GLI ABITANTI DI DERMULO NEL 1620

   

 

ABITANTI 1554

ABITANTI 1670

ABITANTI 1710

ABITANTI 1780

ABITANTI 1830

ABITANTI 1880

ABITANTI 1921


Nel 1620, le autorità superiori di Trento, ordinarono un censimento in Val di Non, con scopo di conoscere il fabbisogno di grano delle famiglie. Il censimento della Pieve di Tassullo, compilato dal notaio Pompeo Arnoldi di Tuenno è stato oggetto di studio e analisi da parte di Paolo Odorizzi che lo ha finalmente pubblicato nel suo lavoro La Val di Non (Parte Quarta-Capitolo Primo - Il censimento del Notaio Pompeo Arnoldi). Purtroppo, l'omologo elenco relativo alla Pieve di Taio è andato perso, privandoci quindi di un'importantissima fonte di nomi e della relativa loro dislocazione nelle varie case delle tre ville di Taio, Tres e Dermulo.

La sottostante tabella quindi, è un tentativo di supplire alla mancanza del censimento, dando un nome a tutte le persone che effettivamente abitavano a Dermulo nel 1620, utilizzando per la compilazione altre fonti. I dermulani nati prima del 1620, e ancora in vita nel medesimo periodo, sono stati ricavati principalmente incrociando i dati delle registrazioni parrocchiali con le evidenze emerse dai documenti notarili dell'epoca. Ovviamente il risultato presenta dei limiti, in quanto molti individui potrebbero essere sfuggiti alle registrazioni, le quali a volte ci sono arrivate in modo incompleto e di conseguenza, il numero delle persone risulta sicuramente sottostimato. Ritengo comunque che se aumentassimo il numero dei componenti di ogni famiglia da me ricavati di una unità, per arrivare ad un totale di circa 100 abitanti, otterremmo un risultato abbastanza realistico.

Esiste un documento datato 1633 che per le ville appartenenti alla Pieve di Taio fornisce per le famiglie i seguenti numeri: Taio 67, Tres 117 e Dermulo 13. Questi numeri poi moltiplicati convenzionalmente per 5 hanno dato il numero approssimativo di abitanti. (Nel caso di Dermulo, 65). Se ciò corrispondesse al vero, non si può non constatare la grande contrazione della popolazione di Dermulo avvenuta in 13 anni, che mi sentirei di attribuire principalmente all'epidemia di peste.

Nel 1620 alcune famiglie che avevano abitato in paese nel '500, non erano più presenti e fra queste i Pret e i Barbacovi  trasferitesi a Tres. Altre invece, quali gli Emer e i Panizza, sarebbero giunte poco dopo per cui non appaiono in elenco. Altre famiglie ancora, quali ad esempio gli Endrizzi e i Bonvicin, non essendo in possesso del diritto di vicinato erano considerati "foresti". Nella futura casa n. 19, abitavano saltuariamente i proprietari, ovvero i nobili Inama di Fondo, e nell'anno considerato vi troviamo Floriano con la sua famiglia. Osservando le case e gli abitanti esistenti all'epoca, si può constatare come alcune abitazioni, quali le futura case n. 4, n. 13-14, n. 24, e il caseggiato n. 2-3 risultassero vuote o semivuote. Nella casa 2-3, e 4 avevano trovato posto diverse famiglie Inama fin dall'inizio del Cinquecento, ma gradatamente causa trasferimenti in alta Val di Non, o estinzioni della parte mascolina (Giovanni Inama del Nard, Antonio del Marin), passarono in mano ad altre persone che nel periodo considerato non le abitavano. Non è escluso però, che vi avesse già preso posto qualche esponente della famiglia Massenza che sicuramente qualche anno più tardi, sarà documentato possessore della casa. Mi riferisco ai discendenti di Simone Massenza e in modo particolare a Giacomo. La futura casa n. 5  era passata da Gregorio Mendini alla figlia Anna e infine al nipote Gregorio Endrizzi di Don. La futura casa n. 13-14, sicuramente di dimensioni molto più ridotte di quanto appaia oggi, e forse all'epoca in precarie condizioni strutturali, sembra sia appartenuta, nella prima metà del Cinquecento, al notaio Antonio Gatta di Coredo. Agli inizi del Seicento potremmo ipotizzare che nella casa avesse trovato posto Leonardo Massenza figlio di Simone II, in quanto qualche indizio farebbe pensare ad una successiva proprietà di Vittore Massenza, figlio di Leonardo. La futura casa n. 24, che in seguito pervenne a Giovanni Emer, potrebbe essere stata abitata da Tommaso Cordini, prima del suo trasferimento a Taio.

Le seguenti abbreviazioni indicano i rapporti di parentela con il Capofamiglia: (m) sta per moglie, (f) per figlio/a, (fr) per fratello, (S) per sorella, (v) per vedovo/a, (p) per padre, (M) per madre, (s) per suocero/a, (n) per nipote, (z) per zio, (N) per nuora e (c) per cognato/a. 

 

 

CAPOFAMIGLIA ALTRI COMPONENTI NUM.COMP. CASA NOTE
GIACOMO CHILOVI Gaspare Chilovi (f)
Lucia Aliprandini (N)

3

Casa n. 1


Forse era ancora in vita Margherita Inama, moglie di Giacomo che invece morì nel 1634. Sicuramente c'erano altri figli di Giacomo, come appare da un documento del 1617. Forse c'erano anche dei figli di Gaspare e Lucia. Giacomo non aveva il diritto di vicinato, quindi era considerato "foresto". Forse la famiglia aveva la disponibilità anche della parte sud, della Casa n. 4.
 

GREGORIO ENDRIZZI
Margherita N. (m)
Leonardo Endrizzi (f)
Maria Endrizzi (f)
Margherita Endrizzi (f)
Enrico Endrizzi (f)
 

6

Casa n. 5-6

Gregorio Endrizzi originario di Don, non aveva il diritto di vicinato e quindi era considerato "foresto". La sua prima abitazione fu nella parte di casa lasciata dal nonno Gregorio Mendini.

GIORGIO BONVICIN Caterina Massenza (m)

2

Casa n. 25


Originario di Salter, era affittuario del Maso della famiglia Betta di Malgolo. Non aveva diritto di vicinato se non come rappresentante dei Betta.
 

LUCIA ved. di MARINO INAMA Cipriano Inama (f)
Antonio Inama (f)

3

Casa n. 7-8
I due figli probabilmente non erano ancora sposati.
 
VALENTINO INAMA Ursula N. (m)
Marino Inama
(f)
Giobatta Inama
(f)
Maria Inama
(f)

5

Casa n. 7-8

Valentino (+1631) era figlio del fu Marino e Lucia Erlicher.

 
BARTOLOMEO INAMA Angela Busetti (m)
Lucia Inama (f)
Agata Inama (f)

4

Casa n. 7-8
Bartolomeo era figlio del fu Marino e di Lucia Erlicher.

 
VITTORE INAMA
Marina Fuganti (m)
Silvestro Inama
(f)
Marina Inama
(f)
Maria Inama
(f)
Caterina Inama (f)

6

Casa n. 27 Vittore (+1642) possedeva anche buona parte della casa n. 2-3.
FLORIANO INAMA Anna Pilati (m)
Lucrezia Inama (f)

3

Casa n. 19
Floriano apparteneva alla linea Inama di Fondo. Alcuni suoi discendenti abitavano in paese, come testimoniano gli atti di nascita dei figli.
 
ANTONIO MASSENZA Maria Leonardi (m)
Giacomo Massenza (f)

3

Casa n. 15
Non è sicuro che Antonio abitasse in questa casa. Potrebbe essere invece che occupasse la vicina casa 17-18 o addirittura, molto più probabilmente, vivesse a Taio dove è documentato nel 1637.

 
VED. DI SIMONE MASSENZA Agnese Massenza (f)
Giacomo Massenza (f)

3

Casa n. 13-14
L'affermazione che in questa casa avesse abitato Simone Massenza è ipotetica Potrebbe essere invece che occupasse la vicina casa 17-18.

 
LEONARDO MASSENZA Antonia N. (m)
Giacomo Massenza (f)
Simone Massenza (f)
Barbara Massenza (f)

5

Casa n. 17-18



 
CIPRIANO MASSENZA Maria Bertoldi (m)
Margherita Massenza (f)
Concio Massenza (f)

4

Casa n. 16
Per un certo periodo non abitò a Dermulo ma a Casez (1633) e poi a Taio dove era affittuario, assieme ai figli, del maso Panizza.
 
TOMMASO MASSENZA
Ursula N. (m)
Fabiano Massenza (f)
Giobatta Massenza (f)

 

4

Casa n. 11  
GIOVANNI MASSENZA Maria N. (m)
Luca Massenza (f)

3

Casa n. 11


 
ANTONIO MENDINI Maddalena Deredis (m)
Giacomo Mendini (f)

3

Casa n. 21
Il figlio Giacomo non era ancora sposato, mentre gli altri due, Antonio e Giovanni avevano una propria famiglia, benchè sotto egida del padre che morì dopo il 1625.
 
ANTONIO MENDINI Maria Gallo (m)
Antonio Mendini (f)

3

Casa n. 20
Figlio di Antonio II. La sua famiglia era considerata conglobata con quella del padre.
 
GIOVANNI MENDINI
Caterina N. (m)
Caterina Mendini (f)
Bartolomeo Mendini (f)
Matteo Mendini (f)
Gio. Giacomo Mendini (f)
Antonio Mendini (f)
Francesca Mendini (f)
 

8

Casa n. 22 Figlio di Antonio II. La sua famiglia era considerata conglobata con quella del padre. Per un periodo aveva vissuto a Taio come manente della famiglia Panizza.
NICOLO' CORDINI Maddalena N. (m)
Agata Cordini (f)
Elisabetta Cordini (f)
Antonia Cordini (f)

5

Casa n. 23

Nicolò, morì nel 1629.


 
BALDASSARRE CORDINI Antonia Panizza (m)

2

Casa n. 23
Baldassarre pur sposato era sotto l'egida del padre Nicolò. Baldassarre morì nel 1636.
 
FRANCESCO INAMA Maddalena N. (m)
Margherita Inama (f)
Maddalena Inama (f)

4

Casa n. 26
Era figlio del fu Giovanni Inama. Francesco, forse, aveva seguito la figlia Margherita a Coredo dopo il suo matrimonio con Giorgio Rizzardi.

 
TOMMASO CORDINI Francesca N. (m)
Baldassarre Cordini (f)

3

Casa n. 23
Tommaso (+1627) pur sposato era sotto l'egida del padre Nicolò. Il figlio Baldassarre visse a Taio. Non è dato a sapere se a Taio si era trasferito anche Tommaso.
 
TOTALE

NUM. MINIMO CERTO DI ABITANTI: 81

NUMERO DI ABITANTI PROBABILE:    100

 

ABITANTI 1554

ABITANTI 1670

ABITANTI 1710

ABITANTI 1780

ABITANTI 1830

ABITANTI 1880

ABITANTI 1921