1885

1904

Inama Ferdinando

Inama Modesto

Inama Angelo

Inama Candido

Inama Romedio

Il terreno fu acquistato da Ferdinando e Modesto anche a nome degli altri fratelli Angelo, Candido e Romedio.

1904

1910

Inama Ferdinando

Inama Candido

Nel 1904 nelle divisioni fra i fratelli Inama il terreno fu suddiviso in due porzioni che pervennero rispettivamente la parte nord (p.f. 762/2) a Ferdinando e la parte a sud ( p.f. 762/1) a Candido. Il terreno è attraversato dall' acquedotto irriguo.

 

 

763

 

Toponimo

Anno

Proprietario

Note

Mappa 1780  Mappa attuale

Plazzec

1689

Conci Giovanni Carlo

Nel 1689 la proprietà risulta dal confine est della p.f. 764 sud. Non è escluso che il Conci possedesse anche la vicina p.f. 762.


SUPERFICIE 1880 mq

Chiamato anche Sort.

p.1763

Mendini Giacomo III

 

 

Forse il bosco era stato acquisito ai Conci da Giacomo III, ma forse ancora da suo padre Giacomo II, o dal nonno Giacomo I.

d.1763

1780

1787

Mendini Romedio Maria

Intorno al 1790 il bosco fu assegnato al figlio Vigilio.

ca.1787

1812

Mendini Vigilio

Nel 1812 Vigilio abitante a Tavon vendeva il bosco a Domenico Barbacovi di Taio.

1812

1825

Barbacovi Domenico

Domenico era figlio del fu Antonio di Taio.

1856

Barbacovi Giovanni Battista

Eredi di Giovanni Battista. Dal confine sud della p.f. 762

1859

Barbacovi Domenico

Taio. Il bosco risulta degli eredi di Domenico.

1870

Barbacovi Stefano

Il bosco risulta degli eredi di Stefano.

1894

1904

Zambiasi Francesco

 

1910

Zambiasi Lorenzo

Zambiasi Daniele

Nel 1910 la proprietà dei Zambiasi appare dall'elenco dei terreni attraversati dall'acquedotto irriguo.

 

 

764

 

Toponimo

Anno

Proprietario

Note

Mappa 1780  Mappa attuale

Sort

1680

1687

1689

Fuganti Giovanni Romedio 1

Conci Giovanni Carlo 2

Giovanni Romedio fu Romedio Fuganti possedeva la parte nord, mentre gli eredi Conci (Giovanni Carlo Conci) la parte sud. Le due proprietà sono state desunte dal confine est della p.f. 765. Nel 1687 la proprietà del Fuganti si è desunta dal confine sud della p.f. 756.

 

 


SUPERFICIE 4800 mq

1689

1713

 

Mendini Antonio VI 2

Nel 1689 Antonio acquisiva il bosco (764sud) da Giovanni Carlo Conci di Taio. Antonio Mendini probabilmente acquisirà anche la porzione del Fuganti.

d.1713

1737

Mendini Antonio VII 1 2

 

d.1737

1763

Mendini Giacomo III

Giacomo ereditò il bosco dal cugino Antonio.



d.1763

1780

1787

Mendini Romedio Maria

Intorno al 1790 il bosco fu assegnato al figlio Vigilio.



ca.1787

1812

Mendini Vigilio

Nel 1812 Vigilio abitante a Tavon vendeva il bosco a Domenico Barbacovi di Taio.



1812

1825

Barbacovi Domenico

Domenico era figlio del fu Antonio di Taio.



1859

Barbacovi Stefano

Il bosco risulta degli eredi di Stefano.



1870

Barbacovi Giovanni Battista

Il bosco risulta degli eredi di Giovanni Battista.



1879

Lorandini Clementina

La proprietà risulta dal confine sud della p.f. 756. Forse Clementina era un erede di Giovanni Battista Barbacovi di Taio. 



1889

1897

1904

Lorandini Giuseppe

Lorandini Emanuele

Lorandini Arcangelo

 

Arcangelo era il padre di Giuseppe e Emanuele.

 

 

765

 

Toponimo

Anno

Proprietario

Note

Mappa 1780  Mappa attuale

Ridal

1664

1680

Inama Silvestro II 1 2

Nel 1664 la proprietà di Silvestro risulta dai confini della p.f. 754.
Nel 1680 i figli di Silvestro Inama II: Giacomo II e Vittore III divisero il bosco in due porzioni.

 

 


SUPERFICIE 1000 mq

Superficie dell'attuale 765/2.

Detto anche alle Sort o Campet o Plazol(1680) e anche "Praiola ossia al Ridal".

Oggi si presenta frazionata nel numero 765/2. La maggior parte della superficie è stata occupata dalla strada statale, binari del tram e loro pertinenze.

Nel 1695 sembrerebbe possedere un pezzetto di bosco Antonio Inama I fu Giobatta. Nel 1720 il figlio Giovanni Battista vendette il bosco ad Antonio Mendini VII.

d.1680

1687

1689 

 

 

Inama Giacomo II 1

Inama Vittore III 2


Nel 1687 la proprietà di Vittore si è desunta anche dal confine ovest della p.f. 756. Nel 1689 la proprietà di Giacomo risulta anche dal confine nord della p.f. 764.

d.1699

1700

1705

1745

Inama Silvestro III 1

 


 

d.1690

1731

Inama Giovanni Giacomo I 2

 

 


 

d.1731

1749

Inama Giovanni Giacomo II 2

 

 


Giovanni Giacomo II era figlio di Giovanni Giacomo Inama I.

d.1745

1749

 

Inama Giacomo Antonio 1

Nel 1749 Giovanni Giacomo Inama II vendette il bosco a Giacomo Antonio.

d.1749

1782

Inama Giacomo Antonio 1 2

 

1782

1812

1825

Panizza Luigi 1 2

Alla morte di Giacomo Antonio il bosco passò al suo erede universale Luigi Panizza. Nel 1812 anche da confine ovest della p.f. 764.

1859

1870

Panizza Giovanna 1 2

Dopo la morte di Luigi, il bosco pervenne alla figlia Giovanna che era convolata a nozze con il cugino Filippo Panizza.

1879

1904

Mendini Tobia 2

Tobia risulta proprietario della p.f. 765/2, evidentemente acquisita dai Panizza.

1892

1896

1904

Panizza Augusto 1

Dopo la morte di Giovanna (1892) e di Filippo (1896) il bosco  p.f. 765//1 pervenne al nipote Augusto Panizza.

 

 

766 767

 

Toponimo

Anno

Proprietario

Note

Mappa 1780  Mappa attuale

Ciampet

1528

Cordini Delaito

 

 

 


SUPERFICIE 4500 mq


Superficie stimata

La p.f. 767 è scomparsa, mentre più della metà della superficie a valle è oggi occupata dai binari e dalla stazione delle ferrovia Trento-Malè.

Si riscontrano i seguenti frazionamenti: 766/1 e 766/3.

Nel 1858 è descritto come arativo con vigne e gelsi.

Nel CaTer si dice confinare a nord con il rivo che sarebbe il ri Risola.

* Affittuario

1550

 

Cordini Pietro

 

1550

ca.1568

 

Cordini Anna

 

1569

1581

Betta Pantaleone

Cordini Martino *

 

1604

1625

Betta Pantaleone Eredi

Massenza Domenico *

1630

1640

1646

Betta Bonifacio

Bonvicini Giorgio *

Pellegrini Andrea *

 

1657

Betta Bonifacio Eredi

Massenza Concio *

 

1659

Betta Giovanni Pantaleone

Inama Silvestro II *

 

1671

Betta Antonio

Inama Giacomo II *

Probabilmente prima di Vittore Tamè era affittuario Giacomo Inama.

1680

 

 

Betta Antonio

Tamé Vittore *

Nel 1680 la proprietà Betta è stata desunta anche dal confine sud della p.f. 765.

1688

1708

1723

Betta Antonio

Tamé Giovanni Matteo *

Tamé Simone Antonio *

Tamé Giorgio *

Dopo la morte di Vittore furono investiti i suoi tre figli. Nel 1708 Giovanni Matteo vendeva la sua terza parte dei miglioramenti sul terreno al fratello Simone.

1733

1739

p.1747

 

Betta Giovanni Bonifacio
Tamé Simone Antonio *

 

Vittore Tamè figlio del fu Giorgio non è citato nelle investiture forse perchè il padre (come aveva fatto Giovanni Matteo) vi aveva rinunciato.

1747

1775

 

Betta Bonifacio
Tamé Giuseppe *

 

Nel 1747 Bonifacio Betta investiva Giuseppe fu Simone Tamè del terreno per un canone di  3 quarte di frumento e 2 stari di segale.

1780

1783

Thun di Castel Bragher

Tamé Giuseppe *

Tamé Giovanni Maria *

 

Nel 1780 Giuseppe possedeva la parte a valle e Giovanni Maria quella a monte.

1787

1811

Thun di Castel Bragher

Tamé Giovanni Maria *

Nel 1787 Giovanni Maria Tamè veniva investito del terreno dal conte Thun. Forse era la prima investitura da parte di castel Bragher.

d.1811

1825

1855

Thun di Castel Bragher

Tamé Vittore *

Dopo la morte di Giovanni Maria il terreno pervenne al figlio Vittore.

1859

1870

Tamé Rosa

Tamé Domenico

Dopo la morte del padre Vittore nel 1855, il terreno pervenne ai due figli Rosa e don Domenico.
1904 Inama Matilde 6/24
Inama Agostino 3/24
Inama Filippo 3/24
Inama Eugenia 3/24
Tamé Costante 3/24
Tamé Candido 3/24
Tamé Domenico 3/24
Aggiudicazione del 1894 dopo la morte di don Domenico Tamé e del 1901 in morte di Rosa Tamé.
Nel 1906 all'asta dopo la morte di Matilde il terreno fu aggiudicato da Costante Tamè e Agostino Inama.


1906

Inama Agostino

Tamè Costante

 

 

 

768

 

Toponimo

Anno

Proprietario

Note

Mappa 1780  Mappa attuale

Ciampet

1689

ca.1716 

Filippi Antonio 1

Endrizzi Gregorio II 1  *

Mendini Antonio VI 2

Nel 1689 la proprietà si è ricavata dal confine sud della p.f. 764sud. Un piccolo bosco dislocato nella parte ovest della porzione 1, apparteneva a Giovanni Carlo Conci e più tardi fu acquisito dai Mendini.

 

 


SUPERFICIE 2330 mq

A metà Ottocento il bosco era chiamato dai fratelli Mendini di Taio, Castelnero.

Il bosco era frazionato in almeno due parti.

Nel 1743 è detto Sort.

* Affittuario

d.1713

1737 

Mendini Antonio VII 2

La porzione 2 dopo la morte del padre passò al figlio Antonio VII. 

d.1716

1725 

Filippi don Domenico 1

Endrizzi Enrico II *

Dopo la morte di Gregorio II l'utile dominio passò al figlio Enrico II.

d.1725

1742 

Mendini Giacomo III 1

Mendini Giacomo Antonio II 1

Endrizzi Gregorio III *

Nel 1717 don Domenico Filippi vendette il livello ai fratelli Mendini. 

1742 

Mendini Giacomo III 1

Cescati Giovanni Battista *

Nel frattempo Giacomo Antonio Mendini morì e il fratello Giacomo rimase l'unico proprietario. Mentre Gregorio vendette l'utile dominio al Cescati.

d.1737 

1743

1763 

Mendini Giacomo III  1 2

Dopo il 1737 Giacomo Mendini ereditava il bosco dal cugino Antonio VII. Nel 1743 Giacomo che confinava da tutte le parti, acquistava il bosco dal Cescati.

d.1763 

1780

1796 

Mendini Romedio Maria

Dopo la morte di Romedio Maria il bosco passò al figlio Giacomo di Taio.

d.1798 

1825

1841 

Mendini Giacomo

Dopo la morte di Giacomo il bosco passò al figlio don Giacomo. 

1859

1870 

Mendini don Giacomo

Il bosco pervenne poi ai nipoti di don Giacomo.

1870

1882

Mendini Celeste

Mendini Luigi

Mendini Filippo

Nel 1882 Luigi uscì dalla comproprietà.

1882

Mendini Celeste

Mendini Filippo

Alla morte di Filippo nel 1893, Celeste divenne l'unico proprietario.

1894

1904

Mendini Celeste

Detto alle Sorti

 

 

769

 

Toponimo

Anno

Proprietario

Note

Mappa 1780  Mappa attuale

Plazzec

d.1717

1749 

1757

1763

Mendini Giacomo III

 

Forse il bosco era già in possesso di Giacomo, padre di Romedio Maria.


SUPERFICIE 2050 mq


Forse il bosco formava un'unica entità con la p.f. 770.

d.1763

1780

1798

Mendini Romedio Maria

 

 

d.1798

1823

1818

 

Mendini Giuseppe

Nel 1818 Giuseppe vendeva il bosco al figlio Romedio.

1818

1825

1846

 

Mendini Romedio

nel 1825 risulta di Romedio Mendini di Giuseppe.

d.1846

1859

1870

Mendini Teresa

Inama Pietro

Il bosco dopo la morte di Romedio pervenne alla sua unica figlia Teresa che aveva preso marito nella persona di Pietro figlio di Baldassarre Inama.

1886

1889 

Inama Germano

Inama Elia 

 

 

Dopo la morte di Teresa il bosco fu assegnato ai due figli Germano e Elia. Nel  1889 il bosco pervenuto a Germano fu pignorato.

d.1889

Inama Giuseppe

 

 

Il bosco fu alienato poi a Giuseppe fratello di Pietro oppure direttamente ai suoi figli circa nel 1889.

1891

1904

Inama Geremia

Inama Clemente

 

Geremia e Clemente erano figli di Giuseppe. Nel 1910 il bosco che si dice appartenere a Geremia Inama era attraversato dall'acquedotto.

 

 

770

 

Toponimo

Anno

Proprietario

Note

Mappa 1780  Mappa attuale

Ciampet

d.1717

1749 

1757

1763

Mendini Giacomo III

 

Forse il bosco era già in possesso di Giacomo, padre di Romedio Maria.


SUPERFICIE 3380 mq

Forse il bosco formava un'unica entità con la p.f. 769.

Frazionata come in mappa qua accanto in 770/1 e 770/2.

d.1763

1780

1798

Mendini Romedio Maria

 

 

d.1798

1825

1834 

Mendini Romedio

Romedio era figlio del fu Romedio Maria. Dopo la sua morte il bosco pervenne in eredità al nipote Romedio figlio del fu Vigilio Mendini. 

1835

1838 

1859

Mendini Romedio

Romedio era figlio del fu Vigilio Mendini. Nel 1838 Romedio assegnò il bosco alla moglie Lucia Inama. 

1870

Mendini Tobia

Mendini Giuseppe

Dopo la morte di Lucia il bosco passò ai due figli Tobia e Giuseppe. 

1879

1904

Mendini Tobia

Nel 1879 a Tobia pervenne la p.f. 770/2. Nel 1910 questa porzione che apparteneva ad Angelo figlio di Tobia fu attraversata dall'acquedotto irriguo.

1879

1904

Mendini Giuseppe

Nel 1879 a Giuseppe pervenne la p.f. 770/1.

 

 

771

 

Toponimo

Anno

Proprietario

Note

Mappa 1780  Mappa attuale

Somager

1780

Comune di Dermulo

 



 

 

 


SUPERFICIE 15300 mq

La parte nord era detta anche Ciampet, la parte centrale anche Risola. Nel CaTer è detto Plazzec.

Oggi si presenta frazionato in almeno 13 particelle.

Le particelle di bosco 771/2-3-4-5 sono state vendute ai privati che hanno proceduto alla bonifica e alla conversione in vigneto. Tutte le p.f. si trovano a valle della strada che sale al maso, subito dopo la casa Kaisermann.

In prossimità della croce sopra l'attuale stazione dalla strada 900/1 partiva un sentiero (poi divenuto strada e numerato con il 900/2) che raggiungeva il maso Rauti. La prima parte attraversava questa p.f. 771.

1825

Comune di Dermulo

 

1859

Comune di Dermulo

 

 

 

1870

1880

1890 

Comune di Dermulo

Nel 1880 il comune chiedeva alle autorità di Innsbruck di poter alienare una parte di bosco al Somager. Ottenuta l'autorizzazione si procedette alla vendita di tre porzioni solamente dieci anni dopo. 

1890

1904

Inama Eugenio

p.f. 771/2

1890

1904

Eccher Eugenio

Eccher Emanuele

Eccher Fortunato

p.f. 771/4. Successivamente questa p.f. fu ulteriormente frazionata per cui comparve la p.f. 771/5.

1890

1904

Inama Giuseppe

p.f. 771/3

1910

Comune di Dermulo

p.f. 771/1. La proprietà del Comune risulta anche nel 1910 dall'elenco dei terreni attraversati dall'acquedotto irriguo.

1970

 

Inama Augusto

In un anno imprecisato le p.f. 771/2, 771/3, 771/4 e 771/5 pervennero in possesso di Augusto Inama fu Daniele.

 

 

772 773 774 775

 

Toponimo

Anno

Proprietario

Note

Mappa 1780  Mappa attuale

Plazzec

ca.1650

1681

 

Inama Silvestro II

Nel 1695 dal confine ovest della p.f. 740 risulta che la proprietà era degli eredi di Silvestro Inama.


SUPERFICIE 1415 mq


Alla fine dell'Ottocento è detto anche "Sotto il Roccolo".

Tutte le particelle sono oggi riunite nel numero 773.


* Affittuario

** Masadore

d.1681

1695

1699

 

 

Inama Giacomo II

 

1699

1745

 

Inama Silvestro III

Nel 1699 la proprietà di Silvestro risulta dal confine nord della porzione 1 della p.f.  777 e nel 1695 dal confine ovest della p.f. 740.

1751

1755

Inama Giacomo Antonio

Inama Giacomo *

Giacomo fu Ottavio Inama era livellario del terreno. Nel 1751 e 1755 anche dal confine nord della p.f. 777.

d.1755

Chilovi  Romedio

Dopo il 1755 Giacomo aveva venduto il terreno a Romedio Chilovi.

1778

Chilovi Romedio

Da confini della p.f. 777 si dice il consigliere Chilovi (ossia Romedio).

1800

Chilovi Giulio

Endrizzi Giacomo *

1825

Chilovi Andrea

Taio

1859

Chilovi Cesare

Taio

1870

1878

Chilovi Aurelia

Nel 1878 Giovanni Fortunato Dalpez procuratore di Aurelia figlia di Andrea Chilovi che era diventata suora con il nome di Anna Maria vendeva il terreno ai fratelli Luigi, Celeste e Filippo Mendini.

1878

1882

Mendini Celeste

Mendini Luigi

Mendini Filippo

Massenza Giovanni **

Nel 1882 Luigi uscì dalla comproprietà.

1882

1893

Mendini Celeste

Mendini Filippo

Inama Daniele **

Alla morte di Filippo nel 1893, Celeste divenne l'unico proprietario.

1894

1904

Mendini Celeste

Depaoli Giuseppe **

Depaoli Giuseppe **

 Giuseppe padre e Giuseppe figlio.

 

 

776 777 778 779

 

Toponimo

Anno

Proprietario

Note

Mappa 1780  Mappa attuale

Plazzec

p.1553

Inama Gaspare 1


 

VAI ALLE PF 796 797 798 ParticelleParte1.htm#187

 

 

 


SUPERFICIE 6000 mq


Nel 1878 detto Plazzec o Rauti.

Il terreno era soggetto a livello da parte della canonica di Sanzeno, che inizialmente pagava Giacomo fu Ottavio Inama di Dermulo e poi Giacomo Papa di Coredo. E' probabile che Giacomo Antonio Inama di Taio avesse donato il terreno alla canonica di Sanzeno, la quale, aveva proseguito con la locazione già in essere, con Giacomo Inama di Dermulo.


* Affittuario

** Manente

d.1553

1614

Inama Ercole 1

Ercole muore nel 1614 e il bosco passa alla figlia Maddalena.

1614

1623

Inama Maddalena 1

Cordini Simone III 1

Maddalena che era sposata con Simone Cordini di Taio eredita il terreno dal padre Ercole. Dopo la morte di Simone e Maddalena il bosco pervenne ai figli Simone e Ercole Cordini.

d.1623

ca.1660

Cordini Ercole 1

Cordini Simone IV 1

Probabilmente il terreno poi rimase in proprietà di Ercole.

ca.1660

1689

Cordini Gaspare 1

Dopo la morte di Ercole il bosco passò al figlio Gaspare. Nel 1689 Gaspare vendette il bosco a Bartolomeo Massenza.

1689

1695

1737 

Massenza Bartolomeo 1

Nel 1695 la proprietà di Bartolomeo si ricava anche dai confini. Dopo la morte di Bartolomeo il terreno perverrà all'unica figlia Margherita. 

d.1737 

1747

Massenza Margherita 1

Margherita vedova di Giovanni Mendini nel 1747 vendette il terreno al figlio Bartolomeo.

1747

1750

Bartolomeo Mendini 1

 

 

1750

1778

Bartolomeo Mendini 1

Inama Giacomo *

 

ca.1650

1681

 

Inama Silvestro II 2

Dopo la morte di Silvestro il terreno passò a Giacomo II.

d.1681

1695

1699

 

 

Inama Giacomo II 2

Nel 1695 la proprietà a ovest della futura p.f.740 era degli eredi di Silvestro Inama II. Per cui per analogia lo stesso era per la parte 2 della p.f. 777.

1699

1745

 

Inama Silvestro III 2

 

d.1745

1751

1755

1759

1778

Inama Giacomo Antonio 2

Inama Giacomo *

Nel 1751 Giacomo Antonio Inama di Taio concedeva in locazione perpetuale il terreno a Giacomo Inama fu Ottavio. Nel 1755 Giacomo assicurava su questo terreno una vendita ai Rizzai. Nel 1759 la proprietà  risulta dal confine nord delle p.f. dal 806 al 811
Nel 1778 Giacomo vendette il terreno a Giacomo Papa di Coredo.

1778

1780

1797

1800

1810

 

Inama Giacomo Antonio 2

Papa Giacomo *

Sicuramente per un periodo Giacomo Antonio fu il proprietario del terreno, poi più tardi probabilmente i Papa si affrancarono. Nel 1797 dal confine est della p.f.780. Nel 1810 dal confine nord delle p.f. 803 e successive.

d.1810

1818

1825

Papa Giacomo Eredi 1 2

Nel 1818 dal confine nord delle p.f. 803 e successive.

1859

Covi Giovanni

Taio

1870

1878

Sicher don Giuseppe

Coredo. Nel 1878 il Sicher vendeva per 80 Fiorini il terreno, definito "fondo greggivo con poche viti"  a Nicolò Endrizzi.

1878

1883

 

Endrizzi Nicolò

Nicolò morì nel 1883 e il terreno passò al fratello Natale.

1883

1904

1910

Endrizzi Natale

Nel 1910 attraverso  la p.f. 779 del terreno, transitava l'acquedotto irriguo.

1883

1892

Endrizzi Natale

Nel 1892 Natale vendette il terreno ai fratelli Celeste e Filippo Mendini. (p.f. 776, 777, 778)

1892

1893

Mendini Celeste

Mendini Filippo

Inama Daniele **

 

1894

1904

Mendini Celeste

Depaoli Giuseppe **

Depaoli Giuseppe **

Giuseppe padre e Giuseppe figlio.

 

 

780

 

Toponimo

Anno

Proprietario

Note

Mappa 1780  Mappa attuale

Risola

p.1828

Comune di Dermulo

In precedenza era bosco comunale che faceva parte della p.f. 771. 


SUPERFICIE 1060 mq

Novale aggiunto nel 1828.

1828

1836

Inama Antonio

Nel 1836 Antonio fu Silvestro Inama vendette il terreno a Romedio Endrizzi per 20 Fiorini.

1836

1859

Endrizzi Romedio

 

1870

1875

1904

1921

Inama Eugenio

Nel 1875 il vignale a Risola è sottoposto a ipoteca. Nel 1904 si esplicita che Eugenio è venuto in possesso del terreno per usucapione.

d.1921

Inama Celeste

 

 

 

781

 

Toponimo

Anno

Proprietario

Note

Mappa 1780  Mappa attuale

Risola

p.1749

 

Comunità di Dermulo




La comunità di Dermulo cedette il terreno grezzivo a Gaspare Inama.


SUPERFICIE 2400 mq

Il terreno assieme alle future p.f. 796, 797, 798, 799 e 800 fino alla prima metà del Settecento apparteneva alla comunità di Dermulo.

Frazionata in 781/1 e 781/2.

1749

1766

1778

1779

Inama Gaspare

Dopo la morte di Gaspare questa parte di terreno pervenne al figlio Silvestro.

1779 

1780

1781 

1797

1813

Inama Silvestro

Nel 1781 dal confine sud della p.f. 780. Nel 1797 Silvestro assicurava un prestito su questo terreno, effettuato per il comune di Dermulo. Dopo la morte di Silvestro il terreno perverrà al figlio Antonio.

d.1813

1825

1840

Inama Antonio

Dopo la morte di Antonio il terreno pervenne in eredità al cugino Giovanni Domenico.

d.1840

1843

 

 

Inama Giovanni Domenico

Giovanni Domenico era figlio del fu Giovanni Michele Inama. Dopo la morte di Giovanni Domenico il terreno passò al figlio Giovanni.

1859

1870

1894

Inama Giovanni

Dopo la morte di Giovanni, il terreno fu diviso in due porzioni fra i due figli Ernesto e Daniele.

1895

1899

1914

Inama Ernesto

A Ernesto fu Giovanni detto Foga toccherà la parte a sera del terreno frazionato nella p.f. 781/1.

1895

1899

1904

1926

Inama Daniele

A Daniele fu Giovanni toccherà la parte a mattina del terreno frazionato nella p.f. 781/2.

 

 

782 783 784

 

Toponimo

Anno

Proprietario

Note

Mappa 1780  Mappa attuale

Sopra le case

p.1553

 

Inama Gaspare


 

 

VAI ALLA CASA N. 23


SUPERFICIE 8000 mq

Superficie stimata.

La p.f. 782 è scomparsa, esistono alcuni frazionamenti delle p.f. 783 e 784: 784/1, 784/7, 783/2 e 783/3.

Oggi la superficie è occupata dal magazzino del Consorzio Agrario di Bolzano, dalle nuove case a schiera, dai binari della Trento-Malè e dalla strada
Statale.

d.1553

1614

 

Inama Ercole

Ercole muore nel 1614 e il terreno passa alla figlia Margherita.

1614

1634

 

Inama Margherita

Chilovi Giacomo

Margherita che era sposata con Giacomo Chilovi eredita il terreno dal padre Ercole.

1634

 

Chilovi Gaspare

Gaspare eredita per poco la sostanza paterna

1634

1646

 

Chilovi Anna Maria

Anna Maria era figlia di Gaspare Chilovi.

ca. 1655

ca. 1680

 

Guelmi Simone

Intorno al 1655 Simone prende in moglie Anna Maria Chilovi.

1695

1701

Guelmi Francesco Antonio

Mendini Giacomo II *

 

1716

Guelmi Matteo

Mendini Giacomo II *

 

1749

Inama Felicita

Mendini Bartolomeo *

 

1780

Guelmi Alberto e Nicolò

Mendini Bartolomeo  *

 

1805

Guelmi Alberto e Nicolò

Mendini Matteo  *

 

1806

1813

1825

Martini Antonio

 

1859

1870

Martini don Carlo

 

1871

1904

Brida Lorenzo

p.f. 783, p.f. 784/1 e p.f. 784/2.

 

 

785 786

 

Toponimo

Anno

Proprietario

Note

Mappa 1780  Mappa attuale

Splazzol

ca.1500

Pret Giacomo

 

 

 


SUPERFICIE 400 mq

Superficie stimata

Nel 1901 Ciampet e anche al Capitel.

Nel Cinquecento queste p.f. assieme alla 171, 168 e 169 costituiva un'unica entità proprietà della famiglia Pret.

Nel 1855, dopo la costruzione dell'odierna strada statale  il terreno fu plurifrazionato e oggi l
e p.f. sono scomparse e occupate da binari, stazione e piazzali.

d.1510

Pret Pietro

Pret Simone

 

ca.1550

Pret Giacomo

Pret Matteo

 

p.1574

Pret Tommaso

Pret Matteo

Nel 1574 il terreno dei Pret è molto ben delimitato confinando infatti con Ercole Inama, la strada e la piazza.

1574

Pret Tommaso eredi

Pret Matteo

 

1574

Conzia Pietro Antonio

Conzia Giovanni

Pret Matteo

I due fratelli Conzia di Taio acquisirono il terreno dagli eredi di Tommaso Pret.

ca.1650

Conci Giovanni Antonio

 

Giovanni Antonio era un discendente dei Conzia di Taio.

p.1663

Conci Bartolomeo

Conci Carlo

 

Figli di Giovanni Antonio Conci. Presumo che Carlo possedesse la parte a sud, mentre Bartolomeo quella a nord.

d.1663

Mendini Giacomo I

 

Giacomo Mendini, tramite il figlio Antonio VI, acquisiva il terreno da Bartolomeo Conci.

p.1755

Mendini Bartolomeo

Bartolemeo vendette il terreno a Cristano Emer.

1755

1780

1790

Emer Cristano

All'epoca era un prato e fu pagato al Mendini 33 Ragnesi.

d.1790

1803

Emer Giovanni III

 

1803

1825

1853

Emer Romedio

 

1853

1859

Emer Giovanni V

 

1870

Emer Romedio

Emer Giovanni

 

1877

1904

Emer Germano

Emer Geremia

Un terzo di questa p.f. fino al 1903 era posseduta in comproprietà con il fratello Basilio emigrato in Brasile.

 

 

787

 

Toponimo

Anno

Proprietario

Note

Mappa 1780  Mappa attuale

Splazzol

p.1635

 

Massenza Giovanni

 


SUPERFICIE 100 mq

Superficie stimata

Il terreno, prima della costruzione della strada nel 1855, era un tutt'uno con quello sottostante costituito dalla p.f. 173 e nel Settecento era detto anche Canevaro.

La p.f. è scomparsa.

*Affittuario

ca.1640

1679

Massenza Luca

 

ca.1680

1737

Massenza Bartolomeo

p.1745

 

Mendini Giovanni

In realtà il terreno, detto Canevaro apparteneva alla moglie Margherita figlia unica di Bartolomeo Massenza.

1745

1748

1755

Mendini Bartolomeo

Nel 1755 Bartolomeo vendeva il terreno a Cristano Emer che confinava a sud.

1755

Emer Cristano

In un momento imprecisato il terreno ritornava in proprietà di Bartolomeo Mendini.

d.1755

1774

Mendini Bartolomeo

Nel 1774 Bartolomeo alienava il terreno alla famiglia Betta.

1774

1775

Betta Bonifacio Floriano

Inama Giovanni Battista II *

Inama Antonio *

Inama Giovanni *

 

Antonio e Giovanni erano figli di Gio. Battista e li troviamo affittuari assieme fino al 1768.

1777

1783

Betta Francesco

Emer Giovanni *

L'Emer era affittuario dal 1778.

1780

Betta Eredi di Bonifacio

Emer Giovanni *

L'Emer proseguì con l'affitto fino al 1787.

1792

Benedetti Paolina

Melchiori Antonio *

Vedova di Francesco Betta in quell'anno moglie di Michele Gentili di Sanzeno.

1793

1815

Gentili Gertrude

Gentili Marietta

Endrizzi Giacomo *

 

Gertrude e Marietta erano sorelle, figlie di Paolina e Michele. Giacomo fu affittuario fino al 1804.
1815
1835
Widmann don Romedio
Tamè Vittore *
Per acquisto fatto alle sorelle Gentili.
1836
ca.1850
Widmann Alfonso
Tamè Vittore *
 

1858

1883

Widmann Alfonso

Inama Baldassarre *

 

1885

1894

Widmann Alfonso Eredi

Inama Agostino *

Agostino fu affittuario fino al 1899.

1895

1903

1904

Widmann Alfonso

Fondazione Stipendiaria Widmann

Inama Ernesto *

Alfonso abitava a Magrè.
La Fondazione era stata istituita da don Romedio Widmann il 14 settembre 1841.

 

 

 

788 789

 

Toponimo

Anno

Proprietario

Note

Mappa 1780  Mappa attuale

Somager

ca.1530

Cordini Delaito

 

Dopo la morte di Delaito il terreno passò al figlio Pietro. 


SUPERFICIE 3650 mq

La p.f. 788 è scomparsa, la 789 è stata frazionata in 789/1, 789/2 e 789/3.

Prima della costruzione della strada erariale, formava un'unica entità con le
p.f. 3 e 4.

ca.1550

Cordini Pietro

 

Dopo la morte di Pietro il terreno passò alla figlia Anna.

ca.1554

Cordini Anna

 

Pietro aveva beneficiato nel testamento anche il nipote Martino, per cui Anna diede al cugino la metà di questo terreno. 

1554

Cordini Anna

Cordini Martino 

 

d.1564

d.1595 

 

Cordini Martino 

Dopo la morte, Martino che non aveva figliolanza, beneficiò Nicolò Cordini.

ca.1600

1629

 

Cordini Nicolò III

Da Nicolò il terreno passò al figlio Baldassarre. 

d.1629

1636

 

Cordini Baldassarre IV

Da Baldassarre il terreno passò al figlio Nicolò. 

d.1636

1660

 

Cordini Nicolò V

 

Nicolò V era sparito e per i debiti che aveva, furono messi in vendita i suoi beni fra i quali questo terreno.

d.1660 

p.1684

Panizza Giovanni Antonio

Padre di don Pietro.

1684

1693 

1731

Panizza don Pietro

Nel 1693 la proprietà Panizza si evince anche dal confine con le p.f. 791 e 792. Don Pietro donava il terreno al nipote Giacomo Antonio Inama nel 1731, in occasione del suo matrimonio.

1731
1745
1780

1782

Inama Giacomo Antonio

 

1782

1825

Panizza Luigi

Alla morte di Giacomo Antonio il terreno passò al suo erede universale Luigi Panizza.

1859

1870

Panizza Filippo

Panizza Giovanna

Dopo la morte di Luigi, il terreno pervenne alla figlia Giovanna che era convolata a nozze con il cugino Filippo Panizza.

1892

1896

1904

Panizza Augusto

 

Dopo la morte di Giovanna (1892) e di Filippo (1896) il terreno p.f. 452/1 pervenne al nipote Augusto Panizza.

d.1904

Inama Celeste

 

In un anno indeterminato Celeste Inama acquisterà il terreno dai Panizza.

 

 

790

 

Toponimo

Anno

Proprietario

Note

Mappa 1780  Mappa attuale

Somager

ca.1530

Cordini Delaito

 

Dopo la morte di Delaito il terreno passò al figlio Pietro. 


SUPERFICIE 2200 mq

ca.1550

Cordini Pietro

 

Dopo la morte di Pietro il terreno passò alla figlia Anna.

ca.1554

Cordini Anna

 

Pietro aveva beneficiato nel testamento anche il nipote Martino, per cui Anna diede al cugino la metà di questo terreno. 

1554

Cordini Anna

Cordini Martino 

 

d.1564

d.1595 

 

Cordini Martino 

Dopo la morte, Martino che non aveva figliolanza, beneficiò Nicolò Cordini.

ca.1600

1629

 

Cordini Nicolò III

Da Nicolò il terreno passò al figlio Baldassarre. 

d.1629

1636

 

Cordini Baldassarre IV

Da Baldassarre il terreno passò al figlio Nicolò. 

d.1636

1660

 

Cordini Nicolò V

 

Nicolò V era sparito e per i debiti che aveva, furono messi in vendita i suoi beni fra i quali questo terreno.

d.1660

p.1684

Panizza Giovanni Antonio

Padre di don Pietro.

1684

1693 

1731

Panizza don Pietro

Nel 1693 la proprietà Pannizza si evince anche dal confine con le p.f. 791 e 792. Don Pietro donava il bosco al nipote Giacomo Antonio Inama nel 1731, in occasione del suo matrimonio.

1731
1745
1780

1782

Inama Giacomo Antonio

 

1782

1825

Panizza Luigi

Alla morte di Giacomo Antonio il bosco passò al suo erede universale Luigi Panizza.

1859

1870

Panizza Filippo

Panizza Giovanna

Dopo la morte di Luigi, il bosco pervenne alla figlia Giovanna che era convolata a nozze con il cugino Filippo Panizza.

1892

1896

1904

Panizza Augusto

 

Dopo la morte di Giovanna (1892) e di Filippo (1896) il bosco p.f. 452/1 pervenne al nipote Augusto Panizza.

 

 

791

 

Toponimo

Anno

Proprietario

Note

Mappa 1780  Mappa attuale

Teza

ca.1600

1629

 

Cordini Nicolò III

Da Nicolò il terreno passò al figlio Baldassarre. 


SUPERFICIE 1500 mq

Teza di Somagro

d.1629

1636

 

Cordini Baldassarre IV

Da Baldassarre il terreno passò al figlio Simone 

d.1636

1693 

 

Cordini Simone II

 

Dopo la morte di Simone il terreno passò a Giacomo Mendini e quindi a Giacomo Inama.

1693

 

Mendini Giacomo II

 

1693

1699 

 

Inama Giacomo II

Da Giacomo il bosco passò al figlio Silvestro. 

d.1699

1745 

 

Inama Silvestro III

Da Silvestro il bosco passò al figlio Giacomo Antonio. 

1745
1780

Inama Giacomo Antonio

Giacomo Antonio donerà il bosco a Giovanni Francesco. 

1780

1808 

Inama Giovanni Francesco

Nel 1808 Giovanni Francesco assegnò il bosco al figlio Pietro. 

1808 

1825

1848 

Inama Pietro

fu Giovanni Francesco.

1848

 

Inama Anna Maria

Il bosco fu ereditato dalla sorella Anna Maria Inama maritata Paternoster a Dambel, la quale poi lo venderà a Pietro Inama.

d.1848 

1857

Inama Pietro

Da Pietro poi passò al fratello Baldassarre.

1857

1859

1870

1904

1906 

Inama Baldassarre

 

 

 

792

 

Toponimo

Anno

Proprietario

Note

Mappa 1780  Mappa attuale

Teza

ca.1600

1629

 

Cordini Nicolò III

Da Nicolò il terreno passò al figlio Baldassarre. 


SUPERFICIE 1550 mq

Teza di Somagro.

La p.f. 792 è frazionata in 792/1 e 792/2.

d.1629

1636

 

Cordini Baldassarre IV

Da Baldassarre il terreno passò al figlio Simone 

d.1636

1693

 

Cordini Nicolò V

 

Dopo la morte di Simone il terreno passo a Giacomo Mendini e quindi a Giacomo Inama.

1693

 

Mendini Giacomo II

 

1693

1699 

 

Inama Giacomo II

Da Giacomo il bosco passò al figlio Silvestro. 

d.1699

1745 

 

Inama Silvestro III

Da Silvestro il bosco passò al figlio Giacomo Antonio. 

1745
1780

Inama Giacomo Antonio

Giacomo Antonio donerà il bosco a Giovanni Francesco. 

1780

1808 

Inama Giovanni Francesco

Nel 1808 Giovanni Francesco assegnò il bosco al figlio Baldassarre. 

1808 

1825

1855 

Inama Baldassarre

Dopo la morte do Baldassarre il bosco passò al figlio Baldassarre. 

d.1855 

1857

1859

1870

1900 

 

Inama Baldassarre

fu Baldassarre

1900

1904

Inama Geremia

Geremia divenne proprietario delle due p.f. 792/1 e  792/2 in base a decreto di aggiudicazione del 1900.

 

 

793 794 795

 

Toponimo

Anno

Proprietario

Note

Mappa 1780  Mappa attuale

Risola

1749

1763

1778

1780

1784

1790

Emer Cristano

 

Nel 1749 la proprietà risulta dal confine sud delle p.f. 797 798. Nel 1778 Cristano vendeva il terreno a Romedio Chilovi per 70 Ragnesi, che glielo riconcedeva in locazione perpetuale.


SUPERFICIE 1800 mq

Le due p.f. 794 e 795 sono frazionate in 794/1, 794/2, 795/1 e 795/2 in quanto divise dalla strada che porta la Maso Rauti.

Nel 1780 la superficie risultava di circa 1000 mq. Forse in seguito venne aggregata una porzione che in precedenza era del comune.

d.1790

1803

Emer Giovanni III

Il terreno era pervenuto a Giovanni III figlio di Cristano e dopo la sua morte a suo figlio Giovanni

d.1803

1825

Emer Giovanni IV

Il terreno passò poi alla sua unica figlia Barbara che aveva sposato Bartolomeo Huber di Mezzolombardo.

1828

1838

Emer Barbara

Huber Bortolo

Nel 1838 i coniugi Huber vendevano il terreno a Baldassarre Inama.

1838

1857

1859

1870

1894

1904

Inama Baldassarre

Baldassarre era figlio del fu Baldassarre Inama.

 

 

796 797 798

 

Toponimo

Anno

Proprietario

Note

Mappa 1780  Mappa attuale

Risola

p.1749

 

Comunità di Dermulo




La comunità di Dermulo cedette il terreno grezzivo a Gaspare Inama.


SUPERFICIE 3200 mq


Il terreno assieme alle future p.f. 781, 799 e 800 fino alla prima metà del Settecento apparteneva alla comunità di Dermulo.

La p.f. 798 è frazionata come nella mappa qui accanto in 798/1, 798/2 e 798/3. La p.f. 797 è frazionata in 797/1 e 797/2.

1749

1766

1778

1779

Inama Gaspare

Nel 1749 Gaspare era debitore della comunità di Dermulo di 33 Ragnesi che doveva pagare per aver acquistato il presente terreno grezzo poi trasformato in arativo vignato da Gaspare. Il comune aveva ceduto poi il credito alla chiesa di Dermulo. Nel 1766 il terreno detto Raut è posto come assicurazione per la compera di una parte di casa 17-18. Nel 1778 sicuramente Gaspare era proprietario di queste p.f. risultando confinante a nord della p.f 794. Dopo la sua morte il terreno pervenne al figlio Giovanni Michele.

1779

1780

1797

1801

 

Inama Giovanni Michele

Nel 1797 dal confine sud della p.f. 781. Dopo la morte di Giovanni Michele il terreno passò al figlio Giovanni Domenico.

d.1801

ca.1810

 

 

Inama Giovanni Domenico

Il terreno pervenne alla figlia  Lucia, in quanto figlia di Maria Maierhofer, prima moglie di Giovanni Domenico. Sul terreno Giovanni Domenico aveva assicurato la dote della moglie Maria.

ca.1810

1825

Inama Lucia

Lucia andò in moglie di Romedio Mendini.

1859

1864

 

Mendini Romedio

Inama Lucia

 

1870

1879

Mendini Tobia

Mendini Giuseppe

Nel 1879 i fratelli dividono la sostanza che possedevano assieme e il terreno tocca a Giuseppe.

1879

1904

Mendini Giuseppe

 

 

 

799

 

Toponimo

Anno

Proprietario

Note

Mappa 1780  Mappa attuale

Risola

p.1749

 

Comunità di Dermulo




La comunità di Dermulo cedette il terreno grezzivo a Gaspare Inama.


SUPERFICIE 670 mq


Il terreno assieme alle future p.f. 781, 796, 797, 798 e 800, fino alla prima metà del Settecento apparteneva alla comunità di Dermulo.

Sul lato a valle di questa p.f. di bosco passa l'odierna strada che porta al maso Rauti.

1749

1766

1778

1779

Inama Gaspare

Dopo la morte di Gaspare questa parte di terreno pervenne al figlio Silvestro.

1779 

1780

1781 

1797

1813

Inama Silvestro

Dopo la morte di Silvestro il terreno perverrà al figlio Antonio.

d.1813

1825

1840

Inama Antonio

Dopo la morte di Antonio il terreno pervenne in eredità al cugino Giovanni Domenico.

d.1840

1843

 

 

Inama Giovanni Domenico

Giovanni Domenico era figlio del fu Giovanni Michele Inama. Dopo la morte di Giovanni Domenico il terreno passò al figlio Giovanni.

d.1843

1859

1870

1894

Inama Giovanni

Alla morte di Giovanni il bosco perverrà interamente al figlio Ernesto

1895

1899

1904

1914

Inama Ernesto 

fu Giovanni detto Foga

1955

Inama Ernesto

Ernesto era figlio del fu Giuseppe.

 

 

800

 

Toponimo

Anno

Proprietario

Note

Mappa 1780  Mappa attuale

Risola

p.1749

 

Comunità di Dermulo




La comunità di Dermulo cedette il terreno grezzivo a Gaspare Inama.


SUPERFICIE 1560 mq

Il terreno assieme alle future p.f. 796, 797, 798, 799 e 781 fino alla prima metà del Settecento apparteneva alla comunità di Dermulo.



La p.f. 781/2 ha oggi invaso un po' di terreno di questa particella.

Questa particella (comunque incolto e improduttivo) presenta qualche incongruenza in quanto dal libro di impianto fondiario sembrerebbe appartenere a Giuseppe Inama fin dal 1840 anno di morte di sua madre Elisabetta Parolini. Da altre fonti invece sembra aggregata alla p.f. 798.

1749

1766

1778

1779

Inama Gaspare

Dopo la morte di Gaspare questa parte di terreno pervenne al figlio Giovanni Michele.

1779

1780

1797

1801

 

Inama Giovanni Michele

Nel 1797 dal confine sud della p.f. 781. Dopo la morte di Giovanni Michele il terreno passò al figlio Giovanni Domenico.

d.1801

ca.1810

 

 

Inama Giovanni Domenico

Il terreno pervenne alla figlia  Lucia, in quanto figlia di Maria Maierhofer, prima moglie di Giovanni Domenico. Sul terreno Giovanni Domenico aveva assicurato la dote della moglie Maria.

ca.1810

1825

Inama Lucia

Lucia andò in moglie di Romedio Mendini.

1859

1864

 

Mendini Romedio

Inama Lucia

 

1870

1879

Mendini Tobia

Mendini Giuseppe

Nel 1879 i fratelli dividono la sostanza che possedevano assieme e il terreno tocca a Giuseppe.

1879

Mendini Giuseppe

 

 

1840

1904

Inama Giuseppe

 

1910

Inama Modesto

Nel 1910 risulta in possesso di Modesto fu Giuseppe Inama in occasione del passaggio dell'acquedotto irriguo.

 

 

801 802 803 804 805

 

Toponimo

Anno

Proprietario

Note

Mappa 1780 Mappa attuale

Ciamblonc

1759

 

Inama Giovanni Battista III

Nel 1759 la proprietà  risulta dal confine ovest delle p.f. dal 806 al 811.
 


SUPERFICIE 3300 mq

1778

1780

1801 

Inama Giovanni Battista V

Nel 1778 risulta dal confine est della p.f. 794 795.

1825

1859

1870

1880

Endrizzi Giovanni

Figlio del fu Giovanni. Nel 1880 la proprietà risulta anche dal confine della p.f. 826.

1883

1904

Endrizzi Natale

fu Giovanni

 

 

 

806 807 808 809 810 811 825

 

Toponimo

Anno

Proprietario

Note

Mappa 1780  Mappa attuale

Ciamblonc

1742

 

 

Panizza Ferdinando

Nel 1742 Ferdinando donava al nipote chierico Federico Luca di Sarnonico il terreno. 


SUPERFICIE 10500 mq

Le p.f. 806 e 811 sono state frazionate in 806/1, 806/2, 806/3, 811/1 e 811/2.

La p.f. 825, tutt'oggi esistente, è collegata con la n. 811/2 e in passato fungeva anche da strada consortile.

Le p.f. 811/1 e 811/2, ma anche molte delle altre p.f. sono oggi attraversate dalla  strada costruita a metà degli anni Settanta del Novecento che porta al maso Depaoli Stefano.

1742

1751

 

Luca de Windegg don Federico

Inama Giuseppe *

Nel 1751 risultava investito del terreno Giuseppe Inama di Sarnonico.

1759

1761

 

 

Luca de Windegg don Federico

Emer Cristano *

Nel 1759 don Federico vendette il terreno a Cristano Emer e infatti nel 1761 dal confine ovest delle p.f. dal 812 al 819 risulta don Federico ossia Cristano Emer. Cristano evidentemente qualche anno dopo rinunciò il terreno nelle mani del Luca.

1768

1770

1780

1781

1787

1797

 

Luca de Windegg don Federico

Endrizzi Giacomo *

Nel 1768 don Federico Luca investì perpetuamente Giacomo Endrizzi del terreno. A don Federico seguirà padrone del terreno Francesco Chilovi. Nel 1787 e nel 1797 che Giacomo Endrizzi fosse livellario Luchi, risulta anche dal confine ovest delle p.f. dal 812 al 819.

ca.1810

Chilovi Francesco

Endrizzi Giacomo *

Giacomo nel 1810 non essendo in grado di pagare Francesco fu Antonio Chilovi per il livello relativo a questo terreno e ad altri due (Blaum e Santa Giustina) vende l'utile dominio al padrone Francesco Chilovi.

1810

1818

Chilovi Francesco

Nel 1818 Francesco Chilovi vendette il terreno ad Antonio fu Giovanni Francesco Inama.

1818

1825

1857 

Inama Antonio

Figlio del fu Giovanni Francesco. Dopo il 1857 assegna il terreno ai due figli Giuseppe e Giovanni.

1859

1864 

1870

1880

1878

Inama Giuseppe

Inama Giovanni 

La proprietà confermata anche dal confine nord della p.f. 823-824. I due fratelli poi divisero il terreno.

1878

1904 

1906 

Inama Giuseppe

Le p.f. di Giuseppe furono: le 807, 808, 825 e 811/2. 

1878

1900 

Inama Giovanni

Le p.f. di Giovanni furono: le 806/1, 806/2, 806/3, 809, 810 e 811/1. La proprietà risulta dal confine ovest della p.f. 814. Dopo la morte di Giovanni detto Zanetto, le p.f. passarono ai figli Daniele e Giuseppe.

d.1900

1904

1910 

1911

1927 

Inama Daniele

A Daniele pervennero le p.f. 806/2, 810 e 811/1.
Nel 1910 la p.f. 810  fu attraversate dall'acquedotto irriguo.

d.1900

1904

1910 

 

Inama Giuseppe

A Giuseppe pervennero le p.f.  809 e 806/1, 806/3 che comunque furono ereditate dal fratello Daniele. Attraverso le p.f.806/3 e 809 nel 1910 fu costruito l'acquedotto irriguo.

d.1927 

1929

Inama Gisella

Inama Angelina

Inama Maria 

Dopo la morte di Daniele le p.f. 806/1, 809, 806/2, 806/3 810 e 811/1 pervennero ai suoi eredi.
d.1906
1907
1910
Inama Ferdinando
Inama Modesto
Inama Romedio
Inama Angelo
Inama Candido
I figli del fu Giuseppe vennero il possesso per aggiudicazione ereditaria delle p.f. 807, 808, 825 e 811/2. Nel 1910 dal prospetto di indennizzo per il passaggio dell'acquedotto irriguo le p.f. 807 e 808 risultano proprietà di Modesto.

 

 

812 813 814 815 816 817

 

Toponimo

Anno

Proprietario

Note

Mappa 1780  Mappa attuale

Ciamblonc

1740

1757

Inama Giovanni Battista II

Giovanni Battista II è il primo proprietario di cui abbiamo notizia. 


SUPERFICIE 7400 mq

La p.f. 812 è frazionata in 812/1. Le p.f. 815, 816 e 817 sono scomparse.

Assieme alle p.f.  818, 819 e 820, formava nel Settecento un'unica entità in mano a Giovanni Battista Inama II.

* Affittuario

** Manente

d.1759 

1759

1761

1764 

 

Inama Giovanni Battista III

Nel 1759 la proprietà degli eredi di Giovanni Battista risulta dal confine est delle p.f. dal 806 al 811. Nel 1761 Giovanni Battista assicurava su questo terreno una somma presa a prestito dalla chiesa di Dermulo assieme a suo fratello Giovanni.

d.1764

1780

Inama Lucia

Dopo la morte di Giovanni Battista il terreno passò alla vedova Lucia Inama.

1780

1787

Inama Giovanni Battista V

 

1787

1797

Rosetta don Giovanni

Inama Giovanni Battista V *

Nel 1787 Giovanni Battista vendette il terreno a don Rosetta che poi glielo riconcesse in investitura perpetuale. Nel 1797 Giobatta regolano della comunità assicurava un prestito contratto per essa, sul suo terreno privato a Campolongo.

1810

p.1859 

Castel Bragher

Nel 1810 dal confine est delle p.f. 806 - 811, risulta Castel Bragher per cui, se non è un errore, vuol dire che in quell'anno i proprietari del maso Rauti erano i Thun ed avevano acquistato queste p.f. (esclusa la 814?) dagli eredi di Giobatta Inama V.

1859

1870

1873

1904

1910 

Eccher Filippo

Nel 1904 solo la 814 risulta di Filippo. Forse gli Eccher avevano acquisito il terreno dai Thun in occasione della compera della casa a Dermulo.

1873

1880

1881

Eccher Lorenzo

Eccher Augusta

p.f. 812/1, 812/2, 813, 815, 816 e 817. Nel 1873 la proprietà risulta dal confini della p.f. 814. Nel 1881 Augusta e Filippo Eccher vendettero il terreno ai fratelli Mendini.

1881

1882

Mendini Celeste

Mendini Luigi

Mendini Filippo

p.f. 812/1, 812/2, 813, 815, 816 e 817.

1882

1893

Mendini Celeste

Mendini Filippo

Inama Daniele **

Nel 1882 Luigi uscì dalla comproprietà. p.f. 812/1, 812/2, 813, 815, 816 e 817.

1894

1904

Mendini Celeste

Depaoli Giuseppe **

Depaoli Giuseppe **

Alla morte di Filippo nel 1893, Celeste divenne l'unico proprietario. p.f. 812/1, 812/2, 813, 815, 816 e 817.  Giuseppe padre e Giuseppe figlio.

1910

Widmann Maria

Nel 1910 in occasione della costruzione dell'acquedotto irriguo la p.f. 814 risulta di Widmann Maria di Coredo. Maria non si capisce quale relazione avesse con Filippo Eccher. Una figlia di Filippo si chiamava Maria ma aveva sposato Celestino Cappello di Cles.

1910

Depaoli Giuseppe

Nel 1910 in occasione della costruzione dell'acquedotto irriguo le p.f. 812/1 813 817 risultano di Giuseppe Depaoli.

 

 

818 819

 

Toponimo

Anno

Proprietario

Note

Mappa 1780  Mappa attuale

Ciamblonc

1740

1757

Inama Giovanni Battista II

 

Giovanni Battista II è il primo proprietario di cui abbiamo notizia.  


SUPERFICIE 2810 mq

Delle due p.f. si riscontrano solamente le 818/1 e 819/1.

Assieme alle p.f. 812, 813, 814, 815, 816, 817 e 820, formava nel Settecento un'unica entità in mano a Giovanni Battista Inama II.


* Affittuario

** Manente

1759

1761

1770

1780

1781

 

Inama Giovanni

Nel 1759 la proprietà degli eredi di Giovanni Battista risulta dal confine est delle p.f. dal 806 al 811.
Nel 1761 Giovanni  assicurava su questo terreno una somma presa a prestito dalla chiesa di Dermulo assieme a suo fratello Giovanni Battista.
Nel 1770 Giovanni assicurava un capitale su questo terreno. 

1781

1797

ca.1800

Chilovi don Gaspare

Inama Giovanni *

Nel 1781 risulta che Giovanni aveva venduto il terreno a Gaspare Chilovi, per liberarsi del debito presso Anna Bombarda. Il Chilovi però glielo concedeva subito in locazione perpetuale. Dopo la morte di Giovanni il terreno fu ereditato dalla figlia Dorotea che aveva maritato Domenico Emer di Taio.Nel 1797 la proprietà di Giovanni si deduce anche dal confine nord delle sottostanti particelle.

d.1800

1825

Chilovi don Gaspare

Emer Domenico *

Dopo la morte di Domenico il terreno passò al figlio Pietro.

1867

Emer Pietro

 

di Taio.

1859

1867

1870

1872

1873

 

Endrizzi Giovanni

Nel 1867 Pietro fu Domenico Emer di Taio, vendette il terreno a Giovanni Endrizzi di Dermulo. Nel 1873 a proprietà di Giovanni risulta dal confine nord della p.f. 814. Non so come mai già risultava di Giovanni nel 1859. Forse l'aveva in affitto?

1882

1893

Mendini Celeste

Mendini Filippo

Inama Daniele **

 

1894

1904

Mendini Celeste

Depaoli Giuseppe **

Depaoli Giuseppe **

p.f. 818/1, 818/2, 819/1 e 819/2.
Giuseppe padre e Giuseppe figlio.

 

 

820

 

Toponimo

Anno

Proprietario

Note

Mappa 1780  Mappa attuale

Ciamblonc

1740

1748

1757

Inama Giovanni Battista II

Nel 1740 e nel 1748 la proprietà risulta anche dal confine est della p.f. 824. Questa porzione passò al figlio Antonio.


SUPERFICIE 2300 mq

Oggi frazionata in 820/1 e 820/2.

Assieme alle p.f. 812, 813, 814, 815, 816, 817, 818 e
819, formava nel Settecento un'unica entità in mano a Giovanni Battista Inama II.

1761

1766

1777

1787

Inama Antonio

Nel 1761 da confini del terreno dei suoi fratelli Giovanni e Giovanni Battista. Nelle divisioni ufficiali fra i fratelli  si rettifica l'appartenenza ad Antonio. Nel 1787 da confini dei terreni vicini (anche se nel 1780 risulta a nome del genero Giovanni Mendini)

1780

Mendini Giovanni

Il terreno pur risultando a nome di Giovanni, in realtà era ancora del suocero Antonio Inama.
1797

Inama Antonio eredi

Nel 1797 da confine sud della p.f. 813.

1825

 

Paoli Tommaso

Tommaso fu Tommaso Paoli nel 1825 vendeva il terreno a Luigi Battisti.

1825

1837

Battisti Luigi

Dopo la morte di Luigi il terreno passò al figlio Antonio.

1837

1855

 

Battisti Antonio

Prima del 1857 Lucia vedova di Antonio Battisti vendette il terreno a Lorenzo Inama anche a nome dei fratelli.

1857

1859

1870

Inama Lorenzo
Inama Pietro

Inama Urbano

 

1880

1883

 

Inama Lorenzo

Nel 1880 nelle divisioni fra i fratelli il vigneto passa a Lorenzo. Nel 1883 la proprietà si ricava anche dal confine nord della p.f. 821.

1903

1904

Inama Demetrio

Inama Fiorenzo

Nel 1904 le due p.f. 820/1  820/2 sono definite vigneto.

 

 

821

 

Toponimo

Anno

Proprietario

Note

Mappa 1780  Mappa attuale

Ciamblonc 

1685

1690

1693 

Cordini Simone II

 

Nel 1685 e nel 1690 la proprietà di Simone risulta anche dai confini con il terreno Emer. Dopo la morte di Simone il terreno perverrà agli eredi di Giovanni Antonio Panizza.  

SUPERFICIE 700 mq

La p.f. non è più esistente perchè incorporata assieme alla contigua p.f. 822, nella p.f. 858/1. La superficie è stata approssimata.

* Affittuario

** Manente

d.1693

p.1716 

Panizza don Pietro

Panizza Giovanni Andrea 

 

1716

 

Panizza don Pietro

 

Il terreno  passerà al cognato Silvestro Inama III.

1729

1730

 

Inama Silvestro III

Inama Michele *

Nel 1729 da confine nord della p.f. 858.

ca.1735

1741

Inama Alberto

Inama Gaspare *

Inama Giacomo *

 

Nel 1729 la proprietà risulta dal confine nord della p.f. 858.

ca.1735

1741

1743

Inama Alberto

Inama Gaspare *

Inama Giovanni Battista *

 

Giacomo nel 1743 alienerà la sua parte a Giovanni Battista Inama che gli aveva fatto sicurtà per un prestito alla chiesa. Il terreno da questa vendita risulta diviso longitudinalmente e si evince che Giacomo e quindi poi Giobatta, godevano della parte a monte, mentre Gaspare di quella a valle.

d.1741

1743

1754

1779

Inama Bartolomeo III

Inama Gaspare *

 

 Il padrone Alberto Inama di Fondo dopo la sua morte lascerà il terreno al figlio Bartolomeo. E' da credere che in seguito Gaspare avesse acquisito la parte di Giobatta.

d.1779

1780

1781

1801

Inama Bartolomeo III

Inama Giovanni Michele *

Inama Silvestro *

Nel 1781 da confine nord della p.f. 858 risultavano i fratelli Silvestro e Giovanni Inama, per cui fittavoli di Bartolomeo Inama di Fondo, probabilmente possedevano il terreno ancora indiviso.

d.1801

ca.1825

 

Inama Giovanni Vigilio

Inama Giovanni Domenico *

 

Giovanni Domenico assegnò il terreno alla figlia Lucia.

1825

1837 

Inama Floriano

Inama Vigilio 

Inama Lucia *

Lucia,  moglie di Romedio Mendini vendette il terreno a Bortolo Mendini.

1837

1844

Mendini Bartolomeo

Bartolomeo era figlio di altro Bartolomeo. Nel 1844 Bartolomeo assegnò il terreno a Romedio Endrizzi che aveva sposato sua figlia Teresa.

1844 

1859

1870

1875

1877

1881

1883

Endrizzi Romedio

Nel 1875 il terreno veniva ipotecato a favore di Marcello Gezzi. Nel 1877 il terreno veniva  ipotecato in favore del beneficio primissariale di Dermulo. Nel 1883 Romedio vendette il terreno ai fratelli Mendini.

1883

1893

Mendini Celeste

Mendini Filippo

Inama Daniele **

 

1894

1904

Mendini Celeste

Depaoli Giuseppe **

Depaoli Giuseppe **

Giuseppe padre e Giuseppe figlio.

 

 

822

 

Toponimo

Anno

Proprietario

Note

Mappa 1780  Mappa attuale

Ciamblonc

1685

1690

1693 

Cordini Simone II

 

Nel 1685 e nel 1690 la proprietà di Simone risulta anche dai confini con il terreno Emer. Dopo la morte di Simone il terreno perverrà agli eredi di Giovanni Antonio Panizza.


SUPERFICIE 700 mq

La p.f. non è più esistente perchè incorporata assieme alla contigua p.f. 822, nella p.f. 851/1. Esiste tuttavia una piccola particella con questo numero nei paraggi di quella vecchia.
La superficie è stata approssimata.


* Affittuario

** Manente

d.1693

p.1716 

Panizza don Pietro

Panizza Giovanni Andrea 

 

1716

 

Panizza don Pietro

 

Il terreno  passerà al cognato Silvestro Inama III.

1729

1730

 

Inama Silvestro III

Inama Michele *

Nel 1729 la proprietà risulta dal confine nord della p.f. 858.

ca.1735

1741

Inama Alberto

Inama Gaspare *

Inama Giacomo *

 

Giacomo nel 1743 alienerà la sua parte a Giovanni Battista Inama che gli aveva fatto sicurtà per un prestito alla chiesa. Il terreno da questa vendita risulta diviso longitudinalmente e si evince che Giacomo e quindi poi Giobatta, godevano della parte a monte, mentre Gaspare di quella a valle.

ca.1735

1741

1743

Inama Alberto

Inama Gaspare *

Inama Giovanni Battista *

 

 Il padrone Alberto Inama di Fondo dopo la sua morte lascerà il terreno al figlio Bartolomeo. E' da credere che in seguito Gaspare avesse acquisito la parte di Giobatta.

d.1741

1743

1754

1779

Inama Bartolomeo III

Inama Gaspare *

 

Dopo la morte di Gaspare furono investiti del terreno i suoi due figli Giovanni Michele e Silvestro.

d.1779

1780

1781

1801

1813

Inama Bartolomeo III

Inama Giovanni Michele *

Inama Silvestro *

Nel 1781 da confine nord della p.f. 858 risultavano i fratelli Silvestro e Giovanni Inama, per cui fittavoli di Bartolomeo Inama di Fondo, probabilmente possedevano il terreno ancora indiviso.

d.1813

1825

1840

Inama Antonio

figlio del fu Silvestro divenne possessore di questo terreno che dopo la sua morte perverrà al cugino Giovanni Domenico e quindi a suo figlio Giacomo.

d.1840

1846

Inama Giacomo

Alla morte di Giacomo il terreno sarà ereditato dalla moglie Matilde e dal fratello Luigi.

1846

1847

Inama Luigi

Matilde Tamè

Nel 1847 Luigi fu Giovanni Inama vendette il terreno (arativo vignato con gelsi) a Vittore Tamè.

1847

1855

Tamè Vittore

 

1858

1859

1870

1875

1883

Tamè Rosa

Tamè Domenico

Nel 1858 nelle divisioni della sostanza lasciata dal padre Vittore, il terreno pervenne a Rosa e Domenico.Nel 1875 don Domenico risulta dal confine est della p.f. 822; nel 1877 dal confine est della p.f. 821 risulterebbe proprietaria Matilde Tamè. Nel 1883 i fratelli Tamè vendettero il terreno ai fratelli Mendini.

1883

1893

Mendini Celeste

Mendini Filippo

Inama Daniele **

 

1894

1904

Mendini Celeste

Depaoli Giuseppe **

Depaoli Giuseppe **

Giuseppe padre e Giuseppe figlio.

 

 

823 824

 

Toponimo

Anno

Proprietario

Note

Mappa 1780  Mappa attuale

Ciamblonc

ca.1680

1701

Tamè Vittore I 6 7



Nel 1768 dal confine ovest della p.f. 811

 

 


SUPERFICIE 3350 mq

Si ritrova una particella 823/1.
La 824 è stata frazionata in 824/1 e 824/2.

1680

p.1748

Comunità di Dermulo 4 5

 

p.1740

Tamè Vittore III 6 7

Nel 1740 Vittore III istituiva un censo in favore della chiesa di Dermulo, su una parte di due stari circa di superficie verso est, confinante con Giovanni Battista Inama.

d.1748

1753

1759

1766

1767

Tamè Vittore III 4 5 6 7

Nel 1748 Vittore assicurava un debito su tutto il terreno. Nel 1753 era assicurato un debito nei confronti della chiesa di Dermulo istituito nel 1740. Nel 1759 la proprietà  risulta dal confine sud delle p.f. dal 806 al 811 (livellario Lucchi!)
Nel 1768 dal confine ovest della p.f. 811

d.1767

1768

1780

1784

1810

1811

Tamè Giovanni Maria  4 5 6 7

Nel 1768 dal confine ovest della p.f. 811 risultano gli eredi di Vittore Tamè. Nel 1784 Giovanni Maria assicura sul terreno la dote della moglie Maria Domenica Nesler.
Nel 1810 la proprietà risulta anche dal confine della p.f. 811. Dopo la morte del padre Giovanni Maria, il terreno pervenne ai figli escluso Giuseppe.

1811

1825

Tamè Simone
Tamè Barbara
Tamè Antonio
Tamè Vittore

 

1851

1858

1859

1863

1870

1875

1877

Tamè Giovanni

Nel 1851 il padre Vittore assegnava questo terreno a Giovanni assieme ad un altro a Cavauden perchè in questo modo non pretendesse altro in eredità. Nel 1863 Giovanni acquistò la parte dei fratelli Rosa, don Domenico e Matilde.

1880

1883

 

Tamè don Domenico

Nel 1883 la proprietà di don Domenico risulta dal confine ovest della p.f. 821. Nel 1880 da confine sud della p.f.826 eredi di Giovanni Tamè.

1877

1904

Tamè Costante

Costante era figlio di Giovanni e possedeva il terreno con cinque compossessori, in morte di Giovanni Tamè (1877) e 1878  in morte di Caterina vedova di Giovanni Tamè.

ca.1955

 

Inama Bruno

figlio di Celeste.

 

 

826 827

 

Toponimo

Anno

Proprietario

Note

Mappa 1780  Mappa attuale

Ciamblonc

ca.1680

1701

Tamè Vittore I 1 2

Comunità di Dermulo 3

Molto probabilmente il terreno appartenne a Vittore I che forse l'aveva ricevuto dalla comunità di Dermulo.

 

 


SUPERFICIE 2950 mq

Entrambe le p.f. sono state frazionate: 826/1, 826/2, 827/1 e 827/2.

Il terreno dei Tamè che nel 1710 appartenente a Simone, era circondato dai beni comunali per cui possiamo immaginare che fosse stato ridotto da poco a coltura.




1701

1714

1716

 

Tamè Giorgio 1 3

Tamè Simone 2

Dopo la morte di Giorgio il terreno passò al figlio Vittore. Nel 1714 Giorgio, per un accomodamento relativo al diritto di vicinato, riceverà dal comune la porzione 3. Dopo la morte di Giorgio il terreno passerà al figlio Vittore III.

1716

ca.1743

 

Tamè Simone 2

Dopo la morte di Simone avvenuta intorno al 1743 il terreno passò al figlio Giuseppe.

d.1743

1751

 

 

Tamè Giuseppe 2

Nel 1751 la proprietà risulta dal confine della parte del cugino Vittore. Dopo il 1751 non appaiono più possessori ne Giuseppe ne eventualmente suo figlio Antonio, per cui è da presumere che il terreno fosse passato ai parenti Vittore o suo figlio Giovanni Maria.

d.1718

1740

1759

1766

1767

Tamè Vittore III 1 3

Nel 1759 la proprietà  risulta dal confine sud delle p.f. dal 806 al 811 (livellario Lucchi!)
Nel 1766 dal confine ovest della p.f. 811

d.1767

1768

1780

1810

1811

Tamè Giovanni Maria 1 2 3

Nel 1768 dal confine ovest della p.f. 811 risultano gli eredi di Vittore Tamè. Nel 1810 la proprietà risulta anche dal confine della p.f. 811.

d.1811

1825

1838

1847

Tamè Simone
Tamè Barbara

Simone e Barbara ereditarono il terreno dal padre Giovanni Maria.

1850

1855

 

 

Tamè Antonio

Nel 1850 ad Antonio veniva assegnato questo terreno dall'eredità dei fratelli Simone e Barbara.

d.1855

1858

1859

 

 

Tamè Domenico

Tamè Rosa

Dopo la morte dello zio Antonio, Domenico e Rosa ereditarono il terreno.
Nel 1859 don Domenico e Rosa Tamè vendettero il terreno a Lorenzo Inama che lo acquisiva anche a nome dei fratelli.

1859

1870

1878

Inama Lorenzo
Inama Pietro

Inama Urbano

Nel 1878 dal confine ovest della p.f. 823-824 risultava possessore Pietro Inama.

1880

1892

 

Inama Pietro

Nel 1880 nelle divisioni fra i fratelli viene ufficializzata la proprietà di Pietro che già nel 1878 risultava a suo nome.

1892

 

Inama Mansueta

Il "vignale" sarà ereditato dalla figlia Mansueta moglie di Placido Tait di Mezzolombardo che nello stesso anno lo venderà a Eugenio Inama.

1892

1904

Inama Eugenio

 

 

 

828

 

Toponimo

Anno

Proprietario

Note

Mappa 1780  Mappa attuale

Somager

p.1780

1825

1859

1870

 

Comune di Dermulo

Dopo il 1870 l'unica parte della p.f. 828 rimasta in mano al comune è la 828/1 e la 828/11 aggiuntasi dopo. Nel 1871 vengono vendute le sei porzioni di terreno.


SUPERFICIE 7100 mq

Era chiamato anche Pasturela.

Nel 1870 fu diviso in 6 porzioni poi assegnate ad alcuni capi famiglia di Dermulo. Oggi si presenta frazionato in almeno 10 particelle.

A valle della p.f. 828/1 oggi scorre la strada che si innesta sulla strada delle Braide.

1871

 

 

Eccher Filippo

Porzione I di circa 4 Stari. Il prezzo pagato da Filippo fu 112 Fiorini. P.f.  828/8 828/9 828/10.   

1871

 

Inama Pietro

Porzione II di circa 2,5 Stari.  Pietro era figlio del fu Baldassarre. Il prezzo pagato da Pietro fu 67 Fiorini. p.f.  828/7.
In seguito la particella passò al fratello Giuseppe e quindi a Geremia.

1872

1900

 

Tamè Vigilio

Tamè Vittore

Porzione III.
Probabilmente il terreno fu acquisito da Vigilio ma a nome anche del fratello Vittore. P.f.  828/6.

1871

1883

 

Endrizzi Giovanni

Porzione IV di circa 3 Stari. Il prezzo pagato da Giovanni fu 115 Fiorini. P.f.  828/4 e 828/5. 

1871

1882

 

Eccher Felice

Porzione V di circa 3 Stari. Il prezzo pagato da Felice fu 72 Fiorini. P.f.  828/3. Dopo la morte di Felice in terreno passò ai figli Enrico e Giacomo.

1871

1878

 

Emer Pietro

Porzione VI di circa 4,5 Stari. Il prezzo pagato da Pietro fu 50 Fiorini. P.f.  828/2.

d.1883

 

Endrizzi Natale

P.f.  828/4 e 828/5.
Dopo la morte del padre Giovanni il terreno passò al figlio Natale.
 

1870

1871

1904

Eccher Filippo

p.f.828/10

1902

1904

Eccher Enrico
Eccher Giacomo

p.f. 828/3 Dalle divisioni del 1902. In seguito la parte di Giacomo fu acquisita da Enrico. Nel 1945 dopo la morte di Enrico il terreno pervenne ai suoi eredi.

d.1900

1904

Tamè Vigilio

Tamè Dionigio

Tamè Emanuele

p.f. 828/6.
Dopo la morte di Vittore la sua parte passò ai figli Dionigio ed Emanuele.

1915

1943

Tamè Dionigio

p.f. 828/6.
Dopo la morte di Vigilio il terreno passò al nipote Dionigio al quale era pervenuta anche la parte del fratello Emanuele. Dopo il 1943 il terreno apparterrà ai suoi eredi.

d.1878

1895

1904

Emer Alessandro

Emer Celeste

Emer Giuseppe

Emer Arcangelo

p.f. 828/2
L'aggiudicazione del terreno ai quattro figli avvenne nel 1895. In seguito pervenne al fratello Giuseppe.

d.1904

Emer Giuseppe

p.f. 828/2

d.1871

1881

Eccher Lorenzo

p.f. 828/8 e 828/9.
Dopo il 1871 Filippo vendette le p.f. 828/8 e 828/9 al fratello Lorenzo e tenne per se la p.f. 828/10.

1881

1904

Eccher Andrea

p.f. 828/8 e 828/9.
Nel 1881 le p.f. 828/8 e 828/9 sono state vendute ad Andrea dal fratello Lorenzo.

1900

1904

Inama Geremia

p.f. 828/7

 

 

829

 

Toponimo

Anno

Proprietario

Note

Mappa 1780  Mappa attuale

Braide

1550

1560

 

Cordini Simone 3

Nel 1550 la proprietà di Simone  risulta dal confine nord della p.f. 880.
Dopo il 1560 il terreno entra nelle disponibilità di Ercole Inama.

VAI ALLE PF 826 827

 

 

 


SUPERFICIE 4800 mq

Oggi è occupata nella sua parte nord dalla casa di Giuliano Endrizzi e dai binari della ferrovia Trento-Malè.

Si presenta frazionata in 829/3, 829/4 e 829/5.

d.1560

1614

 

Inama Ercole 3

Ercole muore nel 1614 e il terreno passa alla figlia Margherita.

1614

1634

 

Inama Margherita 3

Chilovi Giacomo 3

Margherita che era sposata con Giacomo Chilovi eredita il terreno dal padre Ercole.

1634

 

Chilovi Gaspare 3

Gaspare eredita per poco la sostanza paterna.

1634

1646

 

Chilovi Anna Maria 3

Anna Maria era figlia di Gaspare Chilovi.

ca. 1655

ca. 1680

 

Guelmi Simone 3

Intorno al 1655 Simone prende in moglie Anna Maria Chilovi.

1695

1701

Guelmi Francesco Antonio 3

Mendini Giacomo II *

 

1716

1743

Guelmi Matteo 3

Mendini Giacomo II *

Nel 1743 la proprietà risulta anche dal confine est della p.f. 836.

1749

1777

Inama Felicita 3

Mendini Bartolomeo *

 

1780

1783

p.1802

Guelmi Alberto e Nicolò 3

Mendini Bartolomeo  *

Nel 1783 dal confine est della p.f. 7-8 e 831e pure dal confine ovest della p.f. 836. Dopo il 1802 Matteo prese il posto del padre Bartolomeo Mendini come manente.

1802

1806

Guelmi Alberto e Nicolò 3

Mendini Matteo  *

Nel 1806 il terreno fu venduto a Giovanni Antonio Martini di Taio.

1806

1813

1816

1825

1827

Martini Antonio 3

Dal 1813 sul terreno è veniva assicurata la rendita per il chierico don Carlo. Nel 1816 la proprietà del Martini risulta anche dal confine est della porzione a valle, proprietà di Tommaso Paoli.

1500

1525

Inama Marino I 2

 

d.1525

1559

Inama Antonio 2

Antonio che era figlio del fu Marino ed era conosciuto come Antonio del Marin, vendette il terreno a Floriano stipulante a nome del padre Cristoforo.

1559

1598

Inama Floriano I 1 2 4

 

1598

1615

Inama Bartolomeo I 1 2 4

 

1615

1652

Inama Floriano II 1 2 4

 

1652

1691

Inama Bartolomeo II 1 2 4

 

1691

1704

Inama Lorenzo Floriano IV 1 2 4

Inama Alberto

 

1749

ca.1762

 

Inama Bartolomeo III 1 2 4

Inama Floriano IV 1 2 4

 

Da confine nord della p.f. 829. Dopo il 1762 i due fratelli Inama gestirono separatamente il terreno. Bartolomeo non ebbe più parte sulle porzioni 1 2 4.

1762

1772

1777

1780

1783

1788

Inama Floriano IV 1 2 4

Inama Giacomo III *    

Nel 1762 Giacomo ricevette il terreno in locazione perpetuale da Floriano IV Inama , assieme alle p.f. 7-8 (porzione 1), e 829nord (porzione 2). Nel 1772 sullo stesso terreno fu assicurato un prestito. Giacomo possedeva la 829nord, assieme alla 7-8 e poi alla 831. Giacomo prima di morire si era affrancato del livello verso gli Inama di Fondo.

1792

1802

1804

Inama Giacomo IV 1 2 4

Inama Giovanni Battista 1 2 4

Figli di Giacomo che dalle divisioni paterne del 1792 ricevettero il terreno alla Braide. Nello stesso anno i due fratelli locarono il terreno per due anni all'altro fratello Giuseppe. Nel 1802 sul terreno veniva assicurata la dote di Caterina Gabrielli moglie di Giacomo figlio di Giobatta Inama.
Nel 1804 Giobatta Inama e il nipote Giuseppe per un debito assegnarono il terreno (assieme alle porzioni 1 e 2) a Romedio Corazzola di Tres, con il patto di poterlo redimere entro due anni.

1804

1805

Corazzola Romedio 1 2 4

Dopo il 1805 il Corazzola vendeva tutto il terreno (porzioni 1, 2 e 4) a Tommaso Paoli.

1805

1806

1813

1816

Paoli Tommaso 1 2 4

1816

Endrizzi Antonio 1 2

 

 

d.1816

Widmann Luca 1 2

Probabilmente il terreno pervenne a Luca in relazione all'ipoteca su di esso gravante  da Tommaso Paoli.

1827

Widmann Luigi 1 2

Luigi che abita a Salorno vendette il terreno ereditato dopo la morte del fratello Luca, ad Antonio Martini.

1827

1835

Martini Antonio 1 2 3

Il terreno in mano ad Antonio quindi dal 1827 in poi comprendeva le Braidele (porz. 1 e 2) e la porzione 3. Dopo la morte di Antonio il terreno passò al figlio don Carlo.

d.1835

1859

1870

 

Martini don Carlo 1 2 3

Nel 1855 il terreno alle Braidele  fu fisicamente diviso in due porzioni dalla nuova strada erariale per le quali si conserva l'antica partitura in 1 e 2. Don Carlo mori intorno al 1870 e il terreno pervenne ai sotto citati eredi.
p.1871
Martini Emilio 2 3
Zuech Ernesto  2 3
Zuech Achille 2 3
Zuech Carolina 2 3
Nel 1871 Gerolamo Dallago di Cles, quale procuratore degli eredi Martini, vendette il terreno (porz. 2 e 3) a Giuseppe Endrizzi. La porz. 1 verrà invece venduta a Giovanni Maria Tamè nel 1873.

1871

1883

1904

1920

Endrizzi Giuseppe 2 3

Nel 1883 Giuseppe Endrizzi sottoponeva il terreno a ipoteca.

1956

Endrizzi Lorenzo 2 3

Endrizzi Gino 2 3

 

p.f. 829/1 Nipoti del sopraccitato Giuseppe

1960

Endrizzi Lorenzo  2 3

p.f. 829/1

 

 

830 831 832

 

Toponimo

Anno

Proprietario

Note

Mappa 1780  Mappa attuale

Braide

ca.1450

Mendini Gregorio

Gregorio detto Tanzo risultava confinare con il terreno infeudato dai Thun ad Antonio Inama.

 

 

 


SUPERFICIE 1930 mq

La p.f. 832 non esiste più. La 830 e la 831 sono state frazionate rispettivamente in 830/1, 830/2, 831/1 e 831/2.

*Affittuario

d.1450

ca.1510

Raimondino III

detto Mendino e figlio di Gregorio.

ca.1530

Mendini Antonio I

 

1559

Mendini Giovanni

 

Giovanni Mendini detto Tanzo risultava proprietario almeno in parte, dal confine nord della porzione 1. In seguito il terreno sarà acquisito da Floriano Inama I.

d.1559

1598

Inama Floriano I

Inama Pietro

 

1598

1615

Inama Bartolomeo I

 

1615

1652

Inama Floriano II

 

1652

1691

Inama Bartolomeo II

 

1691

1704

Inama Lorenzo Floriano IV

Inama Alberto

 

1749

ca.1762

 

Inama Bartolomeo III

Inama Floriano IV

La proprietà risulta da confine ovest della p.f. 829. Dopo il 1762 i due fratelli Inama gestirono separatamente il terreno.

1762

1772

1777

1780

1783

1788

Inama Floriano IV 1 2 4

Inama Giacomo III *

Nel 1762 Giacomo ricevette il terreno in locazione perpetuale da Floriano Inama IV, assieme alle p.f. 7-8, e 829nord. Nel 1772 sullo stesso terreno fu assicurato un prestito. Giacomo prima di morire si era affrancato del livello verso gli Inama di Fondo.

1792

1802

1804

Inama Giacomo 1 2 4

Inama Giovanni Battista 1 2 4

Figli di Giacomo che dalle divisioni paterne del 1792 ricevettero il terreno alla Braide. Nello stesso anno i due fratelli locarono il terreno per due anni all'altro fratello Giuseppe. Nel 1802 sul terreno veniva assicurata la dote di Caterina Gabrielli moglie di Giacomo figlio di Giobatta Inama.
Nel 1804 Giobatta Inama e il nipote Giuseppe per un debito assegnarono il terreno (assieme alle porzioni 1 e 2) a Romedio Corazzola di Tres, con il patto di poterlo redimere entro due anni.

1804

1805

Corazzola Romedio 1 2 4

Probabilmente dopo il 1805 il Corazzola vendeva il terreno (assieme alla p.f. 7-8) a Tommaso Paoli.

1805

1806

1813

1816

Paoli Tommaso 1 2 4

Nel 1816 il Paoli vendeva ad Antonio Endrizzi le porzioni 1 e 2. Nel 1824 Tommaso permutò il terreno con Pietro Emer di Taio.

1816

1819

1824

Paoli Tommaso 4

Nel 1824 Tommaso permutò il terreno con Pietro Emer di Taio.

1824

1828

Emer Pietro 4

Pietro era di Taio.

1828

Emer Pietro eredi 4

 

di Taio.

1840

Cescati Maria 4

 

di Taio.

1859

1871

Cescati Giuseppe 4

Nel 1871 l proprietà di Giuseppe risulta dal confine est della p.f. 829.

1870

Cescati Maria eredi 4

Taio  dalla mappa del 1870

1869

Cescati Giovanni 4

Cescati Alessandro 4

Cescati Agostino 4

Figli del fu Giuseppe ed eredi della loro madre Maria morta nel 1868.

 

 

833 834

 

Toponimo

Anno

Proprietario

Note

Mappa 1780  Mappa attuale

Braide

ca.1450

Antonio fu Inama


 


SUPERFICIE 2370 mq

Assieme alla p.f. 835 il terreno formava un'unica entità in passato denominata Stregle Longe.

La p.f. 834 è scomparsa, la 833 è stata frazionata in 833/1, 833/2, 833/3 e 833/4.

Nella parte nord-ovest sorge la casa di Giulio Emer.


ca.1490

Inama Pietro

 

1531

1550

1553

Inama Cristoforo

 

1568

1598

Inama Floriano I

Inama Pietro

 

1598

1615

Inama Bartolomeo I

 

1615

1652

Inama Floriano II

 

1652

1680

1691

Inama Bartolomeo II

 

1691

1695

1700

1704

Inama Lorenzo Floriano

Inama Alberto

 

1741

1749

1777

1780

1783

Inama Bartolomeo III

Nel 1749 la proprietà risulta dal confine ovest della p.f. 829; nel 1783 dal confine sud della p.f. 831.

1763

1813

1805

1828

Inama Giovanni Vigilio

La proprietà nel 1805 (sig. Inama) si ricava dal confine sud della p.f. 831; nel 1813 dal confine ovest della p.f. 829.

1828

1848

Inama Vigilio

Inama Floriano V

 

1849

Martini Carlotta

Sommeda Chiara

 

1849

1854

Emer Romedio I

 

1871

p.1889

 

Emer Romedio II

 

 

Nel 1871 la proprietà di Romedio risulta anche dal confine est della p.f. 829. Nel 1889 Eugenio Inama procuratore di Romedio Emer emigrato in Brasile, vendeva la p.f. 833 ai cugini Germano e Alessandro Emer. La proprietà di Romedio risulta anche dal n. di casa 24 sulla mappa del 1870.

1889

1901

Emer Germano

Emer Geremia

Emer Basilio

Emer Giuseppe

Emer Alessandro

Emer Arcangelo

Emer Celeste

 

Fino al 1901 il terreno era posseduto in comproprietà dai cugini, figli di Pietro e di Giovanni. In seguito la proprietà rimarrà degli eredi di Giovanni.

d.1901

1904

Emer Germano

Emer Geremia

Emer Basilio

Dopo il 1904 Geremia e Germano acquistarono dagli eredi del fratello Basilio la sua parte.

d.1904

Emer Germano

Emer Geremia

 

 

 

835

 

Toponimo

Anno

Proprietario

Note

Mappa 1780  Mappa attuale

Braide

ca.1450

Antonio fu Inama

 


SUPERFICIE 2600 mq

Assieme alla p.f. 833 e 834 il terreno formava un'unica entità in passato denominata Stregle Longe.

Oggi e frazionata in 835/1 e 835/2.

ca.1490

Inama Pietro

 

1531

1550

1553

Inama Cristoforo

Nel 1550 la proprietà risulta dal confine nord della p.f. 880.

1568

1598

Inama Floriano I

Inama Pietro

 

1598

1615

Inama Bartolomeo I

 

1615

1652

Inama Floriano II

1652

1680

1691

Inama Bartolomeo II

Nel 1680 la proprietà di Bartolomeo risulta anche dal confine nord delle p.f. 880 e 883.

1691

1695

1700

1704

Inama Lorenzo Floriano

Inama Alberto

Nel 1695 e 1700 la proprietà si ricava anche dal confine nord della p.f. 883 (eredi di Bartolomeo Inama).

1741

1780

Inama Bartolomeo III

1763

1813

1828

Inama Giovanni Vigilio

Nel 1813 dal confine ovest della p.f. 829.

1828

1848

Inama Vigilio

Inama Floriano V

 

1849

Martini Carlotta

Sommeda Chiara

 

1849

1854

Emer Romedio I

 

1859

1871

Emer Giovanni

 

Nel 1871 la proprietà di Giovanni risulta anche dal confine est della p.f. 829.

1877

1901

Emer Germano

Emer Geremia

Emer Basilio

Emer Giuseppe

Emer Alessandro

Emer Arcangelo

Emer Celeste

 

Fino al 1901 il terreno era posseduto in comproprietà dai cugini, figli di Pietro e di Giovanni. In seguito la proprietà rimarrà degli eredi di Giovanni.

d.1901

1904

Emer Germano

Emer Geremia

Emer Basilio

Dopo il 1904 Geremia e Germano acquistarono dagli eredi del fratello Basilio la sua parte. P.f. 835.

1904

Emer Germano

Emer Geremia

 

 

 

836 837

 

Toponimo

Anno

Proprietario

Note

Mappa 1780  Mappa attuale

Braide

1564

ca.1600

Inama Valentino I

 

 


SUPERFICIE 3000 mq

In parte queste p.f. sono oggi occupate, nella parte a valle, dai binari della ferrovia Trento-Malè.

Questo terreno assieme alle p.f. dal n. 838 al n. 844 agli inizi del Seicento formava un'entità unica in mano a Marino Inama III.

1600

1613

 

 

 

Inama Marino III

 

 

1640

1675

 

 

 

Inama Cipriano II

 

 

d.1675

1695

1706

 

 

 

Inama Marino IV

 

Dopo la morte di Marino, la figlia Maria vendette il terreno a Pietro Lorenzo Panizza. Nel 1706 si dice che sul terreno c'erano un noce e un pero.

1715

1717

ca.1740

 

 

 

Panizza Pietro Lorenzo

 

Dopo la morte di Pietro Lorenzo il terreno pervenne al figlio Ferdinando.

1740

1743

 

 

 

Panizza Ferdinando

 

Dopo la morte di Ferdinando il terreno pervenne al nipote Pietro Antonio Panizza il quale lo alienò ai Thun.

1743

1763

 

 

 

Thun Giuseppe Maria

 

Giuseppe Maria era vescovo di Gurck. Dopo sua morte il terreno passò a Giovanni Vigilio Thun.

d.1763

1780

1783

Thun Giovanni Vigilio

Nel 1783 il conte Giovanni Vigilio permutava con Giovanni Francesco Inama il terreno.

1783

1808

 

Inama Giovanni Francesco

Nel 1808 Giovanni Francesco decise di assegnare molta della sua sostanza ai figli. Questa p.f. toccò al figlio Baldassarre.

1808

1813

1825

1835

1855

Inama Baldassarre

Baldassarre era figlio di Giovanni Francesco. Nel 1813 la proprietà di Baldassarre risulta anche dal confine est della p.f. 829. Dopo la morte di Baldassarre il terreno passò al figlio Baldassarre.

d.1855

1857

1859

1870

1894

1900

1904

Inama Baldassarre

Nel 1894 Baldassarre assicura un debito sul terreno.

 

 

838 839

 

Toponimo

Anno

Proprietario

Note

Mappa 1780  Mappa attuale

Braide

ca.1575

1613

Inama Marino III

 

Dopo la morte di Marino il terreno pervenne al figlio Antonio.


SUPERFICIE 1730 mq



Questo terreno assieme alle p.f. dal n. 840 al n. 844 e 836, 837 agli inizi del Seicento formava un'entità unica in mano a Marino Inama III.

Nel 1756 il terreno si riunificò assieme alla p.f. 840, 841, 842, 843 e 844 sotto la proprietà di Giacomo Mendini III.

Circa nel 1770 tutte le sopraccitate p.f. che furono proprietà  Mendini transitarono a Giovanni Francesco Inama. Nel 1783 al terreno si aggiunse anche la p.f. 836.

d.1613

1662

ca.1670

Inama Antonio

 

Nel 1662 la proprietà di Antonio risulta anche dal confine ovest della p.f. 841. Dopo la morte di Antonio il terreno pervenne alla figlia Marina moglie di Tommaso Massenza.

d.1670

1681

1690

Inama Marina

 

Nel 1681 dal confine nord della p.f. 878/3-4, risultavano proprietari gli eredi di Antonio Inama. Nel 1690 la proprietà di Marina, vedova di Tommaso Massenza, risultava anche dal confine ovest della p.f. 841. In seguito il terreno fu assegnato a Giovanni Battista Massenza, figlio di Marina.

d.1690

1694

 

Massenza Giovanni Battista

 

Nel 1694 la proprietà di Giovanni Battista risulta anche dal confine nord della p.f. 878. Dopo il 1694 il terreno entrò nelle disponibilità di Giacomo Mendini.

d.1694

1715

 

 

Mendini Antonio VII

Nel 1715 la proprietà di Antonio risulta dal confine nord della p.f. 878.

d.1715

1716

1717

 

Mendini Giacomo II

Nel 1716 dal confine ovest della p.f. 841. Dopo la morte di Giacomo II il terreno pervenne ai due figli Giacomo e Giacomo Antonio Mendini.

d.1717

1723

1735

 

Mendini Giacomo III
Mendini Giacomo Antonio II

Nel 1723 dal confine ovest della p.f. 841

1735

1743

1756

1763

Mendini Giacomo III Dopo la morte di Giacomo Antonio il terreno fu ereditato dal fratello Giacomo. Nel 1743 dal confine est della p.f. 836. Nel 1756 dal confine ovest della 841.

d.1763

p.1775

Mendini Giacomo Antonio III Probabilmente il terreno fu ereditato dal figlio Giacomo Antonio abitante a Sanzeno dal quale fu alienato a Giovanni Francesco Inama.

1775

1780

1783

1808

Inama Giovanni Francesco

Nel 1808 Giovanni Francesco decise di assegnare molta della sua sostanza ai figli. Questa p.f. toccò al figlio Pietro.

1808

1825

1845

1848

Inama Pietro

Dopo la morte di Pietro il terreno pervenne al fratello Baldassarre.

1848

1855

 

Inama Baldassarre

fu Giovanni Francesco

1855

1870

Inama Giuseppe

Inama Baldassarre

 

Nel 1845 si dice che Pietro aveva assicurato un capitale di 100 Fiorini sul terreno integro e che nel 1870 era dei fratelli Giuseppe e Baldassarre Inama ai quali era passato il debito.

1900

1904

Inama Clemente Il terreno poi era pervenuto a Giuseppe e quindi nel 1900 al figlio Clemente.

d.1904

Inama Candido  

 

 

840

 

Toponimo

Anno

Proprietario

Note

Mappa 1780  Mappa attuale

Braide

ca.1575

1613

Inama Marino III

 

Dopo la morte di Marino il terreno pervenne al figlio Antonio.


SUPERFICIE 1310 mq



Questo terreno assieme alle p.f. dal n. 841 al n. 844 e dal n. 836 al n. 839 agli inizi del Seicento formava un'entità unica in mano a Marino Inama III.

Nel 1756 il terreno si riunificò assieme alla p.f. 838, 839, 841, 842, 843 e 844 sotto la proprietà di Giacomo Mendini III.

Circa nel 1770 tutte le sopraccitate p.f. che furono proprietà  Mendini transitarono a Giovanni Francesco Inama. Nel 1783 al terreno si aggiunse anche la p.f. 836.

d.1613

1662

ca.1670

Inama Antonio

 

Nel 1662 la proprietà di Antonio risulta anche dal confine ovest della p.f. 841. Dopo la morte di Antonio il terreno pervenne alla figlia Marina moglie di Tommaso Massenza.

d.1670

1681

1690

Inama Marina

 

Nel 1681 dal confine nord della p.f. 878/3-4, risultavano proprietari gli eredi di Antonio Inama. Nel 1690 la proprietà di Marina, vedova di Tommaso Massenza, risultava anche dal confine ovest della p.f. 841. In seguito il terreno fu assegnato a Giovanni Battista Massenza, figlio di Marina.

d.1690

1694

Massenza Giovanni Battista

 

Nel 1694 la proprietà di Giovanni Battista risulta anche dal confine nord della p.f. 878. Dopo il 1694 il terreno entrò nelle disponibilità di Giacomo Mendini.

d.1694

1715

 

 

Mendini Antonio VII

Nel 1715 la proprietà di Antonio risulta dal confine nord della p.f. 878.

d.1715

1716

1717

 

Mendini Giacomo II

Nel 1716 dal confine ovest della p.f. 841. Dopo la morte di Giacomo II il terreno pervenne ai due figli Giacomo e Giacomo Antonio Mendini.

d.1717

1723

1735

 

Mendini Giacomo III
Mendini Giacomo Antonio II

Nel 1723 la proprietà risulta dal confine ovest della p.f. 841.

1735

1743

1756

1763

Mendini Giacomo III Dopo la morte di Giacomo Antonio il terreno fu ereditato dal fratello Giacomo. Nel 1743 la proprietà risulta dal confine est della p.f. 836; nel 1756 dal confine ovest della p.f. 841.

d.1763

p.1775

Mendini Giacomo Antonio III Probabilmente il terreno fu ereditato dal figlio Giacomo Antonio abitante a Sanzeno dal quale fu alienato a Giovanni Francesco Inama.

1775

1780

1783

1808

Inama Giovanni Francesco

Nel 1808 Giovanni Francesco decise di assegnare molta della sua sostanza ai figli. Questa p.f. toccò al figlio Pietro.

1808

1825

1845

1848

Inama Pietro

Dopo la morte di Pietro il terreno pervenne al fratello Baldassarre.

1848

1855

 

Inama Baldassarre

Dopo la morte di Baldassarre il terreno pervenne al figlio Pietro.

d.1855

1859

1870

1891

1893

Inama Pietro

Nel 1893 Pietro figlio del fu Baldassarre vendeva il terreno al figlio Elia.

1893

1904

Inama Elia  

d.1904

Inama Candido  

 

 

841 842

 

Toponimo

Anno

Proprietario

Note

Mappa 1780  Mappa attuale

Braide

ca.1575

1613

Inama Marino III

 

Dopo la morte di Marino il terreno pervenne al figlio Bartolomeo.


SUPERFICIE 1780 mq



Questo terreno assieme alle p.f. dal n. 836 al n. 840, e 843, 844 agli inizi del Seicento formava un'entità unica in mano a Marino Inama III.

Nel 1756 il terreno si riunificò assieme alla p.f. 838, 839, 840, 843 e 844 sotto la proprietà di Giacomo Mendini III.

Circa nel 1770 tutte le sopraccitate p.f. che furono proprietà  Mendini transitarono a Giovanni Francesco Inama. Nel 1783 al terreno si aggiunse anche la p.f. 836.

d.1613

1650

Inama Bartolomeo I

 

Bartolomeo assegnava il terreno in dote alla figlia Agata moglie di Giovanni Battista Lorenzoni di Cles.

ca.1650

Inama Agata

 

Il terreno pervenne ai figli di Agata, Michele e Antonio.

p.1662

Lorenzoni Michele

Lorenzoni Antonio

 

Nel 1662 i fratelli Lorenzoni vendettero il terreno a Giovanni Battista Inama.

1662

1670

Inama Giovanni Battista

 

Probabilmente dopo il 1670 gli eredi di Giovanni Battista cedettero il terreno al notaio Barbacovi.

ca.1670

1681

Barbacovi Udalrico

 

Nel 1681 dal confine nord della p.f. 878/4-6 risultava proprietario il notaio Barbacovi. Dopo il 1681 Valentino Inama acquistava il terreno dal Barbacovi.

d.1681

1690

p.1694

Inama Valentino

 

Nel 1690 Valentino assicurava su questo terreno, un prestito ricevuto da Giacomo Mendini. Per liberarsi dal debito, probabilmente Valentino cedeva il terreno allo stesso Giacomo.

1694
1695
1717

Mendini Giacomo II

 

 

Nel 1694 e 1695 Giacomo risultava confinare a nord della p.f. 878 assieme al fratello Antonio. La porzione di Antonio passò a Giacomo. Dopo la morte di Giacomo il terreno passò al figlio Giacomo III.

d.1717

1756

1763

Mendini Giacomo III

 

La proprietà risulta anche dal confine ovest della p.f. 844.

d.1763

p.1775

Mendini Giacomo Antonio III Probabilmente il terreno fu ereditato dal figlio Giacomo Antonio abitante a Sanzeno dal quale fu alienato a Giovanni Francesco Inama.

1775

1780

1808

Inama Giovanni Francesco

 


Nel 1808 Giovanni Francesco decise di assegnare molta della sua sostanza ai figli. Questa p.f. toccò al figlio Pietro.

1808

1825

1845

1848

Inama Pietro

Pietro nel 1845 assicurava sul terreno un prestito di 100 Fiorini.

1848

1859

Inama Francesco

Inama Nicolò

Inama Domenico

Inama Vigilio

Formolo Romana

 

Gli eredi del fu Giovanni fu Giovanni Francesco Inama, possedettero la porzione  indivisa ereditata da Pietro, fratello di Giovanni nel 1848. Nel 1859 tutta la porzione si concentrò in mano di Domenico.

1859

1870

Inama Domenico

Dopo il 1870 da Domenico il terreno passò al fratello Nicolò.

d.1870

1900

Inama Nicolò

Nicolò era figlio del fu Giovanni. Nel 1900 dopo la morte Nicolò il terreno passò ai suoi figli.

d.1900

1902

1904

Inama Nicolò

Inama Raffaele

Inama Fortunato

figli del fu Nicolò Inama di Taio.

 

 

843 844

 

Toponimo

Anno

Proprietario

Note

Mappa 1780  Mappa attuale

Braide

ca.1575

1613

Inama Marino III

 

Dopo la morte di Marino il terreno pervenne al figlio Bartolomeo.

VAI ALLE PF 9-12


SUPERFICIE 1600 mq


Questo terreno assieme alle p.f. dal n. 836 al n. 842, agli inizi del Seicento formava un'entità unica in mano a Marino Inama III.

Nel 1756 il terreno si riunificò assieme alla p.f. 838, 839, 840, 841 e 842 sotto la proprietà di Giacomo Mendini III.

Circa nel 1770 tutte le sopraccitate p.f. che furono proprietà  Mendini transitarono a Giovanni Francesco Inama. Nel 1783 al terreno si aggiunse anche la p.f. 836.

d.1613

1650

Inama Bartolomeo I

 

Bartolomeo assegnava il terreno in dote alla figlia Agata, moglie di Giovanni Battista Lorenzoni di Cles.

ca.1650

Inama Agata

 

Il terreno pervenne ai figli di Agata, Michele e Antonio.

p.1662

Lorenzoni Michele

Lorenzoni Antonio

 

Nel 1662 i fratelli Lorenzoni vendettero il terreno a Giovanni Battista Inama.

1662

1670

Inama Giovanni Battista

 

Probabilmente dopo il 1670 gli eredi di Giovanni Battista cedettero il terreno al notaio Barbacovi.

ca.1670

1681

Barbacovi Udalrico

 

Nel 1681 dal confine nord della p.f. 878/4-6 risultava proprietario il notaio Barbacovi.

1690

1695

1713

Mendini Antonio VI

 

Nel 1690 la proprietà di Antonio risulta dal confine est della p.f. 841. Nel 1695 la proprietà di Antonio risulta dal confine nord della p.f. 878/6. Dopo la morte di Antonio il terreno pervenne al figlio Giacomo Antonio.

d.1713

1716

1723

 

Mendini Giacomo Antonio I

Barbacovi Anna

Sul terreno fu assicurata la dote di Anna Barbacovi, moglie di Giacomo Antonio. Nel 1716 Anna  assicurò sul terreno un prestito di 75 Ragnesi avuto da Alberto Inama di Fondo.

1723

1745

Inama Alberto

Barbacovi Anna *

 

Nel 1723 Anna vendette il terreno a Alberto Inama che glielo riconcesse in locazione perpetuale. Dopo il 1745, morti entrambi i genitori il terreno pervenne alla figlia Orsola.

d.1745

1756

Mendini Orsola

 

Orsola  figlia di Giacomo Antonio Mendini e vedova di Valentino Chilovi nel 1756 vendette il terreno a Giacomo Mendini.

1756

1763

Mendini Giacomo III

 

 

d.1763

p.1775

Mendini Giacomo Antonio III Probabilmente il terreno fu ereditato dal figlio Giacomo Antonio abitante a Sanzeno dal quale fu alienato a Giovanni Francesco Inama.

1775

1780

1808

Inama Giovanni Francesco


Nel 1808 Giovanni Francesco decise di assegnare molta della sua sostanza ai figli. Questa p.f. toccò al figlio Pietro.

1808

1825

1845

1848

Inama Pietro

Pietro nel 1845 assicurava sul terreno un prestito di 100 Fiorini. Dopo la morte di Pietro il terreno fu ereditato dalla nipote Caterina moglie di Antonio Barbacovi.

1848

1859

1870

Inama Caterina

Barbacovi Antonio

 

p.1894

Inama Caterina

Caterina era figlia di Giovanni fu Giovanni Francesco?
o figlia di Giovanni Francesco che era vedova Cordini e poi moglie di Antonio Barbacovi?

1894

1904

Barbacovi Pietro

Barbacovi Valentino

Barbacovi Teresa

Barbacovi Luigia

 

 

 

845 846

 

Toponimo

Anno

Proprietario

Note

Mappa 1780  Mappa attuale

Ciamblonc

d.1548
1618

Massenza Simone II 3


Probabilmente la porzione 3 dalla famiglia Chilovi transitò a Simone Massenza senza oneri gafforiali.

 

 


SUPERFICIE 4200 mq

In passato il luogo era detto anche Toresc.

Le particelle sono state assorbite dalla p.f. 848.

In passato assieme alle p.f. 847 e 848 formava un'entità diversa divisa fra tre proprietari.

d.1618
p.1646

Massenza Giacomo 3

 

1646
p.1668

Massenza Maddalena 3

Maddalena aveva venduto prima del 1668 il terreno a Bartolomeo Fuganti di Taio. 

p.1668

 

 

Fuganti Bartolomeo 3

Da Bartolomeo il terreno passò al figlio Rocco. 

d.1668

p.1720 

 

Fuganti Rocco 3

 

1720

 

Fuganti Antonio 3

fu Rocco di Taio.

1755

1766

1775

ca.1780 

 

Fuganti Rocco 3

figlio del fu Antonio. 

1780

1803

1825

Fuganti Antonio

fu Rocco di Taio

1859

1870

1876

Fuganti Antonio

figlio di Antonio Fuganti di Taio. Nel 1876 Antonio ipotecava il terreno in favore di Celeste Mendini.

1911

Depaoli fratelli

Uno scritto dell'archivio Depaoli riporta la notizia di questo terreno, ben individuato dal numero di p.f. e superficie che che risulta appartenere alla famiglia.

 

 

847 848

 

Toponimo

Anno

Proprietario

Note

Mappa 1780  Mappa attuale

Ciamblonc

1472

 

Mensa vescovile

Chilovi Giacomo * 1 2 3

Chilovi Gottardo * 1 2 3

Chilovi Nicolò * 1 2 3

I tre erano figli del fu Romedio Chilovi di Taio. In seguito il terreno pervenne a Gottardo.

 

 


SUPERFICIE 4000 mq

In passato il luogo era detto anche Toresc.

La p.f. 847 è scomparsa, mentre la 848 dopo aver assorbito le p.f. 845 e 846, è stata frazionata in 848/1, 848/2 e 848/3.

In passato assieme alle p.f. 845 e 846 formava un'entità diversa divisa fra tre proprietari.

* Affittuario

1510

 

Mensa vescovile

Chilovi Filippo * 1 2 3

Chilovi Leonardo * 1 2 3

Chilovi Antonio * 1 2 3

Nel 1510 il terreno apparteneva ai figli del fu Gottardo.

d.1510

ca.1548

 

Mensa vescovile

Chilovi Filippo * 1 2 3

Dopo il 1510 Filippo fu l'unico possessore.

d.1548

ca.1555

 

Mensa Vescovile

Inama Vittore I * 1 2

Dopo il 1548 il terreno, (solo nelle porzioni 1 e 2) fu acquisito da Vittore Inama.

d.1555

ca.1616

 

Mensa Vescovile

Inama Ercole * 1 2

Dopo la parentesi di Ercole il terreno ritornò ai discendenti di Vittore Inama I.

d.1616

1642

 

Mensa Vescovile

Inama Vittore II * 1 2

Nel 1642 Vittore, nello stesso anno in cui morì, risultava investito del terreno.

d.1642
p.1678
1681

Mensa vescovile

Inama Silvestro II * 1 2

Dopo la morte di Silvestro il terreno fu diviso in due porzioni, una pervenne al figlio Vittore III e l'altra a Giacomo II. 

1681
1690

Mensa vescovile

Inama Vittore III * 1

 

1695
1696

Mensa vescovile

Inama Vittore IV * 1

Nelle divisioni fra i fratelli il terreno toccò a Vittore che poi nel 1696 lo alienò al fratello Giovanni Giacomo I. 

1696
1715
1731

Mensa vescovile

Inama Giovanni Giacomo I * 1

Nel 1715 Giovanni Giacomo assicurava una vendita su tale terreno. Dopo la morte di Giovanni Giacomo I il terreno pervenne al figlio Giovanni Giacomo II. 

1731
1740
1748
1752
1759
1761
1766
1775

Mensa vescovile

Inama Giovanni Giacomo II * 1

Nel 1740, 1748, 1752, 1759, 1761 e 1766 la proprietà di Giovanni Giacomo risulta anche da confini dei terreni limitrofi. Circa nel 1740 l'onere gafforiale venne trasferito sul terreno a Campovecchio. Nel 1775 Giovanni Giacomo vendette il terreno a Rocco Fuganti di Taio.

1775

ca.1780

Fuganti Rocco 1

 

d.1681

1695

1696 

1699

Inama Giacomo II 2

Dopo la morte di Giacomo il terreno passò al figlio Silvestro III. 

d.1699

1715 

1745

Inama Silvestro III 2

Dopo la morte di Silvestro III il terreno passò al figlio Giacomo Antonio. 

d.1745

1749

1752 

1755

1759

1761

1766

Inama Giacomo Antonio 2

Fuganti Rocco *

Nel 1766 Giacomo Antonio locava perpetuamente il terreno a Rocco Fuganti che confinava a ovest con la porzione 3 di sua proprietà. 

1780

1782 

Inama Giacomo Antonio 2 

Fuganti Antonio *

Giacomo Antonio morì nel 1782 nominando suo erede Luigi Panizza.

1782

1803

1825

Panizza Luigi 2 

Fuganti Antonio *

Antonio era figlio del fu Rocco di Taio. 

1859

Fuganti Pietro

figlio di Antonio Fuganti di Taio.

1870

1876

Fuganti Antonio

Già nel 1870 probabilmente Antonio aveva acquistato la parte del fratello Pietro. Nel 1876 Antonio ipotecava il terreno in favore di Celeste Mendini.

1892

1896

1904

Panizza Augusto 1 2

Dopo la morte di Giovanna (1892) e di Filippo (1896) il terreno p.f. 848 pervenne al nipote Augusto Panizza.

1911

Depaoli fratelli 1 2

Uno scritto dell'archivio Depaoli riporta la notizia di questo terreno, ben individuato dal numero di p.f. e superficie che risulta appartenere alla famiglia.

 

 

849 850

 

Toponimo

Anno

Proprietario

Note

Mappa 1780  Mappa attuale

Ciamblonc

1472

 

 

 

Cordino Eredi 1 2

 

La proprietà degli eredi di Cordino risulta dal confine del terreno di Gregorio Inama nei pressi dei possessi gafforiali.

 

 

 

 

 

 

 

 


SUPERFICIE 13800 mq

La superficie indicata rispecchia grosso modo quella delle p.f. 849, 850.
La superficie della p.f. come mostrata nella mappa qui a fianco è  il risultato dell'aggregazione di più terreni dei quali possiamo distinguere almeno quattro porzioni.

Questa p.f. oggi risulta completamente stravolta. A parte il frazionamento in 849/1 e 849/2, risulta far parte della p.f. anche la p.f. 853/1 che si vede nella mappa qua accanto. Inoltre, oggi la superficie della p.f. è occupata anche dalle p.f. 876/1 e 858/1 che hanno aumentato la loro superficie originale.


* Affittuario
** Masadore

1490

1510 

 

 

 

Cordini Pietro 1 2

Cordini Salvatore 1 2

La proprietà dei Cordini risulta dal confine dei possessi gafforiali.  

1552 

1564

 

 

 

Parteli Enrico 1

 

Nel 1552 la proprietà risulta dal confine della proprietà Thun. Nel 1564 la proprietà di Enrico Parteli di Sfruz risulta dal confine dei possessi gafforiali. 

1583

1586

 

 

 

Parteli Giacomo 1

 

La proprietà di Giacomo che era figlio di Enrico Parteli di Sfruz risulta dal confine di altri terreni vicini.

d.1586

1668

 

 

Mendini Giacomo I 1

 

Forse il terreno dai Parteli pervenne a Giacomo Mendini I, padre di altro Giacomo, ma non ci sono prove in merito.

1695

1696

1717

 

 

 

Mendini Giacomo II 1

 

Nel 1695 e 1696 la proprietà di Giacomo è stata desunta da confini di terreni limitrofi.

d.1717

1729

1743

1747

1763

 

 

 

Mendini Giacomo III 1

 

Nel 1729 la proprietà di Giacomo e del fratello Giacomo Antonio II, risulta anche dal confine nord della p.f. 858. Nel 1743 e 1747 la proprietà di Giacomo è stata desunta da confini di terreni limitrofi.

1564

ca.1600

 

 

 

Inama Valentino I 2

 

Nel 1564 la proprietà di Valentino si è ricavata dal confine dei terreni gafforiali.

1600

1613

 

 

 

Inama Marino III 2

 

Dopo la morte di Marino il terreno pervenne al figlio Cipriano.

1640

1675

 

 

 

Inama Cipriano II 2

 

Nel 1640 la proprietà di Cipriano risulta dal confine dei terreni gafforiali. Dopo la morte di Cipriano il terreno pervenne al figlio Marino.

d.1675

1695

1706

 

 

 

Inama Marino IV 2

 

Nel 1695 la proprietà di Marino risulta dal confine dei terreni gafforiali. Dopo la morte di Marino, la figlia Maria vendette il terreno a Pietro Lorenzo Panizza.

1717

ca.1740

 

 

 

Panizza Pietro Lorenzo 2

 

Dopo la morte di Pietro Lorenzo il terreno pervenne al figlio Ferdinando

1740

1743

 

 

 

Panizza Ferdinando 2

 

Dopo la morte di Ferdinando il terreno pervenne al nipote Pietro Antonio Panizza il quale lo alienò ai Thun.

1743

1763

 

 

 

Thun Giuseppe Maria 2

 

Giuseppe Maria era vescovo di Gurck. Dopo la sua morte il terreno passò a Giovanni Vigilio Thun.

1472

 

 

Inama Gregorio 3

 

Nel 1472 Gregorio vendeva il terreno, quello che si potrebbe individuare con la presente porzione 3, a Valentino fu Antonio di Tres.  

ca.1680

ca.1716

 

Endrizzi Gregorio II 3

 

Forse il terreno apparteneva già a Gregorio II.

d..1716

1725

 

Endrizzi Enrico 3

 

d.1725

1730

 

Refatti Lucia 3

 

Lucia vedova di Enrico Endrizzi nel 1730 vendette il terreno ai fratelli Giacomo e Giacomo Antonio fu Giacomo Mendini. Nello stesso anno glielo riconcedevano in locazione perpetuale.

d.1725

1740

1745

 

Mendini Giacomo III 3

Endrizzi Gregorio III * 3

 

Nel 1740 la proprietà di Gregorio è  confermata dal confine con la porzione 4.

1750

 

 

 

Mendini Giacomo III 3

 

Giacomo che anni addietro aveva concesso a livello il terreno a Lucia madre di Gregorio Endrizzi, si riprendeva il terreno in quanto semi abbandonato.

1695

 Mendini Antonio 4

 

 

1695

1696

1715

1721

1730

1737

Massenza Bartolomeo 4

 

Nel 1695 Bartolomeo è il primo proprietario di cui si ha notizia di questa porzione. In tutti gli anni di fianco elencati Bartolomeo risultava proprietario da terreni limitrofi. Dopo la sua morte il terreno pervenne alla sua unica figlia Margherita.

d.1737

1740

1749

1752

1759

 

Massenza Margherita 4

Mendini Giovanni 4

 

Margherita detenne il terreno con il marito Giovanni Mendini che morì nel 1740. Dopo la morte di Margherita il terreno divenne proprietà del figlio Bartolomeo Mendini.

1759

1761

ca. 1770

Mendini Bartolomeo 4

 

Nel 1761 la proprietà di Bartolomeo risulta dal confine di un terreno limitrofo.
Circa nel 1770 Bartolomeo vendette il terreno a Romedio Maria Mendini.

1763

1773

1775

1780

1781

Mendini Romedio Maria 1 3 4

 

Nel 1775 Romedio Maria risulta già proprietario della porzione 4. La proprietà di Romedio Maria Mendini nel 1781 risulta anche dal confine ovest della p.f. 858.

1763

1773

1775

1780

1786

Thun Giovanni Vigilio 2

Nel CaTer Giovanni Vigilio Thun risulta proprietario della porzione 2. Nel 1786 il conte donò ai coniugi Giuseppe e Domenica Mendini il terreno al quale già confinavano.

1786

1793

 

Ghina Domenica 2

Mendini Giuseppe 2

 

Nel 1786  Romedio Maria Mendini vendette alla nuora Domenica una porzione della p.f. 851-852. Nel 1793 Giuseppe vendette questo terreno al fratello Giacomo Mendini di Taio.

1784

1790

1799

1803

Ghina Domenica 3

Mendini Giuseppe 3

 

Nel 1784 Romedio Maria Mendini assicurò la nuora (moglie del figlio Giuseppe) su questo terreno. Nel 1790 si dice che il terreno a Campolongo era stato assegnato come legato dal nonno Giacomo a Giuseppe. Nel 1799 Giuseppe vendeva il terreno al fratello Giacomo. Nel 1803 veniva confermata quella che fu in realtà una permuta. Il terreno passò quindi definitivamente nelle mani di Giacomo.

1793

1798

1803

1824

Mendini Giacomo III 1 2 3 4

 

 

  

Dopo la morte del padre Romedio Maria, Giacomo veniva in possesso delle porzioni 1 e 4. Nel 1793 acquisiva la porzione 2 dal fratello Giuseppe. Nel 1803 Giacomo acquisiva la porzione 3 dal fratello Giuseppe.
Nel 1824 Giacomo corrispondeva i suoi beni ai figli.

1824

1830

1838 

Mendini dott. Romedio 1 4

 

Nel 1830 la proprietà (almeno la parte posta a sud della p.f. 856 e quella posta a ovest della 852) del consigliere Romedio Mendini è confermata da quel confine. Dopo la morte di Romedio nel 1838 il terreno passò al figlio Camillo.

1838

1850

1856

Mendini Camillo 1 4

 

Camillo morì nel 1856 e i terreni passarono allo zio don Giacomo Mendini.

1856

1870

1875

Mendini don Giacomo 1 4

 

Dopo la morte di don Giacomo i terreni passarono ai nipoti, figli del defunto fratello Giuseppe. Nel 1870 al confine sud della p.f. 856 e della 852 e 853 risulta don Giacomo. 

1824

1825

1830

1859

1864

Mendini Giuseppe 2 3

Nel 1830 a sud della p.f. 852 risulta confinare Giuseppe Mendini.

d.1864

1870

1878

1882

Mendini Celeste 2 3

Mendini Luigi 2 3

Mendini Filippo 2 3

Massenza Giovanni **

Nel 1882 Luigi uscì dalla comproprietà.

1882

1893

Mendini Celeste 1 2 3 4

Mendini Filippo 1 2 3 4

Inama Daniele **

Dopo la morte di don Giacomo, il terreno divenne un'entità unica in  mano ai nipoti. Alla morte di Filippo nel 1893, Celeste divenne l'unico proprietario.

1894

1904

Mendini Celeste 1 2 3 4

Depaoli Giuseppe **

Depaoli Giuseppe **

Giuseppe padre e Giuseppe figlio.

 

 

851 852

 

Toponimo

Anno

Proprietario

Note

Mappa 1780  Mappa attuale

Ciamblonc

1564

ca.1600

 

Inama Valentino I

 


 

La proprietà nel 1564  risulta dal confine est del campo gafforiale. Dopo la morte di Valentino il terreno pervenne al figlio Marino.


SUPERFICIE 1800 mq

La p.f. 852 è oggi frazionata in 852/1 e 852/2.

Probabilmente queste p.f. erano chiamate anche Curte.

Non sono stato in grado di tracciare  in mappa la suddivisione nelle due porzioni
1 e 2.

1600

1613

 

Inama Marino III


 

Dopo la morte di Marino il terreno pervenne al figlio Antonio.

d.1613

1640

d.1670

 

Inama Antonio

Inama Bartolomeo


 

Antonio che risulta proprietario nel 1640 era figlio di Marino III. Dopo la sua morte il terreno pervenne alla figlia Marina. Nel 1640 risulta possedere una porzione di terreno anche Bartolomeo, fratello di Antonio.

d.1670

1687

 

Inama Marina

Massenza Tommaso


 

Marina sposò Tommaso Massenza III per cui il terreno passò ai Massenza. Dopo la morte di Tommaso il terreno passò al figlio Giovanni Battista.

d.1687

1702

Massenza Giovanni Battista II

Dopo la morte di Giovanni Battista il terreno pervenne alla figlia Marina.

d.1702

1741

1743

1747

 

Massenza Marina 1


 

Marina figlia di Giobatta e moglie di Bartolomeo Inama assegnava il terreno alla figlia Caterina moglie di Giuseppe fu Tommaso Massenza.

p.1775 

Emer Cristano 2

 

 

1775 

1777

Emer Giacomo 2

Nel 1775 Giacomo ottiene l'emancipazione dal padre Cristano.  

d.1777

1790

 

Emer Cristano 2

 

Cristano divenne l'erede del figlio Giacomo. 

1785

d.1790

1803

 

Emer Giovanni III 2 1.2

 

Dopo la morte di Giovanni il terreno pervenne ai tre figli Giovanni, Romedio e Pietro.

1780 

 

 

 

Massenza Antonio 1

 

 

Dopo il 1780 il terreno pervenne metà alla matrigna Caterina e metà ai fratelli di Antonio dimoranti a Roverè della Luna.

d.1780

p.1786

 

 

Inama Caterina 1.1.

 

Non è detto che la porzione 1 facesse parte delle p.f. 851-852. Caterina era la figlia di Bartolomeo Inama che aveva preso marito Giuseppe Massenza. Caterina cedeva il terreno della superficie di uno staro (quindi la metà di quanto risultava possedere Antonio Massenza figlio) a Romedio Maria Mendini. L'altra metà fu ceduta a Giovanni Emer III da Giacomo e Felice Massenza (figli di Giuseppe e figliastri di Caterina) nel 1787.

1786

 

 

Ghina Domenica 1.1

Nel 1786 Romedio Maria Mendini cedeva il terreno alla nuora Domenica, moglie del figlio Giuseppe.

d.1780

p.1785

 

 

Massenza Giacomo 1.2

Massenza Felice 1.2

 

 

d.1803

1804

 

Emer Giovanni IV 2

Emer Romedio I 2

Emer Pietro I 2

 

Nelle divisioni fra i fratelli il terreno pervenne a Pietro I.

ca.1804

1817

 

Emer Pietro I 2

Dopo la morte di Pietro I il terreno passò ai figli Giovanni VI e Floriano.

d.1817

1825

1835

Emer Giovanni VI 2

Emer Floriano 2

Nel 1825 il terreno si dice appartenere agli eredi di Pietro Emer. Nel 1835 i fratelli Emer figli del fu Pietro cederanno il terreno allo zio Romedio Emer.

1835

1853

 

Emer Romedio

 

Dopo la morte di Romedio il terreno passò ai figli Giovanni, Pietro e Romedio.

p.1854

 

 

Endriocher Giuseppe

 

 

Giuseppe risulta possedere la p.f. 852/1. 

1854

 

 

Endriocher Celeste

Endriocher Orsola 

 

 Si tratta della p.f. 852/1.
Nel 1854 Giovanni Inama tutore del minore Celeste e Orsola Endriocher vendeva il terreno a Romedio Endrizzi.

1854

1859

 

Endrizzi Romedio

 

Si tratta della p.f. 852/1. Nel 1859 Romedio vendette il terreno a Giuseppe Mendini di Taio.

1859

 

Mendini Giuseppe

 

 

1859

1870

Emer Giovanni V

Emer Pietro II

Emer Romedio II

Nel 1870 sul terreno era ancora assicurato il debito con la chiesa.

1877

1904

Emer Germano

Emer Geremia

Oggi p.f. 852/2?

1878

1904

Emer Alessandro

Emer Celeste

Emer Giuseppe

Emer Arcangelo

Oggi 852/1?

 

 

853 854

 

Toponimo

Anno

Proprietario

Note

Mappa 1780  Mappa attuale

Ciamblonc

p.1347

 

Mensa vescovile 1 2 3

Benedetto di Campo *

 

 



 


SUPERFICIE 3800 mq

Vecchia superficie.

Assieme alla p.f. 855 formava un'entità unica proprietà della mensa vescovile di Trento.


La 854 risulta di  Celeste, Luigi e Filippo Mendini nel 1870 e di Bortolo Huber nel 1825!
Oggi le p.f. 853/1 e 584 sono occupate dalla p.f. 849/2 che poi seguiranno il maso Rauti.
Le p.f. 853/1 e 853/2 diversamente distribuite rispetto alla mappa del 1859, sono pervenute rispettivamente ai Chistè e ai figli di Pietro Emer.

Probabilmente queste p.f. erano chiamate anche Curte.

1347

 

Mensa vescovile 1 2 3

Bonamico *

Bonamico era figlio del fu Benedetto di Campo.

ca.1350

 

Mensa vescovile 1 2 3

Nicolò  *

Nicolò era figlio di Bonamico.

1387

p.1425

 

Mensa vescovile 1 2 3

Feltrino  *

Feltrino era figlio di Nicolò.

1425

p.1437

 

 

 

Mensa vescovile 1 2 3

Duca Odorico *


 

Odorico prese il posto di Feltrino come locatore del terreno.

1437

ca.1471

 

 

 

Mensa vescovile 1 2 3

Duca Antonio *


 

Antonio era figlio di Odorico.

1471

ca.1480

 

 

 

Mensa vescovile 1 2 3

Duca Bartolomeo *


 

Bartolomeo era figlio di Antonio.

1480

ca.1510

 

 

 

Mensa vescovile 1 2 3

Frison Nicolò *


 

I Frisoni si sostituirono ai Duca come locatori del  terreno.

ca.1510

ca.1527

 

 

 

Mensa vescovile 1 2 3

Frison Pietro *


 

Pietro era figlio di Nicolò.

ca.1527

1534

1554

 

 

 

Mensa vescovile 1 2 3

Frison Antonio I *


 

Antonio era figlio di Pietro.

ca.1554

1564

 

 

 

Mensa vescovile 1 2 3

Frison Baldassarre *

Frison Antonio II *

Frison Leonardo *


 

I tre fratelli figli del fu Antonio Frison nel 1564 cedevano il maso Dusati, al quale apparteneva questo terreno a Fabiano Massenza.

1564

ca.1608

 

 

Mensa vescovile 1 2 3

Massenza Fabiano I *


 

Da Fabiano questa parte di terreno passò al figlio Tommaso.

d.1608

1636

 

 

Mensa vescovile 1 2 3

Massenza Tommaso II *


 

Dopo la morte di Tommaso il terreno passò al figlio Giovanni Battista I.

d.1636

1640

1641

 

Mensa vescovile 1 2 3

Massenza Giovanni Battista I *

 

Giovanni Battista Massenza risulta investito del terreno (ufficialmente unico assieme alla p.f. 855) nel 1640.

d.1641

1684

 

Mensa vescovile 1 2 3

Massenza Tommaso III *

 

Dopo la morte di Tommaso il terreno passò al figlio Giovanni Battista. Nel 1670 però da confine ovest della p.f. 655 risultava proprietario Tommaso fu Fabiano Massenza per cui è probabile che ci fosse stato un possesso intermedio di questo Tommaso per poi ritornare al Tommaso fu Giobatta.

d.1687

1702

Mensa vescovile 1 2 3

Massenza Gio. Battista II  *

Dopo la morte di Giovanni Battista il terreno pervenne alla figlia Marina.

d.1702

1741

1743

1747

 

Mensa vescovile 1 2 3

Massenza Marina *

Bartolomeo Inama *


 

Nel 1741 Marina assicurava un capitale su questo terreno. Nel 1743 la proprietà di Marina è confermata dal confine nord del terreno proprietà Thun, poi conglobato dai Mendini nella p.f. 849.
Nel 1747
Marina Massenza figlia di Giobatta e moglie di Bartolomeo Inama, assegnavano il terreno alla figlia Caterina moglie di Giuseppe fu Tommaso Massenza.

1747

1763

 

 

Mensa vescovile 1 2 3

Inama Caterina * 3

Massenza Giuseppe * 1 2


 

Nel 1765 Caterina vedova di Giuseppe vendette la porzione 3 a Romedio Maria Mendini. Dopo la morte di Giuseppe la porzione 1  2 passò ai figli Giacomo e Felice.

d.1763

1785

 

 

Mensa vescovile 1 2 3

Massenza Giacomo * 1 2

Massenza Felice * 1 2


 

Nel 1785 i fratelli Giacomo e Felice Massenza vendettero il terreno a Giovanni Emer.

1765

 

 

Mensa vescovile  3

Mendini Romedio Maria * 3

 


 

 

1785

1803 

Mensa vescovile

Emer Giovanni III * 1 2

Dopo la morte di Giovanni divennero proprietari i tre figli.

d.1803

1815
1817

Mensa vescovile

Emer Pietro I *  1 2

Emer Romedio I * 1 2

Emer Giovanni IV * 1 2

Nel 1815 l'investitura dei terreni a Campolongo fu fatta agli eredi di Giovanni Emer.

d.1803
1817

Mensa vescovile

Emer Pietro I * 1 2

Il terreno pervenne poi a Pietro che morì nel 1817. 

d.1817 

1825

1835 

Mensa vescovile

Emer Floriano * 1 2

Emer Giovanni VI * 1 2

 

Dal 1817 fino al 1835 la proprietà fu degli eredi di Pietro I. In realtà Giovanni VI morì nel 1834.

1840

Emer Romedio 1 2

Nel 1840 Romedio Emer comperava il terreno dagli eredi di Pietro I. Nel 1830 Romedio assicurava sul terreno (anche se non ancora ufficialmente suo)  un capitale preso a prestito dalla chiesa di Dermulo. 

1859

Mendini Giuseppe 3

Sono le p.f. 853/1 e 854.

1870

Emer Pietro 1

Figlio del fu Romedio

d.1870

1904

Chistè Vittore 2

Non è noto come il terreno sia pervenuto in mano Chistè. La proprietà del Chistè si rileva dalla mappa del 1870 e in seguito dal dato di fatto che attualmente è proprietà di Renzo Chistè. Forse dalla vendita avvenuta intorno al 1830 da Bortolo Huber?

1878

1904

Emer Alessandro 1

Emer Celeste 1

Emer Giuseppe 1

Emer Arcangelo 1

Oggi p.f. 853/2.

1870

1878

1882

Mendini don Giacomo 3

Mendini Celeste 3

Mendini Luigi 3

Mendini Filippo 3

Massenza Giovanni **

 

1882

1893

Mendini Celeste 3

Mendini Filippo 3

Inama Daniele **

 

1894

1904

Mendini Celeste 3

Depaoli Giuseppe **

Depaoli Giuseppe **

Le seguenti p.f. 853/1 e 854 (oggi 849/2). Giuseppe padre e Giuseppe figlio.

 

 

855

 

Toponimo

Anno

Proprietario

Note

Mappa 1780  Mappa attuale

Bambin

p.1347

 

Mensa vescovile

Benedetto di Campo *

 


SUPERFICIE 1630 mq


Assieme alle p.f 853 e 854 formava un'entità unica proprietà della mensa vescovile di Trento.

Bambin è un toponimo abbastanza recente e fa parte del macrotoponimo Ciamblonc, in passato detto  anche alle Curte.

* Affittuario

1347

 

Mensa vescovile

Bonamico *

Bonamico era figlio del fu Benedetto di Campo.

ca.1350

 

Mensa vescovile

Nicolò  *

Nicolò era figlio di Bonamico.

1387

p.1425

 

Mensa vescovile

Feltrino  *

Feltrino era figlio di Nicolò.

1425

p.1437

 

 

 

Mensa vescovile

Duca Odorico *


 

Odorico prese il posto di Feltrino come locatore del terreno.

1437

ca.1471

 

 

 

Mensa vescovile

Duca Antonio *


 

Antonio era figlio di Odorico.

1471

ca.1480

 

 

 

Mensa vescovile

Duca Bartolomeo *


 

Bartolomeo era figlio di Antonio.

1480

ca.1510

 

 

 

Mensa vescovile

Frison Nicolò *


 

I Frisoni si sostituirono ai Duca come locatori del  terreno.

ca.1510

ca.1527

 

 

 

Mensa vescovile

Frison Pietro *


 

Pietro era figlio di Nicolò.

ca.1527

1534

1554

 

 

 

Mensa vescovile

Frison Antonio I *


 

Antonio era figlio di Pietro.

ca.1554

1564

 

 

 

Mensa vescovile

Frison Baldassarre *

Frison Antonio II *

Frison Leonardo *


 

I tre fratelli figli del fu Antonio Frison nel 1564 cedevano il maso Dusati, al quale apparteneva questo terreno a Fabiano Massenza.

1564

ca.1608

 

 

Mensa vescovile

Massenza Fabiano I *


 

Da Fabiano questa parte di terreno passò al figlio Giovanni.

d.1608

1635

 

 

Mensa vescovile

Massenza Giovanni *


 

 

d.1635

1640

1670

1679

 

Mensa vescovile

Massenza Luca I *

Nel 1640 Luca Massenza e i suoi fratelli risultano investiti del terreno (ufficialmente unico assieme alle p.f.853, 854). Nel 1670 Luca assicurava su questo terreno la moglie Lucia Valemi.

d.1679

1696

1719

Mensa vescovile

Massenza Bartolomeo *

Massenza Giovanni Domenico *

Dopo la morte di Luca il terreno passerà ai figli Bartolomeo e Giovanni Domenico e più tardi al solo Bartolomeo. Nel 1696 Giovanni Domenico assicurava la moglie Lucia Chilovi su questo terreno. Nel 1719 la proprietà di Domenico risulta dal confine ovest della p.f. 656.

ca.1700

1737

Mensa vescovile

Massenza Bartolomeo *

Dopo la morte di Bartolomeo il terreno pervenne alla figlia Margherita.

d.1737

1741

1747

1750

Mensa vescovile

Massenza Margherita *

Nel 1741 e 1747 la proprietà di Margherita è confermata dal confine est della p.f. 853. Nel 1750 Margherita figlia di Bartolomeo e vedova di Giovanni Mendini, vendeva il terreno al cugino Luca Massenza.

d.1750

 

Mensa vescovile

Massenza Luca II *

Dopo la morte di Luca il terreno passò ai figli Domenico e Giuseppe abitanti a Rallo.

d.1750

1771

Mensa vescovile

Massenza Domenico *

Massenza Giuseppe *

Nel 1771, quando il fratello Giuseppe era già morto da qualche anno, Domenico vendette il terreno a Giovanni Emer III figlio di Cristano.

1775

1777

Mensa vescovile

Emer Giacomo *

Gli eredi di Giuseppe Massenza di Rallo, molto probabilmente alienarono a Giacomo Emer la loro porzione di terreno. Giacomo Emer aveva acquisito anche la loro casa al Castelet. Dopo la morte di Giacomo il terreno perverrà al padre Cristano e quindi al fratello Giovanni III.

1771

1780

1784

1803

Mensa vescovile

Emer Giovanni III *

Nel 1784 Giovanni acquisì dai figli del fu Giuseppe Massenza la loro porzione di terreno. Alla morte di Giovanni il terreno passò al figlio Giovanni. Nel testamento del 1803 dice che lascia questo terreno (comperato da Domenico Massenza e da Giovanni Inama) in usufrutto alla moglie Barbara.

d.1803

1804

1805

1815

1830 

1837

Mensa vescovile

Emer Giovanni IV *

Nel 1804 il terreno si dice soggetto ad un capitale di 87 Ragnesi nei confronti della chiesa di Santa Maria di Taio. Nel 1805 su questo terreno e sulle future p.f. 856 e 857 veniva assicurato un capitale di 60 Ragnesi che Giovanni, regolano aveva preso in prestito per la comunità di Dermulo da Castel Bragher. Nel 1815 si dice che questo terreno assieme alle future p.f. 856 e 857 erano soggette al Gafforio. Giovanni IV ebbe solo una figlia di nome Barbara che andò in moglie a Bortolo Huber di Mezzolombardo. Nel 1830 la proprietà risulta anche dal confine ovest della p.f. 856.

d.1837

1838 

 

Mensa vescovile

Emer Barbara *

Huber Bortolo *

Nel 1838 i coniugi Huber vendettero il terreno a Mattia fu Giacomo Endrizzi. 

1838 

1840

1845

1864 

Endrizzi Matteo

Nel 1845 sul terreno Matteo assicurò la moglie Marianna Profaizer. Matteo morì nel 1864.

1859

Endrizzi Romedio

Il nominativo di Romedio ha poco senso, credo sia un errore.

d.1864 

1870

1890

Endrizzi Giovanni

fu Matteo
Nel 1890 era ancora di Giovanni ma poco dopo transiterà a Celeste Mendini.

1894

1904

Mendini Celeste

Depaoli Giuseppe **

Depaoli Giuseppe **

Giuseppe padre e Giuseppe figlio.

 

 

856 857

 

Toponimo

Anno

Proprietario

Note

Mappa 1780  Mappa attuale

Ciamblonc

1490

1510

 

Vicenzi Baldassarre

 

La proprietà di Baldassarre risulta dal confine della sottostante p.f. 655.


SUPERFICIE 1480 mq

Queste p.f. erano chiamate anche "alle Curte".

1564 

 

Cordini Filippo

Cordini Antonio III

La proprietà nel 1564  risulta degli eredi di Simone Cordini I dal confine est del campo gafforiale. Filippo e Antonio  erano figli di Simone e nessuno dei due abitava a Dermulo.

p.1640 

1651 

Massenza Cipriano I

La proprietà nel 1640 risulta dal confine est del campo gafforiale. Evidentemente negli ottant'anni che separano gli eredi di Simone Cordini da Cipriano Massenza ci fu il passaggio di proprietà a quest'ultima famiglia.

d.1651

1670

1684

1688

 

Massenza Concio II

Dopo la morte di Cipriano il terreno pervenne al figlio Concio. Nel 1670 la proprietà di Concio risulta anche dal confine est della p.f. 855 del Gafforio. Nel 1684 sul terreno risultava assicurata la dote di Ursula moglie di Concio.

d.1688

p.1695 

1696

1719 

Emer Giovanni II

Il terreno poteva essere stato acquistato da Concio  o forse dopo la sua morte era pervenuto a Giovanni Emer tramite gli eredi. Nel 1696 la proprietà di Giovanni risulta anche dal confine est della p.f. 855.

1719 

1745 

Emer Vittorio

Nel 1719 Vittorio assicurava su questo terreno una vendita.

d.1745
p.1775 

1780

1790 

Emer Cristano

 

d.1790

1803

Emer Giovanni III

Alla morte di Giovanni il terreno passò al figlio Giovanni. 

d.1803

1805

1815

1830 

1837

Emer Giovanni IV

Nel 1805 su questo terreno e sulla futura p.f. 855 veniva assicurato un capitale di 60 Ragnesi. Nel 1815 si dice che questo terreno assieme alla futura p.f. 855 era soggetta al Gafforio. Giovanni IV ebbe solo una figlia di nome Barbara che andò in moglie a Bortolo Huber di Mezzolombardo. 

d.1837

1838 

 

Emer Barbara

Huber Bortolo 

Nel 1838 i coniugi Huber vendettero il terreno a Romedio Emer. 

1838

1853 

Emer Romedio

Romedio nel 1830 sembra aver assicurato un prestito avuto dalla chiesa di Dermulo, su questo terreno.

1859

Emer Giovanni

Forse erano proprietari tutti e tre i fratelli? 

1870

1878

Emer Pietro

Pietro era figlio del fu Romedio. Dopo la sua morte il terreno passò ai quattro figli.

1878

1895

1904

Emer Alessandro

Emer Celeste

Emer Giuseppe

Emer Arcangelo

 

d.1904

Emer Alessandro

Il terreno fino a pochi anni fa era proprietà degli eredi di Alessandro Emer.

 

 

858 859

 

Toponimo

Anno

Proprietario

Note

Mappa 1780  Mappa attuale

Pradi

ca.1650

1668

 

Emer Giovanni I 1

 

 

Questo terreno fu uno delle prime proprietà di Giovanni Emer I appena stabilitosi a Dermulo.

 

 

 


SUPERFICIE 9000 mq

La superficie odierna non corrisponde a quanto si vede nella mappa qui a fianco.
La p.f. (o la sua sostituta) ha assorbito la sovrastante p.f.822. La p.f. 858 che oggi si presenta frazionata in 858/1 e 858/2, ha assorbito parte della p.f. 849 e tutta la p.f. 860.

Denominato genericamente Ciamblonc..

d.1668

1685

1716

1719

 

Emer Giovanni II 1 4

Emer Giorgio 1 4

 

 

Nel 1716 da confine ovest della p.f. 860. Nel 1685 risultava nelle disponibilità degli Emer anche la porzione 4.

d.1719

1722

1728

1729

1734

 

Emer Vittorio 1 4

Emer Giovanni Antonio 1 4

 

 

Nel 1722 Vittorio vendeva una porzione di terreno a Francesco Ziller di Sanzeno, il quale gliela riconcedeva a livello. Qui sembra che Vittorio, che possedeva indiviso con il fratello don G. Antonio e che in precedenza aveva acquisito la parte dello zio Giorgio che abitava a Trento, possedesse tutto il terreno accreditato di 24 stari.

1734

1741

 

Emer Cristano 1 4

 

 

Nel 1734 lo zio don Giovanni Antonio e il padre Vittorio trasferiscono il terreno a Cristano in occasione del suo matrimonio. Nel 1741 la porzione 1 dal confine della porzione 2, si dice bene patrimoniale di don Giovanni Emer.

ca.1600

1641

 

Massenza Giovanni Battista I 2 3 6

 

 

Giovanni Battista I probabilmente possedeva il terreno.

d.1641

1684

 

Massenza Tommaso III 2 3 6

 

 

Tommaso III figlio di Giobatta Massenza I possedeva sicuramente il terreno.

d.1684

1685

1690

 

Inama Bartolomeo II di Fondo

Massenza Giovanni Battista II * 2 3 6

 

 

Nel 1685 da confine est della proprietà di Giovanni Emer II (1 e 4) risultavano possedere il terreno gli eredi di Tommaso Massenza che in pratica era il solo Giovanni Battista.

d.1702

1715

1728

 

Inama Alberto

Massenza Marina * 2 3 6

Inama Bartolomeo II * 2 3 6

 

 

 

Dopo la morte di Giovanni Battista Massenza II il terreno pervenne alla figlia Marina che nel 1715 sposerà Bartolomeo Inama.

1729

 

Inama Alberto

Massenza Marina * 2 3 6

Inama Bartolomeo II * 2 3 6

 

 

 

Nel 1729 Alberto Inama come coerede della sorella Giovanna vedova di Giovanni Andrea Panizza, rinnovava l'investitura ai coniugi Bartolomeo e Marina Inama.

1735

 

Sicher Bartolomeo 2 3 6

Gilli Domenico 2 *

Emer Vittorio 3 *

Massenza Giuseppe 6 *

 

 

Bartolomeo rappresentante dei suoi nipoti livellava il terreno 2 3 a Vittorio Emer. Dai confini si evince che la p.f. 874 monte era stata locata a Giuseppe Massenza, e la porzione 1 2 a nord a Domenico Gilli.

1728

 

Inama Giovanni Battista II 4

 

 

Nel 1718 Giovanni Battista Inama vendette il terreno (una sua porzione?) a Domenico Gilli.

1728

1735

1763

 

Gilli Domenico 4

 

 

Nel 1763 da confine est della p.f. 849.

1600

1690

 

Comune di Dermulo 7

 

 

Nel Settecento il terreno fu presumibilmente bonificato e acquisito dai proprietari vicini.

1741

 

Inama Alberto

Inama Bartolomeo 2 3 *

Massenza Marina 2 3 *

 

Nel 1741 Bartolomeo e Marina sono investiti del terreno da Alberto Inama di Fondo.

1754

 

Inama Floriano

Inama Bartolomeo 2 3 *

 

Bartolomeo era il marito della fu Marina Massenza.

1773

 

 

Widmann Giorgio Matteo 1 2 3 4 7

 

 

Prima del 1773 tutto il terreno unificato (tranne la porzione 5 e 6) passò in mano  al notaio Widmann di Coredo. Nel 1773 la proprietà del Widmann è confermata dal confine est della p.f.849.

d.1773

1780

1781

Emer Cristano

Cristano aveva acquistato il terreno dal notaio Giorgio Matteo Widmann di Coredo dopo il 1773. Nel 1781 Cristano vendette il terreno, misurante 12,5 stari, a don Chilovi, il quale glielo riconcesse a livello perpetuo.

1781

1790

Chilovi don Gaspare

Emer Cristano *

 

1813

1825

Chilovi Francesco

fu Antonio di Taio. Nel 1813 dal confine sud della p.f. 822. Probabilmente dopo la morte di Cristano l'investitura non fu più rinnovata e il terreno pervenne a Francesco Chilovi o forse prima a sua padre Antonio.

1859

1870

Chilovi Antonio

Endriocher Celeste *

La proprietà di Celeste risulta un po' strana, ma risulta anche dalla mappa del 1859 dove appare la casa 8/a dell'Endriocher. Forse era ancora livellario di Antonio Chilovi figlio del fu Francesco.

d.1870

1883

Chilovi Filippo

Filippo era figlio del fu Giuseppe Chilovi. Nel 1883 vendette il terreno ai fratelli Mendini.

1883

1893

Mendini Celeste

Mendini Filippo

Inama Daniele **

 

1894

1904

Mendini Celeste

Depaoli Giuseppe **

Depaoli Giuseppe **

Giuseppe padre e Giuseppe figlio.

 

 

860

 

Toponimo

Anno

Proprietario

Note

Mappa 1780  Mappa attuale

Pradi

1662

1670

 

Concini Giovanni

Comune di Dermulo ?

La proprietà del Concini risulta dal confine est della p.f. 858


SUPERFICIE 3100 mq

La p.f. è oggi scomparsa perchè assorbita dalla p.f. 858/2.

Denominato genericamente Ciamblonc.


* Affittuario

** Masadore

d.1670

1695

1721

1729

1730

1731

1735

Concini don Giovanni Romedio

 

 

Romedio Concini vendeva il maso e quindi anche questo terreno a Francesco Rizzardi di Coredo.

Nel 1729, 1731 e 1735 la proprietà di Romedio risulta anche dal confine est della p.f. 858.

1741

1743

1747

1749

1750

1751

1752

Concini Ferdinando

Concini Romedio

Bentivoglio Michele *

 

 

Nel 1741 la proprietà di Ferdinando risulta anche dal confine est della p.f. 858.

1752

1754

1755

1761

 

Rizzardi Francesco

 

 

Nel 1754 la proprietà del Rizzardi appare anche dal confine est della p.f. 858.

1752

1755

1766

1768

1770

1771

1774

1778

Rizzardi don Romedio

 

 

Nello stesso anno 1752 Francesco donava il maso e quindi anche questo terreno al figlio don Romedio.

1778

1780

1781

1786

Rizzardi don Romedio

Fuganti Antonio *

 

Nel 1778 il Rizzardi investiva Antonio fu Lazzaro Fuganti di Taio del maso Rauti, per 19 anni. Al maso apparteneva questo terreno. Nel 1781 la proprietà del Fuganti risulta anche dal confine est della p.f. 858.
Nel 1786 il Fuganti trasferisce, con il consenso di don Romedio Rizzardi, a Giovanni Domenico Graiff, di Romeno, masadore presso il maso di Castel Bragher, il maso Rauti.

1786

1787

1797

Rizzardi don Romedio

Graiff Giovanni Domenico *

 

Il Graiff era livellario come lo era stato il Fuganti
Nel 1787 e 1797 Castel Bragher risulta proprietario non specificatamente di questo terreno ma di altri del maso.

1800

1810

1818

1835

Rizzardi N.

Thun N. di Castel Bragher *

Chistè Pietro **

 

1825

1833

1838

Rizzardi Antonio

Thun Arbogasto *

Massenza Giovanni **

Nel 1838 il conte Thun vendeva il maso a Giuseppe Mendini. Nel 1833 risultava masadore Giovanni Massenza.

1838

1859

Rizzardi Antonio

Mendini Giuseppe *

Massenza Giovanni **

Giuseppe era figlio di Giacomo Mendini di Taio. Il Massenza era manente ai Rauti anche nel 1861.

1870

1882

Mendini Celeste

Mendini Luigi

Mendini Filippo

Massenza Giovanni **

Nel 1882 Luigi uscì dalla comproprietà.

1882

1893

Mendini Celeste

Mendini Filippo

Inama Daniele **

 

1894

1904

Mendini Celeste

Depaoli Giuseppe **

Depaoli Giuseppe **

Alla morte di Filippo nel 1893, Celeste divenne l'unico proprietario. Giuseppe padre e Giuseppe figlio.

 

 

861

 

Toponimo

Anno

Proprietario

Note

Mappa 1780  Mappa attuale

Pradi

1780

Chilovi Gaspare

Chilovi Antonio

Taio


SUPERFICIE 2130 mq

Denominato genericamente Ciamblonc.

** Masadore

1825

Chilovi Gaspare

fu Romedio di Taio

1859

1870

Chilovi Giacomo

fu Giuseppe di Taio

1870

1883

Chilovi Filippo

fu Giuseppe di Taio. Forse Filippo era fratello di Giacomo.
Filippo nel 1883 vendeva il terreno ai fratelli Mendini.

1883

1893

Mendini Celeste

Mendini Filippo

Inama Daniele **

 

1894

1904

Mendini Celeste

Depaoli Giuseppe **

Depaoli Giuseppe **

Giuseppe padre e Giuseppe figlio.

 

 

862 863

 

Toponimo

Anno

Proprietario

Note

Mappa 1780  Mappa attuale

Plani

1780

Cristoforetti Giuseppe eredi

Barbacovi Antonio

Taio


SUPERFICIE 2600 mq

Detto anche Campolongo

1825

Fuganti Romedio fu Giacomo

Barbacovi Antonio fu Domenico

Taio

1859

Chilovi Modesto

Taio

1870

Cristoforetti Pietro

Dalpez Valentino

Taio

1856

1904

Chilovi Valeria

Valeria era figlia del fu Andrea Chilovi e vedova di Giovanni Fortunato Dalpez. La p.f. 863 è estinta e conglobata nella p.f. 862.

p.1920

Dalpez Maria

Nel 1920 Maria Dalpez, presumibile figlia di Giovanni Fortunato e moglie di Giovanni Marinolli, vendette il terreno ai fratelli Depaoli. 

1920

Depaoli Bortolo

Depaoli Massimo

Depaoli Giovanni 

Fonte archivio Depaoli. 

 

 

864

Toponimo

Anno

Proprietario

Note

Mappa 1780  Mappa attuale

Plani

1780

Fuganti Romedio eredi

Taio


SUPERFICIE 5000 mq

Detto anche Campolongo.

Questa p.f. ha assorbito anche le p.f. 865 e 866 ed è stata poi frazionata in 864/1 e 864/2.

Nel 1740 risulta che Ferdinando Panizza, assegnava a suo nipote chierico, don Federico Luca di Sarnonico, un terreno detto ai Piani ossia Rizzan (parte su Taio e parte su Dermulo!?) confinante da due parti con le strade consortali e con Bernardino Conci, con Romedio Fuganti a nome della moglie e con il rivo. Forse si tratta di questo terreno.

1825

 

Fuganti Romedio

fu Romedio

p.1879

Fuganti Romedio

Dopo la morte di Romedio il terreno pervenne in parte al figlio Giuseppe e in parte agli altri fratelli Amadio, Romedio, Domenico, Caterina e Camillo.

d.1879

1880

Fuganti Giuseppe

Giuseppe era figlio del fu Romedio e morì nel 1880. La sua parte quindi pervenne ai fratelli Amadio e Camillo.

1879

1904

Fuganti Amadio

Fuganti Camillo

Fuganti Caterina

 

fu Romedio
Nel 1903 morirono i fratelli Domenico e Romedio Fuganti per cui il terreno rimase in proprietà degli altri fratelli.

 

 

865

 

Toponimo

Anno

Proprietario

Note

Mappa 1780  Mappa attuale

Plani

1780

Fuganti Romedio eredi

Taio


SUPERFICIE 4000 mq

La p.f. è stata assorbita dalla p.f. 864.

1825

1879

 

Fuganti Romedio

fu Romedio di Taio.
Dopo la morte di Romedio il terreno pervenne in parte al figlio Giuseppe e in parte agli altri fratelli Amadio, Romedio, Domenico, Caterina e Camillo.

d.1879

1903

Fuganti Romedio

Figlio del sopraccitato Romedio.

d.1903

1904

Fuganti Amadio

Fuganti Camillo

Fuganti Caterina

 

Nel 1903 morirono i fratelli Domenico e Romedio Fuganti per cui il terreno rimase in proprietà degli altri fratelli.

 

 

866

 

Toponimo

Anno

Proprietario

Note

Mappa 1780  Mappa attuale

Plani

1780

Fuganti Romedio eredi

Taio


SUPERFICIE 1000 mq

La p.f. è stata assorbita dalla p.f. 864.

1825

 

 

Fuganti Romedio

fu Romedio

1859

1870

1880

Fuganti Giuseppe

fu Romedio.

d.1903

1904

Fuganti Amadio

Fuganti Camillo

Fuganti Caterina

 

Taio

 

 

867 868

 

Toponimo

Anno

Proprietario

Note

Mappa 1780  Mappa attuale

Plani

1780

Fuganti Romedio eredi

Taio


SUPERFICIE 7000 mq

La p.f. 868 è stata assorbita dalla 867. Quest'ultima ha assorbito anche le p.f. 869 e 870 ed è stata poi frazionata in 867/1 e 867/2.

1825

1859

1870

Fuganti Romedio

fu Romedio di Taio

1859

Fuganti Romedio

Taio

d.1870

Depero Giovanni

La proprietà di Giovanni risulta dalla mappa del 1874.

1887

1893

Mendini Celeste

Mendini Filippo

Inama Daniele **

 

1894

1904

Mendini Celeste

Depaoli Giuseppe **

Depaoli Giuseppe **

Giuseppe padre e Giuseppe figlio.

 

 

869 870

 

Toponimo

Anno

Proprietario

Note

Mappa 1780  Mappa attuale

Plani

1780

Chilovi Gaspare

Chilovi Antonio

Taio


SUPERFICIE 1000 mq

Le p.f. sono state assorbite dalla 867.

** Masadore

1825

Chilovi Francesco

fu Antonio di Taio.

1859

Mendini Giuseppe

Taio

1870

1882

Mendini Celeste

Mendini Luigi

Mendini Filippo

Massenza Giovanni **

 

1882

1893

Mendini Celeste

Mendini Filippo

Inama Daniele **

 

1894

1904

Mendini Celeste

Depaoli Giuseppe **

Depaoli Giuseppe **

La p.f. 869 fu unificata alla p.f. 867.
Giuseppe padre e Giuseppe figlio.

 

 

871 872

 

Toponimo

Anno

Proprietario

Note

Mappa 1780  Mappa attuale

Perota

1716

1758

1776

p.1778

Comune di Dermulo

Nel 1778 il terreno, descritto come "sito grezzivo" fu livellato a Francesco Mendini. Nel 1716, 1758 e 1776 la proprietà comunale risulta anche dal confine sud della p.f. 873.


SUPERFICIE 1156 mq

Denominato Perota dal proprietario Pietro Inama fu Giovanni di Taio.

Normalmente il luogo era detto Ciamblonc ma anche Rizzan e a volte Braide.

** Masadore.


1778

Mendini Francesco

In seguito il Mendini cedette il terreno ad Antonio Endriocher.

1780

1794

Endriocher Antonio

Dopo la morte di Antonio il terreno passò al figlio Giacomo.

d.1794

1820

Endriocher Giacomo I

Dopo la morte di Giacomo il terreno passò al figlio Giacomo.

d.1820

1849

Endriocher Giacomo II

Dopo la morte di Giacomo, probabilmente i suoi eredi vendettero il terreno a Pietro Inama di Taio.

1859

1870

1882

1885

Inama Pietro

fu Giovanni di Taio.

1887

1893

Mendini Celeste

Mendini Filippo

Inama Daniele **

Sembra che il terreno sia stato poi acquistato dai fratelli Mendini.

1894

1904

Mendini Celeste

Depaoli Giuseppe **

Depaoli Giuseppe **

Giuseppe padre e Giuseppe figlio.

 

 

873 876

 

Toponimo

Anno

Proprietario

Note

Mappa 1780  Mappa attuale

Ciamblonc

p.1600

1636

Cordini Baldassarre IV

 

Dopo la morte di Baldassarre il terreno fu probabilmente alienato al Santuario di San Romedio.


SUPERFICIE 3700 mq

La p.f. 873 e scomparsa assorbita dalla p.f. 876 che ha aumentato moltissimo la sua superficie assorbendo le p.f. 874, 875 e parte della 849, per venire poi frazionata in 876/1 e 876/2.

* Affittuario

** Masadore

d.1636

Santuario di San Romedio

Massenza Fabiano II *

Massenza Giovanni Battista I *

I due fratelli Massenza probabilmente ricevettero il terreno in locazione perpetuale.

1662

 

Santuario di San Romedio

Massenza Tommaso III *

 

Nel 1662 dal confine sud della porzione 5 e 6 (p.f. 874) risulta confinare un Tommaso Massenza che ritengo fosse stato il padre di Giovanni Battista.

1698

 

Santuario di San Romedio

Massenza Tommaso IV *

Massenza Giovanni Battista II *

 

1714

1716

 

 

Santuario di San Romedio

Massenza Maria *

Massenza Giuseppe *

Massenza Anna Maria *

Sicher Antonio *

Nel 1714 le eredi di Giovanni Battista Massenza trasferirono a Antonio Sicher 7 stara di terreno a Campolongo.
Nel 1716 il priore di San Romedio, don PietroTecini, investiva Maria vedova di Tommaso Massenza, per i suoi figli Giuseppe e Anna Maria, e Antonio Sicher per gli eredi di Giovanni Battista Massenza II del terreno. In tutto erano circa 6 stari e la maggior parte era posseduta dal Sicher.

1729

1739

1743

1747

1758

 

 

Santuario di San Romedio

Massenza Giuseppe *

Gilli Domenico *

Nel 1729 il Gilli risulta dal confine sud della p.f. 874 nord. Il priore Giovanni Battista Marcolla investiva Giuseppe Massenza e Domenico Gilli (quest'ultimo compratore della parte di Antonio Sicher) del terreno.

1758

1776

 

 

Santuario di San Romedio

Gilli Domenico *

Nel 1758 Giuseppe Massenza vendeva la sua porzione di terreno a Domenico Gilli che diventa quindi l'unico livellario.

1776

1780

1825

 

 

Santuario di San Romedio

Barbacovi (Giacomo) Antonio *

Giacomo Antonio era figlio del fu Domenico di Taio. Nel 1776 il priore Marcolla investì Giacomo Antonio Barbacovi di Taio accollatario Massenza, del fondo.

d.1825

Barbacovi Domenico

fu Antonio di Taio

1859

1870

1874

Barbacovi Stefano eredi

Nel 1874 la proprietà degli eredi di Stefano risulta anche dalla mappa catastale di quell'anno.

1887

Barbacovi Claudia

 

Claudia Barbacovi, moglie di Arcangelo Lorandini era figlia di Stefano.
Dopo il 1887 il terreno sarà venduto ai Mendini.

d.1887

1894

 

Mendini Celeste

Mendini Filippo

Inama Daniele **

 

d.1894

1904

 

Mendini Celeste

Depaoli Giuseppe **

Depaoli Giuseppe **

 

 

 

874 875

 

Toponimo

Anno

Proprietario

Note

Mappa 1780  Mappa attuale

Ciamblonc

p.1600

1636

Cordini Baldassarre IV  5 6 8

E' plausibile che Baldassarre avesse posseduto queste p.f. e pure le 873-876.

 

 

 


SUPERFICIE 2800 mq

Nel 1780 queste p.f. assieme alle p.f. 873-876 formavano un'unica entità, ma veniva specificato che il terreno di San Romedio confinava a nord con altro terreno dello stesso conduttore. Non è detto però che la superficie del terreno a nord fosse quella palesata nella p.f. 874. (Era sicuramente più piccola) Quando alla morte di Antonio Barbacovi l'intero appezzamento fu diviso fra i suoi figli, i confini furono tracciati con l'estensione dimostrata nelle p.f. a fianco. Ed infatti è per questo che si dice che il debito verso San Romedio incombeva su entrambe le entità.

Entrambe le p.f. sono scomparse, assorbite dalla p.f. 876.

Nell'atto di vendita del 1887 si dice che su un pezzo di tale terreno e sul confinante proprietà di Claudia moglie di Arcangelo Lorandini incombeva un debito  nei confronti del santuario di San Romedio.

* Affittuario

** Manente

1690

1693

 

Cordini Simone II  5 6

 

 

 

Nel 1690 la proprietà di Simone Cordini risulta dal confine sud della p.f. 858. Nel 1693 dopo la morte di Simone, la parte nord passò agli eredi di Giovanni  Antonio Panizza.

d.1693

 

Panizza Giovanni Antonio eredi 5 6

 

 

 

1716

 

Panizza don Pietro

Inama Bartolomeo * 5 6

Massenza Marina * 5 6

Sicher Antonio * 5 6

 

 

Nel 1716 la proprietà degli eredi di Giobatta Massenza risulta dal confine nord della p.f. 873. Gli eredi di Giobatta Massenza (livellari di don Pietro) erano la figlia Marina con il marito Bartolomeo Inama, ma anche Antonio Sicher.

1722

 

Santuario di San Romedio 8

Antonio Sicher *

 

1728

 

Gilli Domenico 5

Non è escluso che nel 1728 la porzione 5 appartenesse a Domenico Gilli.

1735

1747

 

Massenza Giuseppe 6

La proprietà di Giuseppe risulta dal confine sud della porzione 3 della p.f. 858.

1747

1774

 

Inama Caterina 6

Nel 1747 Giuseppe Massenza assegna alla moglie Caterina Inama figlia di Bartolomeo, questo terreno. Dopo la morte di Caterina i suoi eredi alieneranno il terreno ad Antonio Barbacovi.

1774

1780

1781

1825

Barbacovi Antonio  5 6 8

figlio del fu Domenico di Taio. Nel 1781 da confine sud della p.f. 858. Si dice che Antonio confinava a nome della moglie che ci è rimasta sconosciuta.
In realtà era solo una parte di questa p.f. la proprietà di San Romedio.

d.1825

1859

Barbacovi Giovanni Battista

Giovanni Battista era figlio di Antonio e fratello di Domenico. Nel 1859 già sono citati i suoi eredi. (forse era Domenico l'erede di Giobatta)

1870

1874

1883

1887

Barbacovi Celso

Nel 1874 la proprietà di Celso risulta anche dalla mappa di quell'anno. Nel 1883 la proprietà di Celso risulta dal confine sud della p.f.858, 859. Celso figlio del fu Domenico Barbacovi nel 1887 vendette il terreno ai fratelli Filippo e Celeste Mendini.

1887

1893

Mendini Celeste

Mendini Filippo

Inama Daniele **

 

1894

1904

Mendini Celeste

Depaoli Giuseppe **

Depaoli Giuseppe **

Giuseppe padre e Giuseppe figlio.

 

 

877

 

Toponimo

Anno

Proprietario

Note

Mappa 1780  Mappa attuale

Braide

1694

1695

Thun di Bragher

 Gilli Gottardo eredi *

 Panizza Giovanni Antonio *

 

p.f. 877/1-2-3. Nel 1694 e 1695 dal confine sud della p.f. 878/6-7.


SUPERFICIE 5660 mq

Oggi si presenta frazionata come nella mappa qui a fianco in 877/1. 877/2, 877/3, 877/4, 877/5 e in più 877/6.

* Affittuario

1681

Gilli Egidio eredi

p.f. 877/1-2. Nel 1681 la proprietà degli eredi Gilli risulta dal confine sud delle p.f. 878/7.

1681

Giovanni Antonio Panizza eredi

p.f. 877/3. Nel 1681 la proprietà degli eredi Panizza risulta dal confine sud delle p.f. 878/5.

1715

Panizza don Pietro 

p.f. 877/3.

p.1744

Panizza Ferdinando

 

p.f. 877/3. Alla morte di Ferdinando il nipote Pietro Antonio ereditò il terreno.

1744

Panizza Pietro Antonio

Tamè Giuseppe *

p.f. 877/3. Pietro Antonio nel 1744 investiva del terreno Giuseppe Tamè.

1784

Panizza Stefano

 

p.f. 877/3. Nel 1784 Stefano fu Giorgio Panizza vendeva il terreno al conte Giovanni Vigilio Thun.

1780

p.1783

Inama Giovanni Francesco 

p.f. 877/4-5.

1780

Thun Giovanni Vigilio

Cova Alfonso *

Cova Giobatta *

Cristani Giobatta *

p.f. 877/3. Nel CaTer si legge che il prato, denominato Rizzan, era soggetto al peculio di Castel Bragher.

1825

Thun Arbogasto

di Castel Bragher

d.1825

1858

Thun Teresa

Nel 1858 Teresa Thun vendette il terreno ai fratelli Tamè. 

d.1858 

1859

Tamè Rosa

Tamè don Domenico

Nel 1859 i Tamè vendettero il terreno ai fratelli fu Valentino Inama. 

1859

1870

1882

Inama Lorenzo
Inama Pietro

Inama Urbano

Nel 1880 i fratelli addivennero alla divisione amichevole del terreno.

1882

1870

1891

Inama Pietro

p.f. 877/3.
Dopo la morte di Pietro il terreno nel 1892 passò alla figlia Mansueta che aveva sposato Placido Tait di Mezzolombardo.

1891

1895

Inama Mansueta

 

 

p.f. 877/3.
Nel 1895 Mansueta vendette il terreno ad Agostino fu Baldassarre Inama.

1895

1899

Inama Agostino

 

 

p.f. 877/3.
Agostino aveva chiesto 400 Fiorini a Lorenzo e quindi aveva messo ipoteca sulla p.f. (assieme alle p.f. 878/4 e 878/5) che dopo finirono a Lorenzo.

1882

1870

1883

 

Inama Urbano

 

877/1  877/2. Alla morte di Urbano il terreno passò al figlio Albino.

1883

1900

Inama Albino

 

 

Dopo la morte di Albino il terreno pervenne a sua madre Erminia.

1900

1902

Calliari Erminia

 

Vedova di Urbano, dopo il 1902 vende il prato a Geremia Inama e a Enrico Eccher.

d.1902

1904

Emer Geremia

Metà p.f. 877/1,  877/2.

d.1902

 

Eccher Enrico

Metà p.f. 877/1,  877/2.

1903

1904

Inama Demetrio

Inama Fiorenzo

p.f. 877/1  877/2 877/4.

1895

1904

Inama Agostino

p.f. 877/3. Compravendita del 1895.

1902

1904

Emer Geremia

p.f. 877/5. Compravendita e divisioni del 1902 

 

 

878 879

 

Toponimo

Anno

Proprietario

Note

Mappa 1780  Mappa attuale

Plan

1275

Mensa vescovile

Mazono *

Zaneta *


Nel 1275 la terra arativa giacente in Plano, confinava con Vilielmo e con Bono figlio di Tomeo. Mazono e Zaneta non erano affittuari ma lavoratori del terreno (quasi servi).


SUPERFICIE 15400 mq

La p.f. 878 si presenta frazionata come qui a fianco in 878/1, 878/2, 878/3, 878/4, 878/5, 878/6, 878/7 e in più 878/8 e 878/9.
Pur essendo il frazionamento ottocentesco, rispecchia abbastanza fedelmente la situazione del Seicento.


Agostino fu Baldassarre Inama e 4 compossessori possiedono la stradella consortale p.f. 886.

*Affittuario

1349

1357

Mensa vescovile

Thun Michele *


Dal 1349 Michele fu Simone Thun di Castel Bagher aveva in locazione il terreno.

1357

Mensa vescovile

Thun Michele *

Nicolò fu Delaito *

Nel 1357 Michele Thun investiva del terreno Nicolò fu Delaito di Dermulo. In seguito furono investiti i discendenti di Nicolò.

ca.1400

Thun N.

Delaito fu Nicolò *

 

ca.1440

Thun N.

Nicolò fu Delaito *

Nicolò detto Barbacoo aveva una figlia di nome Margherita che andava in moglie a Nicolò Cordini.

ca.1450

Thun N.

Margherita *

Cordini Nicolò *

Il terreno poi passò al figlio Delaito.

ca.1500

ca.1540

Cordini Delaito


Dopo la morte di Delaito questa parte passò al figlio Giacomo

d.1540

1552

Cordini Giacomo


Dopo la morte di Giacomo il terreno passò al figlio Martino.

1550

ca.1600

Cordini Martino


Martino possedeva almeno la p.f. 878/1-2-3 dal confine est della p.f. 880.

1602

1642

 

Inama Vittore II

Nel 1602 Vittore risultava possedere il terreno evidentemente acquisito da Martino o dai suoi eredi.

d.1642

1662

1680

 

Inama Silvestro II

Nel 1662 la proprietà di Silvestro risulta dal confine sud della p.f. 844-841. Nel 1680 i figli di Silvestro si spartirono il terreno.

1681

 

 

Inama don Silvestro IV

Silvestro nel 1681 assegna al nipote don Silvestro il terreno costituito dalle p.f. 878/4-5-6-7 per costituire il patrimonio sacerdotale. Probabilmente il sacerdote morì poco dopo e il terreno ritornò in mano al padre Vittore III. Poi fu suddiviso fra i due figli di Vittore, Ottavio e Giovanni Giacomo.

1681

1695

 

Inama Vittore III

A Vittore toccarono le p.f. 878/4, 878/5, 878/6, 878/7 e 879.

1681

1694

1699

 

Inama Giacomo II

A Giacomo le p.f. 878/1, 878/2 e 878/3. Nel 1681e nel 1694 la proprietà di Giacomo risulta dal confine ovest delle p.f. 878/4-5.

1695

1716

1723

 

Inama Ottavio

Ottavio possedette le p.f. 878/6 e 878/7. Nel 1716 e 1723 da confine sud della p.f. 841 e 844.

1694

1695

 

Inama Giovanni Giacomo

Giovanni Giacomo possedette le p.f. 878/4 e 878/5. Nel 1694 Giovanni Giacomo assicurava un prestito di 62 Ragnesi nei confronti di Vittore Tommasini di Tres. In questa occasione è descritto come sua proprietà anche la parte a monte (p.f.878/6-7) che invece l'anno seguente sarà assegnata al fratello Ottavio.

1743

1756

Castel Bragher

Nel 1743 la proprietà di castel Bragher risulta anche dal confine sud della p.f. 836. Nel 1756  la proprietà risulta anche dal confine sud della p.f. 844.

1756

1780

1798

Thun Giovanni Vigilio

 

d.1798

1799

1813

1825

 

Thun Arbogasto

Larcher Andrea *

Nel 1799 il terreno veniva locato ad Andrea Larcher di Romeno. Nel 1813 la proprietà dei fratelli Thun è comprovata anche dal confine sud della p.f. 829.

d.1825

1858

Thun Teresa

Nel 1858 Teresa Thun vendette il terreno ai fratelli Tamè. 

d.1858 

1859

Tamè Rosa

Tamè don Domenico

Nel 1859 i Tamè vendettero il terreno ai fratelli fu Valentino Inama. 

1859

1870

1880

Inama Lorenzo
Inama Pietro

Inama Urbano

Nel 1880 i fratelli addivennero alla divisione amichevole del terreno.

1880

1891

Inama Pietro

p.f. 878/4  878/5.
Dopo la morte di Pietro il terreno nel 1892 passò alla figlia Mansueta che aveva sposato Placido Tait di Mezzolombardo.

1891

1895

Inama Mansueta

 

 

p.f. 878/4  878/5.
Nel 1895 Mansueta vendette il terreno ad Agostino fu Baldassarre Inama.

1895

1899

Inama Agostino

 

 

p.f. 878/4  878/5. Agostino aveva chiesto 400 Fiorini a Lorenzo e quindi aveva messo ipoteca sulle due p.f. (assieme alla p.f. 877/3) che dopo finirono a Lorenzo.

1880

1883

 

Inama Urbano

 

p.f. 878/1, 878/2, 878/3  878/4.
Alla morte di Urbano il terreno passò al figlio Albino.

1883

1900

Inama Albino

 

 

Dopo la morte di Albino il terreno pervenne a sua madre Erminia.

1900

1902

Calliari Erminia

 

Vedova di Urbano, dopo il 1902 alla morte del figlio Albino, vende il terreno a Geremia Inama e a Enrico Eccher.

d.1902

1904

Emer Geremia

p.f. 878/1, 878/2, 878/3  878/4.
Metà prospettante a sud della stradina

d.1902

 

Eccher Enrico

p.f. 878/1, 878/2, 878/3  878/4.
Metà prospettante a nord della stradina.

1904

Eccher Enrico

p.f. 878/3

1946

Eccher Enrico eredi

p.f. 878/3

1903

1904

Inama Demetrio

Inama Fiorenzo

p.f. 878/6, 878/7 e 879.

1895

1904

Inama Agostino

p.f. 878/4  878/5. Compravendita del 1895. 

1902

1904

Emer Geremia

p.f. 878/1  878/2. Compravendita e divisioni del 1902.

 

 

880 881

 

Toponimo

Anno

Proprietario

Note

Mappa 1780  Mappa attuale

Braide

1275

Mensa vescovile

Mazono *

Zaneta *


Nel 1275 la terra arativa giacente in Plano, confinava con Vilielmo e con Bono figlio di Tomeo. Mazono e Zaneta non erano affittuari ma lavoratori del terreno (quasi servi).


SUPERFICIE 2800 mq

Oggi le due p.f. sono divise longitudinalmente: la p.f. 881 a monte e la p.f. 880 a valle.

*Affittuario

1349

1357

Mensa vescovile

Thun Michele *


Dal 1349 Michele fu Simone Thun di Castel Bagher aveva in locazione il terreno.

1357

Mensa vescovile

Thun Michele *

Nicolò fu Delaito *

Nel 1357 Michele Thun investiva del terreno Nicolò fu Delaito di Dermulo. In seguito furono investiti i discendenti di Nicolò.

ca.1400

Thun N.

Delaito fu Nicolò *

 

ca.1440

Thun N.

Nicolò fu Delaito *

Nicolò detto Barbacoo aveva una figlia di nome Margherita che andava in moglie a Nicolò Cordini.

ca.1450

Thun N.

Margherita *

Cordini Nicolò *

Il terreno poi passò al figlio Delaito.

ca.1500

ca.1540

Cordini Delaito


Dopo la morte di Delaito questa parte passò al figlio Pietro.

d.1540

1550

Cordini Pietro


Dopo la morte di Pietro il terreno passò alla figlia Anna.

d.1550

ca.1558

Cordini Anna


p.f. 880

1550

Inama Matteo

Matteo Filippi (Inama) di Fondo risultava possedere la p.f. 881 dal confine sud della p.f. 880.Il terreno sembra sia finito in mano ai Mendini.

p.1680

Inama Silvestro II


Nel 1680 Silvestro assegnò il terreno al figlio Giacomo.

1680

1695

1699

Inama Giacomo II


p.f. 880 Nel 1695 dal confine est della p.f. 883.

1680

Mendini Giacomo II

Mendini Antonio VI


p.f. 881e  882

1695

Mendini Antonio VI


p.f. 881 e 882. Nel 1695 dal confine sud  della p.f. 883 risulta proprietario il solo Antonio Mendini.

ca.1756

1780

1798

Thun Giovanni Vigilio


Come si evince dal CaTer, nel 1780 il terreno erano tornato a tutti gli effetti in mano Thun.

d.1798

1799

1813

1825

Thun Arbogasto

Larcher Andrea *

Nel 1799 il terreno fu locato ad Andrea Larcher di Romeno. Nel 1813 la proprietà dei fratelli Thun è comprovata anche dal confine sud della p.f. 829.

d.1825

1858

Thun Teresa

Teresa Thun vendeva ai fratelli Tamè il terreno. 

d.1858 

1859

1870

1893

Tamè Rosa

Tamè don Domenico

 
1894
1904
Inama Matilde 6/24
Inama Agostino 3/24
Inama Filippo 3/24
Inama Eugenia 3/24
Tamé Costante 3/24
Tamé Candido 3/24
Tamé Domenico 3/24

Dopo la morte di don Domenico nel 1893 e di Rosa nel 1901 il terreno fu suddiviso come qui a sinistra.
Alla morte di Matilde Tamè circa nel 1904, il terreno all'asta fu aggiudicato a Costante Tamè e Agostino Inama.

1906

Inama Agostino

Tamè Costante

 

 

882 883 884

 

Toponimo

Anno

Proprietario

Note

Mappa 1780  Mappa attuale

Braide

1275

Mensa vescovile

Mazono *

Zaneta *


Nel 1275 la terra arativa giacente in Plano, confinava con Vilielmo e con Bono figlio di Tomeo. Mazono e Zaneta non erano affittuari ma lavoratori del terreno (quasi servi).


SUPERFICIE 6000 mq

Oggi la p.f. 884 è scomparsa, mentre la 882 e 883 sono state divise dai binari della ferrovia Trento Malè. Sulla 883 sono  state costruite la casa  e il rustico che oggi è di Eccher Enrico. La p.f. 882 risulta frazionata in 882/1, 882/2, 882/3, 882/4, 882/5 e 882/6. La 883 in 883/1 e 883/2.

Nel 1695 il terreno era anche detto Braide di Sotto.

* Affittuario

1349

1357

Mensa vescovile

Thun Michele *


Dal 1349 Michele fu Simone Thun di Castel Bagher aveva in locazione il terreno.

1357

Mensa vescovile

Thun Michele *

Nicolò fu Delaito *

Nel 1357 Michele Thun investiva del terreno Nicolò fu Delaito di Dermulo. In seguito furono investiti i discendenti di Nicolò.

ca.1400

Thun N.

Delaito fu Nicolò *

 

ca.1440

Thun N.

Nicolò fu Delaito *

Nicolò detto Barbacoo aveva una figlia di nome Margherita che andava in moglie a Nicolò Cordini.

ca.1450

ca.1503

Thun N.

Margherita *

Cordini Nicolò *

Il terreno poi passò al figlio Giovanni.

ca.1503

ca.1540

Cordini Giovanni


Dopo la morte di Giovanni il terreno passò al figlio Corradino.

d.1540

1550

1567

Cordini Corradino

Nel 1550 Corradino risultava possedere la p.f. 883 da confine ovest della p.f. 880. Cento anni più tardi si ritrova il terreno in mano alla famiglia Inama.

p.1680

Inama Silvestro II


Nel 1680 Silvestro assegnò questo terreno al figlio Vittore.

1680

1695

Inama Vittore III


p.f. 883.

1680

1700

Mendini Giacomo II

Mendini Antonio VI


P.f. 882 e 881. Nel 1680 e nel 1700 la proprietà risultava dal confine sud della p.f. 883.

1695

1700

1701

1705

Inama don Vittore IV


p.f. 883 Il terreno costituiva il patrimonio per la carriera sacerdotale. Nel 1701 Vittore vendeva al cugino Silvestro, una porzione a est del terreno contenente un noce e due gelsi. Dopo la morte di Vittore il terreno pervenne alla sorella Barbara.

d.1705

Inama Barbara


Barbara era vedova del fu Simone Leonardelli di Coredo.

d.1705

1715

1722

Inama Giovanni Giacomo


Nel 1722 Giovanni Giacomo ritorna in possesso della porzione (est della p.f.) che il fratello don Vittore aveva venduto a Silvestro Inama.

1780

1798

Thun Giovanni Vigilio


Come si evince dal CaTer, nel 1780 il terreno erano tornato a tutti gli effetti in mano Thun.

d.1798

1825

Thun Arbogasto

Taio

d.1825

1852

Thun Teresa

Nel 1852 Teresa contessa Thun vendette il terreno a Giuseppe Cescati.

1852

p.1859

Cescati Giuseppe

di Taio

1859

1870

Cescati Filippo

Cescati Innocente

di Taio

1870

1876

Cescati Innocente

Nel 1876 Innocente vendette il terreno ai fratelli Enrico e Francesco Eccher.

1876
1902

Eccher Enrico

Eccher Francesco

 

1902
1904

Eccher Enrico

Nel 1902 ci fu il decreto divisionale fra i figli del fu Felice. A Enrico toccò tutto l'arativo p.f. 883 e metà prato 882/1.

1902

1904

Eccher Francesco

 

Nel 1902 ci fu il decreto divisionale fra i figli del fu Felice morto nel 1882. A Francesco toccò metà prato 882/2.

1946

Eccher Enrico

Nel 1946 gli eredi di Enrico possedevano ancora le p.f. 882/1 e 883. Più tardi acquisiranno la p.f. 882/2.

 

Note: p.= prima; d.= dopo; ca= circa; Le superfici attuali delle p.f. sono state ricavate tramite il GIS della Provincia Autonoma di Trento

 

PARTE 0 PARTE I PARTE II PARTE III PARTE IV PARTE V PARTE VI PARTE VII

 

MAPPA CON I PROPRIETARI DEL 1780