LE PARTICELLE FONDIARIE DI DERMULO E I LORO PROPRIETARI

 

 

MAPPA CON I PROPRIETARI DEL 1780

 

DESCRIZIONE DI TUTTE LE PARTICELLE FONDIARIE DEL COMUNE CATASTALE DI DERMULO
PARTE 0 PARTE I PARTE II PARTE III PARTE IV PARTE V PARTE VI PARTE VII

 DAL n.404 AL n.498


404 405 406 407 408 409 410 411 412 413 414 415 416 417 418 419 420 421 422 423 424 425 426 427 428 429 430 431 432 433 434 435 436 437 438 439 440 441 442 443 444 445 446 447 448 449 450 451 452 453 454 455 456 457 458 459 460 461 462 463 464 465 466 467 468 469 470 471 472 473 474 475 476 477 478 479 480 481 482 483 484 485 486 487 488 489 490 491 492 493 494 495 496 497 498 


 

404 405

 

Toponimo

Anno

Proprietario

Note

Mappa 1780  Mappa attuale

Teza

1528

Cordini Delaito

 

 

 


SUPERFICIE 3100 mq



La località è denominata Teza di Cambiel.

La forma attuale non corrisponde molto a quella della mappa qui a fianco. Oggi la p.f. è in gran parte occupata dal lago.

* Affittuario

1550

 

Cordini Pietro

 

1550

ca.1568

 

Cordini Anna

 

1569

1581

Betta Pantaleone

Cordini Martino *

Sembra che assieme a  Martino fosse affittuario anche il fratello Gervasio.

1604

1625

Betta Pantaleone Eredi

Massenza Domenico *

Domenico è attestato affittuario nel 1604.

1630

1640

1646

Betta Bonifacio

Bonvicini Giorgio *

Pellegrini Andrea *

Il Bonvicin che era di Salter è attestato affittuario dal 1628 al 1637, mentre Andrea Pellegrini dal 1640 al 1644.

1657

Betta Bonifacio Eredi

Massenza Concio *

 

1659

Betta Giovanni Pantaleone

Inama Silvestro II *

Silvestro è attestato affittuario nel 1659 al 1669.

1671

1688

1723

Betta Antonio

Inama Giacomo II *

Giacomo è attestato affittuario nel 1671.

1733

1739

1771

Betta Bonifacio

Inama Giovanni Battista II *

Inama Antonio *

Inama Giovanni *

Antonio e Giovanni erano figli di Gio. Battista e li troviamo affittuari assieme fino al 1768.

1777

1783

Betta Francesco

Emer Giovanni *

L'Emer era affittuario dal 1778.

1780

Betta Bonifacio Eredi

Emer Giovanni *

L'Emer proseguì con l'affitto fino al 1787.

1792

Benedetti Paolina

Melchiori Antonio *

Vedova di Francesco Betta in quell'anno moglie di Michele Gentili di Sanzeno.

1793

1815

Gentili Gertrude

Gentili Marietta

Endrizzi Giacomo *

 

Gertrude e Marietta erano sorelle, figlie di Paolina e Michele. Giacomo fu affittuario fino al 1804.
1815
1835
Widmann don Romedio
Tamè Vittore *
Per acquisto fatto alle sorelle Gentili.
1836
ca.1850
Widmann Alfonso
Tamè Vittore *
 

1858

1883

Widmann Alfonso

Inama Baldassarre *

 

1885

1894

Widmann Alfonso Eredi

Inama Agostino *

Agostino fu affittuario fino al 1899.

1895

1903

1904

Widmann Alfonso

Fondazione Stipendiaria Widmann

Inama Ernesto *

Alfonso abitava a Magrè. La Fondazione era stata istituita da don Romedio Widmann il 14 settembre 1841.

p.1947

Widmann Alfonso

 

1947

Tamè Vigilio

Tamè Agostino

Tamè Maria

Tamè Silvia

 

 

 

406 407

 

Toponimo

Anno

Proprietario

Note

Mappa 1780  Mappa attuale

Teza

ca.1670

1713

Mendini Antonio VI

Dopo la morte di  Antonio VI questa parte di bosco perverrà al figlio Antonio VII.


SUPERFICIE 1400 mq


Il bosco nel 1882 è denominato "Bertus" o "Regai sotto lo stradone", ma entrambi i toponimi sono poco consoni.

E' molto probabile che nel Seicento queste p.f. formassero un'entità unica con le p.f. 408 e 409.
Anni dopo, il bosco fu riunificato: la p.f. 406 ha assorbito la p.f. 409, mentre la 407 ha assorbito la 408.

Attualmente, con diversa morfologia sono frazionate in 406/1, 406/2, 406/3, 407/1, 407/2 e 407/3.

d.1713

1737

Mendini Antonio VII

Alla morte di Antonio VII il bosco pervenne al cugino Giacomo Mendini III, suo erede.

d.1737

1763

Mendini Giacomo III

Alla morte di Giacomo il bosco fu ereditato dal figlio Romedio Maria.

d.1763

1780

1787

Mendini Romedio Maria

 
1787
Mendini Giuseppe
Mendini Vigilio
Mendini Romedio II
Nel 1787 il bosco risultava diviso in tre porzioni che degradavano verso il Noce. Quella più a nord, apparteneva a Giuseppe.
d.1787
Mendini Giacomo Sempre nel 1787 Giuseppe vendeva la sua porzione ai fratelli Vigilio e Romedio II.
1815
1825
1859
Mendini don Giacomo Nel 1815 la proprietà risulta anche dal confine nord della p.f. 405.

1870

Mendini Celeste

Mendini Luigi

Mendini Filippo

I fratelli Mendini risiedevano a Taio.

1882

Mendini Celeste

Mendini Filippo

 

1882

1904

Mendini Celeste

Nel 1894 alla morte di Filippo, Celeste divenne l'unico proprietario. In questo periodo il bosco è appellato Blaum.

 

 

408 409

 

Toponimo

Anno

Proprietario

Note

Mappa 1780  Mappa attuale

Teza

ca.1670

1713

Mendini Antonio VI

Dopo la morte di  Antonio VI questa parte di bosco perverrà al figlio Giacomo Antonio I.


SUPERFICIE 1400 mq


La località è denominata Teza di Cambiel, oppure, come risulta dal Catasto teresiano, Blaum.

E' molto probabile che nel Seicento queste p.f. formassero un'entità unica con le p.f. 406 e 407.
Anni dopo il bosco fu riunificato: la p.f. 406 ha assorbito la p.f. 409, mentre la 407 ha assorbito la 408
.

Attualmente sono occupate grosso modo dalle p.f. 406/3 e 407/3.

d.1713

1748

Mendini Giacomo Antonio I

Nel 1748 Giacomo Antonio Mendini vendette il bosco alla comunità di Dermulo.

d.1748

1756

Comune di Dermulo

Giovanni Battista Inama regolano di Dermulo vendette il bosco a don Chilovi.

1756

Chilovi don Giacomo

 

1780

1787

Chilovi Gaspare

Chilovi Antonio

Nel 1787 la proprietà è stata dedotta dal confine nord della p.f. 406.
1790 Chilovi Romedio Probabilmente Romedio era il figlio di Antonio. La proprietà risulta dal confine nord della p.f. 406.
1825 Chilovi Antonio Antonio era figlio del fu Romedio Chilovi di Taio.

1859

Chilovi Modesto

Forse Modesto era figlio di Antonio di Taio.

1870

Chilovi Giorgio

Giorgio era figlio del fu Antonio Chilovi di Taio.

 

 

410 411

 

Toponimo

Anno

Proprietario

Note

Mappa 1780  Mappa attuale

Bertus

1687

Inama Vittore

 

 


SUPERFICIE 2380 mq


Nel catasto teresiano il bosco è denominato Bertus, ma, vista la vicinanza, avrebbe avuto più senso Blaum, come infatti specificato nei primi anni del Novecento.

La p.f. 411 è stata incorporata nella grande p.f. comunale 351/3 occupata dal lago.

1695

Inama Giacomo

 

1700

1723

Inama Silvestro

 

1745

Inama Giacomo Antonio

 

1780

1782

Inama Giacomo Antonio

 
1782
1825
ca.1848
Panizza Luigi Luigi fu l'erede di Giacomo Antonio Inama.

1859

1870

Panizza Giovanna

 

1892

1896

1904

Panizza Augusto

 

 

 

412 413 414 415 416

 

Toponimo

Anno

Proprietario

Note

Mappa 1780  Mappa attuale

Pont aut

1780

Comune di Dermulo

 



SUPERFICIE 0 mq


Di tutte le p.f. oggi è rimasta solo la 413/2, mentre le altre sono scomparse nel lago.

1825

Comune di Dermulo

 

1859

Comune di Dermulo

 

1870

Comune di Dermulo

 

 

 

417

 

Toponimo

Anno

Proprietario

Note

Mappa 1780  Mappa attuale

Blaum

ca.1575

1613

Inama Marino III

Alla morte di Marino III il bosco passò al figlio Cipriano II.


SUPERFICIE 230 mq


Forse poteva essere chiamato anche Sabionare.

La p.f. ha inizialmente assorbito le p.f. 419 e 432, e poi è stata a sua volta frazionata in 417/1, 417/2 e 417/3.

La p.f. 417 e le p.f. 458, 459, 599, 418 e 419 formavano in passato un'unica entità.


ca.1620

1675

Inama Cipriano II

Alla morte di Cipriano il bosco passò al figlio Marino IV.

1675

p.1713

Inama Marino IV

 

1713

Inama Maria

 

Maria e il marito Bartolomeo Bernardelli vendettero il bosco a Pietro Lorenzo Panizza di Taio.

1717

Panizza Pietro Lorenzo

 

ca.1730

Panizza Ferdinando

 

 

1743

Panizza Pietro Antonio

Pietro Antonio Panizza alienò il bosco a Giuseppe Maria Thun di Castel Bragher.

1743

Thun Giuseppe Maria

 

 

1780

Thun Giovanni Vigilio

 
1825 Thun Arbogasto  

1859

Thun Vigilio

 

1870

Inama Domenico

Domenico era figlio del fu Giovanni Inama di Taio.

1897

1904

Inama Giuseppe

Inama Ludovico

Giuseppe e Ludovico erano figli del fu Domenico di Taio.

 

 

418

 

Toponimo

Anno

Proprietario

Note

Mappa 1780  Mappa attuale

Sabionare

ca.1575

1613

Inama Marino III

Alla morte di Marino III il bosco passò al figlio Cipriano II.


SUPERFICIE 100 mq


A volte il bosco era chiamato Blaum.

Questa particella era sicuramente parte integrante della p.f. 458, poi frazionata a metà Ottocento con il tratto nuovo della strada dei Regiai.

In precedenza la p.f. 418 e le p.f. 458, 459, 599, 417 e 419 formavano un'unica entità.



ca.1620

1675

Inama Cipriano II

Alla morte di Cipriano il bosco passò al figlio Marino IV.

1675

p.1713

Inama Marino IV

 

1713

Inama Maria

 

Maria e il marito Bartolomeo Bernardelli vendettero il bosco a Pietro Lorenzo Panizza di Taio.

1717

Panizza Pietro Lorenzo

 

ca.1730

Panizza Ferdinando

 

 

1743

Panizza Pietro Antonio

Pietro Antonio Panizza alienò il bosco a Giuseppe Maria Thun di Castel Bragher.

1743

Thun Giuseppe Maria

 

 

1780

Thun Giovanni Vigilio

 
1825 Thun Arbogasto  

p.1859

Thun Vigilio

Presumo che, come la p.f. 458, anche questa, fosse appartenuta al conte Francesco e che l'avesse venduta nello stesso momento, (1859) a Domenico Inama di Taio.

1859 

1870

Inama Domenico

Domenico era figlio del fu Giovanni Inama di Taio.

1897

1904

Inama Giuseppe

Inama Ludovico

Giuseppe e Ludovico erano figli del fu Domenico di Taio.

 

 

419

 

Toponimo

Anno

Proprietario

Note

Mappa 1780  Mappa attuale

Blaum

ca.1575

1613

Inama Marino III

Alla morte di Marino III il bosco passò al figlio Cipriano II.


SUPERFICIE 855 mq


Forse poteva essere chiamato anche Sabionare.

La p.f. è stata assorbita dalla p.f. 417.

La p.f. 419 e le p.f. 458, 459, 599, 418 e 417 formavano in passato un'unica entità.

ca.1620

1675

Inama Cipriano II

Alla morte di Cipriano il bosco passò al figlio Marino IV.

1675

p.1713

Inama Marino IV

La proprietà di Marino risulta anche nel 1681 dal confine del bosco p.f. 420.

1713

Inama Maria

 

Maria e il marito Bartolomeo Bernardelli vendettero il bosco a Pietro Lorenzo Panizza di Taio.

1717

Panizza Pietro Lorenzo

 

ca.1730

Panizza Ferdinando

 

 

1743

Panizza Pietro Antonio

Pietro Antonio Panizza alienò il bosco a Giuseppe Maria Thun di Castel Bragher.

1743

Thun Giuseppe Maria

 

 

1780

Thun Giovanni Vigilio

 
1825 Thun Arbogasto  

1859

Thun Vigilio

 

1870

Inama Domenico

Domenico era figlio del fu Giovanni di Taio.

1897

1904

Inama Giuseppe

Inama Ludovico

Giuseppe e Ludovico erano figli del fu Domenico di Taio.

 

 

420

 

Toponimo

Anno

Proprietario

Note

Mappa 1780  Mappa attuale

Blaum

ca.1650

1681

Inama Silvestro II

Dopo la morte di Silvestro II il bosco perverrà al figlio Vittore III.



SUPERFICIE 1700 mq

Fino al 1780 il bosco formava un'entità unica con le p.f. 431 e 432.

A est il bosco confinava con il rivo della Mora.

1681

1690


Inama Vittore III

Dopo la morte di Vittore III nelle divisioni fra i fratelli, il bosco perverrà a Giovanni Giacomo I.

d.1695

1731


Inama Giovanni Giacomo I

Da Giovanni Giacomo I perverrà al figlio Giovanni Giacomo II.

d.1731

1776


Inama Giovanni Giacomo II

Dopo la morte di Giovanni Giacomo II il bosco andrà in mano al figlio Giovanni Francesco.

1776

1780

1818

Inama Giovanni Francesco

Nel 1818 Giovanni Francesco assegnò alcuni beni ai cinque figli. Detto bosco andrà a Giovanni.
1818
1825
1832
Inama Giovanni Toccato a Giovanni abitante a Taio, nelle divisioni fra i fratelli.

1852

Inama Pietro

Nel 1856 si dice che Pietro aveva venduto il bosco a Lorenzo Inama nel 1852.

1852 

1859

Inama Lorenzo

 

1870

Inama Lorenzo
Inama Pietro

Inama Urbano

 

1880

Inama Pietro

Nella suddivisione fra i fratelli, il bosco pervenne a Pietro.

1893

1897

Inama Mansueta

Mansueta figlia di Pietro e maritata con Placido Tait di Mezzolombardo, nel 1897 vendette il bosco al cugino Demetrio.

1897

1904

Inama Demetrio

 

 

 

421 422

 

Toponimo

Anno

Proprietario

Note

Mappa 1780  Mappa attuale

Vicenze

1780

Comune di Dermulo

 


SUPERFICIE 500 mq

Detto più probabilmente al Blaum.
1825 Comune di Dermulo  

1859

Comune di Dermulo

 

1870

Comune di Dermulo

 

 

 

423

 

Toponimo

Anno

Proprietario

Note

Mappa 1780  Mappa attuale

Blaum

ca.1650

1681

Inama Silvestro II

Silvestro II assegnò al nipote Silvestro IV il terreno, per costituirgli un patrimonio, avendo lui scelto la via religiosa.



SUPERFICIE 2200 mq

Tutte le p.f. costituenti il Blaum erano nel Seicento, e fino agli albori del Settecento, riunite in un unico terreno. Dopo la morte di Vittore III fu infatti suddiviso  fra i tre figli Vittore IV, Ottavio e Giovanni Giacomo I.

Le future p.f. 423, 424, 428, 429 e 430 della superficie totale di 10 stara, rimasero indivise fra i fratelli Ottavio e Vittore IV fino al 1704 e poi appartennero al solo Ottavio.
Passate a Ferdinando Panizza e poi ai suoi eredi, venivano concesse in locazione perpetuale.


* Affittuario

d.1681


Inama Silvestro IV

Poco dopo probabilmente il prete Silvestro IV moriva e i beni destinati per il suo patrimonio ritornavano al padre Vittore III.

p.1695


Inama Vittore III

Dopo la morte di Vittore III avvenuta nel  1690 il terreno passò ai due figli Ottavio e Vittore.

d.1695

1704

 


Inama Ottavio

Inama Vittore IV

I due fratelli possedevano il terreno in comunione. Nel 1700 una parte fu assegnata a Vittore come patrimonio per il suo sacerdozio. Nel 1704 però Vittore morì e il terreno fu assegnato ad Ottavio.

d.1695

1711

1730


Inama Ottavio

Nel 1711 Ottavio assicurava la moglie Lucia Fedrizzi sul terreno. Nel 1730 per un debito nei confronti di Ferdinando Panizza, Ottavio gli cedeva il terreno.

1730

p.1743


Panizza Ferdinando

Tamè Simone *

Ferdinando nel suo testamento beneficiava il nipote don Federico Luca di Sarnonico.

1743

ca.1746


Lucchi don Federico

Tamè Simone *

L'affittuario Tamè doveva consegnare come canone due stari di frumento, due di segale, uno di lente ed un'orna di brascato.

ca.1746

1752


Lucchi don Federico

Tamè Giuseppe *

Dopo circa il 1746 subentrava nella locazione a Simone, il figlio Giuseppe. Nel 1752 lo stesso vi rinunciava.

d.1752

1759

1768


Lucchi don Federico

Emer Cristano *

Dopo il 1752 fu investito Cristano Emer.

1768

1780

1803

Lucchi don Federico

Endrizzi Giacomo *

Nel 1768 don Federico Lucchi di Sarnonico investiva Giacomo fu Antonio Endrizzi.
1803
1810
Chilovi Francesco
Endrizzi Giacomo *
Francesco era figlio del fu Antonio Chilovi di Taio. Già 1803 era tenuto a livello da Giacomo Endrizzi che proseguì fino al 1810.
1810
1818
1825
Chilovi Francesco
Nel 1810 Giacomo Endrizzi cedette al Chilovi i diritti di livello sul campo. Per cui il Chilovi diventò proprietario.
p.1844
Chilovi Antonio
Antonio era figlio del fu Francesco.

1844

1859

1870

Endrizzi Giovanni

Giovanni fu Giovanni Endrizzi nel 1844 acquistò da Antonio Chilovi questa parte di arativo.

1883

1904

Endrizzi Natale

 

1983

 

Pante Aldo

 

 

 

424

 

Toponimo

Anno

Proprietario

Note

Mappa 1780  Mappa attuale

Blaum

ca.1650

1681

Inama Silvestro II

Silvestro II assegnò al nipote Silvestro IV il terreno, per costituirgli un patrimonio, avendo lui scelto la via religiosa.


SUPERFICIE 1100 mq

La superficie è molto approssimata.

La p.f. non esiste più, durante la costruzione della diga è stata utilizzata come cava; ora
quando si trova al suo massimo invaso, è sommersa dal lago.

Tutte le p.f. costituenti il Blaum erano nel Seicento, e fino agli albori del Settecento, riunite in un unico terreno. Dopo la morte di Vittore III fu infatti suddiviso  fra i tre figli Vittore IV, Ottavio e Giovanni Giacomo I.

Le future p.f. 423, 424, 428, 429 e 430 della superficie totale di 10 stara, rimasero indivise fra i fratelli Ottavio e Vittore IV fino al 1704 e poi appartennero al solo Ottavio.
Passate a Ferdinando Panizza e poi ai suoi eredi, venivano concesse in locazione perpetuale.


* Affittuario

d.1681


Inama Silvestro IV

Poco dopo probabilmente il prete Silvestro IV moriva e quanto destinato per suo patrimonio ritornava al padre Vittore III.

p.1695


Inama Vittore III

Dopo la morte di Vittore III avvenuta nel  1690 il terreno passò ai due figli Ottavio e Vittore.

d.1695

1704

 


Inama Ottavio

Inama Vittore IV

I due fratelli possedevano il terreno in comunione. Nel 1700 una parte fu assegnata a Vittore come patrimonio per il suo sacerdozio. Nel 1704 però Vittore morì e il terreno fu assegnato ad Ottavio.

d.1695

1711

1730


Inama Ottavio

Nel 1711 Ottavio assicurava la moglie Lucia Fedrizzi sul terreno. Nel 1730 per un debito nei confronti di Ferdinando Panizza, Ottavio gli cedeva il terreno.

1730

p.1743


Panizza Ferdinando

Tamè Simone *

Ferdinando nel suo testamento beneficiava il nipote don Federico Luca di Sarnonico.

1743

ca.1746


Lucchi don Federico

Tamè Simone *

L'affittuario Tamè doveva consegnare come canone due stari di frumento, due di segale, uno di lente ed un'orna di brascato.

ca.1746

1752


Lucchi don Federico

Tamè Giuseppe *

Dopo circa il 1746 subentrava nella locazione a Simone, il figlio Giuseppe. Nel 1752 lo stesso vi rinunciava.

d.1752

1759

1768


Lucchi don Federico

Emer Cristano *

Dopo il 1752 fu investito Cristano Emer.

1768

1780

1803

Lucchi don Federico

Endrizzi Giacomo *

Nel 1768 don Federico Lucchi di Sarnonico investiva Giacomo fu Antonio Endrizzi.
1803
1810
Chilovi Francesco
Endrizzi Giacomo *
Francesco era figlio del fu Antonio Chilovi di Taio. Già 1803 era tenuto a livello da Giacomo Endrizzi che proseguì fino al 1810.
1810
1818
1825
Chilovi Francesco
Nel 1810 Giacomo Endrizzi cedette al Chilovi i diritti di livello sul campo. Per cui il Chilovi diventò proprietario.

1859

1870

Mendini Romedio

Romedio fu Vigilio Mendini acquisì, in un anno imprecisato, il campo dai Chilovi.

1879

1904

Mendini Tobia

Pervenuto dalla divisione dei beni con il fratello Giuseppe.

 

 

425

 

Toponimo

Anno

Proprietario

Note

Mappa 1780  Mappa attuale

Blaum

ca.1650

1681

Inama Silvestro II

Silvestro II assegnò al nipote Silvestro IV il terreno, per costituirgli un patrimonio, avendo lui scelto la via religiosa.


SUPERFICIE 950 mq

La superficie è molto approssimata.

La p.f. non è più esistente. Durante la costruzione della diga venne utilizzata come cava, ed ora, quando si trova al suo massimo invaso, è sommersa dal lago.

Tutte le p.f. costituenti il Blaum erano nel Seicento, e fino agli albori del Settecento, riunite in un unico terreno. Dopo la morte di Vittore III fu infatti suddiviso  fra i tre figli Vittore IV, Ottavio e Giovanni Giacomo I.

Le p.f. 425, 426 e 427 pervennero a Giovanni Giacomo Inama I.

d.1681


Inama Silvestro IV

Poco dopo probabilmente il prete Silvestro IV moriva e quanto destinato per suo patrimonio ritornava al padre Vittore III.

p.1695


Inama Vittore III

Dopo la morte di Vittore III, avvenuta nel  1690 il terreno passò al figlio Giovanni Giacomo.

d.1695

1723


Inama Giovanni Giacomo I

 

1723

ca.1760


Fedrizzi Maria Caterina

Sul terreno Giovanni Giacomo I aveva assicurato la dote della nuora Maria Caterina, moglie di Giovanni Giacomo Inama II.

1760

1780

1817

Inama Giovanni Francesco

 

1818

Inama Giovanni

Giovanni abitava a Taio. Nel 1818 la proprietà di Giovanni è stata dedotta dai confini.
1825
1848
Inama Pietro Pietro era figlio del fu Giovanni Francesco.

1859

1870

1880

Inama Filippo

Filippo era figlio del fu Giacomo Antonio Inama.

1880

1904

Inama Giacomo

Dopo la morte di Filippo l'arativo pervenne al figlio Giacomo.

 

 

426

 

Toponimo

Anno

Proprietario

Note

Mappa 1780  Mappa attuale

Blaum

ca.1650

1681

Inama Silvestro II

Silvestro II assegnò al nipote Silvestro IV il terreno, per costituirgli un patrimonio, avendo lui scelto la via religiosa.


SUPERFICIE 700 mq

La superficie è stata molto approssimata.

La p.f. non è più esistente. Durante la costruzione della diga venne utilizzata come cava, ed ora, quando si trova al suo massimo invaso, è sommersa dal lago.

Tutte le p.f. costituenti il Blaum erano nel Seicento, e fino agli albori del Settecento, riunite in un unico terreno. Dopo la morte di Vittore III fu infatti suddiviso  fra i tre figli Vittore IV, Ottavio e Giovanni Giacomo I.

Le p.f. 425, 426 e 427 pervennero a Giovanni Giacomo Inama I.

d.1681


Inama Silvestro IV

Poco dopo probabilmente il prete Silvestro IV moriva e quanto destinato per suo patrimonio ritornava al padre Vittore III.

p.1695


Inama Vittore III

Dopo la morte di Vittore III, avvenuta nel  1690, il terreno passò al figlio Giovanni Giacomo.

d.1695

1723


Inama Giovanni Giacomo I

 

1723

ca.1760


Fedrizzi Maria Caterina

Sul terreno Giovanni Giacomo I aveva assicurato la dote della nuora Maria Caterina, moglie di Giovanni Giacomo Inama II.

1760

1780

1817

Inama Giovanni Francesco

 

1818

Inama Giovanni

Giovanni abitava a Taio. Nel 1818 la proprietà di Giovanni è stata dedotta dai confini.
1825
1832
Inama Giovanni Giovanni era figlio del fu Giovanni Francesco.

1859

 

Inama Francesco

Nel 1859 Francesco figlio del fu Giovanni Inama di Taio, vendette il terreno a Lorenzo Inama per 300 Fiorini.

1859

1861

Inama Lorenzo

Forse era stato comperato anche a nome dei fratelli.

1870

Inama Lorenzo
Inama Pietro

Inama Urbano

 

1880

Inama Lorenzo

Nelle suddivisioni fra i fratelli l'arativo pervenne a Lorenzo.

1903

1904

Inama Demetrio

Inama Fiorenzo

 

 

 

427

 

Toponimo

Anno

Proprietario

Note

Mappa 1780  Mappa attuale

Blaum

ca.1650

1681

Inama Silvestro II

Silvestro II assegnò al nipote Silvestro IV il terreno, per costituirgli un patrimonio, avendo lui scelto la via religiosa.


SUPERFICIE 1420 mq

Oggi la p.f. è frazionata in 427/1 e 427/2.

Tutte le p.f. costituenti il Blaum erano nel Seicento, e fino agli albori del Settecento, riunite in un unico terreno. Dopo la morte di Vittore III fu infatti suddiviso  fra i tre figli Vittore IV, Ottavio e Giovanni Giacomo I.

Le p.f. 425, 426 e 427 pervennero a Giovanni Giacomo Inama I.

d.1681


Inama Silvestro IV

Poco dopo probabilmente il prete Silvestro IV moriva e quanto destinato per suo patrimonio ritornava al padre Vittore III.

p.1695


Inama Vittore III

Dopo la morte di Vittore III, avvenuta nel  1690, il terreno passò al figlio Giovanni Giacomo.

d.1695

1723


Inama Giovanni Giacomo I

 

1723

ca.1760


Fedrizzi Maria Caterina

Sul terreno Giovanni Giacomo I aveva assicurato la dote della nuora Maria Caterina, moglie di Giovanni Giacomo Inama II.

1760

1780

1817

Inama Giovanni Francesco

 

1818

Inama Antonio

 

Nel 1818 Antonio fu Giovanni Francesco Inama vendeva a Luigi Battisti il terreno.
1818
1825
1830
Battisti Luigi Nel 1830 i coniugi Luigi Battisti e Innocenza Massenza vendettero il terreno a Pietro Chistè per 70 Fiorini.

1830

1832

Chistè Pietro

Alla morte di Pietro divennero proprietari i figli Pietro e Vittore e la moglie Barbara Massenza.

1832


Massenza Barbara

Chistè Vittore

Chistè Pietro

 

1859

1870

1880

1904

Chistè Vittore

Nel 1880 la proprietà risulta anche dal confine est della p.f. 426.

 

 

428

 

Toponimo

Anno

Proprietario

Note

Mappa 1780  Mappa attuale

Blaum

ca.1650

1681

Inama Silvestro II

Silvestro II assegnò al nipote Silvestro IV il terreno, per costituirgli un patrimonio, avendo lui scelto la via religiosa.


SUPERFICIE 1736 mq

La superficie è relativa all'odierna p.f. 429 e 428.

Oggi la p.f. ha un' estensione minore, la superficie è occupata in gran parte dalla p.f. 429.

Tutte le p.f. costituenti il Blaum erano nel Seicento, e fino agli albori del Settecento, riunite in un unico terreno. Dopo la morte di Vittore III fu infatti suddiviso  fra i tre figli Vittore IV, Ottavio e Giovanni Giacomo I.

Le future p.f. 423, 424, 428, 429 e 430 della superficie totale di 10 stara, rimasero indivise fra i fratelli Ottavio e Vittore IV fino al 1704 e poi appartennero al solo Ottavio.
Passate a Ferdinando Panizza e poi ai suoi eredi, venivano concesse in locazione perpetuale.


* Affittuario

d.1681


Inama Silvestro IV

Poco dopo probabilmente il prete Silvestro IV moriva e quanto destinato per suo patrimonio ritornava al padre Vittore III.

p.1695


Inama Vittore III

Dopo la morte di Vittore III, avvenuta nel  1690, il terreno passò ai figli Ottavio e Vittore.

d.1695

1704

 


Inama Ottavio

Inama Vittore IV

I due fratelli possedevano il terreno in comunione. Nel 1700 una parte fu assegnata a Vittore come patrimonio per il suo sacerdozio. Nel 1704 però Vittore morì e il terreno fu assegnato ad Ottavio.

d.1695

1711

1730


Inama Ottavio

Nel 1711 Ottavio assicurava la moglie Lucia Fedrizzi sul terreno. Nel 1730 per un debito nei confronti di Ferdinando Panizza, Ottavio gli cedeva il terreno.

1730

p.1743


Panizza Ferdinando

Tamè Simone *

Ferdinando nel suo testamento beneficiava il nipote don Federico Luca di Sarnonico.

1743

ca.1746


Lucchi don Federico

Tamè Simone *

L'affittuario Tamè doveva consegnare come canone due stari di frumento, due di segale, uno di lente ed un'orna di brascato.

ca.1746

1752


Lucchi don Federico

Tamè Giuseppe *

Dopo circa il 1746 subentrava nella locazione a Simone, il figlio Giuseppe. Nel 1752 lo stesso vi rinunciava.

d.1752

1759

1768


Lucchi don Federico

Emer Cristano *

Dopo il 1752 fu investito Cristano Emer.

1768

1780

1803

Lucchi don Federico

Endrizzi Giacomo *

Nel 1768 don Federico Lucchi di Sarnonico investiva Giacomo fu Antonio Endrizzi.
1803
1810
Chilovi Francesco
Endrizzi Giacomo *
Francesco era figlio del fu Antonio Chilovi di Taio. Già nel 1803 era tenuto a livello da Giacomo Endrizzi che proseguì fino al 1810.
1810
1818
1825
Chilovi Francesco
Nel 1810 Giacomo Endrizzi cedette al Chilovi i diritti di livello sul campo. Per cui il Chilovi diventò proprietario.
1830
Chilovi Romedio
Proprietà desunta dal confine nord della p.f. 427. Romedio, credo sia stato figlio di Francesco.

1844

1859

1870

1880

Endrizzi Giovanni

Romedio Chilovi vendette il terreno a Giovanni fu Giovanni Endrizzi.(L'anno di vendita non è sicuro perchè si riferisce alla vendita fatta a Giovanni da Antonio fu Francesco Chilovi della p.f. 423). Nel 1880 la proprietà risulta anche dal confine ovest della p.f. 420.

1883

1904

Endrizzi Natale

 

1983

Pante Aldo

 

 

 

429 430

 

Toponimo

Anno

Proprietario

Note

Mappa 1780  Mappa attuale

Blaum

ca.1650

1681

Inama Silvestro II

Silvestro II assegnò al nipote Silvestro IV il terreno, per costituirgli un patrimonio, avendo lui scelto la via religiosa.


SUPERFICIE 400 mq

Oggi la p.f. 429 occupa gran parte della p.f. 428.

Tutte le p.f. costituenti il Blaum erano nel Seicento, e fino agli albori del Settecento, riunite in un unico terreno. Dopo la morte di Vittore III fu infatti suddiviso  fra i tre figli Vittore IV, Ottavio e Giovanni Giacomo I.

Le future p.f. 423, 424, 428, 429 e 430 della superficie totale di 10 stara, rimasero indivise fra i fratelli Ottavio e Vittore IV fino al 1704 e poi appartennero al solo Ottavio.
Passate a Ferdinando Panizza e poi ai suoi eredi, venivano concesse in locazione perpetuale.


* Affittuario

d.1681


Inama Silvestro IV

Poco dopo probabilmente il prete Silvestro IV moriva e quanto destinato per suo patrimonio ritornava al padre Vittore III.

p.1695


Inama Vittore III

Dopo la morte di Vittore III, avvenuta nel  1690, il terreno passò ai figli Ottavio e Vittore.

d.1695

1704

 


Inama Ottavio

Inama Vittore IV

I due fratelli possedevano il terreno in comunione. Nel 1700 una parte fu assegnata a Vittore come patrimonio per il suo sacerdozio. Nel 1704 però Vittore morì e il terreno fu assegnato ad Ottavio.

d.1695

1711

1730


Inama Ottavio

Nel 1711 Ottavio assicurava la moglie Lucia Fedrizzi sul terreno. Nel 1730 per un debito nei confronti di Ferdinando Panizza, Ottavio gli cedeva il terreno.

1730

p.1743


Panizza Ferdinando

Tamè Simone *

Ferdinando nel suo testamento beneficiava il nipote don Federico Luca di Sarnonico.

1743

ca.1746


Lucchi don Federico

Tamè Simone *

L'affittuario Tamè doveva consegnare come canone due stari di frumento, due di segale, uno di lente ed un'orna di brascato.

ca.1746

1752


Lucchi don Federico

Tamè Giuseppe *

Dopo circa il 1746 subentrava nella locazione a Simone, il figlio Giuseppe. Nel 1752 lo stesso vi rinunciò.

d.1752

1759

1768


Lucchi don Federico

Emer Cristano *

Dopo il 1752 fu investito Cristano Emer.

1768

1780

1803

Lucchi don Federico

Endrizzi Giacomo *

Nel 1768 don Federico Lucchi di Sarnonico investiva Giacomo fu Antonio Endrizzi.
1803
1810
Chilovi Francesco
Endrizzi Giacomo *
Francesco era figlio del fu Antonio Chilovi di Taio. Già nel 1803 era tenuto a livello da Giacomo Endrizzi che proseguì fino al 1810.
1810
1818
1825
Chilovi Francesco
Nel 1810 Giacomo Endrizzi cedette al Chilovi i diritti di livello sul campo. Per cui il Chilovi diventò proprietario.
1830
Chilovi Romedio
Proprietà desunta dal confine nord della p.f. 427. Romedio credo sia stato figlio di Francesco.

1844

1859

1870

1880

Endrizzi Giovanni

Romedio Chilovi vendette il terreno a Giovanni fu Giovanni Endrizzi.(L'anno di vendita non è sicuro perchè si riferisce alla vendita fatta a Giovanni da Antonio fu Francesco Chilovi della p.f. 423.)

1883

1904

Endrizzi Natale

 

1983

Pante Aldo

 

 

 

431

 

Toponimo

Anno

Proprietario

Note

Mappa 1780  Mappa attuale

Blaum

ca.1650

1681

Inama Silvestro II

Dopo la morte di Silvestro II il bosco perverrà al figlio Vittore III.


SUPERFICIE 1130 mq


Fino al 1780 il bosco formava un'entità unica con le p.f. 420 e 432.

1681

1690


Inama Vittore III

Dopo la morte di Vittore III nelle divisioni fra i fratelli, il bosco perverrà a Giovanni Giacomo I.

d.1695

1731


Inama Giovanni Giacomo I

Da Giovanni Giacomo I, perverrà al figlio Giovanni Giacomo II.

d.1731

1776


Inama Giovanni Giacomo II

Dopo la morte di Giovanni Giacomo II, il bosco andrà in mano al figlio Giovanni Francesco.

1776

1780

1818

Inama Giovanni Francesco

Nel 1818 Giovanni Francesco assegna alcuni beni ai cinque figli. Detto bosco andrà a Giovanni.
1818
1825
1832
Inama Giovanni Toccato a Giovanni abitante a Taio, nelle divisioni fra i fratelli.

1859

1870

1880

Inama Nicolò

Nicolò era figlio del fu Giovanni Inama di Taio. La proprietà nel 1880 risulta anche dal confine nord della p.f. 420.

1902

1904

Inama Nicolò

Inama Raffaele

Inama Fortunato

Figli del fu Nicolò Inama di Taio.

 

 

432

 

Toponimo

Anno

Proprietario

Note

Mappa 1780  Mappa attuale

Blaum

ca.1650

1681

Inama Silvestro II

Dopo la morte di Silvestro II il bosco perverrà al figlio Vittore III.


SUPERFICIE 1050 mq


Fino al 1780 il bosco formava un'entità unica con le p.f. 420 e 431.
La p.f. è stata assorbita dalla p.f. 417.

1681

1690


Inama Vittore III

Dopo la morte di Vittore III nelle divisioni fra i fratelli, il bosco perverrà a Giovanni Giacomo I.

d.1695

1731


Inama Giovanni Giacomo I

Da Giovanni Giacomo I perverrà al figlio Giovanni Giacomo II.

d.1731

1776


Inama Giovanni Giacomo II

Dopo la morte di Giovanni Giacomo II il bosco andrà in mano al figlio Giovanni Francesco.

1776

1780

1818

Inama Giovanni Francesco

Nel 1818 Giovanni Francesco assegnò alcuni beni ai cinque figli. Detto bosco andrà a Giovanni.
1818
1825
1832
Inama Giovanni Toccato a Giovanni abitante a Taio, nelle divisioni fra i fratelli.

1859

1870

1880

Inama Domenico

Domenico era figlio del fu Giovanni Inama di Taio. La proprietà nel 1880 risulta anche dal confine nord della p.f. 420.

1897

1904

Inama Giuseppe

Inama Ludovico

Figli del fu Domenico.

 

 

433 434

 

Toponimo

Anno

Proprietario

Note

Mappa 1780  Mappa attuale

Sabionare

p.1684

Panizza Giovanni Antonio 1

 

 

 


SUPERFICIE 5730 mq


La particella 434 assieme alla 452, formava un'unica entità divisa poi con la costruzione della strada dei Regiai alla metà dell'Ottocento. Allo stesso proprietario apparteneva la p.f. 433 a valle della strada imperiale n. 924.

La p.f. 434 era detta anche Pontealto, mentre la 433, Blaum.

1553

Inama Gaspare 2

 

 

d.1553

p.1614

Inama Ercole 2

 

Ercole muore nel 1614 e il bosco passa alla figli Maddalena.

d.1614

1636

Inama Maddalena 2

Cordini Simone III 2

 

Il bosco passò ai Cordini in quanto Maddalena sposò Simone di Taio. Dopo la morte dei coniugi il bosco passò ai figli Simone IV e Ercole.

d.1636

1664

Cordini Ercole 2

Cordini Simone IV 2

 

Alla morte dei due fratelli il bosco passò ai rispettivi figli Gaspare e Antonio.

d.1664

1696

d.1698

Cordini Antonio 2

 

 

Da confini risulta proprietario Antonio Cordini, invece dal 1713, suo pronipote don Pietro Cordini.

p.1713

Cordini don Pietro 2

 

Nel 1713 don Cordini vendette il bosco ai fratelli Giovanni Andrea e don Pietro Panizza.

1713

Panizza don Pietro 1 2

Panizza Giovanni Andrea 1 2

Dopo la morte di Giovanni Andrea, don Pietro divenne l'unico proprietario del bosco.

1713

1731

Panizza don Pietro 1 2

Don Pietro nominò suoi eredi i figli di Silvestro Inama, cioè i suoi nipoti.

1731

Inama Giacomo Antonio 1 2

Giacomo Antonio ereditò il bosco dallo zio don Pietro Panizza per la morte prematura dei fratelli.

p.1696

Fuganti Bartolomeo 3

 

Non sono stato in grado di stabilire in che modo il Fuganti venne in possesso del bosco. Nel 1696 Bartolomeo Fuganti vendette il bosco a Giovanni Giacomo Inama I.

d.1696

1731

Inama Giovanni Giacomo I 3

 

Dopo la morte di Giovanni Giacomo, il bosco passò all'omonimo figlio.

d.1731

1757

Inama Giovanni Giacomo II 3

 

Nel 1757 Giovanni Giacomo Inama II vendette il bosco a Giacomo Antonio Inama di Taio.

1757

 

Inama Giacomo Antonio 3

 

1696

1717

Mendini Giacomo II 4

 

Nel 1696 la proprietà di Giacomo risulta da confini. Dopo la morte passò al figlio Giacomo III.

d.1717

1757

1763

Mendini Giacomo III 4

 

Giacomo sottopose questo bosco a fideicomisso, al quale fu obbligato il figlio Romedio Maria.

d.1763

Mendini Romedio Maria 4

 

Verosimilmente Romedio Maria vendette il bosco a Giacomo Antonio Inama.

ca.1770

 

Inama Giacomo Antonio 4

 

1770

1780

1782

Inama Giacomo Antonio 1 2 3 4

Giacomo Antonio possiede tutte le quattro porzioni di bosco.

1782

1825

ca.1848

Panizza Luigi 1 2 3 4

Alla morte di Giacomo Antonio il bosco passò al suo erede universale Luigi Panizza.

1859

1870

Panizza Giovanna 1 2 3 4

Dopo la morte di Luigi, il bosco pervenne alla figlia Giovanna che era convolata a nozze con il cugino Filippo Panizza.

1892

1896

1904

Panizza Augusto 1 2 3 4

Dopo la morte di Giovanna (1892) e di Filippo (1896) il bosco  p.f. 452/1 pervenne al nipote Augusto Panizza.

 

 

435 451

Toponimo

Anno

Proprietario

Note

Mappa 1780  Mappa attuale

Plazze

1780

Comune di Dermulo

 


SUPERFICIE  mq

La località comunale comprende anche le p.f.  436, 437, 438, 439, 440, 441, 442, 443, 444, 445, 446, 447, 448, 449, 450
1825 Comune di Dermulo  

1859

Comune di Dermulo

 

1870

Comune di Dermulo

 

 

 

452

 

Toponimo

Anno

Proprietario

Note

Mappa 1780  Mappa attuale

Sabionare

p.1684

Panizza Giovanni Antonio 1

 

 

 


SUPERFICIE 2170 mq


La particella 452, assieme alla 434, formava un'unica entità divisa poi con la costruzione della strada dei Regiai alla metà dell'Ottocento. Allo stesso proprietario apparteneva la p.f. 433 a valle della strada imperiale n. 924.

Il bosco all'inizio del Novecento era detto anche ai Pinigrandi e la sottostante porzione di strada, Rèta dei Pinigrandi.

Oggi la p.f. è frazionata in 452/1, 452/2 e 452/3.

1553

Inama Gaspare 2

 

d.1553

p.1614

Inama Ercole 2

 

Ercole muore nel 1614 e il bosco passa alla figli Maddalena.

d.1614

1636

Inama Maddalena 2

Cordini Simone III 2

 

Il bosco passò ai Cordini in quanto Maddalena sposò Simone di Taio. Dopo la morte dei coniugi il bosco passò ai figli Simone IV e Ercole.

d.1636

1664

Cordini Ercole 2

Cordini Simone IV 2

 

Alla morte dei due fratelli il bosco passò ai rispettivi figli Gaspare e Antonio.

d.1664

1696

d.1698

Cordini Antonio 2

 

 

Da confini risulta proprietario Antonio Cordini, invece dal 1713, suo pronipote don Pietro Cordini.

p.1713

Cordini don Pietro 2

 

Nel 1713 don Cordini vendette il bosco ai fratelli Giovanni Andrea e don Pietro Panizza.

1713

Panizza don Pietro 1 2

Panizza Giovanni Andrea 1 2

Dopo la morte di Giovanni Andrea, don Pietro divenne l'unico proprietario del bosco.

1713

1731

Panizza don Pietro 1 2

Don Pietro nominò suoi eredi i figli di Silvestro Inama, cioè i suoi nipoti.

1731

Inama Giacomo Antonio 1 2

Giacomo Antonio ereditò il bosco dallo zio don Pietro Panizza per la morte prematura dei fratelli.

p.1696

Fuganti Bartolomeo 3

 

Non sono stato in grado di stabilire in che modo il Fuganti venne in possesso del bosco. Nel 1696 Bartolomeo Fuganti vendette il bosco a Giovanni Giacomo Inama I.

d.1696

1731

Inama Giovanni Giacomo I 3

 

Dopo la morte di Giovanni Giacomo, il bosco passò all'omonimo figlio.

d.1731

1757

Inama Giovanni Giacomo II 3

 

Nel 1757 Giovanni Giacomo Inama II vendette il bosco a Giacomo Antonio Inama di Taio.

1757

 

Inama Giacomo Antonio 3

 

1696

1717

Mendini Giacomo II 4

 

Nel 1696 la proprietà di Giacomo risulta da confini. Dopo la morte passò al figlio Giacomo III.

d.1717

1757

1763

Mendini Giacomo III 4

 

Giacomo sottopose questo bosco a fideicomisso, al quale fu obbligato il figlio Romedio Maria.

d.1763

Mendini Romedio Maria 4

 

Verosimilmente Romedio Maria vendette il bosco a Giacomo Antonio Inama.

ca.1770

 

Inama Giacomo Antonio 4

 

1770

1780

1782

Inama Giacomo Antonio 1 2 3 4

Giacomo Antonio possiede tutte le quattro porzioni di bosco.

1782

1825

ca.1848

Panizza Luigi 1 2 3 4

Alla morte di Giacomo Antonio il bosco passo al suo erede universale Luigi Panizza.

1859

1870

 

Panizza Giovanna 1 2 3 4

Dopo la morte di Luigi, il bosco pervenne alla figlia Giovanna che era convolata a nozze con il cugino Filippo Panizza.

1892

1896

1904

Panizza Augusto 1 2 3 4

Dopo la morte di Giovanna (1892) e di Filippo (1896) il bosco p.f. 452/1 pervenne al nipote Augusto Panizza.

1882

1904

Imperial Reggio Erario- Strada erariale

Solo la p.f. 452/2.

 

 

453

 

Toponimo

Anno

Proprietario

Note

Mappa 1780  Mappa attuale

Ciaseta

1680

Inama Silvestro II


Sicuramente acquisito da Silvestro. Il precedente proprietario apparteneva plausibilmente alla famiglia Massenza.


SUPERFICIE 1542 mq


Detto anche Sabionare, il bosco fino ai primi anni dell'Ottocento formava un corpo unico con le p.f. 455.

d.1680

1695

1699

Inama Giacomo II


Nel 1695 la proprietà risulta dal confine sud della p.f. 454.

d.1699

1726

Inama Silvestro III


Nel 1726 la proprietà risulta dal confine sud della p.f. 454.

1780

Cescati Antonio


Antonio era di Taio. La proprietà risulta anche dal confine nord della p.f. 457.

1802

1825

1828

Bergamo Giuseppe

Nel 1802 il bosco risulta essere in possesso di Giuseppe Bergamo così come nel 1825 e nel 1828 dal confine della p.f. 456.

1825

Cova Eredi

I Cova di Taio, erano eredi di Giuseppe Bergamo.

1859

1870

Cova Alfonso

 

 

 

454

 

Toponimo

Anno

Proprietario

Note

Mappa 1780  Mappa attuale

Ciaseta

ca.1670

 

Massenza Concio

 


SUPERFICIE 1366 mq

Detto anche Sabionare o Sabionare sopra Ponte Alto.

ca.1670

1681

Inama Silvestro II

Silvestro acquisiva il bosco da Concio Massenza.

1681

1690


Inama Vittore III

Alla morte di Silvestro il bosco perveniva al figlio Vittore.

1695

1726

Inama Ottavio

Nel 1695 il bosco era toccato a Ottavio nelle divisioni con i fratelli. Nel 1726 Ottavio vendette il bosco a Giovanni Francesco Barbacovi di Taio.

1726

Barbacovi Giovanni Francesco

Il bosco poi passerà a Pietro Antonio Barbacovi che presumo sia stato il figlio di Giovanni Francesco.

1751

Barbacovi Pietro Antonio

Proprietà desunta dal confine sud del campo alla Tonda.

1780

Barbacovi don Pietro Antonio

Barbacovi Vittore

Nel 1775 da confine nord della 456 Pietro Vittore Barbacovi.

1796

Barbacovi Pietro Vittore eredi

 

La proprietà è stata desunta dal confine nord delle p.f. 453 455.

1825

1844

Barbacovi don Pietro

 

1844

1859

Barbacovi Antonio

Antonio era figlio del fu Simone di Taio.

1904

Barbacovi Pietro

Barbacovi Valentino

Barbacovi Teresa

Barbacovi Luigia

Erano figli del fu Antonio Barbacovi.

 

 

455

 

Toponimo

Anno

Proprietario

Note

Mappa 1780  Mappa attuale

Ciaseta

1680

Inama Silvestro II


Sicuramente acquisito da Silvestro. Il precedente proprietario apparteneva plausibilmente alla famiglia Massenza.


SUPERFICIE 1390 mq

Detto anche Sabionare, il bosco fino ai primi anni dell'Ottocento formava un corpo unico con le p.f. 453.

Oggi la p.f. è frazionata in 455/1 e 455/2.

d.1680

1695

1699

Inama Giacomo II


Nel 1695 la proprietà risulta dal confine sud della p.f. 454.

d.1699

1726

Inama Silvestro III


Nel 1726 la proprietà risulta dal confine sud della p.f. 454.

1780

Cescati Antonio


Antonio cedeva il bosco al commerciante Lorenzo Dallago di Cles.

d.1780

Dallago Lorenzo

Il Dallago di Cles vendette il bosco ai fratelli Pietro e Giuseppe Mendini.

d.1780

1796 

Mendini Pietro

Mendini Giuseppe  

Pietro e Giuseppe erano figli del fu Francesco Mendini di Dermulo. Nel 1796 la proprietà di Giuseppe Mendini  risulta anche dal  confine nord e ovest della p.f. 456.

1798

1802

Magnani Giovanni Battista

I fratelli Mendini vendevano il bosco a Giovanni Battista Magnani di Taio.

1802

1825

Bergamo Giuseppe

Giovanni Battista Magnani vendette il bosco a Giuseppe Bergamo. Nel 1828 il bosco da confine della 456, risulterebbe ancora in mano a Giuseppe Bergamo, ma forse era già passato ai Zambiasi.

1825

Zambiasi Giuseppe

Il bosco risultava nelle disponibilità di Giuseppe Zambiasi di Taio.

1859

1870

1887

1898

Zambiasi Giacomo

Probabilmente Giacomo era il figlio di Giuseppe. Nel 1887 da confine nord della p.f. 456

1898

1904

Zambiasi Emanuele

Emanuele era figlio del fu Giacomo e si dice che il bosco gli era toccato nelle 1898 nelle divisioni con fratello Giovanni. (455/1 o 455/2)

1898

1904

Zambiasi Giovanni

Giovanni era figlio del fu Giacomo e si dice che il bosco gli era toccato nelle 1898 nelle divisioni con fratello Emanuele. (455/1 o 455/2)

1904

Gezzi Marcello

Marcello fu Guglielmo Gezzi era commerciante a Taio, ma già nel 1904  trasferito a Rovereto, comprava il bosco, (solo p.f.455/1),  il 12/5/1886.

 

 

456

 

Toponimo

Anno

Proprietario

Note

Mappa 1780  Mappa attuale

Pini

1671

1679

Massenza Luca I

Nel 1671 la proprietà di Luca è confermata da diverse citazioni confinarie.


SUPERFICIE 1470 mq


Detto anche Ciaseta.

Una volta era arativo ma già alla fine dell'Ottocento appariva imboschito.
Nel 1796 risultavano crescervi dei gelsi.

d.1679

1700

1703

 

 

 

Valemi Lucia

Lucia vedova di Luca Massenza nel 1700, da confini limitrofi, figura posseditrice.

d.1703

ca.1730

 

 

Massenza Giovanni Domenico

Giovanni Domenico era figlio di Luca e Lucia.

ca.1720

ca.1750

Massenza Luca II

Luca figlio di Giovanni Domenico Massenza di Dermulo, viveva a Rallo.

ca.1750

1770

 

 

Massenza Giuseppe

Il terreno pervenuto dal padre Luca, dopo la morte di Giuseppe di Rallo fu venduto dagli eredi a Giacomo Emer.

ca.1770

1775

 

Emer Giacomo

Nel 1775 Giacomo Emer vendette il bosco a Giovanni figlio di Bartolomeo Mendini.

1775

1780

1796

Mendini Giovanni

La proprietà risulta anche dal confine nord della p.f. 457.

1798

 

Inama Antonio

Proprietà ricavata dal confine sud della p.f. 455. Molto probabilmente si trattava degli "eredi di Antonio Inama", cioè Giovanni Mendini, perchè Antonio era morto intorno al 1794. Infatti vi si ritrova Tommaso Paoli, genero di Antonio Inama.

1798

1825

 

Paoli Tommaso

Nel 1825 Tommaso fu Tommaso Paoli di Nanno, marito di Dorotea figlia di Antonio Inama, vendeva il terreno a Bartolomeo Mendini.

1825

1828

Mendini Bartolomeo

Bartolomeo fu Bartolomeo Mendini assegnava il terreno alla moglie Giulia Demagri come bene controdotale.

1859

Mendini Battista

Battista era figlio del fu Pietro. La proprietà risulta anche dalla mappa catastale, per cui ci fu una compravendita della quale non è pervunto il documento.

1870

1887

Endrizzi Romedio

Dopo la morte di Romedio il terreno pervenne al figlio Francesco.

1887

1899

1900

 

Endrizzi Francesco

 

1900

1902

1904

Tamè Costante

Tamè Candido

Tamè Domenico

 

Il terreno pervenne ai fratelli Tamè, per aggiudicazione all'asta in danno di Francesco Endrizzi al prezzo di 40 Fiorini.

 

 

457

 

Toponimo

Anno

Proprietario

Note

Mappa 1780  Mappa attuale

Sabionare

d.1618

1649 

Massenza Leonardo 1

 

E' verosimile che la porzione di bosco 1 sia appartenuta a Leonardo, padre di Vittore.

 

 


SUPERFICIE 10000 mq

Oggi la p.f. è frazionata in 457/1 (bosco),  457/2, (in parte bosco e in parte frutteto) e 457/3, (frutteto).

Risulta evidente, oltre che dai documenti, anche dalla forma irregolare della particella, come questa sia il risultato dell'accorpamento di altre porzioni di bosco. Le porzioni più riconoscibili sono la 1 e la 2. Invece quella formata dalle porzioni 3, 4 e 5 è stata ricostruita tenendo conto dei proprietari e dei confinanti riscontrati nei documenti. La suddivisione quindi è molto verosimile.
La porzione 2 faceva parte, assieme alla p.f. 459 e alle p.f. 469, 470 e 471 del bosco posseduto alla metà del Seicento da Antonio Inama e poi transitato al genero Antonio Mendini VI.

d.1649 

1671

1686

Massenza Vittore  1

 

d.1686

1699

 

Inama Giacomo II 1


L'acquisto da parte di Giacomo è ipotetico, ma molto verosimile perchè il figlio Silvestro III è documentato comunque proprietario.

d.1699

1712

1745

Inama Silvestro III 1


Nel 1712 la proprietà di Silvestro risulta dal confine ovest della p.f. 460.

ca.1575

1613

Inama Marino III 2

Marino era figlio di Valentino I Inama.

d.1613

ca.1670

Inama Antonio 2

 

Figlio di Marino III Inama.

1671

1713

Inama Lucia 2

Mendini Antonio VI 2

Nel 1671 la proprietà degli eredi di  Antonio Inama, ovvero della figlia Lucia, risulta dal confine della p.f. 457/3. Lucia era figlia del fu Antonio Inama e moglie di Antonio VI Mendini. Quest'ultimo morirà nel 1713 mentre Lucia nel 1693.

d.1713

1737

Mendini Antonio VII 2

 

Il bosco passerà ad Antonio figlio di Antonio VI.

1737

1763

Mendini Giacomo III 2

 

Il bosco alla morte di Antonio sarà ereditato dal cugino Giacomo.

d.1763

1776

 

Mendini Giacomo Antonio III 2

 

Il bosco passò al figlio Giacomo Antonio residente a Sanzeno che nel 1776 lo vendette a Giacomo Antonio Inama.

1776

 

Inama Giacomo Antonio 2

 

 

ca.1580

1618

Massenza Simone II 3 4

Molto probabilmente il bosco era appartenuto a Simone Massenza, padre di Giacomo.

ca.1620

ca.1646

Massenza Giacomo 3 4

Giacomo Massenza era il proprietario delle porzione 3 e 4 ancora unite.

d.1646

1671

Massenza Caterina 4

Dopo la morte di Giacomo, la porzione 4 del bosco pervenne alla figlia Caterina che nel 1671 lo vendette a Silvestro Inama.

1671

1680

Inama Silvestro II 4

 

d.1680

1695

1699

Inama Giacomo II 4


 

d.1699

1712

1726

1745

Inama Silvestro III 4


 

d.1646

1671

1680

ca.1696

Massenza Lucia 3

Valemi Giovanni Domenico 3

Dopo la morte di Giacomo la porzione 4 del bosco pervenne alla figlia Lucia. Nel 1680 la proprietà di Lucia che aveva sposato Giovanni Domenico Valemi di Taio, appare anche da confini. Dopo la morte di Giovanni Domenico il bosco perverrà al figlio Silvestro.

1696

Valemi Silvestro 3

Nel 1696 Silvestro, ancora in minore età, ma sotto la tutela dello zio Lazzaro Valemi, vendette il bosco a Giacomo fu Silvestro Inama.

1696

1699

Inama Giacomo II 3

 

1700

1745

Inama Silvestro III 3

 

1687

Inama Silvestro II 5

 

 

1695

Inama Giacomo II 5

 

1700

1723

Inama Silvestro III 5

 

1745

Inama Giacomo Antonio 1 3 4  5

 

1776

1780

1782

Inama Giacomo Antonio 1 2 3 4 5

Nel 1775 da confine sud della p.f. 456.

1782

1825

ca.1848

Panizza Luigi 1 2 3 4 5

Nel 1825 dal confine sud della p.f. 456 la proprietà risulta dei fratelli Panizza.

1796

1802

 

Panizza Domenico 1 2 3 4 5

Nel 1796 la proprietà di Domenico risulta dal confine sud della p.f. 456. Nel 1802, invece dal confine della p.f. 453.

1859

1870

1880

Panizza Giovanna 1 2 3 4 5

La proprietà di Giovanna nel 1880 risulta anche dal confine ovest della p.f. 460.
Nel 1887 risulta proprietario Filippo Panizza da confine sud della p.f. 456.

1892

1896

1904

Panizza Augusto 1 2 3 4 5

Nel 1904 la località era detta  Pinigrandi.

 

 

458

 

Toponimo

Anno

Proprietario

Note

Mappa 1780  Mappa attuale

Sabionare

ca.1575

1613

Inama Marino III

Alla morte di Marino III il bosco passò al figlio Cipriano II.


SUPERFICIE 1700 mq


Detta anche Pini Grandi.

Questa particella era sicuramente parte integrante della p.f. 418, poi frazionata a metà Ottocento con il tratto nuovo della strada dei Regiai.
In precedenza la p.f. 458 e le p.f. 459, 599, 417, 418 e 419 formavano un'unica entità.

ca.1620

1675

Inama Cipriano II

Alla morte di Cipriano il bosco passò al figlio Marino IV.

1675

p.1713

Inama Marino IV

 

1713

Inama Maria

 

Maria e il marito Bartolomeo Bernardelli vendettero il bosco a Pietro Lorenzo Panizza di Taio.

1717

Panizza Pietro Lorenzo

 

ca.1730

Panizza Ferdinando

 

 

1743

Panizza Pietro Antonio

Pietro Antonio Panizza alienò il bosco a Giuseppe Maria Thun di Castel Bragher.

1743

Thun Giuseppe Maria

 

 

1780

Thun Giovanni Vigilio

 

p.1859

Thun Francesco

Nel 1859 il conte Thun vendette il bosco alle Sabionare a Domenico Inama di Taio. 

1859 

1870

 

Inama Domenico

Figlio del fu Giovanni di Taio.

1897

1904

Inama Giuseppe

Inama Ludovico

Figli del fu Domenico di Taio.

 

 

459

 

Toponimo

Anno

Proprietario

Note

Mappa 1780  Mappa attuale

Gomer

ca.1575

1613

Inama Marino III

Marino era figlio di Valentino I Inama.


SUPERFICIE 1600 mq

Agli inizi del Novecento è detto anche Pinigrandi.

Oggi la superficie è coperta da frutteto.

Il bosco formava un'entità unica assieme alle future p.f. 417, 418, 419, 458 e 599.

d.1613

ca.1670

Inama Antonio

 

Figlio di Marino III Inama.

1671

1713

Inama Lucia

Mendini Antonio VI

Nel 1671 la proprietà degli eredi di  Antonio Inama, ovvero della figlia Lucia, risulta dal confine della p.f. 457/3. Lucia era figlia del fu Antonio Inama e moglie di Antonio VI Mendini. Quest'ultimo morirà nel 1713 mentre Lucia nel 1693.

d.1713

1737

Mendini Antonio VII

 

Il bosco passerà ad Antonio figlio di Antonio VI.

1737

1763

Mendini Giacomo III

 

Il bosco alla morte di Antonio sarà ereditato dal cugino Giacomo.

1763

1771

1780

Mendini Romedio Maria

Nel 1771 Romedio Maria trasferì su questo bosco il fideicomisso che gravava su un altro bosco al Plazzec venduto a don Giovanni Chilovi.
1825
1864

Mendini Giuseppe

Non si può escludere che il bosco fosse stato in comproprietà con il fratello don Giacomo. Giuseppe, figlio di Giacomo Antonio di Taio, alla sua morte lascia eredi i tre figli Celeste, Luigi e Filippo.

1859

1875

Mendini don Giacomo

 

1864

1870

Mendini Celeste

Mendini Luigi

Mendini Filippo

Nel 1882 Luigi recede la comunione con i fratelli, per cui il bosco passa in proprietà di Celeste e Filippo.

1882

Mendini Celeste

Mendini Filippo

 

1882

1894

1904

Mendini Celeste

Nel 1894 dopo la morte del fratello Filippo il bosco sarà esclusiva proprietà di Celeste.

 

 

460 461 468

 

Toponimo

Anno

Proprietario

Note

Mappa 1780  Mappa attuale

Gomer

d.1618

1649 

Massenza Leonardo

 

Figlio di Simone, potrebbe aver posseduto il terreno prima del figlio Vittore.


SUPERFICIE 2470 mq


Il terreno nel 1880 è descritto come arativo con bosco. Infatti la p.f. 461 è bosco.
La p.f. 461 è oggi frutteto ed è frazionata in 461/1 e 461/2.


d.1649 

1671

1686

Massenza Vittore 

Probabilmente il terreno fu ereditato dopo la morte del padre Leonardo. Nel 1671 la proprietà di Vittore risulta dal confine della p.f. 457/3. Nel 1687 Lucia vedova di Vittore Massenza, cedette il terreno a Vittore Inama III che in cambio procedeva al pagamento di un debito che Lucia, in quanto erede del marito Vittore Massenza, aveva con la chiesa di Santa Maria di Taio.

1687

1690

Inama Vittore III

Da Vittore il terreno passava al figlio Ottavio.

1695

1712

Inama Ottavio

Ottavio assegna il terreno alla moglie Lucia.

1712

 

Fedrizzi Lucia

Lucia era moglie di Ottavio Inama.

ca.1750

ca.1769 

Inama Vittore V

Figlio di Ottavio 

ca.1770

1807 

 

Inama Lucia

Lucia era figlia di Vittore Inama V e moglie di Giovanni Battista Inama III. Tramite lei, il terreno transiterà al marito che morirà nel 1764.
1780
d.1807

Inama Giovanni Battista V

Nel CaTer risulta proprietario Giovanni Battista V anche se in realtà, fino al 1807 appartenne a sua madre Lucia.
1825
18
27
1833

Inama Giovanni Battista VI

Il terreno nel 1825 si dice appartenere alla "massa concorsuata" del fu Giovanni Battista Inama (V). Giovanni Battista fu Giovanni Battista Inama aveva ipotecato il terreno a favore della chiesa di Dermulo, alla quale lo cederà nel 1833 per non essere in grado di far fronte ai debiti. 
1833

Chiesa di Dermulo

1833
1834

Inama Valentino

Nel 1833 Valentino acquista dalla chiesa il terreno che si dice essere appartenuto a Battista Inama VI che infatti nel 1827 lo ipoteca a favore della chiesa per un debito.

d.1834 

1859 

1870

Inama Lorenzo
Inama Pietro

Inama Urbano

Il terreno sarà posseduto in comproprietà dai tre fratelli Inama.

1880

Inama Pietro

Nelle suddivisioni fra i fratelli il terreno pervenne a Pietro.

1891

1904

Inama Mansueta

Alla morte di Pietro il terreno pervenne alla figlia Mansueta maritata con Placido Tait di Mezzolombardo.

 

 

462 463 467

 

Toponimo

Anno

Proprietario

Note

Mappa 1780  Mappa attuale

Gomer

d.1618

1649 

Massenza Leonardo

 

Figlio di Simone, potrebbe aver posseduto il terreno prima del figlio Vittore.


SUPERFICIE 915 mq


La p.f. 462 è oggi frutteto.

* Affittuario

1671 

1686 

Massenza Vittore

 

Nel 1671 la proprietà risulta dal confine ovest della p.f. 464. 

d.1686 

Thun Francesco Agostino

 

Il conte Thun aveva acquisito il terreno da Vittore Massenza. 

d.1686 

1695

1713 

Thun Francesco Agostino

Mendini Antonio VI *

Dopo il 1686 in conte Thun concedeva il terreno in investitura perpetuale ad Antonio Mendini. 

1712

1717

1718 

Thun Pietro Vigilio

Tamè Giorgio *

Nel 1717 probabilmente a seguito della morte di Antonio Mendini e alla rinuncia da parte dei suoi eredi, Vigilio Thun investiva Giorgio Tamè del terreno per 19 anni. Nel 1712 dal confine est della p.f. 460 riusulta Vigilio di Castel Thun.

d.1718 

1767

Thun Pietro Vigilio

Tamè Vittore *

 

d.1767 

1780

1789 

1795 

Thun N.

Tamè Giovanni Maria *

Giovanni Maria nel 1798 rinunciava all'investitura. e veniva investito Giovanni fu Giobatta Inama. Il possesso del Tamè nel 1798 risulta anche dal confine ovest della p.f. 464.

1795

1805 

 

Thun Matteo

Inama Giovanni *

Non so se è Matteo Thun perchè non è citato. Giovanni assieme al genero Giuseppe Perenthaler viene investito per 19 anni del terreno. I confini citati però si riferiscono all'investitura del Tamè del 1717 per cui 1 Silvestro Inama III, 2 via  imperiale, 3 Ottavio Inama, 4 silvestro Inama III. 

1805

1822 

 

Thun Matteo

Inama Baldassarre *

Locazione temporale per 9 anni. Il precedente conduttore era Giovanni Inama fu Giobatta.
1822
1825
1834

Thun Leopoldo

Inama Silvestro *

Inama Valentino *

Dopo la morte di Baldassarre il terreno fu posseduto dai due figli Silvestro e Valentino.
d.1834
1844

Thun Leopoldo

Inama Silvestro *

Inama Lorenzo *

Dal confine est della p.f. 460 risulta che nel 1833 era proprietario Valentino Inama e subito dopo (morì nel 1834) i tre figli Lorenzo, Urbano e Pietro.
Nel 1844 Silvestro e i figli del fu Valentino Inama, ottennero l'affrancamento dal conte Leopoldo Thun.

1844

1859 

1870 

1880 

1904

Inama Giacomo

Giacomo era figlio del fu Silvestro Inama e nel 1904 si dichiarava proprietario in base al contratto di compravendita del 1844. Infatti in quell'anno i fratelli Lorenzo, Urbano e Valentino vendettero il terreno al cugino Giacomo Inama.
La proprietà di Giacomo nel 1880 risulta anche dal confine est della p.f. 460.

 

 

464

 

Toponimo

Anno

Proprietario

Note

Mappa 1780  Mappa attuale

Gomer

ca.1640

Inama Antonio 1

Massenza Giacomo 2

Massenza Luca I 3


 

 

 


SUPERFICIE 4280 mq

Alla metà del Seicento il bosco era diviso in tre porzioni di cui la 1 apparteneva ad Antonio Inama, la 2 a Giacomo Massenza e la 3 a Luca Massenza.

Alla morte di Silvestro Inama II, nel 1680, il bosco formava un'unica entità
assieme alle p.f. 465, 466, 472 e 473.

Nel 1789 i Panizza acquisirono da Giuseppe Emer di Taio, una porzione di bosco che in origine apparteneva alla p.f. 466, evidenziata con il numero 3 in detta particella.

La p.f. oggi è frutteto ed è frazionata in 464/1 e 464/2.

1671

Inama Lucia 1

Inama Marina 1

Massenza Caterina 2

Massenza Luca I 3


Nel 1671 Silvestro Inama II acquisì il bosco porzione 2 da Caterina Massenza, figlia di Giacomo.

d.1671

1680

Inama Silvestro II 1 2 3


Qualche tempo dopo Silvestro acquisirà le parti 1 e 3, rispettivamente dagli eredi di Antonio Inama e da Luca Massenza.

d.1680

1695

1699

Inama Giacomo II


 

d.1699

1700

1717

1745

Inama Silvestro III


Nel 1700 e nel 1735 la proprietà di Silvestro risulta dal confine sud della p.f. 466. Nel 1717 la proprietà risulta dal confine est della p.f. 463. Alla morte di Silvestro il prato passerà al figlio Giacomo Antonio.

d.1745

1780

1782

Inama Giacomo Antonio

 
1789

Panizza Domenico

Panizza Pietro

Nel 1789 i due fratelli Panizza acquisirono un pezzo di bosco da Giuseppe Emer di Taio.
1782
1825
ca.1848

Panizza Luigi

Luigi figlio di Domenico Panizza, fu l'erede di Giacomo Antonio Inama.

1859

1870

Panizza Giovanna

 

1892

1896

1904

Panizza Augusto

 

 

 

465

 

Toponimo

Anno

Proprietario

Note

Mappa 1780  Mappa attuale

Busa

1680

Inama Silvestro II


 


SUPERFICIE 0 mq

Alla morte di Silvestro Inama II, nel 1680, il bosco formava un'unica entità assieme alle p.f. 464, 466, 472 e 473.

La striscia di terreno fu espropriata nel 1855 per l'ampliamento della strada che portava a Sanzeno.


Oggi la p.f. non esiste più.

d.1680

1695

 

Inama Giacomo II

Inama Vittore III


 

d.1699

1700

1705

Inama Silvestro III

Inama Vittore IV


 

d.1705

Inama Silvestro III

Inama Ottavio

Inama Giovanni Giacomo I


 

d.1745

1780

1782

Inama Giacomo Antonio
Inama Giovanni Giacomo II

 
1825
ca.1848

Panizza Luigi

Mendini don Giacomo

 

1859

Concorrenza Stradale

 

1882

1904

Imperial Reggio Erario- Strada erariale

Località detta Pinigrandi

 

 

466

 

Toponimo

Anno

Proprietario

Note

Mappa 1780  Mappa attuale

Busa

ca.1650

1681

Inama Silvestro II  1 2 3

 

 

 

 

 

 

 


SUPERFICIE 1760 mq


Alla morte di Silvestro Inama II, nel 1680, il bosco formava un'unica entità assieme alle p.f. 464, 465, 472 e 473.

Il prato era detto anche alla Pozzata e nel Novecento anche Pinigrandi.


* Affittuario

Ai padri Gesuiti si doveva corrispondere annualmente 3 stari di frumento, 3 stari di segale, e uno staro di avena. Il tutto si doveva consegnare a Dermulo ossia in Segno.

1681

1690

Inama Vittore III 1 2 3

 
1695
1700
1704

Inama Vittore IV 1 2 3

Il terreno era stato assegnato al chierico Vittore IV per costituire il suo patrimonio. Dopo la morte di Vittore IV il terreno fu diviso fra i suoi fratelli Giovanni Giacomo I e Ottavio.
1712

Inama Giovanni Giacomo I 1

Inama Ottavio 2 3

 
1750
1755

Padri Gesuiti di Trento 1

Inama Giovanni Giacomo II *

Nel 1750 la proprietà risulta dal confine sud della p.f. 472.
1755
1766
1780
1782
1788

Padri Gesuiti di Trento 1

Inama Giacomo *

Nel 1755 Giovanni Giacomo Inama vendette l'utile dominio del terreno a Giacomo fu Ottavio Inama. Nel 1766 sia il proprietario che il possessore risultano anche dal confine sud della p.f. 472.
d.1788

Padri Gesuiti di Trento 1

Inama Giuseppe *

Inama Giacomo *

Inama Giovanni Battista *

Da Giacomo il terreno passerà ai figli.
d.1810
1816

Padri Gesuiti di Trento 1

Inama Giacomo *

 
1816

Seminario vescovile di Trento 1

Inama Giacomo *

Nel 1816 si trova notizia che il terreno era passato in proprietà al Seminario vescovile e l'utile dominio, al quale Giacomo Inama aveva rinunciato, passò a Giacomo fu Romedio Maria Mendini di Taio.
d.1816
1824

Seminario vescovile di Trento 1

Mendini Giacomo *

Giacomo Mendini nel 1824 assegnò il prato al figlio don Giacomo.
d.1824
1825
1859

Seminario vescovile di Trento 1

Mendini don Giacomo *

Le porzioni 1 e 2 si unificarono con don Giacomo Mendini e i padroni furono indennizzati tramite la legge dello svincolamento della gleba.
1755
1768
1770
1772

Massenza Domenico 2

 
1772
1775

Chiesa di Santa Maria 2

Taio
1775
1780

Chiesa di Santa Maria 2

Valemi Nicolò *

Nel 1775 la chiesa di Santa Maria investiva del terreno Nicolò Valemi di Taio.
1788
1789
1798

Chiesa di Santa Maria 2

Mendini Romedio Maria *

Dal 1789 risulta livellario della chiesa di Santa Maria, Romedio Maria Mendini.
d.1798
1824

Chiesa di Santa Maria 2

Mendini Giacomo *

 
d.1824
1825
1859

Chiesa di Santa Maria 2

Mendini don Giacomo *

Le porzioni 1 e 2 si unificarono con don Giacomo Mendini e i padroni furono indennizzati tramite la legge dello svincolamento della gleba.
1859
1872

 Mendini don Giacomo 1 2

Nel 1872 don Giacomo vendette il prato a Lorenzo fu Lorenzo Eccher.
1872
1880
1881

 Eccher Lorenzo 1 2

Nel 1880 la proprietà risulta dal confine sud della p.f. 472. Nel 1881 Lorenzo vendette il prato al fratello Andrea.

1881

1904

Eccher Andrea 1 2

 
1735

Cristoforetti Francesco eredi 3

Nel 1735 Ottavio Inama trasferì questa porzione, occupata dal bosco, agli eredi di Francesco Cristoforetti di Taio.
1766
1775

Cristoforetti Francesco 3

Figlio del fu Francesco Cristoforetti di Taio. In un anno imprecisato dopo il 1775 (già nel 1782?) il bosco passò in proprietà a Giuseppe Emer.
1782
p.1789


Emer Giuseppe 3

Nel 1789 Giuseppe Emer di Taio per saldare un debito cedeva il bosco ai fratelli Panizza.
1789


Panizza Domenico 3

Panizza Pietro 3

Con l'acquisizione i Panizza unificarono questa parte con quella già in loro possesso a sud. Il risultato finale dell'unificazione è rappresentato dalla particella n. 464.
1782
1825
ca.1848

Panizza Luigi 3

 

1859

1870

Panizza Giovanna 3

 

1892

1896

1904

Panizza Augusto 3

 

 

 

469 470 471

 

Toponimo

Anno

Proprietario

Note

Mappa 1780  Mappa attuale

Busa

ca.1630

1668

Mendini Giacomo I

Forse il terreno apparteneva a Giacomo Mendini I padre dei due fratelli Giacomo II e Antonio VI, risultanti proprietari del bosco sul finire  del Seicento.


SUPERFICIE 240 mq

SUPERFICIE 128 mq

SUPERFICIE 1320 mq



Detta anche  Gomer e in passato Pozzata.

* Affittuario

d.1668

1695

1700

 

Mendini Giacomo II

Mendini Antonio VI

Nel 1695 e nel 1700 la proprietà di Giacomo risulta dal confine ovest della p.f. 466. Nel 1695 la proprietà di Antonio risulta dal confine est di una porzione della p.f. 457.

1750

1755

1763

 

Mendini Giacomo III

Nel 1750 e nel 1755 la proprietà risulta dal confine ovest della p.f. 466. Nel 1755 si specifica che era bosco. Gli eredi di Giacomo III, ossia Romedio Maria Mendini o suo fratello Giacomo Antonio III di Sanzeno, permutarono con Giacomo Antonio Inama il bosco.

d.1763

1766

1770

1772

1775

1782

 

Inama Giacomo Antonio

Inama Vittore V *

Inama Silvestro VI *

E' molto probabile che Giacomo Antonio avesse dato da subito il bosco in locazione perpetuale ai fratelli Vittore e Silvestro Inama, figli del fu Ottavio. Della locazione si trova notizia in almeno tre occasioni tramite la citazione dei confinanti di una parte di prato della p.f. 466. Nel 1770 (in questo anno in verità è nominata Lucia Inama che era figlia di Vittore V) e nel 1772 e 1775 risulta confinare  e Silvestro figlio del fu Ottavio. Giacomo Antonio Inama nel 1782 vendette il bosco a Giacomo fu Ottavio Inama.

1782

1783

1788

 

Inama Giacomo

Alla morte di Giacomo il bosco nelle divisioni fra i fratello tocco a Giuseppe.

1792

1797

1810

 

Inama Giuseppe

 

d.1810

1825

Inama Giacomo

Giacomo era figlio di Giuseppe.

1825

1835

Inama Giacomo

Inama Giovanni

Giacomo e Giovanni figli di Giacomo possiedono il prato in comunione fino al 1835. Dopo quell'anno il prato viene diviso in due porzioni, quella a monte toccaherà a Giacomo, mentre quella a valle a Giovanni.

d.1835

1867

1880

1889

Inama Giacomo

Giacomo figlio del fu Giacomo Inama, acquisirà la porzione del fratello Giovanni divenendo l'unico proprietario del prato. Nel 1880 la proprietà risulta dal confine nord della p.f. 460 (468) e anche al confine ovest della p.f. 466.

1889

1904

Inama Arcangelo

Dopo la morte di Giacomo il prato sarà assegnato al figlio Arcangelo.

 

472

 

Toponimo

Anno

Proprietario

Note

Mappa 1780  Mappa attuale

Busa

1680

Inama Silvestro II


 


SUPERFICIE 1120 mq


Alla morte di Silvestro Inama II, nel 1680, il bosco formava un'unica entità assieme alle p.f. 464, 465, 466, e 473.

Il prato era detto anche alla Pozzata.

Fino al 1854 il prato formava un'entità unica con la p.f. 473.

* Affittuario

Nel 1766 il canone assieme alla p.f. 473 era di troni 11 di denaro, due Stari di frumento, uno Staro di segale e uno Staro di legume.

d.1680

1695

1699

Inama Giacomo II


Nel 1695 la proprietà di Giacomo risulta dal confine nord della p.f. 466. Alla morte di Giacomo il prato transiterà al figlio Silvestro.

d.1699

1700

1745

Inama Silvestro III


Nel 1700 la proprietà di Silvestro risulta dal confine nord della p.f. 466. Alla morte di Silvestro il prato passerà al figlio Giacomo Antonio.

d.1745

1750

1752

Inama Giacomo Antonio

Antonio Mendini *


Nel 1750 Giacomo Antonio investiva perpetuamente Antonio figlio di Pietro Antonio Mendini. Antonio morirà nel 1752 e probabilmente proseguirono nella locazione i suoi eredi fino al 1766.

1755

1766

1780

1781

Inama Giacomo Antonio

Francesco Mendini *


Nel 1755 la proprietà risulta anche dal confine nord della p.f. 466. Nel 1766 Giacomo Antonio investiva perpetuamente Antonio figlio del fu Pietro Antonio Mendini.

1781

Inama Giacomo Antonio

Mendini Pietro *

Probabilmente Pietro pagò la somma di affrancazione e divenne proprietario a tutti gli effetti.
d.1781
1823
1825
1836
Mendini Pietro Pietro abitava a Taio.

d.1836

1854

 

Mendini Battista

Mendini Francesco

Dopo la morte di Pietro il prato passò ai figli Battista e Francesco. Nel 1854 nelle divisioni con il fratello, rimase proprietario del prato solo Battista.

d.1854

1859

1870

1880

Mendini Battista

Nel 1880 Battista vendette il prato a Francesco figlio di Giacomo Inama.

1880

1881
1904

 

Inama Francesco Francesco era figlio di Giacomo. Nel 1881 la proprietà risulta anche al confine nord della p.f. 466.

 

 

473

 

Toponimo

Anno

Proprietario

Note

Mappa 1780  Mappa attuale

Busa

1680

Inama Silvestro II


 


SUPERFICIE 1160 mq



Alla morte di Silvestro Inama II, nel 1680, il bosco formava un'unica entità assieme alle p.f. 464, 465, 466, e 472.

Il prato era detto anche alla Pozzata.

Fino al 1854 il prato formava un'entità unica con la p.f. 472.


* Affittuario

Nel 1766 il canone assieme alla p.f. 472 era di troni 11 di denaro, due Stari di frumento, uno Staro di segale e uno Staro di legume.

d.1680

1695

1699

Inama Giacomo II


Nel 1695 la proprietà di Giacomo risulta dal confine nord della p.f. 466. Alla morte di Giacomo il prato transiterà al figlio Silvestro.

d.1699

1700

1745

Inama Silvestro III


Nel 1700 la proprietà di Silvestro risulta dal confine nord della p.f. 466. Alla morte di Silvestro il prato passerà al figlio Giacomo Antonio.

d.1745

1750

1752

Inama Giacomo Antonio

Antonio Mendini *


Nel 1750 Giacomo Antonio investiva perpetuamente Antonio figlio di Pietro Antonio Mendini. Antonio morirà nel 1752 e probabilmente proseguirono nella locazione i suoi eredi fino al 1766.

1766

1780

1781

Inama Giacomo Antonio

Francesco Mendini *


Nel 1766 Giacomo Antonio investiva perpetuamente Antonio figlio del fu Pietro Antonio Mendini.

1781

1823
1825
1836

Inama Giacomo Antonio

Mendini Pietro *

Probabilmente Pietro pagò la somma di affrancazione e divenne proprietario a tutti gli effetti.
d.1836
1854
Mendini Francesco
Mendini Battista
Dopo la morte di Pietro il prato passò ai figli Battista e Francesco. Nel 1854 nelle divisioni con il fratello, rimase proprietario del prato solo Francesco. Nello stesso anno Francesco morì e il prato passò alla figlia Barbara che aveva sposato Giacomo Inama figlio di Silvestro.

1854

1855

1880

 

Mendini Barbara

Inama Giacomo

Nel 1854 la parte che fu di Francesco, fu ulteriormente divisa fra le figlie Barbara (a nord) e Caterina (a sud). Nel 1855 però, la porzione di Caterina fu acquistata da Barbara e da suo marito Giacomo Inama. Nel 1880 la proprietà di Barbara è documentata anche dal confine nord della p.f. 472.

1899

1903

Inama Rosa

Inama Giacomo

Nel 1903 il prato appartiene a Giacomo e alla figlia Rosa e si dice provenire dall'aggiudicazione in morte di Barbara.

 

 

474 475 476

 

Toponimo

Anno

Proprietario

Note

Mappa 1780  Mappa attuale

Ciaseta

1695

1723

Comune di Dermulo

Nel 1695 e nel 1723 la proprietà comunale è documentata dal confine sud delle p.f. 482, 483 e 485.


SUPERFICIE 5560 mq

La misura della superficie comprende le p.f. 474, 475, 476 e 477.

Il prato era detto anche alla Pozzata (Pozzata di Sotto)

La p.f. 474 ha conglobato la p.f. 477.

1750

1766

Comune di Dermulo

Nel 1750 e nel 1766 la proprietà comunale è documentata dal confine nord della p.f. 473.

1778

1780

1784

Mendini Giovanni

Giovanni Mendini nel 1778 acquisiva dalla comunità di Dermulo il prato alla Pozzata per l'importo (assieme al prato della Pozzata di sopra) di 500 Ragnesi. Dell'importo di 500 Ragnesi, 300 furono versati ai fratelli don Gaspare e Antonio Chilovi di Taio che gli avevano prestati alla comunità, assicurandoli su tali prati e 200 furono pagati al comune. La comunità però si era accordata sull'eventuale loro restituzione dopo i sei anni dalla vendita, ciò che realmente avvenne.
1825 Comune di Dermulo

 

1859

Comune di Dermulo


 

1870

Comune di Dermulo

 

 

 

477 478 479

 

Toponimo

Anno

Proprietario

Note

Mappa 1780  Mappa attuale

Ciaseta

1695

1723

Comune di Dermulo

Nel 1695 e nel 1723 la proprietà comunale è documentata dal confine sud delle p.f. 482, 483 e 485.


SUPERFICIE 1660 mq

La misura della superficie corrisponde solo all'attuale  p.f. 478.

La p.f. 477 è stata conglobata dalla p.f. 474, mentre la 479 è stata conglobata dalla 478.
     

1780

Comune di Dermulo

 
1825 Comune di Dermulo  

1859

Comune di Dermulo

 

1870

Comune di Dermulo

 

 

 

480 481

 

Toponimo

Anno

Proprietario

Note

Mappa 1780  Mappa attuale

Ciaseta

1859

Inama Lorenzo

 


SUPERFICIE 0 mq

Le due p.f. non esistono più. Inoltre anche la proprietà di Lorenzo Inama nel 1859 è alquanto strana
     
     

 

 

482 483

 

Toponimo

Anno

Proprietario

Note

Mappa 1780  Mappa attuale

Ciaseta

ca.1650

1681

Inama Silvestro II

Nelle divisioni fra i fratelli figli di Silvestro, il terreno pervenne al figlio Vittore III.


SUPERFICIE 650 mq


La p.f. 482 è stata assorbita dalla p.f. 483.

1681

1690

Inama Vittore III

Nelle divisioni fra i fratelli figli di Vittore III, il terreno pervenne al figlio Giovanni Giacomo I.
1695
1723
1731

Inama Giovanni Giacomo I

Giovanni Giacomo I era figlio del fu Vittore. Nel 1723 risulta proprietario del terreno.

1739

1751

1771

Inama Giovanni Giacomo II

 

1780

1808

Inama Giovanni Francesco

 
1808
1825
Inama Giovanni L'arativo fu assegnata da Giovanni Francesco al figlio Giovanni nel 1808.

1859

1870

p.1887

 

Inama Domenico

Domenico era figlio del fu Giovanni Inama di Taio.

1887

1890

1904

Inama Felice

Inama Augusto

Felice e Augusto figli di Baldassarre, nel 1887 acquistano il terreno da Domenico Inama per 245 Fiorini.

ca.1950

Zanon Domenico

 

 

 

484

 

Toponimo

Anno

Proprietario

Note

Mappa 1780  Mappa attuale

Ciaseta

ca.1650

1681

Inama Silvestro II

Nelle divisioni fra i fratelli figli di Silvestro, il terreno pervenne al figlio Vittore III.


SUPERFICIE 1575 mq


Assieme alla particella n. 485 formava un solo prato in possesso di Giovanni Francesco Inama della superficie totale di 4,5 Stari ovvero poco più di 2000 mq.

1681

1690

Inama Vittore III

Nelle divisioni fra i fratelli figli di Vittore III, il terreno pervenne al figlio Giovanni Giacomo I.
1695
1723
1731

Inama Giovanni Giacomo I

Giovanni Giacomo I era figlio del fu Vittore. Nel 1723 risulta proprietario del terreno.

1739

1751

1771

Inama Giovanni Giacomo II

Nel 1751 ricavato dai confini del terreno alla Tonda. Nel 1771 assieme alla p.f. 485 fu oggetto di assicurazione di un capitale.

1780

1808

Inama Giovanni Francesco

 
1808
1825
1835
1848
Inama Giovanni La porzione di prato fu assegnata da Giovanni Francesco al figlio Giovanni nel 1808. Giovanni era morto prima del 1848. Nel 1835 la proprietà risulta anche dal confine est della p.f. 486.

1859

1870

1871

p.1887

 

Inama Domenico

Domenico era figlio del fu Giovanni Inama di Taio.

1887

1890

1904

Inama Felice

Inama Augusto

Felice e Augusto figli di Baldassarre, nel 1887 acquistano il terreno da Domenico Inama per 245 Fiorini.

ca.1950

Zanon Domenico

 

 

 

485

 

Toponimo

Anno

Proprietario

Note

Mappa 1780  Mappa attuale

Ciaseta

ca.1650

1681

Inama Silvestro II

Nelle divisioni fra i fratelli figli di Silvestro, il terreno pervenne al figlio Vittore III.


SUPERFICIE 780 mq


Assieme alla particella n. 484 formava un solo prato in possesso di Giovanni Francesco Inama della superficie totale di 4,5 Stari, ovvero poco più di 2000 mq. (misura odierna 2350 mq)


Nel 1861 Giovanni Inama vendeva la sua parte di prato che era la porzione nord, a Domenico Inama di Taio. La porzione è ben delimitata dai confini, ma, rimane il dubbio se la p.f. 485, come appare nella mappa qui a fianco, sia già stata epurata della parte di Giovanni oppure no. Io credo che avrebbe più senso che la parte venduta da Giovanni a Domenico, sia stata una porzione della p.f. 484.

1681

1690

Inama Vittore III

Nelle divisioni fra i fratelli figli di Vittore III, il terreno pervenne al figlio Giovanni Giacomo I.
1695
1723
1731

Inama Giovanni Giacomo I

Giovanni Giacomo I era figlio del fu Vittore. Nel 1723 risulta proprietario del terreno.

1739

1751

1771

Inama Giovanni Giacomo II

Nel 1751 la proprietà risulta dai confini del terreno alla Tonda.
Nel 1771 assieme alla p.f. 484 fu oggetto di assicurazione di un capitale.

1780

1808

Inama Giovanni Francesco

Giovanni Francesco era figlio di Giovanni Giacomo.
1808
1825
1835
1848
Inama Pietro La porzione di prato fu assegnata da Giovanni Francesco al figlio Pietro nel 1808. Per eredità passò al fratello Antonio e poi da questo ai figli Giuseppe e Giovanni. Nel 1835 la proprietà risulta anche dal confine est della p.f. 486.

1848

1864

Inama Antonio

Il prato viene ereditato dal fratello Antonio.

1859

1864

Inama Giuseppe

Inama Giovanni

Giuseppe e Giovanni sono figli di Antonio fu Giovanni Francesco.

1861

Inama Domenico di Taio

Solo la porzione verso nord.

1864

1870

1871

1904

Inama Giuseppe

Il prato fu assegnato a Giuseppe dal padre Antonio nel 1864.
1907 Inama Ferdinando
Inama Modesto
Inama Romedio
Inama Angelo
Inama Candido

I cinque figli del fu Giuseppe ne vennero in possesso per aggiudicazione ereditaria.

d.1907
1931
Inama Candido Il terreno poi passò a Candido e dopo la sua morte ai figli Remo e Fiorina.

1951

 

Inama Remo

Inama Fiorina

 

 

 

486

 

Toponimo

Anno

Proprietario

Note

Mappa 1780  Mappa attuale

Tonda

ca.1650

1681

Inama Silvestro II

Nelle divisioni fra i figli di Silvestro, il terreno pervenne al figlio Giacomo II.


SUPERFICIE 762 mq

Località detta anche Ciaseta.
Nel 1871 il terreno è descritto come arativo con gelsi.

Questa particella assieme alla vicina n. 487 formava un unico terreno di cui era proprietario Silvestro Inama II.


* Affittuario

1681

1695

1699

Inama Giacomo II

Nel 1695 la proprietà è stata desunta dal confine ovest delle p.f. 484 e 485. Dopo la morte di Giacomo il terreno pervenne al figlio Silvestro III.

d.1699

1723

1726

1734

Inama Silvestro III
Inama Ottavio *

Nel 1723 la proprietà risulta dal confine ovest delle p.f. 484 e 485. Silvestro doveva dare 150 Ragnesi a Domenica Cavosi per cui le assegnava due capitali che dovevano pagargli gli eredi di Luca Massenza assicurati su questo terreno alla Tonda. Probabilmente gli eredi Massenza non pagarono, per cui il terreno pervenne assieme ad un'altro alle Spinate a Domenica Cavosi. Già nel 1726 dal confine della futura p.f. 454 risultava il locatore Ottavio Inama.

1739

1745

Cavosi Domenica

Inama Ottavio *

Domenica era di Sfruz. Da confini delle p.f.484 e 485.

p.1751

Bombarda Giuseppe Tommaso

 

Nel 1751 Giuseppe Tommaso Bombarda locava perpetuamente il terreno a Giacomo Inama.

1751

1771

1780

1788

Bombarda Giuseppe Tommaso

Inama Giacomo *

 

Giacomo era figlio del fu Ottavio Inama.
Dopo la morte di Giacomo il terreno pervenne ai figli Giuseppe, Giovanni Battista e Giacomo.

1792

1810

Panizza Domenico

Panizza Pietro

Inama Giuseppe *

Nel 1792 si dice che il terreno era livello dei fratelli Panizza. Nelle divisioni fra i fratelli Inama, il terreno pervenne a Giuseppe.
d.1810
1825
Panizza Domenico
Panizza Pietro

Inama Giacomo *
Dopo la morte di Giuseppe il terreno pervenne al figlio Giacomo.

1835

1848

1859

1867

Panizza Domenico

Panizza Pietro

Inama Giacomo  *

Nelle divisioni fra i fratelli Giovanni e Giacomo, figli del fu Giacomo, il terreno pervenne a Giacomo. Nel 1835 era ancora livello Panizza. Il terreno fu venduto a Felice Eccher intorno al 1867.

1868

1871

1882

Eccher Felice

Nel 1868 il terreno risulta in mano di Felice che lo poneva come garanzia per l'acquisto dal comune di un terreno a Somager. Felice morì nel 1882 e il terreno pervenne ai suoi figli.

1902

1904

Eccher Enrico

Si dice nel 1902 ci fu il decreto divisionale. (Credo fra i due fratelli Enrico e Francesco).

1945

Eccher Enrico eredi

Il terreno negli anni Ottanta del Novecento era ancora in mano agli eredi di Enrico.

 

 

487

 

Toponimo

Anno

Proprietario

Note

Mappa 1780  Mappa attuale

Tonda

ca.1650

1681

Inama Silvestro II

Nelle divisioni fra i fratelli figli di Silvestro, il terreno pervenne al figlio Giacomo II.