ELENCO DEI DOCUMENTI RIGUARDANTI LE FAMIGLIE MENDINI

  

ANNO

 

CONTENUTO

FONTE

1340

E’ citato un Nascimbene figlio del fu Raimondino di Dermulo.

 

Arch.Castel Bragher

1357

Compare come testimone in una locazione, Odorico fu Nascimbene.

 

Arch.Castel Bragher

1377

Nicolò fu Nascimbene vende a Simone fq Pietro Thun una terra al Pozo, conf. con eredi Ser Federico di Tassullo e Sicherio Dina.

 

Arch.Castel Bragher

1380

Varimberto fu Federico di Castro Tono da in locazione a Odoricus q. Nascimbeni dictus Tanzo di 3 terre a Dermulo la prima nel luogo detto a San Giacomo conf. Via Comune, Signori di Castel Valer , Dominus Pietro di Tono, Via comunis , Seconda in loco AllaBuxa conf. Sinchelinum? Notaio di Tassullo, Nicolò detto Foza di Armullo, via Comunis Terza in loco alla Croxe conf. Eredi di ? di Mollaro, Federico di Armullo, via comune e Lanzomi.  1380

 

Arch.Castel Bragher

1438

Compare come testimone Gregorio fu Raimondino di Dermulo.

 

Arch. Thun

Litomerice (CZ

1439

E’ citato un Nicolò fu Raimondino come confinante di un terreno a Taio.

 

Arch.Castel Bragher

1446

Un documento viene redatto nella casa di Nicolò fu Raimondino di Dermulo abitante a Taio.

 

Arch. Thun

Litomerice (CZ)

1446

In un documento rogato a Taio compaiono testimoni i fratelli Gregorio e Nascimbene fu Raimondino.

 

B.C.T. Archivio Desiderio Reich  Serie G.2.5. fasc. 19.

 

1450

Compare come testimone in un documento, Gregorio fu Raimondino di Dermulo.

 

Arch.Castel Bragher

1513

Nicolò fu Mendino fu Gregorio di Dermulo costituisce un censo di 13 Marche a favore di Giovanni fu Martino da Svello? Diocesi di Como assicurato su un fondo arativo e vignato a Dermulo in località Cros. Confinante a detto terreno c’era il fratello Giovanni.

 

Arch. Decanale di Cles.

1553

Romedio fu Giovanni Mendini affitta una parte di casa confinante con Corradino Corradini a Romedio Barbacovi. (La casa si dice una volta abitata dai Mendini). Affitta pure una arativa e streglina a Liscai. Si nomina anche Salvatore fu Vittore Inama.

 

A.S.T. Notaio

G. Gottardi

Busta I.Quad.4

1553

Sono citati come testimoni Salvatore fu Vittore Inama e Andrea fu Tomaso Mendini.

A.S.T. Notaio

G. Gottardi

Busta I.Quad.4

 

1553

Rigollo Mendini è curatore di Pietro fu Simone Pret Si parla del terreno al Rizagno e sono citati anche Matteo e Giacomo figli adulti del fu Simone Pret.

 

A.S.T. Notaio

G. Gottardi

Busta I.Quad.4

1554

Romedio Mendini è curatore di Marina figlia del defunto suo fratello Mendino fu Giovanni Mendini

A.S.T. Notaio

G. Gottardi

Busta I.Quad.5

 

1554

Invetario di Marina erede di Mendino Mendini abitante a Smarano. Sono citati de terreni, uno al Campotondo ed uno al Bertus.

 

A.S.T. Notaio

G. Gottardi

Busta I.Quad.5

1561

Compare come testimone Romedio Mendini di Dermulo.

 

B.C.T. Archivio Desiderio Reich  Serie G.2.5. fasc. 19.

 

1571

Fabiano Massenza curatore degli eredi di Giovanni Mendini vende un prato sito in Platium a cui confinano Matteo Pret, Antonio fu Giacomo Mendini e Romedio Barbacovi a Floriano Inama di Fondo.

 

A.S.T. Notaio

G. Gottardi

Busta II.

Quad.13

 

1573

In un documento è citato Antonio fu Giacomo Mendini.

 

Archivio Sandri

1574

Si parla del matrimonio fra Antonio fu Giovanni Mendini e Maddalena fu Rocco de Redis di Tassullo. Si nominano anche Lucia madre di Maddalena e gli eredi di Rigollo Mendini.

 

A.S.T. Notaio

G. Gottardi

Busta II.

Quad.14

1577

Anna figlia del fu Giorgio Mendini alla presenza di suo marito Leonardo ed al suo attinente Antonio Mendini, vende a Giovanni Cristiano de Bertis di Tassullo una terra al Bertus. Sono presenti Matteo Pret, Fabiano Massenza e Giovanni Inama.

 

A.S.T. Notaio

G. Gottardi

Busta II.

Quad.17

1602

Documento in latino redatto a Dermulo nella sala della casa di Antonio Mendini, presenti come testimoni Cipriano figlio del fu Concio Massenza e Pietro figlio di Leonardo Endrizzi di Don, per una questione fra Antonio fu Giovanni Mendini e Antonio (Vittore?) Francisci fu Antonio di ......

 

A.P.T. Notaio

Ferd.Barbacovi

di Dermulo

1625

Francesca Margherita Lodron vedova di Carlo Barone di Spaur e Valer rinnova l’investitura di una casa ed alcuni terreni a Dermulo ad Antonio fu Giovanni Mendini. Il precedente contratto era stato rogato nel 1600.

 

A.S.T. Notaio

Ant. Guarienti

Busta I.

1630

Nicolò Bot di Malgolo vende per libero allodio ad Andrea Mendini di Borzio agente per l’Illustrissimo Bonifacio Betta della torre di Malgolo un prato a Malgolo Sotto Plan per ragnesi 23.

 

B.C.T. Archivio Desiderio Reich  Serie G.2.5. fasc. 16.

1646

Il fratelli Matteo e Antonio Mendini f. del fu Giovanni sono “affitalini” di Giobatta Panizza a Taio.

A.S.T. Notaio

Udl.Barbacovi

Busta I.

 

1646

Antonio fu Antonio Mendini vende ad un certo Panizza un campo a Cambiel, fra i confinanti ci sono Antonio fu Giovanni Mendini, Giacomo Mendini fratello del venditore. Vende anche un campo alle Doi vie confinante con Lucia moglie di Giovanni Giacomo Mendini ed un terreno a Cavauden.

 

A.S.T. Notaio

Udl.Barbacovi

Busta I.

 

1646

Matteo Mendini vende a Gio.Batta Panizza il Broilo sotto alla Casa confinante con Floriano Inama, un terreno a Roncho, uno alle Latte confinante con il fratello Antonio Mendini e uno a Cavauden confinante con lo zio Antonio Mendini.

 

A.S.T. Notaio

Udl.Barbacovi

Busta I.

 

1646

Antonio fu Giovanni Mendini permuta con Paolo Bevilacqua un suo revolto ed una canipa nella casa vecchia dei Mendini con un revolto e stalla nell’altra casa Mendini.

 

A.S.T. Notaio

Udl.Barbacovi

Busta I.

 

1646

Sono nominati Matteo Mendini fq. di Giovanni e certo Paolo Bevilacqua di Termenago e la casa vecchia delli Mendini. Nel documento compare anche Giacomo Mendini zio di Matteo.

 

A.S.T. Notaio

Udl.Barbacovi

Busta I.

 

1646

Sono nominati Antonio fu Antonio Mendini e la moglie Maria figlia di Pietro Gallo di Segno, abitanti nella casa delli Mendini sopra la via.

 

A.S.T. Notaio

Udl.Barbacovi

Busta I.

 

1661

Sono nominati i nobili Giacomo e Antonio Mendini, Silvestro Inama, e molti altri vicini di Dermulo.

 

A.P.T. Notaio

Udl.Barbacovi

 

1664

Paolo fu Nicolò Bevilacqua vende a Pietro fu Stefano Panizza un revolto terreno nella casa degli eredi di Antonio fu Giovanni Mendini, confinante con questi e con gli eredi di Matteo Mendini. Tale revolto era venuto in possesso del Bevilacqua tramite una permuta avvenuta nel 1646 con il cognato Antonio Mendini.

 

A.S.T. Notaio

Udl.Barbacovi

Busta I.

 

1664

Giacomo Mendini acquista da Simone fu Simone Cordini e da Margherita vedova di Ercole Cordini di Taio, un bosco alle Sort.

 

A.S.T. Notaio

Udl.Barbacovi

Busta I.

 

1672

I fratelli nobili Mendini hanno tagliato alcune piante di pino al Rizagn, però sul territorio di Taio. Ne è seguito quindi un contenzioso.

 

A.S.T. Notaio

Ant.Barbacovi

Busta I

 

1674

In un documento si menziona Elisabetta Stringari moglie di Nicolò Mendini.

A.S.T. Notaio

Ant.Barbacovi

Busta I

 

1676

Maddalena figlia del fu Giacomo Mendini sposa Filippo Cavos.

A.S.T. Notaio

Ant.Barbacovi

Busta I

 

1678

I fratelli Antonio e Giacomo Mendini comperano da Francesco Rizzardi di Coredo un prato alli Vicenzi confinante a mattina e meridione con Silvestro Inama, a sera i compratori e a settentrione il rivo.

 

A.S.T. Notaio

Giov. Matteo

Widmann Sen.

Busta II

 

1681

I fratelli Antonio e Giacomo figli di Giacomo Mendini, comperano da Concio fu Cipriano Massenza un arativa e vignata alle Grente.

A.S.T. Notaio

Udl.Barbacovi

Busta II.

 

1683

Pietro e Simone Mendini figli del fu Antonio abitanti nel bresciano, vendono al nobile Antonio Mendini una parte di casa incorporata a quella di Nicolò Mendini

 

A.S.T. Notaio

Ant.Barbacovi

Busta II

 

1687

Assistono al testamento di Lucia vedova Massenza, Antonio e Giacomo Antonio, Antonio padre e Antonio figlio e Nicolò tutti Mendini.

 

A.S.T. Notaio

Ant.Barbacovi

Busta II

 

1687

Antonio figlio del fu Giacomo Mendini compera da Baldassare e Nicolò fu Giovanni Cordini di Taio e Simone fu Baldassare Cordini di Dermulo un arativa e vignata a Campolongo.

 

A.S.T. Notaio

Udl.Barbacovi

Busta III.

 

1688

Antonio Mendini prende in locazione temporanea un fondo alla Croce lasciato alla chiesa da Bartolomeo Inama. Tale fondo sarà tenuto dal Mendini sicuramente fino al 1699 come si deduce dalle varie proroghe di contratto che andavano dai due ai tre anni.

 

A.P.T.

Don Francesco Cordini.

1689

Antonio Mendini compera da Carlo Conz di Taio un bosco alle Sorti per la somma di ragnesi 44. Compare testimone anche Nicolò Mendini.

 

A.S.T. Notaio

Giov. Matteo

Widmann Sen.

Busta III

 

1690

Antonio e Giacomo figli del fu Giacomo Mendini comperano da Matteo Bertolasi fabbro ferraio di Cles, quale donatario di Stefano Carlo Cordini di Dermulo, la casa del Mag.Dom. Baldassare Cordini detta la casa delli Cordini.

 

A.S.T. Notaio

Udl.Barbacovi

Busta III.

 

1690

Nicolo Mendini vende a Giacomo Mendini il prato alla Chiesura.

A.S.T. Notaio

Udl.Barbacovi

Busta III.

 

1691

Antonio Mendini è sindaco della chiesa di S. Giustina e conclude un contratto con Gio.Batta Baraci di Trento per la costruzione di un calice da parte del figlio di Baraci, Andrea orefice a Trento. Il contratto è stipulato nel “cortivo dell’abitazione del Nob. Giacomo Mendini e alla presenza del Nob. Nicolò Mendini”.

 

A.P.T. Notaio

Baldassare Bergamo di

Taio

1693

Antonio fu Giacomo Mendini compera da Pietro fu Giovanni Antonio Panizza la casa dei Mendini che Pietro Panizza zio del suddetto Pietro aveva acquisito da Maria vedova di Antonio fu Antonio Mendini. L’acquirente cede in cambio una parte di casa Cordini avuta da Matteo Bertolasi nel 1684.

 

A.S.T. Notaio

Udl.Barbacovi

Busta III.

 

1693

Antonio fu Giacomo Mendini vende a Michele Inama una parte di casa acquisita dagli eredi di Vittore Massenza.

A.S.T. Notaio

Udl.Barbacovi

Busta III.

 

1693

Si stipula il contratto per la costruzione di in altare per la chiesa di Dermulo, “nella stua della casa del Nob. Antonio Mendini, alla presenza delli Nobb. Nicolò, Giacomo Antonio e Antonio Mendini”.

 

A.P.T. Notaio

Odorico Barbacovi di Taio

A.S.T.

 

1695

Antonio fu Giacomo Mendini aveva comperato nel 1689 una streglina a Runch da Tomaso fu Fabiano Massenza. Si nominano anche Antonio e Giacomo Antonio figli di Antonio Mendini e la casa detta la casa di Concio Massenza.

 

A.S.T. Notaio

Udl.Barbacovi

Busta III.

 

1698

Nicolo fu Antonio Mendini vende a Antonio fu Giacomo Mendini il prato alla Chiesura. (Forse era un pezzo adiacente a quello venduto nel 1690)

A.S.T. Notaio

Udl.Barbacovi

Busta III.

 

1699

Nicolò Mendini vende alla chiesa di Dermulo presente per mezzo del suo sindaco Bartolomeo Inama un arativo al Fossà di Cavauden per l’importo di ragnesi 25.

 

A.P.T. Notaio

Baldassare Bergamo

1702

Elisabetta vedova di Nicolò Mendini vende a Giacomo Mendini un campo a Cavauden.

A.S.T. Notaio

Udl.Barbacovi

Busta III.

 

1706

Giovanni Inama (di Fondo) concede la casa e la campagna in locazione per cinque anni a Pietro Antonio Mendini. Sono presenti come testimoni i fratelli Antonio e Giacomo Mendini.

 

A.S.T. Notaio

B. Bergamo

1706

Si celebra il matrimonio fra Anna Maria figlia di Nicolò Mendini e Giovanni Lorandini di Segno.

 

A.S.T. Notaio

B. Bergamo

1710

Antonio Mendini vende all’eremita Sandri un prastello nelle pertinenze di Dermulo.

A.P.T. Notaio

Baldassare Bergamo

 

1713

Si stipula un contratto nella casa Guelmi abitata dal nobile Giacomo Mendini.

 

A.S.T. Notaio

G.F.Barbacovi

 

1713

Il nobile Giacomo Antonio figlio di Antonio Mendini concede un censo a Giacomo fu Giacomo Mendini.

 

A.S.T. Notaio

G.F.Barbacovi

 

1716

In un documento sono menzionati Pietro Antonio Mendini e Anna Barbacovi moglie di Giacomo Antonio Mendini.

 

A.S.T. Notaio

B. Bergamo

1716

Giacomo Antonio fu Antonio Mendini vende a Giacomo fu Giacomo Mendini un prato al Plantadiz.

 

A.S.T. Notaio

G.F.Barbacovi

 

1716

I fratelli Giacomo e Pietro Antonio Mendini ricevono un prato in locazione dalla chiesa.

 

A.S.T. Notaio

G.F.Barbacovi

 

1716

Giacomo Antonio Mendini stabilisce le spettanze dotali per le quattro figlie: Domenica, Dorotea, Margherita e Orsola.

 

A.S.T. Notaio

G.F.Barbacovi

 

 

1717

Pietro Panizza vende ad Antonio Mendini “una porzione di casa a Dermulo detta al Plazol con due orti contigui, incorporata a quella degli eredi del nobile Giacomo Mendini, in parte acquistata dal fu Simone Cordini, parte dagli eredi di Nicolò Cordini e parte del fu nobile Antonio Mendini padre del compratore.”

 

A.S.T. Notaio

B. Bergamo

1717

Antonio Mendini cede a Giacomo Mendini la casa al Plazol in cambio di una porzione della casa detta casa vecchia dei Mendini.

 

A.S.T. Notaio

B. Bergamo

1718

Giacomo Antonio Mendino vende un campo al Plantadiz al fratello Antonio.

A.S.T. Notaio

G.F.Barbacovi

 

1719

In un documento sono nominati Elisabetta vedova di Nicolò Mendini i suoi quattro figli maschi e le due femmine Giacoma e Cristofora.

 

A.S.T. Notaio

G.F.Barbacovi

 

1720

Giacomo Antonio Mendini vende una terra alli Vicenzi ai fratelli Giacomo e Giacom’Antonio Mendini.

 

A.S.T. Notaio

G.F.Barbacovi

 

1720

Giacomo e Antonio Mendini comprano un campo da Vittorio Emer

 

A.S.T. Notaio

B. Bergamo

1721

Nel 1720 si erano svolte le nozze fra Margherita figlia di Giacomo Antonio fu Antonio Mendini e Giovanni Barisela di Tuenno. Giacomo Antonio con il presente documento concede come dote paterna alla figlia Margherita quattro terreni: alle Fasse, alle Late, Pra del Conz e Amport.

 

A.S.T. Notaio

G.F.Barbacovi

 

1723

Giacomo Antonio fu Antonio Mendini assegna come dote alla figlia Orsola da poco sposata con Valentino Chilovi di Taio, “la sua casa sita a Dermulo detta casa delli Mendini, confinante con Antonio Mendino fratello, e la strada comune insieme dell’orto contiguo e la metà del torchio comune con suo fratello”. La casa non potrà essere venduta finchè saranno ancora in vita i genitori.

 

A.S.T. Notaio

G.F.Barbacovi

 

1723

Giacomo fu Giacomo Mendini acquista anche a nome fraterno un campo a Cavauden da Gio.Batta Inama come curatore della minore Maria Domenica figlia del fu Gio.Batta Massenza.

 

A.S.T. Notaio

G.F.Barbacovi

 

1723

Giacomo Antonio Mendini vende una terreno a Cavauden a Romedio Chilovi.

 

A.S.T. Notaio

G. Bergamo

Busta I.

 

1723

Antonio Mendini riceve come censo un capitale di ragnesi 50 da Alberto Inama di Fondo assicurato su un terreno a Campolongo.

 

A.S.T. Notaio

G. Bergamo Busta I.

1723

Giacomo Antonio Mendini vende a Vittorio Emer una terra al Camperdon.

 

A.S.T. Notaio

G. Bergamo

Busta I.

 

1723

Anna moglie di Giacomo Antonio Mendini vende per pagare un debito di ragnesi 72 contratto da suo marito con Floriano Inama di Fondo un campo al Rautel.

 

A.S.T. Notaio

G. Bergamo

Busta I.

1723

Giacomo Antonio Mendini permuta con i fratelli Giacomo e Antonio Mendini la Chiesura con un campo a Cavauden detto il pra del Conz.

 

A.S.T. Notaio

G. Bergamo

Busta I.

1725

Giovanni fu Nicolò Mendini vende al fratello Pietro Antonio la sua parte di casa detta Casa mendina per 75 ragnesi.

 

A.S.T. Notaio

G.F.Barbacovi

 

1727

Si parla di un censo concesso a Giacomo fu Giacomo Mendini anche a nome del fratello Giacomo Antonio.

 

A.S.T. Notaio

G.F.Barbacovi

 

1727

Giacom’Antonio Mendini vende due prati: uno a Cavauden ai fratelli Giacomo e Antonio Mendini ed uno a Cambiel ad Alberto Inama di Fondo.

 

A.S.T. Notaio

B. Bergamo

Busta I.

1728

I fratelli Giacomo e Giacomo Antonio Mendini si obbligano a dare annualmente per il mantenimento del primissario ragnesi 4 ed hanno sottoposto un loro fondo al Bertus per tale scopo.

 

ADT

1729

Sorge una controversia per la casa ed i campi fra Caterina vedova di Pietro Mendino e sua suocera Elisabetta.

 

A.S.T. Notaio

G.F.Barbacovi

 

1729

È morto Pietro fu Nicolò Mendini e si nominano i suoi eredi che sono Giovanni figlio maggiore di Giovanni Valemi suo cognato con la prima sua consorte e altro Giovanni con la moglie Giacoma.

 

A.S.T. Notaio

P. Medis

Busta I.

1729

Controversia fra Caterina vedova di Pietro Mendini e la suocera Elisabetta per questioni di casa e campi.

A.S.T. Notaio

G.F.Barbacovi

 

1730

Si redige un atto notarile nella casa dei nobili Giacomo e Antonio fratelli Mendini alla presenza di Giacomo e Giacomo Antonio fratelli Mendini.

 

A.S.T. Notaio

P. Medis

Busta I.

 

1731

Giovanni Francesco Barbacovi restituisce 30 ragnesi ai fratelli Giacomo e Giacomo Antonio Mendini “sul ponte della casa di sotto” alla presenza di Antonio Endrici come testimone.

 

A.S.T. Notaio

P. Medis

Busta I.

 

1733

Antonio Mendini assieme al fu suo fratello Giacomo Antonio possiede un fondo al Aureal sul quale deve pagare all’Ospitale di Cles l’interesse su un capitale di ragnesi 24.

 

A.S.T. Notaio

G. Bergamo

Busta I.

1733

Giacomo fu Nicolò Mendini e la moglie Anna Maria fu Giovanni Bertagnolli di Fondo possiedono una parte di casa ai Mendini.

 

A.S.T. Notaio

G. Bergamo

Busta I.

1733

Giacomo fu Nicolò Mendini vende a Pietro Vigilio Magnani un terreno alle Bertuse.

A.S.T. Notaio

G. Bergamo

Busta I.

 

1734

Nicolò figlio del nobile Pietro Antonio Mendini abitante a Cortaccia aveva in addietro acquistato da Margherita vedova di Bartolomeo Inama un campo a Cavauden. Ora Nicolò cede questo terreno al padre Pietro Antonio che ne aveva pure l’usofrutto.

 

A.S.T. Notaio

P. Medis

Busta II.

 

1735

Alberto Inama vende ad Antonio Mendini un campo al Rautel per ragnesi 30.

 

A.S.T. Notaio

G. Bergamo

Busta II.

 

1736

Pier Antonio Mendini monego di Dermulo, che ha pure in locazione i beni stabili della chiesa supplica il vescovo per ottenere uno sconto sui 27 ragnesi che dovrebbe pagare per tale affitto.

 

ADT

1737

Giacomo Mendini riceve in pagamento da Sebastiano Moncher di Coredo, un fondo a Rizzol.

A.S.T. Notaio

A.B.I.Barbacovi

 

1738

Il nobile Giacomo Mendini paga ad Alberto Inama di Fondo una somma in oro e argento che erano obbligati a pagare gli ormai defunti fratelli Giacomo Antonio e Antonio Mendini.

 

A.S.T. Notaio

A.B.I.Barbacovi

 

1740

La chiesa di Dermulo mediante il suo sindaco Giovanni Giacomo Inama concede un censo di ragnesi 25 a Margherita ved. di Giovanni Mendini, assicurato su una sua arativa e vignata a Campolongo.

 

ADT Notaio

Romedio Val.Chilovi

1740

Il nobile Giacomo figlio di Giacomo Mendini concede un censo a Pietro Giovanetti di Vervò.

A.S.T. Notaio

A.B.I.Barbacovi

 

1740

Pietro Antonio Mendini compera da Maria vedova di Giacomo Mendini alcuni beni.

A.S.T. Notaio

A.B.I.Barbacovi

 

1741

Antonio Mendini nel testamento lascia ragnesi 50 ad Orsola Mendini moglie di Valentino Chilovi. Questa somma sarà pagata da Giacomo fu Giacomo Mendini che di Antonio è erede universale.

 

A.S.T. Notaio

A.B.I.Barbacovi

 

1742

Giacomo fu Giacomo Mendini concede un censo alla vedova Catta Cristoforetti.

 

A.S.T. Notaio

P. Medis

Busta III.

 

1743

Il nobile Giacomo Mendini vende ad un certo Cescati un bosco alle Sort

A.S.T. Notaio

A.B.I.Barbacovi

 

1744

Giacomo fu Giacomo Mendini concede un censo a .....

A.S.T. Notaio

A.B.I.Barbacovi

 

1745

Divisione dei beni fra gli eredi di Giovanni Mendini. Sono presenti la vedova Margherita e i due figli Bartolomeo e Giovanni, che ha 8 anni. A Bartolomeo toccherà un terreno al Plantadigg, uno alle Parissole, ½ del Fossà e ½ della casa indivisa. A Giovanni: ½ del Fossà un altro campo al Fossà, un canevaro presso la casa, la Praiola, le Late e le Parissole.

 

A.S.T. Notaio G. Barbacovi

Busta III.

1745

Giacomo fu Giacomo Mendini a letto ammalato fa testamento ordinando la carità di sale a tutti i paesani....500 messe legatarie....Lascia a Caterina figlia di Bartolomeo Inama un campo a Cavauden,.alla figlia Maria Antonia la cifra di 1000 ragnesi ai figli Romedio Maria Quirino e Gioachino Antonio Filippo la casa vecchia dei Mendini Al figlio Giacomo Antonio Anastasio spetterà l’altra casa sempre a Dermulo detta ai Marini.(Sono menzionati naturalmente anche i moltissimi terreni di cui Giacomo era proprietario).

 

A.S.T. Notaio

G.F.Barbacovi

1747

Margherita vedova di Giovanni Mendini trasferisce al figlio Bartolomeo un arativa a Placez.

A.S.T. Notaio

P. Medis

Busta III.

 

1747

Antonio fu Giacomo Mendini aveva lasciato come legato al primissario di Dermulo un capitale di ragnesi 80, che erano tenuti a pagare Giacomo Antonio e Antonio Mendini suoi figli ed eredi fondato su un fondo al Bertus. Il fondo era poi toccato ad Antonio e di conseguenza al suo erede Giacomo Mendini.

 

A.S.T. Notaio

P. Medis

Busta III.

 

1747

Orsola Chilovi vende a Giacomo Mendini “una casa di muri murata, di scandole coperta da terra fino all’aria.....detta la Casa dei Mendini di sopra” per la somma di ragnesi 140.

 

A.S.T. Notaio

P. Medis

Busta III.

 

1748

Antonio Mendini chiede un censo per urgenti motivi familiari all’insaputa del padre Pietro Antonio descritto come “tenace e sottile”.

 

A.S.T. Notaio

Alb.Barbacovi

1749

Felicita Inama (di Fondo), vedova Guelmi da in locazione perpetuale a Bortolo Mendini “Una casa di muri fabbricata e di scandole coperta detta casa Guelmi......un prato attiguo alla casa.....l’orto Guelmi” ed altri campi in Dermulo.

 

A.S.T. Notaio

A.B.I.Barbacovi

 

1750

Giacomo Mendini anni addietro aveva dato a Lucia vedova Endrizzi un terreno a Campolongo a livello perpetuo. Ma poichè ormai da alcuni anni non viene più coltivato, vuole riprenderselo indietro.

 

A.S.T. Notaio

P. Medis

Busta III.

 

1750

Margherita vedova di Giovanni Mendini, presente il figlio Bortolo, e stipulanti anche per l’altro figlio Giovanni assente, vendono a Messer Luca Massenza abitante a Rallo e presente con suo figlio Domenico, la loro casa inserita nel colomello  a Castiel e alcuni campi a Dermulo.

 

A.S.T. Notaio

A.B.Bergamo Busta I.

1752

Il Maestro Bartolomeo Mendini vende un prastello alle Forche a Gio.Batta Inama muraro per ragnesi 14.

A.S.T. Notaio

A.B.Bergamo Busta I.

 

1752

Bartolomeo Mendini riceve due manzi da Gio.Batta Inama muraro per saldare un debito di ragnesi 50. Per un altro debito di ragnesi 100 Bartolomeo riceve un campo a Ronch.

 

A.S.T. Notaio A.B.Bergamo Busta II.

 

1756

Nel 1750 è avvenuto il matrimonio fra Anna Maria figlia di Pietro Antonio Mendini e Federico Pilati e Pietro Antonio aveva disposto una dote di ragnesi 140.

 

A.S.T. Notaio

G.P. de Mediis

Busta I.

 

1756

Il nobile Giacomo Mendini compera per ragnesi 75 da Orsola vedova Chilovi un campo alle Braide.

A.S.T. Notaio A.B.Bergamo Busta III.

 

1760

Bartolomeo Mendini per eseguire i legati ordinata dalla sua defunta madre Margherita, riceve un prestito di ragnesi 25 dalla chiesa di Dermulo mediante il suo sindaco Antonio fu Gio.Batta Inama. Il prestito è assicurato su un suo prato alle Fasse.

 

A.P.T. Notaio

Franc.Vigilio

Barbacovi

 

1760

Bartolomeo fu Giovanni Mendini è debitore della chiesa di una somma di ragnesi 57 Tr. 3 e mezzo (R.57=3=6=) per cui decide di cedere alla medesima rappresentata dal suo sindaco Francesco Mendini, un fondo a Cambiel confinante con il campo della chiesa, gli eredi di Gregorio Endrizzi, gli eredi di don Pellegrino Moggio e Giacomo Mendini.

 

A.P.T. Notaio

Franc.Vigilio

Barbacovi

 

1762

Francesco Mendini come amministratore della moglie Catta figlia del fu Nicolò Melchiori di Tuenetto, vende molti beni in quel paese.

A.S.T. Notaio

G.P. de Mediis

Busta I.

 

1762

Francesco Mendini ha un debito di ragnesi 25 con la chiesa e per questo le cede un fondo a Cavauden.

A.S.T. Notaio

G.P. de Mediis

Busta I.

 

1763

Maria Maddalena figlia dei fu Giacomo e Anna Maria Mendini vende a Bartolomeo Mendini sarto diversi terreni fra cui un prastello a Plantum.

 

A.S.T. Notaio

G.P. de Mediis

Busta I.

 

1763

Maria Maddalena figlia dei fu Giacomo e Anna Maria Mendini, moglie di Giovanni Marchetti di Toss, possiede ancora una parte di casa da ristrutturare incorporata a quella del fu Pietro Antonio Mendini (la parte a Sud verso la chiesa). Quindi decide di venderla per ragnesi 35 a Francesco Mendini.

 

A.S.T. Notaio

G.P. de Mediis

Busta I.

 

1767

La Chiesa di Taio concede un censo di ragnesi 50 a Francesco Mendini.

A.S.T. Notaio B.A.Bergamo Busta I.

 

1768

Francesco Mendini vende a Antonio fu Gio.Batta Inama un terreno al Fossà per ragnesi 24.

A.S.T. Notaio

G.P. de Mediis

Busta II.

 

1768

Maria Orsola Mendini moglie di Tommaso Simbeni di Don riceve dal padre Giacomo dei soldi.

A.S.T. Notaio B.A.Bergamo Busta I.

 

1769

La chiesa di Dermulo concede un censo di ragnesi 25 a Francesco Mendini assicurato sull’orto e il prastello presso la sua casa e pure su una caneva presso la casa.

 

A.S.T. Notaio

G.P. de Mediis

Busta II.

 

1770

Bortolo Mendini paga il fratello Giovanni abitante a Bofalora nel bresciano.

A.S.T. Notaio B.A.Bergamo Busta II.

 

1770

Romedio Mendini assiste il nipote Giacomo Mendini di Sanzeno perchè minore in una questione di debiti con certo Zambiasi di Taio.

A.S.T. Notaio B.A.Bergamo Busta II.

 

1771

Romedio Mendini vende un bosco al Plazec a Don Giacomo Chilovi di Taio.

A.S.T. Notaio B.A.Bergamo Busta II.

 

1772

Romedio Mendini è curatore di Michele Mendini di Sanzeno

A.S.T. Notaio B.A.Bergamo Busta II.

 

1773

In un documento sono nominati come testimoni Bartolomeo Mendini sarto e Francesco Mendini

A.S.T. Notaio

A.B.I.Barbacovi

 

1773

Floriano Bonifacio Betta concede un censo di ragnesi 100 alla Comunità di Dermulo, i Regolani sono Bartolomeo e Francesco Mendini

A.S.T. Notaio

A.B.I.Barbacovi

 

 

1774

Romedio Maria Mendini è curatore del nipote Michele Mendini di Sanzeno che vuole vendere il terreno alle Vicenze.

 

A.S.T. Notaio

A.B.I.Barbacovi

 

1774

Bonifacio Floriano Betta compera da Bartolomeo Mendini per ragnesi 30 “un prastello broilivo detto al Canevaro presso la strada comune e Cristano Emer”.

A.S.T. Notaio B.A.Bergamo Busta III.

 

1774

Mastro Bartolomeo Mendini e Francesco Mendini vendono un loro bosco alle Parissole ad un certo Rosetta di Taio.

A.S.T. Notaio

A.B.I.Barbacovi

 

1775

Giacomo Emer vende a Giovanni Mendini figlio di Bortolo vari beni pervenuti dagli eredi di Giuseppe Massenza abitanti in Salò.

A.S.T. Notaio B.A.Bergamo Busta III.

 

1775

Giacomo fu Michele Inama vende a Giovanni Mendini figlio di Bortolo sette campi nelle pertinenze di Dermulo.

A.S.T. Notaio B.A.Bergamo Busta III.

 

1777

Francesco Mendini vende un bosco alle Parissole a Andrea Refatti di Taio.

A.S.T. Notaio B.A.Bergamo Busta IV.

 

1777

Giacomo Mendini di S.Zeno vende diversi campi e prati a Dermulo.

A.S.T. Notaio

G.P. de Mediis

Busta III.

 

1778

Il Comune di Dermulo vende a Giovanni Mendini i due prati alla Pozzata (di sopra e di sotto).

A.S.T. Notaio B.A.Bergamo Busta IV.

 

A.P.T.

1779

In un documento si parla su questioni della dote di Caterina figlia di Romedio e Marianna Cristina Mendini, moglie del nobile Pietro Torresani di Cles

A.S.T. Notaio

G.P. de Mediis

Busta III.

 

1780

Bortolo Mendini riceve da Giovanni Bacca di Rumo la dote paterna e materna per suo figlio Bortolo.

 

A.S.T. Notaio B.A.Bergamo Busta V.

 

1780

Francesco Mendini riceve la dote paterna e materna per Caterina moglie di suo figlio Pietro.

 

A.S.T. Notaio B.A.Bergamo Busta V.

 

1781

Il nobile Bartolomeo Mendini fu Pietro di Banco vende o permuta una casa a Banco detta casa Busete con Michele Gentili.

 

A.S.T. Notaio B.A.Bergamo Busta V.

 

1782

Bortolo Mendini vivente separato dal padre Bortolo vende a Baldassare Inama la sort (legna)

A.S.T. Notaio B.A.Bergamo Busta V.

 

1783

In un documento si nomina Anna Maria Mendini figlia di Pietro Antonio già vedova di Federico Pilati di Tassullo.

A.S.T. Notaio

G.P. de Mediis

Busta IV.

 

1784

Giovanni fu Bortolo Mendini aveva acquistato nel 1778 dal comune i due prati alla Pozzata. (Probabilmente con questo documento gli restituisce).

A.S.T. Notaio

G.P. de Mediis

Busta IV.

 

1784

In un documento si cita Romedio fu Bartolomeo Mendini e sua moglie Margherita Brida di Priò.

A.S.T. Notaio

G.P. de Mediis

Busta IV.

 

1784

E’ nominata Anna Springhetti di Cavareno moglie di Bortolo Mendini.

 

A.S.T. Notaio B.A.Bergamo Busta VI.

 

1785

I fratelli Romedio e Bortolo Mendini di Bortolo ottengono l’emancipazione paterna.

A.S.T. Notaio B.A.Bergamo Busta VII.

 

1786

Si parla della dote di Maria Teresa figlia di Bortolo Mendini e moglie di Michele Busetti di Taio.

A.S.T. Notaio

G.P. de Mediis

Busta IV.

1786

Anna moglie di Romedio Mendini trasferisce ai figli Giacomo, Romedio e Vigilio, la somma di 1000 ragnesi per ciascuno.

 

A.S.T. Notaio

G.P. de Mediis

Busta IV.

1786

Bartolomeo Mendini cede al figlio Giovanni un terreno prativo e boschivo alle Forche nelle pertinenze di Coredo.

A.S.T. Notaio B.A.Bergamo Busta VII.

 

1787

Romedio Mendini vende a Giovanni figlio di Bartolomeo Mendini un bosco alle Forche.

 

A.S.T. Notaio

G.P. de Mediis

Busta IV.

 

1788

Giovanni Mendini ha tagliato n. 150 piante intorno al prato della Pozzata e secondo l’art. 50 della Carta di Regola della Comunità di Dermulo dovrebbe sottostare ad una multa di Tr. 2 per ogni pianta e cioè Tr. 300; invece li viene fatto qualche “rilascio” e dovrà pagare solo Tr. 150.

 

A.P.T.

1789

Matteo Mendini riceve soldi in prestito da Francesco Inama per acquistare bestiame.

 

A.S.T. Notaio B.A.Bergamo Busta VIII.

 

1789

Sono menzionati i fratelli Giovanni, Romedio, Bartolomeo e Matteo figli del fu Bortolo Mendini.

 

A.S.T. Notaio B.A.Bergamo Busta VIII.

 

1790

Sono menzionate le eredi di Maria vedova di  Antonio Mendini che sono Maria ed Elisabetta maritate rispettivamente con Blasio Bertoluzza e Antonio Sala entrambi di Ton.

 

A.S.T. Notaio B.A.Bergamo Busta VIII.

 

1791

Romedio Mendini vende la parte di casa detta alli Marini una volta proprietà del nipote Michele Mendini di Sanzeno a Giacomo Endriocher.(Nel 1777 Endriocher aveva acquistato l’altra parte della casa da Giacomo Antonio Mendini fratello del predetto Michele.)

 

A.S.T. Notaio B.A.Bergamo Busta VIII.

 

1791

Mattia Mendini è livellario Guelmi.

A.S.T. Notaio B.A.Bergamo Busta VIII.

 

1791

In un documento compare come testimone Bartolomeo Mendini di Banco.

 

A.S.T. Notaio B.A.Bergamo Busta VIII.

 

1791

In un documento si nomina Giacomo Mendini, sua moglie Domenica e suo figlio Romedio.

 

A.S.T. Notaio B.A.Bergamo Busta VIII.

 

1792

Molestia giudiziale” fra i fratelli Pietro e Giuseppe Mendini e il loro suocero Pietro Cristoforetti di Taio.

A.S.T. Notaio B.A.Bergamo Busta VIII.

 

1794

Giacomo e Romedio figli di Romedio Maria Mendini ottengono l’emancipazione paterna.

A.S.T. Notaio

P.De Medis J.

Busta I.

 

1794

Anna moglie di Romedio Mendini cede ai figli Giacomo e Romedio il maso a Tavon

A.S.T. Notaio

P.De Medis J.

Busta I.

 

1796

Giacomo Mendini di Taio è debitore di Romedio Mendini di Dermulo dimorante a Spor?

A.S.T. Notaio

P.De Medis J.

Busta II.

 

1796

Giovanni Mendini vende a Giuseppe fu Giacomo Inama una casa alla Crosara appartenuta in precedenza a Giacomo fu Michele Inama Fogia. Il prezzo è fissato in 215 ragnesi

A.S.T. Notaio B.A.Bergamo Busta IX.

 

 

1797

E’ nominato Romedio Mendini sarto.

A.S.T. Notaio

P.De Medis J.

Busta II.

 

1800

Giuseppe fu Romedio Mendini vende la foglia dei gelsi presenti su dei suoi terreni.

A.S.T. Notaio

P.De Medis J.

Busta II.

 

1800

In un documento è nominato come testimone Giovanni Mendini sarto.

 

A.S.T. Notaio

Val. Bergamo

1801

La Comunità di Dermulo è chiamata a risolvere una controversia con i fratelli Giuseppe e Pietro fu Francesco Mendini. I Regolani sono Romedio e Mattia Mendini.

 

A.S.T. Notaio

Val. Bergamo

1801

Il nobile Giacomo Mendini è negoziante a Taio.

A.S.T. Notaio

P.De Medis J.

Busta II.

 

1802

Giovanni fu Bortolo Mendini redige il testamento e “lascia a Bortolo e Giovanni nipoti figli del fu Bortolo Mendini ragnesi 25 per ciascuno; a Domenica nezza figlia del fu Bortolo Mendini ragnesi 25; alla sorella Teresa ragnesi 50; a Battista fu Battista Inama ragnesi 30; al fratello Romedio ragnesi 30; a Teresa figlia del predetto Romedio ragnesi 30; a Dorotea Betta di Cagnò sua serva ragnesi 25”. Per il resto nomina suo erede universale il fratello Matteo Mendini.

 

A.S.T. Notaio

P.De Medis J.

Busta III.

1802

Matteo Mendini vende la sostanza ereditata dal fratello Giovanni a Francesco Chilovi di Taio.

A.S.T. Notaio

P.De Medis J.

Busta III.

 

1803

I fratelli Giuseppe e Giacomo Mendini attuano una permuta con i seguenti terreni: alla Pomara Campo Cordino, la Sgolma e Camvielmo. Il sarto Romedio Mendini stima i vari campi.

 

A.S.T. Notaio

P.De Medis J.

Busta III.

 

1804

La Comunità di Dermulo prende a prestito dagli eredi di Giovanni Emer una somma di denaro assicurata su un prato chiamato Pragrand. I Regolani sono Romedio fu Romedio Mendini e Romedio fu Bortolo Mendini.

 

A.S.T. Notaio

P.De Medis J.

Busta III.

1804

I fratelli Vigilio e Romedio Mendini assicurano su un campo a Cavauden chiamato la Sgolma un prestito contratto con Romedio Corrazzola di Tres.

 

A.S.T. Notaio

P.De Medis J.

Busta III.

 

1811

Giuseppe Mendini vende al fratello Giacomo di Taio un campo al Plantadiz

A.S.T. Notaio

P.De Medis J.

Busta IV.

 

1811

Vigilio Mendini fu Romedio Maria abitante a Tavon, vende al fratello Giacomo di Taio il fondo alla Sgolma ed il prato alla Fontana.

A.S.T. Notaio

P.De Medis J.

Busta IV.

1812

Vigilio Mendini fu Romedio Maria abitante a Tavon, vende a Silvestro fu Gaspare Inama un campo a Poz.

 

A.S.T. Notaio

P.De Medis J.

Busta IV.

1816

Romedio fu Romedio Maria Mendini vende un prato a Pra Martinel.

A.S.T. Notaio

P.De Medis J.

Busta V.

 

1820

Capitolato per l’incarico di sacrestano della chiesa di Dermulo.

Fu nominato Tommaso Paoli. Per aver presentato il prezzo più basso.

Testimone Romedio Mendini e documento scritto forse da Giovanni figlio di Giuseppe Mendini.

 

Documento presso sorelle Inama di  Dermulo

1820

Antonio Conci di Mezzocorona riceve da Giacomo Antonio Inama 11 Fiorini e 24 Carantani per dare sepoltura a sua moglie Teresa morta il giorno precedente (7 agosto 1820). Teresa era figlia del vivente Romedio Mendini. La somma sarebbe poi stata tolta dal prezzo del campo al Raut che Romedio e la sua defunta moglie Margherita Brida di Priò avevano venduto al fu Giovanni Francesco Inama.

 

Documento presso sorelle Inama di  Dermulo

1844

Pietro Mendini di Sanzenone vende a Baldassare Inama due terreni al Plantadiz che precedentemente aveva comperato dai suoi fratelli Antonio e Luigi Mendini di Taio. Entrambi i terreni erano soggetti a livello verso Castel Bragher.

 

Archivio Sandri

Dermulo.

1844

Pietro Mendini di Sanzenone vende a Baldassare Inama due terreni al Plantadiz che precedentemente aveva comperato dai suoi fratelli Antonio e Luigi Mendini di Taio. Entrambi i terreni erano soggetti a livello verso Castel Bragher.

 

Archivio Sandri

Dermulo.

1846

Baldassare Inama aveva comperato un terreno alle Marzole da Pietro fu Giuseppe Mendini di Dermulo abitante a Sanzenone. Il terreno era soggetto a prestazione livellaria verso il conte Arbogasto Thun.

Archivio Sandri

Dermulo.